<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Qualcuno mi spiega le dinamiche economiche delle "bisarche verso l'est"?? | Il Forum di Quattroruote

Qualcuno mi spiega le dinamiche economiche delle "bisarche verso l'est"??

Sento e leggo spesso che per un'auto grossa che comincia a diventare anziana (immaginate ad esempio una 535d E60, chesso' del 2007) spesso l'unica maniera per darla via e' mandarla nell'Est Europeo perche' l'utenza potenziale e' (giustamente) terrorizzata dalle spese di manutenzione e potenziali riparazioni.

Scusate ma le riparazioni in Romania o Bulgaria non le pagano?? I ricambi sono sempre quelli, risparmieranno sulla manodopera e sull'assicurazione ma anche i salari sono piu' bassi.

C'e' forse da quelle parti un "ecosistema" di riparatori/ripristinatori per auto anziane che magari attingono ad un'enorme riserva di ricambi usati e magari alcune delle Italiane che vanno li vengono smontate per diventare proprio parte di quella riserva? Ovvero, in poche parole, si "arrangiano" meglio??

Insomma perche' un'Italiano e terrorizzato da un tremila turbodiesel di oltre 10 anni mentre un Rumeno no??

Grazie!!
 
Ultima modifica:
Sicuramente i costi di gestione e di riparazione, oltre alle limitazioni alla libera circolazione, sempre più restringenti per i diesel, sono un grosso deterrente per l'utente italico.
 
C'e' forse da quelle parti un "ecosistema" di riparatori/ripristinatori per auto anziane che magari attingono ad un'enorme riserva di ricambi usati e magari alcune delle Italiane che vanno li vengono smontate per diventare proprio parte di quella riserva? Ovvero, in poche parole, si "arrangiano" meglio??
Sì. Vanno dalla riparazione di una vettura che qui sarebbe da rottamare (raddrizzano le scocche), alla riparazione dei pezzi come l'alternatore, ad esempio, che qui da noi sarebbe sostituito integralmente con un pezzo nuovo, mentre loro hanno ancor chi si sporca le mani, individua il componente esausto (spesso piuttosto economico) e lo ripara, riassemblando il tutto.
Da noi tra garanzie sul lavoro dell'officina e difficoltà a reperire ricambi parziali, quasi sempre l'officina impone la sostituzione come prima scelta. Questo porta ad avere migliori garanzie di durata, ma anche un grande aumento di costi.
 
Sì. Vanno dalla riparazione di una vettura che qui sarebbe da rottamare (raddrizzano le scocche), alla riparazione dei pezzi come l'alternatore, ad esempio, che qui da noi sarebbe sostituito integralmente con un pezzo nuovo, mentre loro hanno ancor chi si sporca le mani, individua il componente esausto (spesso piuttosto economico) e lo ripara, riassemblando il tutto.


In Italia non si raddrizzano piu' le scocche?? Qui in USA c'e' un mercato florido per le auto "reconditioned"

Ad esempio, hai un'incidente e la tua assicurazione ritiene la vettura da buttare perche' l'entita' della riparazione supera il valore dell'auto (oggi ci vuole poco) quindi ti manda l'assegno a casa e vende il relitto all'asta dove ci sono riparatori che le comprano, le sistemano ed alla fine vengono ispezionate (ma l'auto ora ha sul libretto il titolo "Rebuilt"). Aquesto punto vengono vendute a prezzi sensibilmente inferiori ad un'usato di eta' simile ma non ricostruito (sul lbretto ha il titolo "Clean").

Portland in Oregon, ad esempio, e' una piazza molto grossa di "ricostruttori".
 
In Italia non si raddrizzano piu' le scocche?? Qui in USA c'e' un mercato florido per le auto "reconditioned"

Ad esempio, hai un'incidente e la tua assicurazione ritiene la vettura da buttare perche' l'entita' della riparazione supera il valore dell'auto (oggi ci vuole poco) quindi ti manda l'assegno a casa e vende il relitto all'asta dove ci sono riparatori che le comprano, le sistemano ed alla fine vengono ispezionate (ma l'auto ora ha sul libretto il titolo "Rebuilt"). Aquesto punto vengono vendute a prezzi sensibilmente inferiori ad un'usato di eta' simile ma non ricostruito (sul lbretto ha il titolo "Clean").

