<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Tutto a domicilio | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Tutto a domicilio

Se per servizio a domicilio si intende anche le consegne di quello che compro su internet allora la risposta è si. Nell'ultimo mese una decina di consegne almeno. Tutta roba che non ho trovato nei negozi fisici.
Solo E-bay, Jeff Bezos non vedrà mai il colore dei miei soldi.
 
Occhio che sul lavaggio a domicilio dell'auto c'è da fare qualche considerazione.
Intanto se si lava (o si fa lavare) l'auto davanti casa ma su pubblica strada, questo è possibile solo se l' operazione avviene a secco senza uso di acqua, altrimenti si contravviene all' art. 15 del Codice della Strada (vietato insozzarla) e pure al DM 152/2006 in materia di inquinamento ambientale (dove vanno le acque reflue di lavaggio? anche l'usare detergenti biodegradabili non cambia un gran che, c'è il problema dello sporco che rimuovono, che può contenere residui di oli, polveri e metalli e altre sostanze).
Nelle aree private pure non è così semplice, lo scarico delle acque diretto a terra potrebbe essere vietato da regolamenti comunali di fognatura, o da leggi regionali (piani acque), col rischio di contravvenzioni da vigili urbani o pure dalla forestale.
Se lavate su di un piazzale dotato di rete di scarico delle acque bianche meteoriche nella apposita rete pubblica, i regolamenti di fognatura comunali o degli enti gestori possono considerarlo inquinamento, dato che non è detto che queste acque vengano trattate nei depuratori.
Nelle aree comuni dei condominii poi il regolamento condominiale potrebbe vietare il lavaggio o regolamentarlo.
Credo che siano pochi i privati (o i condominii) dotati di area lavaggio con rete di raccolta e vasca di stoccaggio reflui, oppure impianto di trattamento e depurazione locale.

Il stio che ho visto io parlava di lavaggio a secco.
Sulle regole dei condomini purtroppo conviene sorvolare.
Nel mio condominio sarebbe vietato anche parcheggiare in cortile ma mi è capitato di vedere un vicino che occupava due posti,uno per la sua auto e l'altro per l'auto del ragazzo che gliela stava lavando.
 
Se per servizio a domicilio si intende anche le consegne di quello che compro su internet allora la risposta è si. Nell'ultimo mese una decina di consegne almeno. Tutta roba che non ho trovato nei negozi fisici.
Solo E-bay, Jeff Bezos non vedrà mai il colore dei miei soldi.

No io intendevo consegna a domicilio di prodotti acquistati da negozi fisici oppure servizi a domicilio.
 
No io intendevo consegna a domicilio di prodotti acquistati da negozi fisici oppure servizi a domicilio.

oggi mi portano una soundbar ( prezzo uguale in tutti i negozi, su internet e persino sul sito....non un € di sconto) acquistata in un negozio “normale”” ma me la son fatta portare anche per atri motivi relativi all’impianto stereo.
 
Sulle cose a domicilio, la Pizza la vado a prendere io e il lavaggio dell'auto, come Agri, le porto sotto gli spazzoloni e la pulizia degli interni le faccio io (anche se non sarebbe male un meccanico che mi aiuti a smontare i sedili delle auto per pulire meglio gli interni). Sugli acquisti via Web dovrei decidermi a farmi una postepay o altro. Intanto, leggiamo qui. https://www.slowfood.it/carlo-petri...r5D4wOlUF-PI8_ca02cfQ5HO14MMJqjoIp8qALhnNkI-0
 

Non vorrei che un domani nascessero anche servizi a domicilio per chi deve fare pipì ma non ha voglia di fare tutto da solo e quindi prenota un addetto,o un'addetta,che sbrighi le formalità tipo alzare la tavoletta,prendere la mira e poi tirare l'acqua al posto suo...

Gia'*
Visto che non la si puo' far fare direttamente
( e interamente )
dal terzista coinvolto

* anche se quel
" prendere la mira " mi pare un po' troppo " coinvolgente

ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah
ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah
ahahahahahahahahahahahahahahahahhahahhahahahahahahahah

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No. Li ho studiati. E ho deciso di no.

Crenao povertà, inquinamento traffico. E fati ad accettare sempre la solita scusa che sono comodi.

Uno dovrebbe anche chiedersi cosa ci sta dietro quella comodità. E quali sono le conseguenze.

Sarebbe più opportuno alzare la testa dallo smartphone e andare a comprare il prodotto di cui si ha bisogno.

OPppure, dovrebbero costare parecchio di più.
 
