Ovviamente la rottura del pneumatico con la Y non c'entra niente; era solo per dire quello che mi è successo e che a mio avviso non avrebbe dovuto succedere con uno pneumatico nuovo (solo 3700 Km).
In effetti un piccolo taglio, ma irreparabile, era sul fianco della gomma, segno che oggi questi fianchi effettivamente sono molto meno resistenti di quelli dei pneumatici di una volta.
Circa la dinamica dell'incidente, francamente non so come meglio spiegarmi, ma ci provo. Era di notte, in una zona lunga una ventina di km di lavori autostradali continui (tra l'altro le Autostrade ci fanno pagare a prezzo pieno come se questi lunghissimi tratti di interruzioni di vario tipo non esistessero) e una segnalazione messa ovviamente malissimo (freccia bianca su fondo blu, e ce ne erano ben due di segnali, uno accanto all'altro) invitava a spostarsi sulla corsia di destra. Ovviamente da conducente seguo l'indicazione perentoria, solo che poi mi ritrovo sulla corsia di emergenza. Accorgendomi che detta corsia portava esclusivamente in un'area di servizio e sembrandomi questo strano, mi riportavo quasi d'istinto sulla sinistra per riprendere la normale corsia di marcia, ma mi accorgevo subito che detta corsia si trovava ad un livello inferiore rispetto a quella d'emergenza (di quanti cm non so di preciso ma potevano essere da 5 a 10). Capivo allora che quella corsia era in rifacimento (era stata scarificata?) e che da lì me ne dovevo ritornare per forza su quella d'emergenza e ... pazienza se andavo a finire nell'area di servizio. Nel farlo dovevo "risalire" il dislivello (sempre dai 4 cm ai 10 massimo) e il fatto causava la "foratura" , della quale mi accorgevo solo dopo qualche kilometro. Con ogni probabilità se andavo sui 100 km/h all'inizio del tratto, sarò risalito sul "gradino" a 80 km /h e quindi la cosa non era così traumatica e mai mi sarei aspettato di rompere uno pneumatico. Del resto il tutto (scendere e risalire) sarà avvenuto lungo un tratto di minimo 300 mt.
In effetti un piccolo taglio, ma irreparabile, era sul fianco della gomma, segno che oggi questi fianchi effettivamente sono molto meno resistenti di quelli dei pneumatici di una volta.
Circa la dinamica dell'incidente, francamente non so come meglio spiegarmi, ma ci provo. Era di notte, in una zona lunga una ventina di km di lavori autostradali continui (tra l'altro le Autostrade ci fanno pagare a prezzo pieno come se questi lunghissimi tratti di interruzioni di vario tipo non esistessero) e una segnalazione messa ovviamente malissimo (freccia bianca su fondo blu, e ce ne erano ben due di segnali, uno accanto all'altro) invitava a spostarsi sulla corsia di destra. Ovviamente da conducente seguo l'indicazione perentoria, solo che poi mi ritrovo sulla corsia di emergenza. Accorgendomi che detta corsia portava esclusivamente in un'area di servizio e sembrandomi questo strano, mi riportavo quasi d'istinto sulla sinistra per riprendere la normale corsia di marcia, ma mi accorgevo subito che detta corsia si trovava ad un livello inferiore rispetto a quella d'emergenza (di quanti cm non so di preciso ma potevano essere da 5 a 10). Capivo allora che quella corsia era in rifacimento (era stata scarificata?) e che da lì me ne dovevo ritornare per forza su quella d'emergenza e ... pazienza se andavo a finire nell'area di servizio. Nel farlo dovevo "risalire" il dislivello (sempre dai 4 cm ai 10 massimo) e il fatto causava la "foratura" , della quale mi accorgevo solo dopo qualche kilometro. Con ogni probabilità se andavo sui 100 km/h all'inizio del tratto, sarò risalito sul "gradino" a 80 km /h e quindi la cosa non era così traumatica e mai mi sarei aspettato di rompere uno pneumatico. Del resto il tutto (scendere e risalire) sarà avvenuto lungo un tratto di minimo 300 mt.