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Covid-19

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Ma dai, veramente un computer di 20 anni fa non sarebbe più attuale?
Continuo a non vedere cosa c'entri la globalizzazione con il computer che uso. I computer si vendevano anche 20 anni fa, solo che li faceva la olivetti, la dell, ibm, la compaq, honwywell e tanti altri in più paesi. Adesso tra acquisizioni, smembramenti, fallimenti, licenziamenti... Sono rimaste meno le aziende e che utilizzano gli stessi componenti fatti da pochi.
Per quello che vedo la globalizzazione per ora ha portato a distruggere le aziende manifatturiere che avevamo sul territorio, che o hanno delocalizzato in posti dove la manodopera costa meno o sono fallite. Un depauperamento della nostra industria e dei nostri portafogli. Nel mio ambito rispetto a venticinque anni fa quando ho comimciato a lavorare vedo una continua caccia alla riduzione dei costi per far fronte alla concorrenza con relativa diminuzione della forza lavoro (quello che si faceva in 4 adesso si fa in 3 ma più verosimilmente in 2) a scapito della qualità della vita lavorativa e del prodotto.
Se questo è progresso fatemi pure tornare indietro, quando potevo anche fare a meno di collegarmi al sito cinese per comperare oggetti di elettronica (anche discreti) a costo quasi zero di cui posso tranquillamente fare a meno

E secondo te un computer anche di 20 anni come l'Olivetti non aveva componeti che venivano costruiti all'estero? Ed essendo queste componenti fatte fuori i confini naizionali senza globalizzazione e libero mercato come lo usavi l'Olivetti??

Se poi vuoi tornare ad usare il pallottoliere che forse era fatto interamente in Italia allora contento tu...
 
Beh 12 ore al giorno di trasmissioni tv su 10 canali diversi è palesemente troppo.
Per me bisognerebbe tenere aggiornata la popolazione senza nascondere nulla ma nemmeno ripetere allo sfinimento le stesse cose o far rispondere in diretta l'immunologo a cui i telespettatori fanno domande assurde che potrebbero rivolgere al proprio medico di famiglia.
Io ne ho sentite di tutti i colori,i giornalisti sentono che oggi ci sono meno contagiati di ieri e gridano già alla prossima conclusione dell'epidemia.
Poi se il giorno dopo i contagi sono 10 in più del giorno prima allora parlano di situazione che peggiore e si aggrava.
Mentre gli esperti veri dicono che guardare i dati giornalieri non serve e nulla e che non si possono trarre conclusioni azzardate.
Insomma lasciare la parola a chi è davvero competente in materia e possibilmente rassicurare la popolazione invitandola ad adottare le dovute cautele senza però bombardarla di informazioni.
Io leggo ogni giorno il resoconto dei contagi nella mia regione e mi basta,ormai sappiamo tutti quali accortezze bisogna osservare e che bisogna evitare gli spostamenti non necessari da e verso le zone a rischio.
Non credo che servano 12 ore di trasmissione per dare queste informazioni.

come ho detto, qual’é la giusta misura?
e comunque basta cambiare canale....
 
E secondo te un computer anche di 20 anni come l'Olivetti non aveva componeti che venivano costruiti all'estero? Ed essendo queste componenti fatte fuori i confini naizionali senza globalizzazione e libero mercato come lo usavi l'Olivetti??

Se poi vuoi tornare ad usare il pallottoliere che forse era fatto interamente in Italia allora contento tu...
Forse abbiamo concetti diversi di globalizzazione. A meno che tu non voglia chiamare globalizzazione Marco Polo che commerciava con l'oriente.
In quel caso allora io sono contro la globalizzazione estremizzata. Navi che si fanno 7000 km da est verso ovest per portare merce dello stesso tipo che altre navi porta da ovest verso est.
 
Parlavano di 3000 dollari per il tampone in america.
Chissà quante persone non lo faranno perchè costa troppo...
Anni fa' vidi un programma tv in cui mostravano mi pare il lavoro dei guarda spiaggia (come Baywatch ma con meno silicone) e c'era un ragazzo che si era fatto male non so se contro gli scogli o cadendo.
Comunque i soccorritori gli dicevano che doveva fare una tac per scongiurare il pericolo di lesioni interne.
Mentre gli amici del ragazzo gli dicevano che era solo un modo per spillargli più soldi facendo accertamenti inutili.
Alla fine preferì rischiare.
Solo che se hai una lesione interna e non fai accertamenti rischi solo tu.
Se non fai accertamenti su una malattia potenzialmente molto contagiosa rischiano tutti.

Un estratto di una lettera inviata da una italiana residente negli Usa
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Screenshot_2020-03-06-11-52-00-22.png
 
Ecco vedi, e' per commenti come questo che si capisce che qui in italia ci metteremo il triplo del tempo a liberarci di questa cosa. Parole e concetti come unita',coesione, l'essere tutti nella stessa barca a noi ci fanno un baffo,non siamo sempre quelli che vogliamo fare di testa nostra con il nostro orticello da popolo fallito,siamo i deficienti del #milanononsiferma.


No aspetta, io condanno ciò che ho scritto perché appunto è un po un "ben gli sta". Forse mi sono espresso male io
 
come ho detto, qual’é la giusta misura?
e comunque basta cambiare canale....

La giusta misura secondo me sarebbe lasciare che a divulgare le informazioni fossero le autorità e dare la parola a specialisti e medici che dicano come stanno realmente le cose.
Ma tipo una volta al giorno,non una volta ogni ora.

Sul fatto che basti cambiare canale non sono d'accordo.
Cambi e cosa trovi?
Un altro programma in cui c'è un altro esperto che dice le stesse cose.
Oppure un altro non esperto che dice cose diverse e non sai più a chi dare retta.
Così la gente inizia a dubitare anche delle informazioni ufficiali e dei pareri autorevoli e va nel panico.

