<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Neopatentati legge i***ta | Page 8 | Il Forum di Quattroruote

Neopatentati legge i***ta

Fino al giorno prima alla fermata la portavamo noi (io o mia moglie)

ma molti dei suoi compagni (tra cui mia nipote che abita in un altro paese ed è riuscita a patentarsi a 18 anni dal momento che li compie a luglio) andavano in macchina ogni giorno.

Non per fare il polemico ma hai scritto che fino al giorno prima della patente sia tua figlia che i suoi compagni andavano a scuola,qualcuno ce li portava,non sarà stato comodo ma si faceva.
E il nonno il giorno prima che tua figlia prendesse la patente aveva sempre 87 anni,o non se la sentiva neanche prima ma la andava a prendere lo stesso oppure se la sarebbe sentita anche dopo (salvo mutamenti delle condizioni di salute).
Non è che come lo studente prende la patente chi lo/la accompagnava non può più farlo.
Possiamo dire che i genitori,anche giustamente,appena possono liberarsi dall'incombenza di fare avanti e indietro per accompagnare i figli scelgono di farlo.
Ma chi non può comprare un'altra auto fa di necessità virtù.
Poi non voglio dire che debba essere sempre il genitore a farsi carico degli spostamenti,quando io ho iniziato a prendere il treno per andare in Università dovevo partire da casa molto prima dei miei genitori,per non costringerli ad accompagnarmi alla stazione molto presto ci andavo a piedi,e altri miei compagni di studi ci andavano in bici.
Non era comodo ma si poteva e si doveva fare a meno dell'auto perchè sarebbe stata una spesa insostenibile,e trovare parcheggio e lasciare un'auto,per quanto vecchia,tutto il giorno parcheggiata per strada sarebbe stato,per me,uno spreco.
Poi chi non può o non vuole fare a meno della seconda o terza auto se può permetterselo fa bene a fare come crede,dico solo che non sempre è impossibile fare senza.
 
Non per fare il polemico ma hai scritto che fino al giorno prima della patente sia tua figlia che i suoi compagni andavano a scuola,qualcuno ce li portava,non sarà stato comodo ma si faceva.
E il nonno il giorno prima che tua figlia prendesse la patente aveva sempre 87 anni,o non se la sentiva neanche prima ma la andava a prendere lo stesso oppure se la sarebbe sentita anche dopo (salvo mutamenti delle condizioni di salute).

Il nonno lo faceva per darci una mano, ma ero io il primo (lei la seconda) a contare i minuti che mancavano all'esame di guida. Non puoi appoggiarti a una persona di quell'età, per volenterosa che sia.

ci andavo a piedi,e altri miei compagni di studi ci andavano in bici.

Anche lì, dipende. Se la distanza da casa alla stazione è ragionevole e il tempo è decente si può anche fare, io una 18-19enne in giro in bici da sola al buio o con la nebbia non ce la mando. Comunque, nessuno ha detto che è obbligatorio che il neopatentato abbia un'auto a disposizione, ogni situazione va valutata, e comunque si può risolvere con una spesa a portata praticamente di tutti. Nel mio caso, l'auto è indispensabile.
 
se a 17 anni e 364 giorni riuscivi a andare a scuola e uscire ci riesci anche una volta presa la patente senza per forza avere una macchina tua.
Ma infatti, non capisco. Se al neopatentato non gli si materializza l'auto sotto al popò viene mica privato della cittadinanza...

A 15/16 anni, quando i miei compagni di scuola discutevano cosa scegliere tra Cagiva Aletta Rossa e Gilera Arizona, io sono riuscito ad ottenere il mio primo mezzo a motore (papà era "restio"): un bel Ciao Piaggio di n-esima mano, che aveva la mia stessa età e le gomme col fianco colorato di bianco. Sembrava una bici col motore aggiunto dopo, per accenderlo dovevo fare uno scatto che neanche Pantani sul Mortirolo e NON aveva il variatore, ma per me era il top del top. Logicamente appena arrivato a casa volevo guidarlo, ma...
- PRIMA sono andato a pagare il bollo
- POI sono andato a pagare l'assicurazione (non obbligatoria, ma non per me)
- POI ho dovuto comprare il casco. Integrale. Gentilmente finanziato da zia perché sennò lo starei ancora pagando, visto che costava il doppio del motorino.
Mentre mi baloccavo con queste baggianate sono passate quasi due settimane, durante le quali ho continuato a spostarmi come sempre: in bici.
Poi ho avuto tutto. Ho preso il bollo, l'assicurazione, il libretto, il casco, sono salito sul mio Ciao tutto tirato a lucido per "andare a studiare da tizio", ho fatto 20 metri sull'asfalto viscido per la prima pioggia dopo giorni e le gomme col fianco bianco hanno fatto il resto: scivolata, botta per terra, pantaloni da buttare, gamba grattugiata, motorino ammaccato.
Da "tizio" a studiare ci sono andato a piedi. E ho continuato così per un bel pezzo mentre trovavo i soldi per fare aggiustare il motorino.
E non sono morto.

