<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Pensionati e occupati | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Pensionati e occupati

Commesso...ad esempio...

Secondo me non fanno nemmeno il colloquio a un laureato in lettere per un posto di lavoro tipo commesso o cassiere.
Non so da cosa dipenda,forse chi seleziona il personale segue dei parametri basati su delle statistiche che dicono che un lavoratore con un titolo di studio di livello superiore sarà insoddisfatto a occupare una posizione lavorativa non specializzata e quindi avrà un rendimento peggiore.
Secondo me se si ambisce a un posto per un lavoro non specializzato è preferibile fingere di essere solo diplomati,non che ci sia da vergognarsi a essere laureati in lettere,anzi,però se il titolo di studio invece che un vantaggio diventa un ostacolo per trovare lavoro in altri settori...
 
Secondo me non fanno nemmeno il colloquio a un laureato in lettere per un posto di lavoro tipo commesso o cassiere.
Non so da cosa dipenda,forse chi seleziona il personale segue dei parametri basati su delle statistiche che dicono che un lavoratore con un titolo di studio di livello superiore sarà insoddisfatto a occupare una posizione lavorativa non specializzata e quindi avrà un rendimento peggiore.
Secondo me se si ambisce a un posto per un lavoro non specializzato è preferibile fingere di essere solo diplomati,non che ci sia da vergognarsi a essere laureati in lettere,anzi,però se il titolo di studio invece che un vantaggio diventa un ostacolo per trovare lavoro in altri settori...

questo è un problema che accade spesso, io lavoro nel IT e non è che tutti sono ingegneri informatici, anzi lo sono la minoranza, quindi la laurea non è requisito indispensabile, anche se poi alcuni corsi di studio anche se non affini alla materia ti danno una forma mentis utile ad affrontare le problematiche quotidiane. Ora io da non laureati mi sono spesso trovato a lavorare con persone laureate, in altri ambiti, se questo loro corso di studio non è applicabile in nessun modo alla professione,o non lo applicano, perchè devono avere più opportunità di me per il semplice fatto di essere laureati ? La mia azienda è privata , permette la crescita di tutti ma premia chi poi ha un rendimento che permette all'azienda di evolvere, questo a prescindere dal titolo di studio, e mi sembra anche giusto perchè il titolo di studio non gliel'ha mica consegnato la mia azienda.
 
questo è un problema che accade spesso, io lavoro nel IT e non è che tutti sono ingegneri informatici, anzi lo sono la minoranza, quindi la laurea non è requisito indispensabile, anche se poi alcuni corsi di studio anche se non affini alla materia ti danno una forma mentis utile ad affrontare le problematiche quotidiane. Ora io da non laureati mi sono spesso trovato a lavorare con persone laureate, in altri ambiti, se questo loro corso di studio non è applicabile in nessun modo alla professione,o non lo applicano, perchè devono avere più opportunità di me per il semplice fatto di essere laureati ? La mia azienda è privata , permette la crescita di tutti ma premia chi poi ha un rendimento che permette all'azienda di evolvere, questo a prescindere dal titolo di studio, e mi sembra anche giusto perchè il titolo di studio non gliel'ha mica consegnato la mia azienda.