Poi sia chiaro non dico che sia facile gestire la comunicazione in maniera ottimale in una situazione simile,però mi sembra che ci sia una confusione totale a riguardo.

Sui programmi tv capisco anche che vogliano sdrammatizzare.
Oggi ad esempio facevano vedere le nonnine negli ospizi che per sicurezza hanno sospeso le visite dei parenti.
Per carità mi hanno fatto tenerezza però mi è sembrato superfluo far vedere certe cose.
Si farà quello che serve per esporsi a minor rischio possibile,in quei posti se arriva il virus non si salva nessuno.
Quindi chi gestisce quelle strutture da un lato fa bene a tutelare la salute degli ospiti,dall'altro protegge i propri investimenti perchè se metà delle stanze si liberano sono decine di migliaia di euro al mese di introiti in meno.
Insomma mi è sembrata una situazione assolutamente logica e non ho capito perchè ci hanno montato sopra un caso mediatico.
 
Ecco vedi, e' per commenti come questo che si capisce che qui in italia ci metteremo il triplo del tempo a liberarci di questa cosa. Parole e concetti come unita',coesione, l'essere tutti nella stessa barca a noi ci fanno un baffo,non siamo sempre quelli che vogliamo fare di testa nostra con il nostro orticello da popolo fallito,siamo i deficienti del #milanononsiferma.

scusami ma questo epiteto nei confronti di una delle città motrici dell'economia italiana mi pare decisamente ingeneroso.
Non volersi fermare può anche intendersi come cercare di lottare e resistere coi mezzi a disposizione per non bloccare tutta l'economia.
Personalmente non la leggo come un messaggio di minimizzazione del rischio, ma piuttosto un invito a tenere duro nelle difficoltà
 
Forse abbiamo concetti diversi di globalizzazione. A meno che tu non voglia chiamare globalizzazione Marco Polo che commerciava con l'oriente.
In quel caso allora io sono contro la globalizzazione estremizzata. Navi che si fanno 7000 km da est verso ovest per portare merce dello stesso tipo che altre navi porta da ovest verso est.

No al contrario il mio concetto di globalizzaizone e' molto moderno (anche se e' pou antico di come sembra) dove c'e' scambio di culture, merci e conoscenze (mediche,scientifiche etc)

Senza tutto cio' non ci sarebbero tutti i vantaggi che abbiamo oggi. Ovviamente i vantaggi portano anche svantaggi.

Ma credere che l'Italia possa vivere "da sola" e povere utopia. L'Italia non e' assolutamente indipendente in nessun settore. Materie prime e fonti energetiche sono prensenti SOLO in pochi Paesi al mondo.

Non abbiamo un produzione agricola sufficiente a sfamrci tutti.
Non abbiamo risorse minerario di rielievo.
Non abbiamo fonti energetiche.
Compriamo gran parte dell'energia dall'estero.

In poche non possiamo nutrirci di vestiti e tursimo. Qualcuno qualche anno fa ha provato a rendere il nostro Paese indipendente in tutto e per tutto ed e' finito appeso a testa in giu. In realta' nessun Paese al mondo potrebbe farcela sa solo al giorno d'oggi. Nemmno la Cina.

Quindi vi invito a riflettere bene quando si parla di questi argomenti.
 
Perdonatemi, ma non ce l'ho fatta a legger le decine di pagine da quando avevo postato (pochi giorni fa) ...quindi potrei anche scrivere qualcosa di scontato, ma che vale pur sempre come regola di base (e non è una bufala!).

Oltre alle misure consigliate (distanze, lavarsi spesso le mani, utilizzo di germicidi in gel, ecc.), bisogna aumentare le difese immunitarie e l'apporto di vitamina C!

Ben vengano quindi spremute di agrumi (arance, mandarini, clementine, pompelmi), con qlc goccia (tipo 10/15) di macerato da pianta fresca d'escolzia.

Io sto facendo così ...ma il problema di fondo è che questo virus ha ormai una miriade di varianti e non si sa ancora se possa viaggiare ANCHE dal cibo che s'ingerisce(!).

Indi per cui, cerchiamo di tutelarci al meglio ...al momento non si può fare di più, se non attendere che sia ricavata una forma di antidoto/immunogeno, da chi abbia superato brillantemente la malattia nelle varie mutazioni, trasformandolo in vaccino.

Occhio vigile > positivismo e continuiamo a vivere ...the show must go on :emoji_slight_smile:
 
Io spero che per inizio aprile si calmi un po' tutto che ho prenotato 3 giorni a Venezia.

La situazione soprattutto dal punto di vista di albergatori,ristoratori etc credo che sia drammatica.
Imho anche se la situazione dovesse migliorare in fretta ci vorrà un po' prima che i turisti tornino ad affollare Venezia.

In questi giorni poi ho sentito diverse persone che hanno telefonato ai vari programmi tv per dire che avevano prenotato una crociera o un viaggio e per chiedere se era sicuro partire.
Una signora chiedeva se era il caso di andare in crociera sul mar rosso perchè lei e il marito avevano prenotato per festeggiare i 60 anni.
Un medico l'ha rassicurata sul fatto che quelle zone non erano interessate da focolai e pericoli di contagio.
Però ha fatto anche notare alla signora che rischiava di non poter sbarcare perchè in questo periodo diversi porti hanno deciso di chiudere alle navi da crociera che trasportano passeggeri provenienti dall'Italia,anche se non da zone rosse.
In questo momento secondo me la perdita di una caparra è l'ultimo dei problemi,meglio rimandare gli spostamenti non necessari e magari approfittare degli sconti che ci saranno sicuramente una volta passata la crisi per incentivare il ritorno del turismo.
 
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