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Sempre piu grandi, ma pulite

vorrei e piacerebbe vedere i serbatoi di ste mostri del mare

Beh almeno per le navi da crociera non sarà un gran problema l'ingombro delle bombole come per le utilitarie...:emoji_wink:

Leggo online che il procedimento di liquefazione del metano riduce enormemente il volume e permette di immagazzinarlo a bassa pressione.
Quindi in teoria non dovrebbero esserci problemi e anzi potrebbe essere addirittura più sicuro dei tradizionali carburanti liquidi.

PS Però che siano alimentate a gasolio,metano o ad aria resto dell'idea che le grandi navi da crociera siano assurde e per convincermi a passarci una vacanza dovrebbero come minimo minacciarmi con un bastone.
 
PS Però che siano alimentate a gasolio,metano o ad aria resto dell'idea che le grandi navi da crociera siano assurde e per convincermi a passarci una vacanza dovrebbero come minimo minacciarmi con un bastone.
non fanno impazzire nemmeno a me ma devo dire che per alcune situazioni potrebbero essere una scelta intelligente.
Penso a se mi volessi fare un giro dei fiordi norvegesi o delle isole greche.. viaggiando la notte farei una tappa diversa al giorno senza il disagio dello spostamento e del cambio alloggio.
Certo eviterei l'alta stagione
 
in teoria non dovrebbero esserci problemi e anzi potrebbe essere addirittura più sicuro dei tradizionali carburanti liquidi.
Ho letto qualche anno fa un'intervista a Piero Angela al riguardo.
In teoria, una nave metaniera potrebbe causare una delle peggiori catastrofi immaginabili.
Se si spezzasse un serbatoio di metano liquefatto, rovesciandone in mare il contenuto, partirebbe una catena di eventi catastrofici. Il gas freddissimo, a contatto con l'acqua di mare, molto più calda, inizierebbe a ribollire, a evaporare e formare una nube, più fredda e più densa dell'aria che potrebbe viaggiare sfiorando la superficie marina, spinta dal vento, verso la terraferma. Scaldandosi lentamente la nube comincerebbe a mescolarsi con l'aria. Una miscela fra il 5 e il 15 percento di metano con l'aria è esplosiva, quindi se questa miscela gassosa, invisibile e inodore, investisse una città, qualsiasi (inevitabile) scintilla farebbe esplodere la nube, liberando un'energia dell'ordine di un megaton. Le vittime immediate potrebbero essere decine di migliaia, mentre le sostanze cancerogene sviluppate dagli incendi innescati dall'esplosione contaminerebbero aree vastissime, provocando un numero enorme di morti differite negli anni. Si tratta di uno scenario improbabile, ma teoricamente non impossibile.
 
Ho letto qualche anno fa un'intervista a Piero Angela al riguardo.
In teoria, una nave metaniera potrebbe causare una delle peggiori catastrofi immaginabili.
Se si spezzasse un serbatoio di metano liquefatto, rovesciandone in mare il contenuto, partirebbe una catena di eventi catastrofici. Il gas freddissimo, a contatto con l'acqua di mare, molto più calda, inizierebbe a ribollire, a evaporare e formare una nube, più fredda e più densa dell'aria che potrebbe viaggiare sfiorando la superficie marina, spinta dal vento, verso la terraferma. Scaldandosi lentamente la nube comincerebbe a mescolarsi con l'aria. Una miscela fra il 5 e il 15 percento di metano con l'aria è esplosiva, quindi se questa miscela gassosa, invisibile e inodore, investisse una città, qualsiasi (inevitabile) scintilla farebbe esplodere la nube, liberando un'energia dell'ordine di un megaton. Le vittime immediate potrebbero essere decine di migliaia, mentre le sostanze cancerogene sviluppate dagli incendi innescati dall'esplosione contaminerebbero aree vastissime, provocando un numero enorme di morti differite negli anni. Si tratta di uno scenario improbabile, ma teoricamente non impossibile.

Però qui non si parlava di navi che trasportano metano liquefatto ma di navi alimentate a metano liquefatto.
Immagino che si parli di una quantità di carburante infinitamente minore.
Le navi metaniere esistono da un sacco di tempo e almeno negli ultimi anni non mi vengono in mente incidenti catastrofici.
Anche se ho trovato un elenco degli incidenti degni di nota dalla seconda guerra mondiale in avanti e effettivamente lievi o meno ce ne sono stati.
Certo che quando si parla di trasporto di migliaia di tonnellate di carburante via mare gli scenari in caso di incidenti sono sempre terrificanti.
 
non fanno impazzire nemmeno a me ma devo dire che per alcune situazioni potrebbero essere una scelta intelligente.
Penso a se mi volessi fare un giro dei fiordi norvegesi o delle isole greche.. viaggiando la notte farei una tappa diversa al giorno senza il disagio dello spostamento e del cambio alloggio.
Certo eviterei l'alta stagione

Io avrei delle preoccupazioni sia dal punto di vista igienico sanitario (purtroppo le notizie di questo periodo ci dicono che il posto peggiore in cui trovarsi in caso di diffusione di agenti patogeni sono proprio le grandi navi) che dal punto di vista pratico.
E' vero che viaggi di notte però ho visto i programmi di alcune crociere a cui hanno partecipato dei conoscenti e più che delle vacanze mi sono sembrate delle maratone a tappe forzate in cui veniva concesso 1 giorno di tempo per visitare dei luoghi che ne richiederebbero molti di più.
Non lo so mi sembra stressante il solo pensiero.
 
Immagino che si parli di una quantità di carburante infinitamente minore.

...ma sempre di tanti metri cubi si tratta. Del resto, lo stesso Angela ha specificato che lo scenario è assolutamente improbabile, tuttavia non è impossibile. Ricordo che l'intervista parlava dei rigassificatori, e l'eventualità - per quanto remota - di un incidente che coinvolge una metaniera è uno dei peggiori ipotizzabili dopo il disastro nucleare.
 
ma sempre di tanti metri cubi si tratta.

Leggo online che si parla di serbatoi di stoccaggio a 0,7 bar che sommati dovrebbero occupare circa il doppio dello spazio rispetto al serbatoio di gasolio di una grande nave tradizionale.
Circa 3600 metri cubi che dovrebbero garantire un'autonomia di 2 settimane di navigazione.
Mentre per le navi metaniere si va dai 65000 e 180000 metri cubi di carburante trasportato.
Certo non è che 3600 metri cubi siano pochi,però è come paragonare il serbatoio di un'auto a un'autocisterna da 10000 litri.
 
Leggo online che si parla di serbatoi di stoccaggio a 0,7 bar che sommati dovrebbero occupare circa il doppio dello spazio rispetto al serbatoio di gasolio di una grande nave tradizionale.
Circa 3600 metri cubi che dovrebbero garantire un'autonomia di 2 settimane di navigazione.
Mentre per le navi metaniere si va dai 65000 e 180000 metri cubi di carburante trasportato.
Certo non è che 3600 metri cubi siano pochi,però è come paragonare il serbatoio di un'auto a un'autocisterna da 10000 litri.

Se succede in porto, non sarei contento di assistere.....
 
e si sa nulla sugli intervalli di "omologazione" o di "revisione" di contanto serbatoio?
Noi si diventa matti per bombole da 20 o 30 kg...
( "noi" plurale generico, il tutto riferito , p.e. ad una recente lettera alla redazione di un "gasato" ostaggio della MCTC ).
 
I diesel lenti hanno rendimenti elevati, il metano ha elevato potere energetico massico, sarebbe bello avere un simile motore perfetto per un ibrido seriale, come sono le motorizzazioni navali.
 
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