Portland in Oregon, ad esempio, e' una piazza molto grossa di "ricostruttori".
No, qua si butta via tutto.
1500€ per una Polo di 3 mesi che ne costava 15mila, incidentata solo all'anteriore sinistro, ad esempio (reale).
La acquista qualcuno che la userà per i ricambi residui, o parte per l'Est, dove tornerà come nuova.
 
Interessante il mercato USA.
Da noi si raddrizzano solo le scocche delle auto storiche (ho visitato in settembre una carrozzeria specializzata) e quelle di auto di grosso valore altrimenti tutte dallo sfasciacarrozze.
 
Interessante il mercato USA.
Da noi si raddrizzano solo le scocche delle auto storiche (ho visitato in settembre una carrozzeria specializzata) e quelle di auto di grosso valore altrimenti tutte dallo sfasciacarrozze.


Qui si ripara tutto...non solo, specie con le auto moderne le Rebuit possono essere molto conveninenti perche' bastano bottarelle non troppo serie per buttare "ufficialmente" un'auto nemmeno troppo anziana....quindi compri un'auto ricostruita che spesso non ha nemmeno subito danni strutturali di grande entita' a prezzi da realizzo.

Insomma tra divieti di circolazione anche per auto relativamente recenti e l'assenza del mercato delle ricostruite, siete piu' spreconi degli Americani!! LOL
 
Sento e leggo spesso che per un'auto grossa che comincia a diventare anziana (immaginate ad esempio una 535d E60, chesso' del 2007) spesso l'unica maniera per darla via e' mandarla nell'Est Europeo perche' l'utenza potenziale e' (giustamente) terrorizzata dalle spese di manutenzione e potenziali riparazioni.

Scusate ma le riparazioni in Romania o Bulgaria non le pagano?? I ricambi sono sempre quelli, risparmieranno sulla manodopera e sull'assicurazione ma anche i salari sono piu' bassi.
C'e' forse da quelle parti un "ecosistema" di riparatori/ripristinatori per auto anziane che magari attingono ad un'enorme riserva di ricambi usati e magari alcune delle Italiane che vanno li vengono smontate per diventare proprio parte di quella riserva? Ovvero, in poche parole, si "arrangiano" meglio??
Insomma perche' un'Italiano e terrorizzato da un tremila turbodiesel di oltre 10 anni mentre un Rumeno no??

Grazie!!

Non sono gli Italiani, come popolo, che rottamano una 535 del 2007....
Sono i conce che se ne disfano e fan prima che a riempire piazzali e a gestirli....
E funzia;
devi vedere quante bisarche vanno in Meridione.
 
