Partendo dall'articolo postato poco sopra ho trovato quest'altromolto interessante:
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https://www.agi.it/scienza/news/2020-03-15/coronavirus-anziani-tasso-mortalit-7538000/
In poche parole crea correlazione numerica fra le alte percentuali di morte italiane e le più basse del nord Europa.
L'altissima presenza di giovani in famiglia e l'elevato apporto sociale per la gestione dei bambini da parte della popolazione anziana che rimane strettamente connessa a quella più giovane e lavorativamente attiva.
Quindi il figlio prende il virus dal collega che viaggia per il mondo, lo passa al figlio o direttamente alla madre che infetta il nonno. Quest'ultimo al bar (ricordate i primi decessi di tre settimane fa? tutti pensionati da bar Mario) contagia il circolo della briscola.
Era un dubbio che mi era sorto, pensando alla Svizzera tedesca dove moltissimi anziani si ritirano in appartamenti assistiti e quelli meno autonomi in case anziani. Anche il Ticino tende ad avvicinarsi a questo modello ma è molto più simile all'Italia.
Si comprende appieno l'imperativo della loro comunicazione (e la testardaggine nel non chiudere le scuole) per tenere isolata la terza età dai giovani.