Apro una parente, come diceva Totò, su una recente esperienza con Amazon. Nel giugno 2019 compro uno smartphone Redmi Note 7 a 215 euro, che funziona benissimo fino a metà dicembre, quando l'altoparlante smette di funzionare rendendo possibili le chiamate solo in vivavoce. Dato che nel frattempo mi era entrato in casa un nuovo smartphone fornito a zero euro con il passaggio ad altro gestore, metto in opera quello e contatto via Amazon il venditore del Redmi (in Spagna, ho scoperto dopo....), che due giorni dopo mi scrive che non è più possibile il reso (ovvio, sono passati sei mesi....), ma è possibile la riparazione in garanzia, e mi danno un indirizzo cui spedire il Redmi (raccomandandosi di fare prima un hard reset e rimuovere ogni account Google), e precisando che i loro tempi tecnici sono 30 giorni dal ricevimento del pacco.
Senza troppe speranze, dal momento che l'indirizzo fa capo a una ditta di imballaggi di Foggia (???), lo spedisco. Tre settimane dopo mi arriva una mail del venditore che mi informa che, non essendo possibile la riparazione, hanno già provveduto - tramite Amazon - a riaccreditare l'intero importo di 215 euro sulla mia carta di credito! Avrebbero speso molto meno mandandomi un telefono nuovo, ma dato che l'avrei messo in un cassetto, meglio così... Ecco, anche questi sono aspetti che rendono difficile per un negozio fisico competere con questi colossi. Immaginate MediaWorld o Unieuro che ti danno indietro tutti i soldi uno sopra l'altro a sei mesi di distanza?
 
A me negli anni sono capitati diversi prodotti,soprattutto elettronici,difettati.
E effettivamente i negozi fisici non sempre si fanno carico delle proprie responsabilità.
Molti non vogliono sostituire il prodotto ma nemmeno inviarlo a proprie spese al centro assistenza.
Di solito quando si parla della differenza tra negozi fisici e acquisti online si tende a pensare che se poi ci sono problemi ci sia più tutela potendo parlare faccia a faccia con un commesso/venditore.
Però effettivamente non sempre è così.
 
Apro una parente, come diceva Totò, su una recente esperienza con Amazon. Nel giugno 2019 compro uno smartphone Redmi Note 7 a 215 euro, che funziona benissimo fino a metà dicembre, quando l'altoparlante smette di funzionare rendendo possibili le chiamate solo in vivavoce. Dato che nel frattempo mi era entrato in casa un nuovo smartphone fornito a zero euro con il passaggio ad altro gestore, metto in opera quello e contatto via Amazon il venditore del Redmi (in Spagna, ho scoperto dopo....), che due giorni dopo mi scrive che non è più possibile il reso (ovvio, sono passati sei mesi....), ma è possibile la riparazione in garanzia, e mi danno un indirizzo cui spedire il Redmi (raccomandandosi di fare prima un hard reset e rimuovere ogni account Google), e precisando che i loro tempi tecnici sono 30 giorni dal ricevimento del pacco.
Senza troppe speranze, dal momento che l'indirizzo fa capo a una ditta di imballaggi di Foggia (???), lo spedisco. Tre settimane dopo mi arriva una mail del venditore che mi informa che, non essendo possibile la riparazione, hanno già provveduto - tramite Amazon - a riaccreditare l'intero importo di 215 euro sulla mia carta di credito! Avrebbero speso molto meno mandandomi un telefono nuovo, ma dato che l'avrei messo in un cassetto, meglio così... Ecco, anche questi sono aspetti che rendono difficile per un negozio fisico competere con questi colossi. Immaginate MediaWorld o Unieuro che ti danno indietro tutti i soldi uno sopra l'altro a sei mesi di distanza?


Politica SAGGISSIMA
Un colosso da 250 mld di fatturato aumenta piuttosto che discutere
( pensa alle Assicurazioni auto )
di un pelino, ma proprio pelino i prezzi, e si arriva a quello che giustamente riporti.
P.s.:
Lo sanno tutti ma tanto vale ricordarlo.
Oggi, in molti negozi fan provare la prova di vestiti e scarpe....
Troppa gente, poi.....Sa, e scrive la taglia precisa ad Amazon
 
Su Amazon ho sentito in tv che in molti casi i prodotti invenduti vengono distrutti perchè costa meno rispetto a donarli.
E' un sistema di cui diffido,anche se va dato atto a Amazon di avere una varietà di prodotti insuperabile e spesso prezzo molto competitivi.
Finchè potrò ne farò a meno.
 
Al riguardo, non so se l'ho già raccontato ma lo ripeto: sempre su Amazon ho comprato un router 4G con in testa un certo progetto, che poi non si è concretizzato. Anche lì, ho aperto quasi per caso la pagina dei resi e tra le opzioni per la restituzione c'era anche la mia, ossia "non mi serve più".... Di nuovo: immaginate qualsiasi negozio fisico, grande o piccolo, che ti prende indietro - e ti restituisce i soldi - un prodotto con l'imballo aperto perchè nel frattempo non ti serve più?
 
Non ho una vera e propria opinione a riguardo e non so se sia bene o male. Lo sfruttamento è tale quando le condizioni lavorative non sono accettabili. Altrimenti è lavoro e in quanto tale va bene. Anche fare il fattorino.
Comunque, non ho mai usufruito di servizi a domicilio.
 
Su Amazon ho sentito in tv che in molti casi i prodotti invenduti vengono distrutti perchè costa meno rispetto a donarli.
E' un sistema di cui diffido,anche se va dato atto a Amazon di avere una varietà di prodotti insuperabile e spesso prezzo molto competitivi.
Finchè potrò ne farò a meno.

C'è stato un servizio su Report: prodotti nuovi distrutti perchè non si vendevano o si vendevano poco sostituiti con altri che giravano meglio.
 
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