Col genero 36enne il caso è diverso, me ne rendo conto, ma anche qui si tratta di stabilire le priorità: l'auto mi è indispensabile per andare a lavorare? Allora ne compro una "da battaglia" o cambio la vecchia, anche se è antieconomico. Il gioco non vale la candela? Allora si vede che posso farcela anche senza macchina, almeno per un anno.

Se restiamo a parlare di modulazioni o di deroghe, invece, concordo con chi diceva sopra che non ne usciamo più.
 
Cito un paio di esempi.
Un compagno di liceo abitava distante e non c'erano i mezzi (o almeno non c'erano mezzi comodi,per arrivare a scuola alle 8 avrebbe dovuto prendere il bus al massimo alle 7.15 e non ce l'avrebbe mai fatta).
I genitori lo portavano in auto ogni mattina.
Nello stesso anno in cui ha preso la patente i genitori hanno deciso di trasferirsi in città,anche se apparentemente il disagio di fare avanti e indietro era finito perchè avrebbero potuto prendergli un'auto (a soldi erano messi bene) e smettere di accompagnarlo.
Hanno fatto bene?Avrebbero dovuto farlo prima oppure non farlo affatto?
Invece una coppia che conosco ha una figlia piccola.
Sono diventati genitori tardi quindi la bambina e il padre hanno 50 anni di differenza.
Di conseguenza anche i nonni sono decisamente anziani.
Il nonno materno si è sempre messo a disposizione per accompagnare e andare a prendere la bambina prima all'asilo poi a scuola.
Un giorno ha fatto un'inversione a U e ha distrutto l'auto della figlia.
Da quel momento i genitori hanno accompagnato la bambina personalmente,la madre si è presa l'auto del nonno e ha detti che già da tempo non era più in condizione di guidare.
Il giorno prima dell'incidente era in condizione? No.
E allora,pur potendone fare a meno visto che dopo il fattaccio la bambina non ha smesso di andare a scuola,perchè fino a quel giorno i genitori hanno approfittato dell'anziano guidatore affidandogli la bambina?

Questi due esempi servono per dire che volenti o nolenti a volte i genitori non hanno scelta se non quella di accompagnare i propri figli,grandi o piccoli che siano.
Far finta che non sia possibile riuscirci secondo me è sbagliato,meglio un genitore che non manda allo sbaraglio un figlio appena patentato ma continua a seguirlo anche se è faticoso.
Se invece si preferisce delegare ad altri il lavoro di chaffeur oppure appena il figlio prende la patente mettergli sotto il sedere un'auto (costosa ma sicura o economica ma obsoleta) si può fare per carità.
Ma dire che non si può fare altrimenti secondo me spesso è una balla,perchè prima di prendere la patente c'era già la scuola,lo sport,gli amici e in generale i figli avevano una vita e delle esigenze che venivano affrontate in qualche maniera,anche se faticosamente.
 
,meglio un genitore che non manda allo sbaraglio un figlio appena patentato ma continua a seguirlo anche se è faticoso.

E per quanto dovrebbe continuare a seguirlo? L'unico modo per trasformare un neopatentato in un bravo guidatore è farlo guidare il più possibile, altrimenti la patente resterà un rettangolo di plastica nelle tasche di uno che non sa guidare.
 
Ma infatti, non capisco. Se al neopatentato non gli si materializza l'auto sotto al popò viene mica privato della cittadinanza...

