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Covid-19 - argomento generico n.2 - fasi 1-2.

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Io ho una bimba di quasi 5 anni e ieri proprio riflettevamo con mia moglie che a lei ovviamente mancano le amichette, i giochi che facevano assieme e anche le attività che le maestre le davano da fare, però per chi è alle alementari deve essere ancora più complesso anche perché sta cominciando tutta lo a parte di apprendimento su alcune materie e così si inrerrompe tutto, quello che riporti quindi conferma le nostre paure

Tutti si sono dimenticati dei bambini. Subito a pensare alla passeggiata per portare il cane ad espletare le proprie funzioni, ma nessun piano per salvaguardare le esigenze dei più piccoli. È vero che in Italia c'è natalità zero, ma qualcuno con figli piccoli esiste ancora, non hanno tutti adolescenti in casa. Se a settembre dovessero riprendere ancora con le "lezioni" (tra virgolette perché per le elementari è una parola grossa) sarò molto in difficoltà, con noi genitori al lavoro dai nonni non ci sarebbe connessione internet, ma questo è il meno, ma soprattutto i nonni non sarebbero in grado di seguirla, non sanno usare uno smartphone, figurarsi un PC, stampante, scanner, ecc... Questo è ciò che mi turba di più per il futuro.
 
Tutti si sono dimenticati dei bambini. Subito a pensare alla passeggiata per portare il cane ad espletare le proprie funzioni, ma nessun piano per salvaguardare le esigenze dei più piccoli. È vero che in Italia c'è natalità zero, ma qualcuno con figli piccoli esiste ancora, non hanno tutti adolescenti in casa. Se a settembre dovessero riprendere ancora con le "lezioni" (tra virgolette perché per le elementari è una parola grossa) sarò molto in difficoltà, con noi genitori al lavoro dai nonni non ci sarebbe connessione internet, ma questo è il meno, ma soprattutto i nonni non sarebbero in grado di seguirla, non sanno usare uno smartphone, figurarsi un PC, stampante, scanner, ecc... Questo è ciò che mi turba di più per il futuro.

Quando han parlato di permesso di uscita nelle vicinanze a casa di 1 solo genitore con il figlio/a molta gente si è infervorata.
Capisco entrambe le campane, i bambini han esigenza di uscire e dall'altro canto c'è il grosso rischio che si possano formare degli assembramenti.

Per la didattica a distanza a settembre, anche a me mette ansia, primo perché mia moglie lavora nelle scuole e se non riaprono la cooperativa con cui è assunta non si sa se andrà avanti.
Secondo perché ho anche io un bimbo ma in età da scuola dell'infanzia che senza andare all'asilo e frequentare altri bimbi e le maestre si ritroverà con limiti nei rapporti con gli alti della sua età (aveva iniziato l'asilo quest'anno, non ha mai frequentato il nido) e anche nel linguaggio era migliorato moltissimo.
Comprendo le maggiori difficoltà per un genitore con figli che frequentano le elementari...
 
Anch'io quasi cinquantenne, ma questa diceria sull'essere i più a rischio non l'ho sentita neanche lontanamente.
Invece ho letto che l'età media dei deceduti è 80 anni e, secondo me, è questo il dato su cui bisogna riflettere, anche e soprattutto in tema di quando/come ripartire.

Ciao, Nicola.
Mi ricordavo questo articolo (vero che ormai si dice tutto e il contrario di tutto)
https://www.affaritaliani.it/cronac...giati-ora-colpisce-i-meno-fragili-664090.html

ma c'era anche questo

https://www.ilgiornale.it/news/cronache/bresso-trema-coronavirus-attacca-i-50enni-1844471.html

https://www.ilmessaggero.it/salute/...orte_covid_19_oggi_7_aprile_2020-5158354.html
 
Usando un metodo molto spannometrico, noto che la percentuale di infettati nei cantoni svizzeri rivolti a nord sia nettamente più bassa di quelli rivolti a sud.

https://www.corona-data.ch/

E' anche vero che l'interazione dei frontalieri sia molto più bassa verso la Germania che non verso Italia e Francia.
In ogni caso oggi i nosocomi zurighesi si lamentano di essere sostanzialmente vuoti e richiedono di poter abbandonare la pianificazione d'emergenza.
 
In effetti è una sintesi abbastanza completa di quanto accaduto, viene omessa la parte di responsabilità del governo centrale che purtroppo si è combinata con un devastante effetto leva alle responsabilità locali.

