Ma la laurea non deve vincolare nessuno a rifiutare qualsiasi lavoro onesto anche se non pertinente alla medesima.
ma un insegnante di lettere chi se lo piglia in altre mansioni?
Ma la laurea non deve vincolare nessuno a rifiutare qualsiasi lavoro onesto anche se non pertinente alla medesima.
Commesso...ad esempio...ma un insegnante di lettere chi se lo piglia in altre mansioni?
Commesso...ad esempio...
Secondo me non fanno nemmeno il colloquio a un laureato in lettere per un posto di lavoro tipo commesso o cassiere.
Non so da cosa dipenda,forse chi seleziona il personale segue dei parametri basati su delle statistiche che dicono che un lavoratore con un titolo di studio di livello superiore sarà insoddisfatto a occupare una posizione lavorativa non specializzata e quindi avrà un rendimento peggiore.
Secondo me se si ambisce a un posto per un lavoro non specializzato è preferibile fingere di essere solo diplomati,non che ci sia da vergognarsi a essere laureati in lettere,anzi,però se il titolo di studio invece che un vantaggio diventa un ostacolo per trovare lavoro in altri settori...
questo è un problema che accade spesso, io lavoro nel IT e non è che tutti sono ingegneri informatici, anzi lo sono la minoranza, quindi la laurea non è requisito indispensabile, anche se poi alcuni corsi di studio anche se non affini alla materia ti danno una forma mentis utile ad affrontare le problematiche quotidiane. Ora io da non laureati mi sono spesso trovato a lavorare con persone laureate, in altri ambiti, se questo loro corso di studio non è applicabile in nessun modo alla professione,o non lo applicano, perchè devono avere più opportunità di me per il semplice fatto di essere laureati ? La mia azienda è privata , permette la crescita di tutti ma premia chi poi ha un rendimento che permette all'azienda di evolvere, questo a prescindere dal titolo di studio, e mi sembra anche giusto perchè il titolo di studio non gliel'ha mica consegnato la mia azienda.
Qui non si parla di dare un'opportunità in più a chi è laureato anche se il lavoro non ha nulla a che vedere con i suoi studi.
ma è quello che un laureto si aspetta, ed è anche comprensibile mettendosi nei suoi panni, ma se mi metto nei panni di un azienda io se prendo un laureto lo prendo perchè mi deve dare un più rispetto ad un diplomato e perchè la sua esperienza mi risulta necessaria, se lo devo prendere per utilizzarlo come un laureato e poi giustamente avere una risorsa scontenta perchè devo prenderlo?
Mica vero... conosco laureati in discipline umanistiche e architettura commessi... talora alla gdo...altre volte in negozi specialistici come librerie e arredamenti per esempioSecondo me non fanno nemmeno il colloquio a un laureato in lettere per un posto di lavoro tipo commesso o cassiere.
Non so da cosa dipenda,forse chi seleziona il personale segue dei parametri basati su delle statistiche che dicono che un lavoratore con un titolo di studio di livello superiore sarà insoddisfatto a occupare una posizione lavorativa non specializzata e quindi avrà un rendimento peggiore.
Secondo me se si ambisce a un posto per un lavoro non specializzato è preferibile fingere di essere solo diplomati,non che ci sia da vergognarsi a essere laureati in lettere,anzi,però se il titolo di studio invece che un vantaggio diventa un ostacolo per trovare lavoro in altri settori...
Mica vero... conosco laureati in discipline umanistiche e architettura commessi... talora alla gdo...altre volte in negozi specialistici come librerie e arredamenti per esempio
Il miraggio del lavoro dell'insegnante è fortissimo. L'esperienza insegna che tra graduatorie, trasferimenti, sostegno, supplente alla fine trovi il tuo posto.Mi domando a cosa serve più, una laurea in lettere, oggi che praticamente sono stati quasi aboliti anche i postini.
Sarebbe meglio una laurea in e-mail.![]()
AI giovani manca l'esperienza dell'anziano, ma hanno le competenze (informatiche) per fare molto meglio. Infatti 10 pensionato vengono sostituiti con meno ingressi. Perchè? Se una azienda ha bisogno di personale lo assume. La verità è che non ne ha più bisogno. La mansione del pensionato, spesso, viene presa dall'automazione o informatizzazione.Peccato che i lavoratori giovani difficilmente potranno avere le competenze per sostituire un lavoratore con 40 anni di esperienza,sarà più ferrato dal punto di vista della tecnologia ma gli mancheranno un sacco di altre nozioni.
E poi a fronte di un pensionamento spesso i compiti della persona che lascia il proprio posto vengono redistribuiti e non si assume nessuno per rimpiazzarla.
Sacrosanto, ma non garantisce più occupazione. Garantisce solo giustizia, che quel posto vada a chi se lo merita.Basterebbe scardinare i clientelismi, stanare i nepotismi e promuovere la meritocrazia.
.
agricolo - 2 giorni fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 2 mesi fa