A 15/16 anni, quando i miei compagni di scuola discutevano cosa scegliere tra Cagiva Aletta Rossa e Gilera Arizona, io sono riuscito ad ottenere il mio primo mezzo a motore (papà era "restio"): un bel Ciao Piaggio di n-esima mano, che aveva la mia stessa età e le gomme col fianco colorato di bianco. Sembrava una bici col motore aggiunto dopo, per accenderlo dovevo fare uno scatto che neanche Pantani sul Mortirolo e NON aveva il variatore, ma per me era il top del top. Logicamente appena arrivato a casa volevo guidarlo, ma...
- PRIMA sono andato a pagare il bollo
- POI sono andato a pagare l'assicurazione (non obbligatoria, ma non per me)
- POI ho dovuto comprare il casco. Integrale. Gentilmente finanziato da zia perché sennò lo starei ancora pagando, visto che costava il doppio del motorino.
Mentre mi baloccavo con queste baggianate sono passate quasi due settimane, durante le quali ho continuato a spostarmi come sempre: in bici.
Poi ho avuto tutto. Ho preso il bollo, l'assicurazione, il libretto, il casco, sono salito sul mio Ciao tutto tirato a lucido per "andare a studiare da tizio", ho fatto 20 metri sull'asfalto viscido per la prima pioggia dopo giorni e le gomme col fianco bianco hanno fatto il resto: scivolata, botta per terra, pantaloni da buttare, gamba grattugiata, motorino ammaccato.
Da "tizio" a studiare ci sono andato a piedi. E ho continuato così per un bel pezzo mentre trovavo i soldi per fare aggiustare il motorino.
E non sono morto.

Col genero 36enne il caso è diverso, me ne rendo conto, ma anche qui si tratta di stabilire le priorità: l'auto mi è indispensabile per andare a lavorare? Allora ne compro una "da battaglia" o cambio la vecchia, anche se è antieconomico. Il gioco non vale la candela? Allora si vede che posso farcela anche senza macchina, almeno per un anno.

Un mio cugino appena presa la patente ha dovuto per forza avere un'auto.
Nonostante non studiasse e non lavorasse,nonostante vivesse in una grande città in cui il traffico è da suicidio e trovare parcheggio richiede un'ora,specie per un neopatentato che fatica a far stare l'auto negli spazi ridotti.
In realtà era il padre ad avere l'assoluta necessità di non accompagnare più il figlio da nessuna parte.
Gli hanno comprato una Bravo vecchiotta ma bella,un bel blu metallizzato.
L'ha usata pochissimo per un anno e mezzo,tante volte non la usava per non perdere il parcheggio sotto casa o perchè rischiava di rimanere imbottigliato nel traffico.
Una volta il padre l'ha presa e l'ha distrutta con torto.
Non ne hanno comprata un'altra perchè si sono resi conto che era una spesa inutile.
Quando poi,a distanza di anni,ha avuto l'esigenza di avere un'auto perchè è stato assunto in una ditta fuori città hanno comprato un'altra auto.
In quel lungo lasso di tempo hanno avuto una sola auto e non sono morti.
 
Un mio cugino .

Se continuiamo a raccontarci aneddoti su parenti e conoscenti andiamo avanti fino a Pasqua e ancora non ne usciamo. Ogni situazione fa caso a sè e l'acquisto della n-esima auto di famiglia presenta pro e contro da valutare. Nel caso di tuo cugino evidentemente i contro superavano i pro, nel mio caso è il contrario, nel caso dell'OP.... beh, si sarà rotto i maroni e starà valutando cosa fare.....
 
E per quanto dovrebbe continuare a seguirlo? L'unico modo per trasformare un neopatentato in un bravo guidatore è farlo guidare il più possibile, altrimenti la patente resterà un rettangolo di plastica nelle tasche di uno che non sa guidare.

Il giorno dopo aver preso la patente tu avresti mandato tua figlia in montagna su strade innevate da sola?
Se ci fosse stata nebbia e avessi avuto la possibilità di accompagnarla non l'avresti fatto?
Non dico mettergli le rotelle all'auto ma nemmeno fare come si faceva una volta per insegnare ai bambini a nuotare buttandoli in mare.
Abbiamo detto tante volte che la preparazione necessaria per prendere la patente è minima.
Secondo me è poco responsabile smettere di preoccuparsi per un figlio e lasciarlo guidare in condizioni difficili il giorno dopo il conseguimento della patente.
Si parlava di tragitto casa-scuola,un ragazzo che conoscevo appena presa la patente faceva 60 km al giorno su una smart su strade a scorrimento veloce dove i camion te la facevano fare sotto,mentre fino al giorno prima aveva usato i mezzi ed era sempre arrivato vivo a scuola.
Ma siccome aveva preso la patente,e come tutti i diciottenni voleva guidare,per i genitori non era più un problema loro se si andava a schiantare,e ci è andato vicino.
 