Qui non si parla di dare un'opportunità in più a chi è laureato anche se il lavoro non ha nulla a che vedere con i suoi studi.
Purtroppo accade il contrario.
Se un laureato non trova lavoro nel proprio settore,specie se si tratta di lauree umanistiche che offrono quasi esclusivamente l'insegnamento come opportunità lavorativa,e decide di candidarsi per altri tipi di lavoro in settori diversi può capitare che venga scartato a priori per via del suo titolo di studio.
E paradossalmente un diplomato può avere più chance per lavori non specializzati.
A me capitò una cosa simile dopo il liceo.
Decisi di andare con un'altra persona in un'agenzia di lavoro.
Io diplomato,lei con la licenza media.
Essendo io diplomato,per di più al liceo,l'agenzia mi candidava solo per lavori tipo rappresentante scartando tutte le opportunità di fascia più bassa tipo operaio commesso etc.
Da un certo punto di vista è anche giusto che chi ha un titolo di studio superiore non si candidi anche per posti di lavoro per cui non occorre essere diplomati o laureati,però se uno non trova e decide di accontentarsi magari di fare il commesso pur avendo il titolo di studio per fare il professore di liceo non bisognerebbe scartarlo a priori.
Anche per le posizioni lavorative per cui il diploma è sufficiente se sei diplomato al liceo hai più difficoltà a trovare lavoro perchè,almeno fino a qualche anno fa' era così,vale l'equazione diploma tecnico = persona capace (anche se magari il lavoro in questione non ha nulla a che vedere col programma di studi seguito).
Mentre diploma di liceo = a livello pratico non saprà fare la O con un bicchiere oppure sarà uno che non vuole faticare.
Certi titoli di studio non sono semplicemente inutili per trovare un lavoro ma rappresentano addirittura un ostacolo secondo me,e penso che molto spesso i criteri con cui vengono selezionati i candidati lascino molto a desiderare.
Spesso un cv viene cestinato senza nemmeno dare la possibilità alla persona di farsi conoscere perchè si tende a etichettare prima ancora di conoscerle le persone,e i laureati in filosofia o in lettere vengono etichettati molto velocemente ahimè.
 
Qui non si parla di dare un'opportunità in più a chi è laureato anche se il lavoro non ha nulla a che vedere con i suoi studi.

ma è quello che un laureto si aspetta, ed è anche comprensibile mettendosi nei suoi panni, ma se mi metto nei panni di un azienda io se prendo un laureto lo prendo perchè mi deve dare un più rispetto ad un diplomato e perchè la sua esperienza mi risulta necessaria, se lo devo prendere per utilizzarlo come un laureato e poi giustamente avere una risorsa scontenta perchè devo prenderlo?
 
ma è quello che un laureto si aspetta, ed è anche comprensibile mettendosi nei suoi panni, ma se mi metto nei panni di un azienda io se prendo un laureto lo prendo perchè mi deve dare un più rispetto ad un diplomato e perchè la sua esperienza mi risulta necessaria, se lo devo prendere per utilizzarlo come un laureato e poi giustamente avere una risorsa scontenta perchè devo prenderlo?

Perchè scontenta?Chi lo dice?
Certo uno studia e poi vorrebbe fare il lavoro per cui ha studiato.
Ma se posti da professore non ce ne sono una persona deve pur mangiare quindi dovrà accontentarsi di fare un lavoro diverso da quello che sognava.
Se si candida significa che spera di essere assunta e quindi un'eventuale assunzione la farebbe contenta.
Poi ovviamente se capita il dipendente che ogni giorno fa notare che avrebbe potuto ambire a qualcosa di meglio e si è dovuto accontentare è una disgrazia,però l'atteggiamento credo che si possa valutare già durante i colloqui o durante il periodo di prova.
A me sembra ingiusto chiudere le porte a qualcuno solo perchè ha scelto una facoltà che dal punto di vista del mondo del lavoro non ha senso di esistere,se questa persona ha deciso di cambiare rotta e candidarsi per un lavoro alla portata anche di un diplomato deve essere considerato come un qualsiasi diplomato.
Scartare qualcuno perchè ha ANCHE la laurea vorrebbe dire che i laureati che non trovano lavoro nel proprio campo devono morire di fame oppure laurearsi un'altra volta in qualcos'altro rimandando ulteriormente l'ingresso nel mondo del lavoro.
Per me chi ha "sbagliato" a scegliere la propria strada a 19 anni se decide di cambiare strada merita le stesse occasioni,niente trattamenti di favore ma nemmeno di sfavore, di chi invece ha azzeccato la strada giusta al primo colpo.
 
