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Covid-19

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A me sembra che la stragrande maggioranza delle nazioni abbia all'inizio un approccio molto superficiale.
Della serie "Loro sono nella melma ma perchè non sono stati capaci...noi siamo più bravi".
Ma poi corrono ai ripari.
concordo,
nel frattempo i casi dilagano a migliaia in tutti i maggiori paesi occidentali.
Tra i contagiati anche celebrità e sportivi a dimostrazione che evidentemente il virus girava latente anche da loro ed evidentemente non se n'erano mai accorti.
Probabilmente a consuntivo non escludo che potremmo essere tra i migliori nella gestione di questa emergenza.
 
Se sarà così, e concordo con te, sarà proprio perchè abbiamo fatto una marea di tamponi, prendendoci pure dei fessi per averli fatti.

Oggi due medici hanno dibattuto in tv.
Uno era di Padova.
Lui sosteneva che dovremmo fare molti più tamponi,almeno alle categorie a rischio (poliziotti,cassieri etc).
L'altro medico invece (quello che stimava i contagi reali 10 o 20 volte superiori a quelli accertati) diceva che fare più tamponi non era ne utile ne possibile,diceva che il sistema collasserebbe subito.
Invocava l'isolamento per contenere i nuovi contagi e i tamponi solo per quelli che durante l'isolamento sviluppano dei sintomi.
 
Spesso i conduttori dei vari programmi tv spingono per fare più tamponi ma più di un medico finora ha detto che l'isolamento è efficace quanto il tampone per farci capire chi è contagiato e prevenire i contagi.
A volte si fa 2+2=4 su questioni molto complesse secondo me.
 
Lui sosteneva che dovremmo fare molti più tamponi,almeno alle categorie a rischio (poliziotti,cassieri etc).
L'altro medico invece (quello che stimava i contagi reali 10 o 20 volte superiori a quelli accertati) diceva che fare più tamponi non era ne utile ne possibile,diceva che il sistema collasserebbe subito.

Io sono del parere del primo. La conoscenza del nemico è la prima arma per sconfiggerlo, anche i militari fanno prima di tutto intelligence.
Poi si passa alla comunicazione, e lì siamo stati dei polli.
 
Oggi due medici hanno dibattuto in tv.
Uno era di Padova.
Lui sosteneva che dovremmo fare molti più tamponi,almeno alle categorie a rischio (poliziotti,cassieri etc).
L'altro medico invece (quello che stimava i contagi reali 10 o 20 volte superiori a quelli accertati) diceva che fare più tamponi non era ne utile ne possibile,diceva che il sistema collasserebbe subito.
Invocava l'isolamento per contenere i nuovi contagi e i tamponi solo per quelli che durante l'isolamento sviluppano dei sintomi.
Credo di essere d'accordo con il medico che dice che i contagi siano 10-20 volte superiori.
Credo anche che molti l'abbiano già passata senza accorgersi
 
più di un medico finora ha detto che l'isolamento è efficace quanto il tampone per farci capire chi è contagiato e prevenire i contagi.

Detta così, è una solenne cazzata. Sono due cose diverse, l'isolamento è una misura attiva contro il contagio, ma è cieca perchè agisce su tutti indistintamente. Il tampone non è una misura anticontagio, serve solo a discriminare chi sì e chi no. Servono tutte e due, ma non sono alternative.
 
Io sono del parere del primo. La conoscenza del nemico è la prima arma per sconfiggerlo, anche i militari fanno prima di tutto intelligence.
Poi si passa alla comunicazione, e lì siamo stati dei polli.

Penso comunque che nessuno dei due,e più in generale nessuno nella comunità scientifica,abbia la risposta certa al problema.
Il medico di Padova invocava la stessa soluzione adottata a Vò che effettivamente ha funzionato.
Però l'altro medico diceva che una soluzione simile (blindare e fare tamponi a tappeto) su larga scala sarebbe impossibile da applicare e molto meno efficace.
Effettivamente pensare di andare casa per casa a fare il tampone a 5000 persone è un conto,pensare di farlo in aree urbane da 100000 persone richiederebbe risorse enormi,che non abbiamo,e una quantità di tempo superiore rispetto alle due settimane di isolamento previste finora.
Quindi alla fine sarebbe comunque il tempo più che il tampone a far venire a galla i casi.
 
Detta così, è una solenne cazzata. Sono due cose diverse, l'isolamento è una misura attiva contro il contagio, ma è cieca perchè agisce su tutti indistintamente. Il tampone non è una misura anticontagio, serve solo a discriminare chi sì e chi no. Servono tutte e due, ma non sono alternative.

Per quel medico serve prima l'isolamento e poi il tampone solo se sopraggiungono i sintomi.
Per l'altro le due misure dovrebbero andare di pari passo.
 
Credo di essere d'accordo con il medico che dice che i contagi siano 10-20 volte superiori.
Credo anche che molti l'abbiano già passata senza accorgersi

Probabile.
Infatti viene la paranoia,uno magari sta bene o ha appena un briciolo di mal di gola e teme di essere un contagiato quasi asintomatico.
 
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