<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ovvio che scappano dall'Italia | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Ovvio che scappano dall'Italia

Anche questa è una cosa sacrosanta di cui bisognerebbe tenere conto.
Un'azienda se decide di assumere dei neodiplomati sa che si troverà davanti dei ragazzi di 20 anni che per quanto ambiziosi possano essere probabilmente non avranno ancora una casa sulle spalle o una famiglia da mantenere.
Ma se la stessa identica proposta la vuoi fare a un laureato devi tenere conto che avrai davanti una persona più vicina ai 30 che potrebbe aver già messo su famiglia e quindi potrebbe faticare a farsi bastare la stessa paga che per un diplomato che vive in casa dei genitori tutto sommato è buona.
Però ripeto tutto questo discorso vale quando è l'azienda che vuole solo laureati anche per lavori alla portata di un diplomato.

Mah non penso...semplicemente si alimenta la conseguenza del ritardare tutto più in là. Io se guardo tra i miei colleghi universitari con cui mi sento qualche volta sono l'unico ad avere famiglia, diversamente tra gli ex compagni non laureati delle superiori o medie saremo già un buon 50%
 
Mah non penso...semplicemente si alimenta la conseguenza del ritardare tutto più in là. Io se guardo tra i miei colleghi universitari con cui mi sento qualche volta sono l'unico ad avere famiglia, diversamente tra gli ex compagni non laureati delle superiori o medie saremo già un buon 50%

Però anche se si sposta tutto più in è plausibile che un trentenne abbia delle aspettative più alte rispetto a un ventenne.
Anche solo dal punto di vista contributivo o della stabilità.
Un ragazzo più giovane può non preoccuparsi se lavora ma con contratti brevi e non assunto come dipendente.
Ma oltre una certa età si inizia,giustamente secondo me,a preoccuparsi anche di queste cose.
Sia nell'ottica di accumulare contributi sufficienti per andare in pensione a distanza di 50 anni sia se si ha in programma anche semplicemente di comprare una casa,con un contratto a termine è molto difficile essere ritenuto affidabile.
 
Anche questa è una cosa sacrosanta di cui bisognerebbe tenere conto.
Un'azienda se decide di assumere dei neodiplomati sa che si troverà davanti dei ragazzi di 20 anni che per quanto ambiziosi possano essere probabilmente non avranno ancora una casa sulle spalle o una famiglia da mantenere.
Ma se la stessa identica proposta la vuoi fare a un laureato devi tenere conto che avrai davanti una persona più vicina ai 30 che potrebbe aver già messo su famiglia e quindi potrebbe faticare a farsi bastare la stessa paga che per un diplomato che vive in casa dei genitori tutto
sommato è buona.
Però ripeto tutto questo discorso vale quando è l'azienda che vuole
solo laureati anche per lavori alla portata di un diplomato.


Uno, alla canna del gas,
(ce ne son talmente tanti in cerca di occupazione ),
disposto a lavorare per una sportata di prugne
lo trovan sempre
 
Giusto per alimentare il fuocherello mi sento in dovere di aggiungere che io sono un perito informatico e lavoro con persone che al 90% sono laureati, quasi tutti in informatica. Ebbene, le conoscenze di un laurerato in informatica sono quasi le stesse di un perito, ma il perito ha studiato anche elettronica e sistemi, cosa che un laureato NON STUDIA! E' pazzesco, ma posso dire con certezza che un ottimo perito è superiore quasi in tutto a un mediocre laureato in informatica. E in ogni caso il laureato, anche quello bravo, ha delle carenze (ad esempio in elettronica) che non colmerà mai.

Collega, buon giorno!!! :D ;)
Concordo ma va detto che se un "informatico" lo butti in banca od in una assicurazione a scrivere "gestionali" (come si diceva una volta) dell'elettronica se ne può ampiamente .... etc.
Il problema è poi anche contrario perché mettono ing. elettronici a scrivere software ed escono obbrobri impensabili.