Secondo me non fanno nemmeno il colloquio a un laureato in lettere per un posto di lavoro tipo commesso o cassiere.
Non so da cosa dipenda,forse chi seleziona il personale segue dei parametri basati su delle statistiche che dicono che un lavoratore con un titolo di studio di livello superiore sarà insoddisfatto a occupare una posizione lavorativa non specializzata e quindi avrà un rendimento peggiore.
Secondo me se si ambisce a un posto per un lavoro non specializzato è preferibile fingere di essere solo diplomati,non che ci sia da vergognarsi a essere laureati in lettere,anzi,però se il titolo di studio invece che un vantaggio diventa un ostacolo per trovare lavoro in altri settori...
Mica vero... conosco laureati in discipline umanistiche e architettura commessi... talora alla gdo...altre volte in negozi specialistici come librerie e arredamenti per esempio
 
Mica vero... conosco laureati in discipline umanistiche e architettura commessi... talora alla gdo...altre volte in negozi specialistici come librerie e arredamenti per esempio

Sono contento di sentirlo.
A me è capitato di sentire di casi in cui laureati non riuscivano nemmeno a ottenere un colloquio,però magari dipendeva da qualche "difetto" nel cv delle persone in questione.
 
Mi domando a cosa serve più, una laurea in lettere, oggi che praticamente sono stati quasi aboliti anche i postini.
Sarebbe meglio una laurea in e-mail. :eek:
 
Mi domando a cosa serve più, una laurea in lettere, oggi che praticamente sono stati quasi aboliti anche i postini.
Sarebbe meglio una laurea in e-mail. :eek:
Il miraggio del lavoro dell'insegnante è fortissimo. L'esperienza insegna che tra graduatorie, trasferimenti, sostegno, supplente alla fine trovi il tuo posto.
 
Io vedo che ci sono troppi laurati in Scienze della Disoccupazione, troppi. Qui ci vuole una bella pianificazione in barba al diritto allo studio e accesso libero all'università.
Poi ci sono i giovani che aspettano che il lavoro trovi loro invece che andarlo a trovare. Sono persone che contano sull'aiuto dei genitori e genitori che li giustificano. Poveretti vanno via di casa e tutto quello che guadagneranno lo spenderanno in affitto. Più tosto che rimangano qui che non pagano nulla (e non fanno nulla con prospettiva 0). Tutto questo ragionamento casca subito per un posto fisso da impiegato statale. Non c'è distanza che possa tenere, come nel film di Cecco Zalone.
 
Basterebbe scardinare i clientelismi, stanare i nepotismi e promuovere la meritocrazia.
Io penso che molti "giovani" muoverebbero un pò più il cu_o di quanto, si presume, facciano adesso.
 
Peccato che i lavoratori giovani difficilmente potranno avere le competenze per sostituire un lavoratore con 40 anni di esperienza,sarà più ferrato dal punto di vista della tecnologia ma gli mancheranno un sacco di altre nozioni.
E poi a fronte di un pensionamento spesso i compiti della persona che lascia il proprio posto vengono redistribuiti e non si assume nessuno per rimpiazzarla.
AI giovani manca l'esperienza dell'anziano, ma hanno le competenze (informatiche) per fare molto meglio. Infatti 10 pensionato vengono sostituiti con meno ingressi. Perchè? Se una azienda ha bisogno di personale lo assume. La verità è che non ne ha più bisogno. La mansione del pensionato, spesso, viene presa dall'automazione o informatizzazione.
 
Basterebbe scardinare i clientelismi, stanare i nepotismi e promuovere la meritocrazia.
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Sacrosanto, ma non garantisce più occupazione. Garantisce solo giustizia, che quel posto vada a chi se lo merita.
Concordo che molti giovani non si muovono abbastanza. Abituati nel benessere si crede tutto dovuto
 
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