Con riferimento all'assurdo ordine "state a casa", da incorniciare quest passaggio:

La Merkel, infatti, ha certamente parlato di una situazione che non aveva avuto pari dalla fine della seconda guerra mondiale – e sappiamo bene cosa significhi in Germania – ma non ha avuto bisogno di usare messaggi terrorizzanti contro i “runners”, nuovi untori secondo i media italiani, né di usare elicotteri e droni per controllare che non si facessero grigliate sui tetti o bagni di sole a Mondello!
Infatti, in Germania, anche dove è stato attuato il lockdown, non sono mancati gli inviti pubblici a fare attività fisica all’aperto e non sono stati chiusi i parchi, contando sul senso di responsabilità delle persone a mantenere le giuste distanze gli uni dagli altri.
 
In effetti è una sintesi abbastanza completa di quanto accaduto, viene omessa la parte di responsabilità del governo centrale che purtroppo si è combinata con un devastante effetto leva alle responsabilità locali.

Con riferimento all'assurdo ordine "state a casa", da incorniciare quest passaggio:

La Merkel, infatti, ha certamente parlato di una situazione che non aveva avuto pari dalla fine della seconda guerra mondiale – e sappiamo bene cosa significhi in Germania – ma non ha avuto bisogno di usare messaggi terrorizzanti contro i “runners”, nuovi untori secondo i media italiani, né di usare elicotteri e droni per controllare che non si facessero grigliate sui tetti o bagni di sole a Mondello!
Infatti, in Germania, anche dove è stato attuato il lockdown, non sono mancati gli inviti pubblici a fare attività fisica all’aperto e non sono stati chiusi i parchi, contando sul senso di responsabilità delle persone a mantenere le giuste distanze gli uni dagli altri.

Leggendo questo articolo la sensazione che ho avuto è che si è puntato sul fatto che il virus non sarebbe arrivato o se sarebbe arrivato sarebbe stato gestito: si sono chiusi gli aeroporti si sono cancellate le rotte: quello che non sapevamo è che il virus già circolava da settimane anche in Italia: la Germania invece ha fatto campagna acquisti prima che scoppiasse l'emergenza e si è trovata pronta.
 

Aggiungo che oltre a fare i tamponi a tappeto (che al momento è sicuramente un mese fa era l'unica arma di screening da fare), in Germania han provveduto ad allestire aree esterne agli ospedali dove effettuare i tamponi, anche dalla propria vettura.
Inoltre i pazienti covid erano ricevuto sempre in aree dislocate dall'ospedale.
Da noi solo alcuni posti han potuto adottare misure del genere.

Ad ogni modo leggo, quanto scritto da me in precedenza, ovvero che seppur il Veneto abbia fatto di testa propria facendo un grosso numero di tamponi, ha controllato meglio la diffusione, adottando anche altre politiche come l'assistenza domiciliare diffusa. Ed ha fatto benissimo.

Sulle frasi della Merkel, dico solo che è facile pronunciarle quando hai una situazione difficile ma sottocontrollo, la stessa cosa la avrebbero tranquillamente detta i nostri se avessimo avuto un organizzazione ed una struttura sanitaria come quella tedesca (che purtroppo ci manca per via dei tagli).

Basta vedere i numeri che ci posta angelo per capire che siamo in situazioni diverse...
 

Nell'articolo dell'huffington post sopra parla giustamente di situazione deficitaria in caso di pandemia e con quindi ritardo da colmare.
Vedere numero di posti in TI e numero di ventilatori polmonari per abitante.
 
Nell'articolo dell'huffington post sopra parla giustamente di situazione deficitaria in caso di pandemia e con quindi ritardo da colmare.
Vedere numero di posti in TI e numero di ventilatori polmonari per abitante.
Assolutamente, ma c'era il tempo per fare scorte e magari per avviare una produzione d'emergenza

Qesta è la prima riunione ufficiale di cui trovi traccia pubblica
https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-italia

Il ministro della Salute, il 22 gennaio 2020, ha riunito una task force per coordinare, in raccordo continuo con le istituzioni internazionali competenti, gli interventi nel nostro Paese. La task force è composta dalla Direzione generale per la prevenzione, dalle altre direzioni competenti, dai Carabinieri dei NAS, dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), dall’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma, dall’Usmaf (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera), dall’Agenzia italiana del Farmaco, dall’Agenas e dal Consigliere diplomatico.

Ma il primo segale di attenzione sui media è dell'8 gennaio seguito da un vero e proprio campanello d'allarme del 21 gennaio
https://www.medicalfacts.it/2020/01/08/polmonite-cina-virus/
https://www.medicalfacts.it/2020/01/21/coronavirus-cinese/

Difficile da credere che i nostri servizi non avessero già allertato il Governo nelle prime settimane di gennaio.

Difficile da mandare giù che per i motivi qui descritti (ritardi dell'Autorità centrale e gestione da parte dell'Autorità locale) siamo ora condannati agli arresti domiciliari, con le FFO impegnate nella caccia al runner manco fosse un pluriomicida evaso.
 
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