<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Cinema, che passione | Page 14 | Il Forum di Quattroruote

Cinema, che passione

Ieri sera ho visto in streaming "Una vita tranquilla" con Toni Servillo, come al solito bravissimo (ma anche il resto del cast ha fornito un'ottima prova).
Girato quasi tutto in Germania, narra la voglia di una vita normale (lavoro e famiglia, nient'altro) dopo un passato da cancellare in toto. Ma il passato a volte torna a chiedere il conto quando meno te lo aspetti...
Film non certo allegro, senza ricercatezze stilistiche, ma vale sempre la pena vedere Servillo all'opera. Bello.
 
Appena visto al cinema "Ad astra" (no, no è un film sponsorizzato dalla Opel!)
Vedere su grande schermo film di viaggi spaziali è (quasi) sempre un bello spettacolo. Visivamente ispirato al Kubrick di "2001: odissea nello spazio", è più che altro un viaggio nella psiche, o meglio sul rapporto tra la mente umana, abituata a confrontarsi con un certo tipo di realtà, e l'immensità e il vuoto dello spazio sconosciuto.
Tema molto interessante, ma che a mio avviso in questo film è stata un'occasione parzialmente sprecata. La storia non convince del tutto, non sorprende, non entusiasma. Decisamente sotto il livello di film come "Gravity", "Interstellar", ma anche "The martian".
Brad Pitt in parte, e decisamente diverso dallo stuntman di "C'era una volta a Hollywood".
In conclusione, non un brutto film, ma non me lo rivedrei. Consigliato giusto a chi è appassionato di fantascienza e non se ne vuole perdere uno.
 
Ieri sera ho visto il tanto atteso "Joker".
Grande film, con diverse scene memorabili, nonostante sia del tutto privo di effetti speciali "alla Marvel" (e per fortuna, sarebbero stati del tutto fuori luogo in un film del genere!)
Grandissimo J. Phoenix, mostruosamente bravo. Una prova da attore che resterà nella storia del cinema.
Secondo me non ha alcun senso fare un paragone con gli altri Joker del cinema, in particolare con il compianto Heath Ledger de "Il cavaliere oscuro" di Nolan, perché questa è una fase diversa della storia del famoso villain, ovvero la formazione del personaggio: come uno possa essere diventato Joker. Quello di Ledger invece era un Joker bell'e fatto, ai suoi estremi.

È la somma che fa il mostro:
vita disastrata + disagio mentale + città degradata + società spietata = Joker

Phoenix è così bravo, e la storia così ben sceneggiata, che mi sono ritrovato a stare dalla parte del cattivo, del mostro (mi devo preoccupare?). Almeno fino a un certo punto, fino a quando non ha perso ogni barlume di umanità residua.

Per finire, alcune note.

1) Fa piacere rivedere De Niro in un ruolo degno. E a proposito, a un certo punto mi è venuto in mente "Taxi driver", che con questo "Joker" ha delle analogie.

2) A un certo punto compare un bambino di nome Bruce Wayne. Provate un po' a indovinare cosa farà da grande!

3) Sono rimasto colpito dall'attenzione per noi spettatori italiani: quando c'è qualcosa di scritto a mano (lettere, appunti, bigliettini...) è stato rifatto in italiano: una sorta di doppiaggio del manoscritto molto ben fatto. Addirittura in una scena si vede la mano che scrive in italiano!

4) Mi ha fatto molto piacere che ogni tanto qualcuno si ricorda che esiste un pezzo come "White room" dei Cream di fine anni 60... quasi mio coetaneo!
 
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Saranno datati ma io li guardo sempre volentieri,Fernandel aveva delle espressioni che da sole senza dialoghi sarebbero bastate per divertire il pubblico intero.
E Gino Cervi era altrettanto bravo.

Il prete più conosciuto della cristianità.
 
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Saranno datati ma io li guardo sempre volentieri,Fernandel aveva delle espressioni che da sole senza dialoghi sarebbero bastate per divertire il pubblico intero.
E Gino Cervi era altrettanto bravo.

Il prete più conosciuto della cristianità.

Ma l'hai mai visto insieme a Totò?
Lui guardia di confine francese, Totò piccolo contrabbandiere.
Il film è "La legge è legge".
 