....e ciò nonostante gli affidava la bambina? Questa è da TSO.

Esatto.
Eppure se le avessi chiesto il giorno prima dell'incidente se poteva fare a meno dell'aiuto del padre per accompagnare la bambina ti avrebbe risposto di no.
Ma dopo l'incidente ne ha fatto a meno perchè,per quanto mi risulta,la bambina non si è data all'analfabetismo ma frequenta le scuole medie ora.
 
Compromessi.

Stiamo parlando di compromessi. Ogni cosa che facciamo è il risultato di un compromesso. Ogni cosa. Ogni giorno.

E ognuno ha i propri compromessi. Quello che per me è accettabile magari non lo è per te, e viceversa.

Ognuno di noi trova il proprio compromesso.

Ogni situazione fa caso a sè
Esatto. E richiede un compromesso diverso, tra le proprie esigenze e i propri limiti, compresa la legge.
 
Se continuiamo a raccontarci aneddoti su parenti e conoscenti andiamo avanti fino a Pasqua e ancora non ne usciamo. Ogni situazione fa caso a sè e l'acquisto della n-esima auto di famiglia presenta pro e contro da valutare. Nel caso di tuo cugino evidentemente i contro superavano i pro, nel mio caso è il contrario, nel caso dell'OP.... beh, si sarà rotto i maroni e starà valutando cosa fare.....

OP?
Gli esempi servono a chiarire che l'acquisto di un'auto in più non sempre è l'unica soluzione.

Anche chi dice che le deroghe non sono applicabili e invoca l'abrogazione della norma non tiene conto,secondo me,del fatto che se la aboliscono il giorno dopo leggeremo sui giornali di un neopatentato che ha preso il Porsche del padre e si è ammazzato.
La norma ha dei difetti però serve a impedire che un neopatentato si metta alla guida di qualcosa per cui non è preparato solo perchè con un'istruttore accanto ha guidato una segmento B con 80 cv a 25 km orari di media.
La totale assenza di limitazioni lascia tutto nelle mani dei giovani guidatori e dei loro genitori,che non sempre secondo me si preoccupano davvero di scoprire se i loro figli sono in grado di guidare in determinate condizioni oppure no.
Ho visto un programma inglese in cui i genitori monitoravano con delle telecamere i figli alla guida,la maggior parte di loro era stupefatto di quanto erano impreparati e sconsiderati i propri figli che fino al giorno prima avevano lasciato guidare beatamente dormendo sonni tranquilli.
 
Ultima modifica:
Abbiamo detto tante volte che la preparazione necessaria per prendere la patente è minima.

Infatti. Lei ha sostenuto l'esame di teoria da privatista alla fine di agosto. Il giorno stesso in cui ha avuto in mano il foglio rosa le ho fatto fare 70 km, e prima che l'autoscuola le fissasse la prima lezione di guida (circa tre giorni dopo) ne aveva già fatto circa 300 (176 il secondo giorno, ho ancora il file su MyTracks). Durante tutto il periodo delle lezioni di guida, quasi ogni sera, dopo cena, salivo in auto con lei e facevamo una puntata dai suoceri (abitano a 18 km), facendo sempre un giro più lungo, per un totale di una sessantina di km ogni volta, cui si aggiungevano le due lezioni a settimana. Nel momento in cui è scesa dall'Audi della scuola guida col rettangolino rosa in mano, aveva già all'attivo qualche migliaio di km, tra cui 22 lezioni impartite da un istruttore simpatico come un calabrone nelle mutande, ma molto bravo nel suo lavoro. Quindi, quando è stato il momento di dirle "bene, adesso prendi le chiavi e vai" mi sono sentito di farlo senza grosse preoccupazioni. Quindi, per concludere, non mi sono limitato a sequestrare la Punto a mio papà, mi sono anche dato da fare per rimpolpare un po' la sua preparazione.....
 
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