<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Pensionati e occupati | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Pensionati e occupati

Sicuramente i temi pensionistici come anche il costo del lavoro hanno un importanza in merito al occupazione io però credo che abbiamo un poco chiuso gli occhi su altri aspetti che invece dovevano essere al centro delle discussioni in merito al mondo del lavoro. Per me il nostro paese da decenni ha perso la spunta produttiva, ha poche capacita innovative e non è mai entrata in settori che sono il fulcro per la crescita di un paese, oltretutto sottovalutiamo alcune componenti che invece credo che a breve saranno importanti per l'economia e quindi il mondo del lavoro. Faccio un esempio ,il 5 G sarà una rivoluzione ma non per andare più veloce su internet, porterà cambiamenti in molti settori ,industriali ,energetici , in teoria noi come paese eravamo partiti bene sullo sviluppo di questa nuova rete ma poi pian pianino ci siamo fermati e ora temo che da noi il 5 G arriverà molto più tardi rispetto aolti altri paesi del mondo., di questo non se ne parla assolutamente quando invece per me sarà un grave motivo di non crescita del mondo del lavoro e quindi del occupazione
 
Esatto. I giovani devono trovare sbocco in innovazione e in nuove figure e profili professionali... Non succedere agli ultrasessantenni che vanno in pensione... in ogni settore si deve innovare... invece noi vorremmo tornare al maniscalco... al papà che va in pensione è lascia la scrivania al figlio... basta... questa mentalità ci ha frenati e ci frena tuttora...
 
Resta il fatto che tutte le nuove tecnologie....

Toglieranno sempre piu' posti di lavoro.
E noi, per quanto possa sembrare strano, siamo la seconda nazione Europee in ore lavorate.
Ovvero abbiamo molto piu' da perdere rispetto a Germania
( la meno lavoratrice di tutte )
e Francia
( che sta a ruota )
in quanto gia' han tagliato parecchio gli orari
 
Resta il fatto che tutte le nuove tecnologie....

Toglieranno sempre piu' posti di lavoro.
E noi, per quanto possa sembrare strano, siamo la seconda nazione Europee in ore lavorate.
Ovvero abbiamo molto piu' da perdere rispetto a Germania
( la meno lavoratrice di tutte )
e Francia
( che sta a ruota )
in quanto gia' han tagliato parecchio gli orari

Le nuove tecnologie a mio avviso trasformano il mercato avviando un processo di travaso dalle vecchie figure professionali a quelle nuove ,ma trasformano anche i vecchi assiomi del lavoro, nel mio settore ,quello IT ormai da anni le ore lavorate non rappresentano più un valore indicativo , e questo vale in molti nuovi campi professionali. Sempre a mio modesto avviso se non si è pronti come paese ad accedere a nuovi campi professionali,come mi sembra mediamente si vuole da noi restando legati ad un concetto di lavoro vecchiotto, ci si deve quindi accontentare di un paese che arranca e che si troverà a subire i cambiamenti mondiali che stiamo vivendo e periodicamente a dover rivedere le regole pensionistiche e occupazionali.
 
Le nuove tecnologie non rubano il lavoro se non quello poco qualificato. Si salva la manifattura artigianale di alto livello... dove la vera manualità e genialità sono estrmporanee, e quella specialistica in formazione edcsggiornamento continuo. Ovvero occorrerà in ogni campo spostare il baricentro dal lavoro ripetitivo e seriale in lavoro costantemente in evoluzione... con una quota parte di formazione aggiornamento e ricerca che deve crescere. Altro che tempi moderni(Il film intendo)
 
Non credo sia cosi' semplice.
" Questi, tanti, signori, venissero esclusi diventano una " bomba " ).
Infatti....
-Al momento siamo il penultimo paese in Europa a numero di laureati
-L' ascensore sociale nostrano e' fermo da un pezzo al piano terra
 
Vi do una dritta, per chi vuole uno sbocco: c'è un'attività, in Italia, negli ultimi dieci anni ha avuto un incremento del 400%, altro che new economy, social, e-commerce ed affini......
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l'allevamento di asini, si proprio quelli.
Se è veramente redditizia non saprei, ma che gli asini in Italia siano in costante aumento, su questo non ci piove....:rolleyes:;):p:D
 
I giovani devono trovare sbocco in innovazione e in nuove figure e profili professionali... Non succedere agli ultrasessantenni che vanno in pensione..

Vero, ma d 'altra parte, ci sono ultrasessantenni (e non pochi) che occupano posti di alto livello (medici, ingegneri, avvocati....). In teoria, se quei posti sono utili/necessari, in qualche modo vanno coperti. Ad esempio, già adesso i neolaureati in medicina non bastano a coprire la richiesta, se va in porto quota 100 li dovremo importare...
 
Non credo sia cosi' semplice.
" Questi, tanti, signori, venissero esclusi diventano una " bomba " ).
Infatti....
-Al momento siamo il penultimo paese in Europa a numero di laureati
-L' ascensore sociale nostrano e' fermo da un pezzo al piano terra
Se ci sono pochi laureati le colpe sono tante... tra quelle anche l'atavica indolenza mediterranea. E tanto baronismo e autoreferenzialità della nostra formazione accademica. L'ascensore sociale è un'altra cosa, non si combatte con i pensionamenti, ma con l'innovazione. a piangerci addosso non ci batte nessuno...
 
Vero, ma d 'altra parte, ci sono ultrasessantenni (e non pochi) che occupano posti di alto livello (medici, ingegneri, avvocati....). In teoria, se quei posti sono utili/necessari, in qualche modo vanno coperti. Ad esempio, già adesso i neolaureati in medicina non bastano a coprire la richiesta, se va in porto quota 100 li dovremo importare...
E allora vedi che il problema è non avere formato abbastanza figure di livello e non pensionare quadri, dirigenti e professionisti? E per cosa? Per mantenere in servizio gente che ancora usa penna di volatile e calamaio? E che frenano le innovazioni e la spinta al cambiamento dei giovani? Ne ho viste in tante salse... istituti universitari, di ricerca, militari... siamo inutilmente ancorati ad un passato di cui on siamo degli... dagli atri muscosi, dai fori cadenti... il mondo va avanti e chi resta indietro è perso...
 
E allora vedi che il problema è non avere formato abbastanza figure di livello e non pensionare quadri, dirigenti e professionisti?

Se è vero che i nostri laureati devono emigrare per trovare soddisfazione professionale ed economica, forse - dico forse - pensionare un po' di attuali figure di livello potrebbe aiutare a ridurre la diaspora..... secondo te no?
 
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