Io sono sempre restato in quell'area (che adoro) a cavallo fra l'elettronica ed il software, diciamo in genere software connesso ad elettronica ed anche proprio firmware.

Come scrivevo, purtroppo le aziende più grandi assumono ingegneri per fargli fare cose cui basterebbe un perito, mentre ai periti fan fare lavori da operai. Quelle piccole cercano uno che faccia tutto - dal pulire i bagni a fare il venditore -
Quando ho iniziato la gerarchia era diversa: c'era una piramide che oggi è abbassata e spalmata.
Risultato, tutti scontenti.
Comunque quest'andazzo è iniziato nei primi anni '90. Nell'azienda in cui lavoravo con 60% periti e 40% laureati nei reparti tecnici, decisero che "avrebbero assunto solo laureati". Ovvio che poi gli stipendi seguano a ruota.
 
ti assicuro che quella del costo della vita è una grossa balla. o meglio, magari è più alto se ti sposti dal nulla della campagna di una regione non turistica italiana alla zona più costosa della germania (Monaco, +70% rispetto al costo della vita medio tedesco), io mi sono spostato dalla zona più costosa d´italia (Milano centro) all seconda zona più costosa della germania (Stoccarda, +60% sulla media) e in ogni caso spendo molto meno che a milano, sia per l´affitto (ok, a Milano non lo pagavo ma va messo in conto come se l´avessi pagato) che per le spese di luce gas eccetera, solo 3 cose fanno eccezione, ma sono abbastanza "esotiche" per i tedeschi: pane di tipo italiano, caffè buono e acqua minerale in bottiglia sono più cari che in Italia, ma devi calcolare che mediamente non sono spese rilevanti per i tedeschi, perchè l´acqua mediamente la bevono dal rubinetto, il pane comprano il loro normale che è molto più economico, e il caffè buono...non sanno cosa sia..(a parte le capsule nespresso che costano meno che in Italia)

Quando 10 anni fa abitavo a Monaco, trasferito da Bologna, mi sono accorto che l'affitto era paragonabile (a Bologna è altissimo), per la spesa spendevo meno, spendevo anche meno per l'auto ma di più per i mezzi pubblici. In 10 anni però mi hanno detto che a Monaco gli affitti sono letteralmente esplosi...
 
Collega, buon giorno!!! :D ;)
Concordo ma va detto che se un "informatico" lo butti in banca od in una assicurazione a scrivere "gestionali" (come si diceva una volta) dell'elettronica se ne può ampiamente .... etc.
Il problema è poi anche contrario perché mettono ing. elettronici a scrivere software ed escono obbrobri impensabili.

Io sono sempre restato in quell'area (che adoro) a cavallo fra l'elettronica ed il software, diciamo in genere software connesso ad elettronica ed anche proprio firmware.

Come scrivevo, purtroppo le aziende più grandi assumono ingegneri per fargli fare cose cui basterebbe un perito, mentre ai periti fan fare lavori da operai. Quelle piccole cercano uno che faccia tutto - dal pulire i bagni a fare il venditore -
Quando ho iniziato la gerarchia era diversa: c'era una piramide che oggi è abbassata e spalmata.
Risultato, tutti scontenti.
Comunque quest'andazzo è iniziato nei primi anni '90. Nell'azienda in cui lavoravo con 60% periti e 40% laureati nei reparti tecnici, decisero che "avrebbero assunto solo laureati". Ovvio che poi gli stipendi seguano a ruota.

Purtroppo si tende a confondere ingegneri elettronici con ingegneri informatici e informatici. Un ingegnere elettronico avrà fatto più esami di elettronica che di informatica. Uno informatico più esami di informatica che di elettronica. Entrambi avranno un background di matematica e altre materie che un perito si sogna come il perito quasi certamente saprà usare meglio un saldatore o un voltmetro. Per non parlare poi della "svalutazione" data dal passaggio alla 3+2. Il problema è che le aziende "pensano di aver bisogno di un laureato", mentre il laureato o il perito hanno entrambi bisogno di lavorare.
 