Ci sono anche altri due aspetti da considerare.
Il primo legato ai Km percorsi, in Italia come un'auto supera i 100.000 Km viene considerata come un catorcio e, di fatto, invendibile, se non con grossi sconti.
Il secondo aspetto è legato alla garanzia obbligatoria che i venditori professionali (concessionari e salutisti) sono giustamente obbligati a fornire in caso di vendita a privati o aziende non del settore.
Un'auto vecchia o con tanti Km percorsi o, magari in apparente buono stato, ma sulla quale si hanno dei dubbi riguardo alle reali condizioni o al chilometraggio percorso, in tantissimi casi non è conveniente da ricondizionare, ripristinare e magari veder applicare una polizza di assicurazione per la garanzia, semplicemente perché sarebbe impossibile venderla ad un prezzo economicamente remunerativo.
In questo caso la via più semplice consiste nel piazzarla a commercianti (esteri), non è necessario fornire la garanzia e pagano meno ma subito e generalmente con bonifico anticipato: di solito hanno uno o più intermediari in loco (sia italiani che stranieri) che periodicamente passano nelle varie concessionarie a visionare il parco usato, ci si accorda sul prezzo, l'operatore estero fa un bonifico (totale o parziale a seconda degli accordi), il concessionario italiano fa tutte le pratiche per la radiazione per esportazione e per il trasferimento di proprietà, dopo qualche tempo (da giorni a mesi a seconda della logistica) arrivano le bisarche che si caricano le auto vendute.
Quasi sempre non si tratta di uno o due veicoli, ma di interi stock (anche 10 o 20) per i quali si fa il prezzo in blocco. In tantissimi casi le auto ritirate in permuta vengono "battezzate" già al momento del contratto per il nuovo, e nemmeno messe in vendita o ricondizionate (e questo almeno in parte spiega le esperienze di chi si vede valutare un usato senza che nemmeno il venditore si alzi dalla scrivania).
Il concessionario ci guadagna un rapido smobilizzo del capitale, un flusso finanziario in entrata costante e in certa misura predeterminato e, soprattutto, l'assenza di rogne per eventuali vizi occulti.

Ci sono poi altre motivazioni, come ad esempio modelli o versioni non più appetibili in Italia (tipo le grosse berline o le auto soggette a superbollo e via discorrendo).

Quando lavoro in Volvo c'era addirittura un commerciante lituano che acquistava tutte le Volvo usate con più di 150.000 Km per rivenderle poi, addirittura in Svezia come usate.
 
Ci sono anche altri due aspetti da considerare.
Il primo legato ai Km percorsi, in Italia come un'auto supera i 100.000 Km viene considerata come un catorcio e, di fatto, invendibile, se non con grossi sconti.
Il secondo aspetto è legato alla garanzia obbligatoria che i venditori professionali (concessionari e salutisti) sono giustamente obbligati a fornire in caso di vendita a privati o aziende non del settore.
Un'auto vecchia o con tanti Km percorsi o, magari in apparente buono stato, ma sulla quale si hanno dei dubbi riguardo alle reali condizioni o al chilometraggio percorso, in tantissimi casi non è conveniente da ricondizionare, ripristinare e magari veder applicare una polizza di assicurazione per la garanzia, semplicemente perché sarebbe impossibile venderla ad un prezzo economicamente remunerativo.
In questo caso la via più semplice consiste nel piazzarla a commercianti (esteri), non è necessario fornire la garanzia e pagano meno ma subito e generalmente con bonifico anticipato: di solito hanno uno o più intermediari in loco (sia italiani che stranieri) che periodicamente passano nelle varie concessionarie a visionare il parco usato, ci si accorda sul prezzo, l'operatore estero fa un bonifico (totale o parziale a seconda degli accordi), il concessionario italiano fa tutte le pratiche per la radiazione per esportazione e per il trasferimento di proprietà, dopo qualche tempo (da giorni a mesi a seconda della logistica) arrivano le bisarche che si caricano le auto vendute.
Quasi sempre non si tratta di uno o due veicoli, ma di interi stock (anche 10 o 20) per i quali si fa il prezzo in blocco. In tantissimi casi le auto ritirate in permuta vengono "battezzate" già al momento del contratto per il nuovo, e nemmeno messe in vendita o ricondizionate (e questo almeno in parte spiega le esperienze di chi si vede valutare un usato senza che nemmeno il venditore si alzi dalla scrivania).
Il concessionario ci guadagna un rapido smobilizzo del capitale, un flusso finanziario in entrata costante e in certa misura predeterminato e, soprattutto, l'assenza di rogne per eventuali vizi occulti.

Ci sono poi altre motivazioni, come ad esempio modelli o versioni non più appetibili in Italia (tipo le grosse berline o le auto soggette a superbollo e via discorrendo).

Quando lavoro in Volvo c'era addirittura un commerciante lituano che acquistava tutte le Volvo usate con più di 150.000 Km per rivenderle poi, addirittura in Svezia come usate.


