Son sincero, i corsi (di qualsiasi ambito) che non prevedono uno stage applicativo in azienda, nemmeno li considero.
Una domanda però mi sorge spontanea, riguardo la programmazione (pur non sentendomici portato, poi magari mi smbaglierò, anche perché non conosco la materia)
Un corso regionale (con stage), per quanto fatto bene, da una scuola seria, può mai darti le stesse competenze di una scuola?
Cioè, lasciamo perdere per un attimo il fatto che abbia 38 anni suonati e non sia proprio questo mago del computer….Poniamo che di anni ne abbia 21/22, e dopo un diploma di liceo scientifico, mi metto a frequentare presso un'ottima scuola di formazione, un corso regionale di 600 ore, comprensivo di stage di "analista programmatore" (che è come quello che avevo linkato nel mio topic di paertura, tanto per capirci ;-))
A corso finito, e magari superato col massimo punteggio, In base a quale criterio, sul mercato del lavoro, un'azienda dovrebbe scegliere me, quando la scuola sforna ogni anno a giugno, centinaia di periti informatici (che di anni di scuola se ne fanno 5, e non 600 ore), e le varie università, altrettanto, sfornano, diversi laureati in informatica/ingegneria informatica?
Cioè, sarei visto come lo scarto di laureati e diplomati nel settore? Cosi, giusto per chiedere, e capire, come vedete, è un settore che non mi appartiene, ignoro anche i contenuti didattici degli appositi programmi scolastici, quindi la curiosità la fa da padrona![]()
Un saluto a tutti…
Non è la prima volta che parlo di "lavoro", forse però in questo momento in cui scrivo mi rendo conto che, almeno per la azienda dove lavoro, la mia presdenza è probabilmente un canto del cigno.
38enne, laureato in legge, diversi anni di esperienza back office/amministrativa in contesti bancari (sempre contrtti a termine), poi con l prima crisi del 2012, in mezzo a una strada, e mi son dovuto reinventare nel settore commerciale, dapprima con call center, poi in ambito di mediazione creditizia (settore prestiti/cessioni del quinto/mutui)….mai avuta partita IVA, sempre contratti a tempo determinato.
LAvoro che non mi è mai piaciuto, il "venditore", ma ho cercato di farmelo piacere. Solo che, complice la scadenza del mio contratto a fine aprile, e complice questa emergenza coronavirus, non credo ci sarà un proseguio. La base del nostro lavoro è il contatto umano, va da sé che Stiamo producendo molto poco.
Col curricvulum che ho, con 7 anni di vendita,un altro lavoro da venditore non mi sarebbe difficile trovarlo….ma, volendo proprio cambiare settore, un corso di formazione professionale, a quasi 40 anni, sarebbe ridicolo, o no? e soprattutto in che settore?
In tempi "non sospetti" (ovvero pre-crisi coronavirus) i due settori che, da quanto sapevo, non hanno mai lasciato col sedere a terra gli italiani.. quello della ristorazione, e quello teconologico-informatico.
Di seguto vi riporto i link di alcuni corsi che avevo visualizzato, tutti con qualifica della regione Campania.
1) ANALISTA PROGRAMMATORE: http://www.engitechformazione.it/corso-analista-programmatore.asp?lg=it
2)MONTATORE ELETTROMECCANICO http://www.engitechformazione.it/corso-operatore-montaggio-elettromeccanico.asp?lg=it
3)CAMERIERE DI SALA https://www.dolcesalatoscuola.com/corso/diventa-operatore-di-sala/
Punti a mio sfavore: l'età, una conoscenza dell'inglese discreta ma non fluente, la mia impossibilità di trsferirmi all'estero per motivi logistici/familiari (ho due genitori anziani), oltre anche alla mancata voglia di farlo….una decisione del genere credo debba esser presa per libera volontà, noin per costrizione...chi si sente "costretto" è chi dopo qualche mese in cui ha bestemmiato il Paese ospitante, torna. Film visto e rivisto più volte
Punti a mio favore: grande umiltà a imparare, non eccessiva richiesta di guadagni altisonanti….1000/1200 euro al mese è quello che guadagno da quando mi sono immesso nel mondo del lavoro, se son più ben venga, ma me li son sempre fatti bastare.
La domanda è: investire in un corso di questo genere (quando la scuola fornisce gia figure nel settore, tipo l'alberghiero per i camerieri, l'ITIS informatico per i programmatori e cosi via), pur fatto bene, con stage, ha senso, o sono soldi buttati?
Un saluto a tutti.
1)
Esistono ancora le aziende che ti formano con un corso e poi ti fanno lavorare, ma sono aziende di consulenza maggiormente note come body-rental. E' un lungo argomento a sè, con molti contro e pochi pro, infatti si cerca di fuggire quando possibile da questo "genere di contratti".
Scusa la durezza....
Ma se non sei ingegnere....
Prendi su tutto quel che capita
( tanto le paghe non e' che differiscano tanto da lavoro a lavoro )
e stai alla finestra.
Un sincero...." In bocca al lupo ".
Marco
Diciamo che ingegneria è tra le poche lauree (insieme a quelle del settore sanitario) che possa dare una chance in più….tuttavia non ho afferrato bene il concetto che vuoi esprimere.
si anche io sono di quest'idea. Questo ti consentirebbe poi di selezionare un posto che più si addice alle tue inclinazioni....Che
( IMO )
Prenderei all' inizio, se capita, qualsiasi lavoro ti propongano
Confermo che Ingegneria sia una facoltà che offra un sacco di opportunità. In Italia, come fuori.Diciamo che ingegneria è tra le poche lauree (insieme a quelle del settore sanitario) che possa dare una chance in più….tuttavia non ho afferrato bene il concetto che vuoi esprimere.
Confermo che Ingegneria sia una facoltà che offra un sacco di opportunità. In Italia, come fuori.
Dipende cosa vuoi fare,ti dico subito che lavoro d'ufficio non si trova piu'.Troppa gente non ha voglia di fare fatica e cerca solo ufficio o se ne sta a casa.Lavoro fuori e pieno te lo garantisco io basta avere tanta voglia di lavorare.Se cerchi lavoro come muratore imbianchino lo trovi subito quello non manca mai.Io lavoro in segheria lavoro molto pesante butto tavole di legno ma per campare lo faccio.Il mio titolare non trova personale e spesso si trova in difficolta.I ragazzi giovani non hanno piu' voglia di fare fatica.
theCat - 15 ore fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 2 mesi fa