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Parliamo di monopattini?

Da Utente Semplice a Utente Moderatore, ma un topic con lo stesso argomento, non era già stato fatto?

Per me infatti era utile parlare delle statistiche riportati da quel articolo, se poi il sentimento comune e l'interesse è quello di dimostrare il proprio diniego verso i monopattini e si resta nel regolamento non ci trovo nulla di non corretto
 
"Risparmiati quasi 5.500 kg di anidride carbonica."
Statistica che lascia il tempo che trova. Non è detto che ogni noleggio sostituisce un'auto o un mezzo a motore, nè che gli utilizzatori abbiano la patente.
È probabile che abbiano aumentato le emissioni, perchè hanno motorizzato anche i pedoni o gli utiizzatori dei mezzi pubblici circolanti.

PS: vi ricordo che dovreste usare i link a corredo dei messaggi, magari per indicare la fonte. Non come unico contenuto del messaggio, perchè a quel punto diventa una sorta di clickbait.
 
È probabile che abbiano aumentato le emissioni, perchè hanno motorizzato anche i pedoni o gli utiizzatori dei mezzi pubblici circolanti.

APPUNTO!!!!! anzi, secondo me è sicuro che le hanno aumentate. Questi trespoli non hanno sostituito bici o motorini, hanno solo meccanizzato gente col cubo pesante che prima andava a piedi. Anzi, hanno solo aumentato il rischio di incidenti.
 
APPUNTO!!!!! anzi, secondo me è sicuro che le hanno aumentate. Questi trespoli non hanno sostituito bici o motorini, hanno solo meccanizzato gente col cubo pesante che prima andava a piedi. Anzi, hanno solo aumentato il rischio di incidenti.
Non li disprezzo, perchè come mezzo per piccoli spostamenti hanno un loro perchè e in effetti funzionano in altri Paesi. Così come funzionano le biciclette nei centri urbani.
Ma in Italia, salvo poche eccezioni, in genere manca il senso della misura. Sia da parte degli utilizzatori, i quali raramente mostrano buonsenso, mettendo in pericolo sè e gli altri, sia da parte delle istituzioni, che mettono in vigore norme con ampi margini bui e interpretabili, se non palesemente in contrasto con altre norme esistenti, generando anche qui pericoli per tutti.
 
Non li disprezzo, perchè come mezzo per piccoli spostamenti hanno un loro perchè e in effetti funzionano in altri Paesi. Così come funzionano le biciclette nei centri urbani.

Concordo....

Ma in Italia, salvo poche eccezioni, in genere manca il senso della misura. Sia da parte degli utilizzatori, i quali raramente mostrano buonsenso, mettendo in pericolo sè e gli altri, sia da parte delle istituzioni, che mettono in vigore norme con ampi margini bui e interpretabili, se non palesemente in contrasto con altre norme esistenti, generando anche qui pericoli per tutti.

...appunto. Come trasformare un mezzo di per sè intelligente in un pericolo pubblico.
 
notare in fondo all'artico, come han messo nei guai l'azienda di noleggio, perche': "in carreggiata (non consentita in ogni caso ai monopattini) e, anzi, sul lato sinistro della stessa, quindi in senso contrario a quello di marcia, a poca distanza dai veicoli parcheggiati sul medesimo lato"
che e' poi quello che sono autorizzati a fare con le biciclette con le nuove norme.
da un lato, ti dicono che e' una minchiata, dall'altro ti dicono che puoi farlo.
tipica situazione italiota
 
notare in fondo all'artico, come han messo nei guai l'azienda di noleggio, perche': "in carreggiata (non consentita in ogni caso ai monopattini) e, anzi, sul lato sinistro della stessa, quindi in senso contrario a quello di marcia, a poca distanza dai veicoli parcheggiati sul medesimo lato"
che e' poi quello che sono autorizzati a fare con le biciclette con le nuove norme.
da un lato, ti dicono che e' una minchiata, dall'altro ti dicono che puoi farlo.
tipica situazione italiota

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un mio amico ne ha comprato uno cinese, è completo di sella e può impostare 3 velocità, 11km/h, 20km/h e 40km/h, la legge italiana non permette ne la sella e la velocità massima credo dovrebbe essere 25km/h e lui in effetti lo ha impostato secondo le norme italiane (è un tipo molto scrupoloso) ma in giro vedo diversi ragazzini con la sella montata e probabilmente anche la velocità non sarà impostata correttamente, è come quando compri lo scooter e per prima cosa togli il diaframma per bloccare la velocità a 50km/h. Anche per questo ci vorrebbe un elemento identificativo al pari del ciclomotore e anche l'assicurazione, per me devono essere classificati uguali e anche le bici a pedalata assistita
 
ormai, la crociata e' partita
come quella sui diesel
son abbastanza orgoglioni del loro operato, da non avere il coraggio di ammettere la tavanata
quindi, testa bassa, e si va avanti, facendo finta di nulla.
disegneranno altre piste monopattinabili, avendo cura di intrecciarle a sufficienza con le ciclabili, i marciapiedi e quello che restera' delle strade.
tanto le conseguenze sono a carico di altri.
 
Scusate ma basta l’articolo di qualche incidente per demonizzare un veicolo?
Forse dovremmo fare un raffronto complessivo tra tutti gli incidenti e tutti i mezzo di trasporto
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mi pare che gli incidenti dovuti alla micromobilità elettrica siano molto minori di quelli causati dalle auto.
 
Attenzione, qui nessuno dice che i monopattini siano più pericolosi delle auto. Il punto è un altro: far circolare sulla stessa carreggiata mezzi molto diversi crea problemi, perché ogni mezzo ha caratteristiche molto diverse. In autostrada, ad esempio, auto e camion viaggiano in modo diverso, le auto sono molto agili, i camion molto robusti. Richiede attenzione.
In città, auto e scooter hanno logiche molto diverse: le prime robuste e sicure, i secondi agili ma pericolosi. Farli circolare insieme richiede molta attenzione, perché chi guida l’automobile tende a ragionare in un modo, chi guida lo scooter in un altro.
Ora, se nelle città, che sono per definizione molto pericolose, ben più di statali ed autostrade, facciamo circolare auto, scooter, biciclette ed ora persino monopattini, creiamo un livello di confusione pazzesco. Soprattutto dal momento che gli scooter rispettano mediamente poco il codice, biciclette e monopattini per nulla. E non lo neghiamo: attraversano col rosso, vanno contromano. Pensano semplicemente che il codice a loro non si applichi. Questo è il vero problema: non basta liberalizzare, bisogna regolamentare, che è ben diverso
 
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