Qui in USA invece sempre piu' concessionari non vogliono piu' vendere l'usato anche recente (tranne modelli gettonatissimi), girano le permute direttamente ai grossisti o a colossi dell'auto usata al dettaglio come Carmax. I grossisti poi rivendono ai concessionari di auto usate.
In pratica, spesso ti vedi offrire poco sull'usato anche recente perche' l'auto viene "girata" ad altri prima di raggiungere l'utente finale. Infatti ora e' la prima cosa che chiedo quando compro un'auto nuova, come il concessionario gestisce il parco usato.
 
Qui in USA invece sempre piu' concessionari non vogliono piu' vendere l'usato anche recente (tranne modelli gettonatissimi), girano le permute direttamente ai grossisti o a colossi dell'auto usata al dettaglio come Carmax. I grossisti poi rivendono ai concessionari di auto usate.
In pratica, spesso ti vedi offrire poco sull'usato anche recente perche' l'auto viene "girata" ad altri prima di raggiungere l'utente finale. Infatti ora e' la prima cosa che chiedo quando compro un'auto nuova, come il concessionario gestisce il parco usato.


Pochi, maledetti ma subito
( ma senza rogne )
I conce la vedono cosi' sull' usato stagionato.
E si tengono solo l' usato buono, e ci guadagnano pure parecchio
 
Pochi, maledetti ma subito
( ma senza rogne )
I conce la vedono cosi' sull' usato stagionato.
E si tengono solo l' usato buono, e ci guadagnano pure parecchio

Il problema non e' l'usato stagionato...cominciano a farlo anche con l'usato fresco (anche molto fresco).
Alcuni conce durante il mio recente acquisto avrebbero girato la mia Infiniti in permuta (4 anni di vita, poco piu;' di 30K miglia, perfetta, full optional) ai grossisti piuttosto che mettersela sul groppone fondamentalmente perche' oggi vanno i SUV.

Il Grand Cherokee invece me lo pagano al di sopra delle valutazioni ufficiali
 
qui a savona c'è un ampio via vai di bisarche con mezzi di tutti i tipi, non solo grosse berline, ma anche vetturette più modeste, tipo civic, corsa, golf ma anche monovolume, molto gettonate le vecchie voyager e le più tante finiscono in nord africa e medio oriente...
ho anche notato che le macchine più sfiziose per fare tuning già qui hanno dei simboli arabi disegnati sui vetri...

del resto da queste parti l'intera bisarca stento a creder possa arrivare a 10mila euro....
 
Sento e leggo spesso che per un'auto grossa che comincia a diventare anziana (immaginate ad esempio una 535d E60, chesso' del 2007) spesso l'unica maniera per darla via e' mandarla nell'Est Europeo perche' l'utenza potenziale e' (giustamente) terrorizzata dalle spese di manutenzione e potenziali riparazioni.

Scusate ma le riparazioni in Romania o Bulgaria non le pagano?? I ricambi sono sempre quelli, risparmieranno sulla manodopera e sull'assicurazione ma anche i salari sono piu' bassi.

C'e' forse da quelle parti un "ecosistema" di riparatori/ripristinatori per auto anziane che magari attingono ad un'enorme riserva di ricambi usati e magari alcune delle Italiane che vanno li vengono smontate per diventare proprio parte di quella riserva? Ovvero, in poche parole, si "arrangiano" meglio??

Insomma perche' un'Italiano e terrorizzato da un tremila turbodiesel di oltre 10 anni mentre un Rumeno no??

Grazie!!
Per me per almeno questi motivi:
In Italia al decimo anno ti bloccano, non puoi più girare
In Italia sulle macchine grosse hai oltre al superbollo anche un bollo parametrato alla classe di inquinamento
All'est segano due macchine e le uniscono per farne una, qui dubito che la legge te lo permetta
In Italia rubano un sacco di pezzi di auto, basta pensare a fari led matrix, navigatori ET etc che finiscono all' est a basso prezzo
 
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