Infatti, ma nel caso specifico c'è un anglo di troppoAnglosassone = anglo + sassone
Però ora mi sembra che stiamo esagerando con l'OT.
Chiuderei anch'io l'OT comunque
Infatti, ma nel caso specifico c'è un anglo di troppoAnglosassone = anglo + sassone
Però ora mi sembra che stiamo esagerando con l'OT.
Si chiamano lingue germaniche, non anglosassoni
Da ANSA.itTornando IT, c'è il primo caso di ritorno in Cina del virus dall'italia.
Si tratta di un turista che era stato a Milano.
Primo caso a Mosca (non so se già citato). Un cittadino russo di ritorno dall'Italia.
Che sfortuna però, su 60.000.000 di italiani è incappato in uno dei 1.600 malati. Forse era stato a Codogno.
Il virus coinvolge ora 65 Paesi.
Esperienza personale recentissima (mezzodì) col 112.. provincia di Cremona.
Premessa: mia madre (classe 1943), da sabato 22 ha febbre, tosse, conati di vomito; come ogni inverno, ha fatto il vaccino antinfluenzale ma problemi di bronchite la assillano spesso.
Non dovrebbe avere avuto contatti con persone della zona rossa, ma chi può averne la certezza al 100% (per esempio, frequenta il mercato settimanale..)?
Il medico di base, telefonicamente, le ha prescritto antibiotici e sciroppo per la tosse.
Stamane, a dieci giorni di distanza, non ci sono segni di miglioramento. Il medico di base, sempre per telefono, le dice di proseguire altri tre giorni; mi preoccupa il fatto che sia molto debilitata, perché mangia pochissimo, anche a causa dei conati di vomito.
A mezzogiorno, ancora in orario di ambulatorio, cerco di contattare il medico, senza successo.
Inizio, quindi, la trafila col 112: risposta quasi immediata, mi dicono che mi passeranno la sala operativa e di attendere… passano CINQUANTA minuti, alla fine parlo con un operatore del 118 che, dopo avermi ascoltato, procede nello sconsigliare il ricovero ospedaliero, sia per l’affollamento che per il rischio di contrarre il virus nel caso si fosse ancora negativi; mi spiega, poi, che nei casi come quello di mia madre, il medico di base DEVE visitare il paziente e valutare se attivare o meno le procedure col 112.
Alla fine, mi lascia il numero verde della ATS Valpadana, dove rivolgermi, visto che il medico di base di mia madre NON vuole visitare chi ha sintomi influenzali (né a casa, né in ambulatorio).
All’ATS mi ribadiscono che è compito del medico di base e, poiché rispondono da Mantova, mi danno un numero dell’ATS Valpadana di Cremona.
Pure qui mi viene detta la stessa cosa, oltre che il numero è riservato alle segnalazioni del virus, quindi loro non possono fare nulla per me.
Oltre novanta minuti di telefono, per ottenere nulla.
L’orario di ambulatorio del medico di base è terminato, quindi impossibile contattarlo fino a domani alle 15 (ammesso che risponda).
Provo a contattare l’Ufficio Relazioni con il Pubblico dell’ATS Valpadana, dove mi viene ripetuto il discorso dell’obbligo di visita del medico di base.. faccio presente che mi devono dire loro come riuscire ad ottenere questa visita.. mi hanno chiesto di lasciare il numero di telefono, sto aspettando una risposta…
Esperienza personale recentissima (mezzodì) col 112.. provincia di Cremona.
Premessa: mia madre (classe 1943), da sabato 22 ha febbre, tosse, conati di vomito; come ogni inverno, ha fatto il vaccino antinfluenzale ma problemi di bronchite la assillano spesso.
Non dovrebbe avere avuto contatti con persone della zona rossa, ma chi può averne la certezza al 100% (per esempio, frequenta il mercato settimanale..)?
Il medico di base, telefonicamente, le ha prescritto antibiotici e sciroppo per la tosse.
Stamane, a dieci giorni di distanza, non ci sono segni di miglioramento. Il medico di base, sempre per telefono, le dice di proseguire altri tre giorni; mi preoccupa il fatto che sia molto debilitata, perché mangia pochissimo, anche a causa dei conati di vomito.
A mezzogiorno, ancora in orario di ambulatorio, cerco di contattare il medico, senza successo.
Inizio, quindi, la trafila col 112: risposta quasi immediata, mi dicono che mi passeranno la sala operativa e di attendere… passano CINQUANTA minuti, alla fine parlo con un operatore del 118 che, dopo avermi ascoltato, procede nello sconsigliare il ricovero ospedaliero, sia per l’affollamento che per il rischio di contrarre il virus nel caso si fosse ancora negativi; mi spiega, poi, che nei casi come quello di mia madre, il medico di base DEVE visitare il paziente e valutare se attivare o meno le procedure col 112.
Alla fine, mi lascia il numero verde della ATS Valpadana, dove rivolgermi, visto che il medico di base di mia madre NON vuole visitare chi ha sintomi influenzali (né a casa, né in ambulatorio).
All’ATS mi ribadiscono che è compito del medico di base e, poiché rispondono da Mantova, mi danno un numero dell’ATS Valpadana di Cremona.
Pure qui mi viene detta la stessa cosa, oltre che il numero è riservato alle segnalazioni del virus, quindi loro non possono fare nulla per me.
Oltre novanta minuti di telefono, per ottenere nulla.
L’orario di ambulatorio del medico di base è terminato, quindi impossibile contattarlo fino a domani alle 15 (ammesso che risponda).
Provo a contattare l’Ufficio Relazioni con il Pubblico dell’ATS Valpadana, dove mi viene ripetuto il discorso dell’obbligo di visita del medico di base.. faccio presente che mi devono dire loro come riuscire ad ottenere questa visita.. mi hanno chiesto di lasciare il numero di telefono, sto aspettando una risposta…
Confermo, nonostante sia al 112, che al numero verde dell'ATS, che ad un altro numero dell'ATS mi abbiano detto che il medico di base DEVE uscire, alla fine, la risposta che ho avuto è di "insistere col medico".. alla mia obiezione "in caso non ottenessi nulla?", mi hanno detto di inviare reclamo scritto all'ATS..Temo che l'anello debole della catena siano proprio i medici di base. A parte poche lodevolissime eccezioni, la maggior parte di quelli che conosco - direttamente o indirettamente - è più facile stanare un orso da una caverna che farli uscire dall'ambulatorio....
insistere col medico
CitWeb - 9 ore fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 1 mese fa