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Girando i canali mi sono imbattuto nel finale di un film italiano,non scrivo il titolo perchè avendone visto solo una parte non posso farne una recensione.
Era alquanto angosciante,minuti e minuti senza dialoghi,una lentezza esasperante che rendeva la visione davvero pesante.
E mi ha fatto pensare alla spaccatura che ha vissuto per anni il cinema italiano.

Due filoni separati.
Da un lato le commedie,spesso banali e piene di clichè,che la critica odia ma vanno bene al botteghino.
E dall'altro il cinema impegnato e un po' snob,a volte anche con una connotazione politica ben precisa.
Che la critica adora ma fa fatica a coprire i costi di produzione.
E che sembrano fatti apposta per non piacere al grande pubblico,come se produrre un film per tutti volesse dire svendersi e invece produrre un film che piacerà solo agli appassionati sia sinonimo di coerenza.

Che voi sappiate anche all'estero c'è la stessa situazione?
Da un certo punto di vista capisco che a ricevere più finanziamenti siano i film che permettono di incassare di più.
Però pensare che ogni anno per produrre le solite commedie banali tipo quelle con Bova,De Luigi e la Capotondi si spende 10 volte di più rispetto al resto dei film è un po' preoccupante.

Di recente sono stati prodotti anche film leggeri ma non per questo di scarsa qualità,con dei cast di tutto rispetto.
Però mi sembrano sempre eccezioni.
 
Il film che ho sconsigliato io qualche pagina più indietro ha goduto anche di sovvenzioni pubbliche, a giudicare dai titoli di coda. E, a costo di sembrare ripetitivo, son stati soldi (pubblici) buttati.
 
E mi ha fatto pensare alla spaccatura che ha vissuto per anni il cinema italiano.
Due filoni separati.
Da un lato le commedie,spesso banali e piene di clichè,che la critica odia ma vanno bene al botteghino.
E dall'altro il cinema impegnato e un po' snob,a volte anche con una connotazione politica ben precisa.
Che la critica adora ma fa fatica a coprire i costi di produzione.
E che sembrano fatti apposta per non piacere al grande pubblico

Mi sembra una classificazione un po' troppo semplicistica del cinema italiano, anche guardando solo agli ultimi decenni. Non ci sono solo commedie stupidotte (*), per un pubblico che al cinema vuole solo farsi quattro risate, e film "impegnati" e noiosi, per un pubblico snob e magari orientato politicamente. C'è anche altro, per fortuna.
Il cinema, come la musica, copre un po' tutta la gamma degli umori, e ce n'è per tutti i gusti e per tutti i caratteri. Certo, il cinema italiano (soprattutto per motivi di costi) non può avere la "potenza di fuoco" di quello americano, ma se uno sta attento qualcosa di buono (a volte ottimo) ogni tanto nelle sale cinematografiche esce. Magari la produzione non sarà sempre di altissimo livello, ma abbiamo ancora attori molto validi e scrittori e sceneggiatori che non si fermano alle solite banalità.

(*) di recente al cinema ho visto anche commedie italiane senza grandi pretese, come "Ma cosa ci dice il cervello" e "Il campione", e devo dire che alla fine non mi hanno dato l'impressione di aver buttato via completamente i soldi del biglietto. Senza contare che, andando a vedere film così - non certo imperdibili - si dà una piccola mano al cinema italiano, sperando che riescano a fare film di qualità più elevata senza l'assillo delle coperture finanziare.
 
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Vorrei vedere il film "Io, Leonardo", con Luca Argentero. Però sarò fuori sede da mercoledì a sabato. Spero che sia ancora in programmazione la settimana prossima.

Qualcuno lo ha visto? Gli intervistati su "Cinematografo" (trasmissione Rai) hanno tutti dato impressioni molto positive.
 
e della qualità degli attori che dire? dopo aver visto The Joker ( se ne parla in un post dedicato) mi chiedo se c'è qualcuno capace di recitare il quel modo. Mi riferisco a J.Phenix.
Secondo me no, anzi......
 
e della qualità degli attori che dire? dopo aver visto The Joker ( se ne parla in un post dedicato) mi chiedo se c'è qualcuno capace di recitare il quel modo. Mi riferisco a J.Phenix.
Secondo me no, anzi......

Beh certo, ogni paragone con Joaquin Phoenix è quasi impossibile da sostenere...
comunque di recente ho visto ottime prove nel cinema italiano, come Luca Marinelli in "Martin Eden". Niente di paragonabile a Joker, ovviamente, ma comunque di alto livello interpretativo.
 
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