Un ingegnere elettronico avrà fatto più esami di elettronica che di informatica
Infatti, anche parlando SOLO di elettronica esistono già due mondi fra l'analogico ed il digitale. Nel primo usi il transistor come amplificatore, nel secondo come interruttore e tutto cambia.

[scusate l'OT]
 
Infatti, anche parlando SOLO di elettronica esistono già due mondi fra l'analogico ed il digitale. Nel primo usi il transistor come amplificatore, nel secondo come interruttore e tutto cambia.

[scusate l'OT]
I due mondi sono visti entrambi e ovviamente si parte dall'elettrotecnica coadiuvati dalla chimica per capirne il perché.. ;-)
 
Quando 10 anni fa abitavo a Monaco, trasferito da Bologna, mi sono accorto che l'affitto era paragonabile (a Bologna è altissimo), per la spesa spendevo meno, spendevo anche meno per l'auto ma di più per i mezzi pubblici. In 10 anni però mi hanno detto che a Monaco gli affitti sono letteralmente esplosi...
vero, i mezzi pubblici sono più cari, ma offrono un altro livello di servizio, gli affitti, se all´epoca erano più economici che a Bologna, posso supporre che comunque non abbiano superato Milano (mediamente il 50% più caro di Bologna attualmente secondo ISTAT) quindi direi che questa affermazione "eh, ma il costo della vita in Germania è più alto" possa essere catalogata tra le balle utili a tenere buono il popolino che ci crede...
 
Quando 10 anni fa abitavo a Monaco, trasferito da Bologna, mi sono accorto che l'affitto era paragonabile (a Bologna è altissimo), per la spesa spendevo meno, spendevo anche meno per l'auto ma di più per i mezzi pubblici. In 10 anni però mi hanno detto che a Monaco gli affitti sono letteralmente esplosi...
errore
 
Ultima modifica:
vero, i mezzi pubblici sono più cari, ma offrono un altro livello di servizio, gli affitti, se all´epoca erano più economici che a Bologna, posso supporre che comunque non abbiano superato Milano (mediamente il 50% più caro di Bologna attualmente secondo ISTAT) quindi direi che questa affermazione "eh, ma il costo della vita in Germania è più alto" possa essere catalogata tra le balle utili a tenere buono il popolino che ci crede...

Da come ho capito gli affitti sono cresciuti tantissimo, secondo me costano più che a Milano ormai... un mio amico, che largheggiava in città, è stato praticamente costretto a trasferirsi in una cittadina fuori Monaco perché non ci stava più dentro...
 
Da come ho capito gli affitti sono cresciuti tantissimo, secondo me costano più che a Milano ormai... un mio amico, che largheggiava in città, è stato praticamente costretto a trasferirsi in una cittadina fuori Monaco perché non ci stava più dentro...
boh, non credo, se Monaco è solo il 6,25% più cara di Stoccarda, come da statistiche è, io spendo ben più del 10% in meno di quello che avrei speso a Milano, per un appartamento paragonabile in zona non dissimile..
 
Conosco varie persone che abitano o hanno abitato in Germania.
Qualcosa è più caro, qualcosa meno. In generale il costo della vita è simile a quello Italiano. Ma gli stipendi sono mediamente il 30% più alti.
E non è nemmeno tanto vero che sono così tanto più produttivi di noi. Alla fine i fancazzisti ci sono dappertutto.
 
Conosco varie persone che abitano o hanno abitato in Germania.
Qualcosa è più caro, qualcosa meno. In generale il costo della vita è simile a quello Italiano. Ma gli stipendi sono mediamente il 30% più alti.
E non è nemmeno tanto vero che sono così tanto più produttivi di noi. Alla fine i fancazzisti ci sono dappertutto.


Il " padronato " e' piu' largo di manica
??
Ovvero se ne tiene di meno
??
 
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