<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> livello di polveri sottili | Page 18 | Il Forum di Quattroruote

livello di polveri sottili

secondo voi il livello di polveri sottili nelle nostre città rispetto a 40 anni or sono è

  • aumentato

    Votes: 4 16,7%
  • sostanzialmente stabile

    Votes: 1 4,2%
  • diminuito

    Votes: 19 79,2%

  • Total voters
    24
Quel che mi lascia perplesso è: Come? Eppure quello che emettono è solo quello dei freni durante le frenate brusche in caso di emergenza o in discesa ripida. Non sara mica l'usura delle spazzole di generatori collegati alle turbine delle dighe e delle pale e del motore elettrico della macchina? Ma come fa a creare particolato il pannello?
Credo consideri il particolato prodotto dalle centrali elettriche.
Del resto anche il rendimento del 43% dell'auto elettrica è ai livelli di quelli calcolati per il sistema energetico elettrico italiano.

Ciao.
 
Resta chiaramente evidente il trend della produzione locale capillare della energia elettrica con fonti rinnovabili.

Però non basta, perchè è totalmente dipendente dagli incentivi che, per come sono fatti, favoriscono (o hanno favorito) molto più le banche che i privati. Secondo me, ci vorrebbe un intervento pubblico molto più incisivo (esempio: io ho 200 e passa metri quadri di tetto orientato a sud. Se Enel mi proponesse di coprirlo a sue spese di pannelli lasciandomi solo la corrente che consumo - al limite con un plafond di kWh l'anno parametrato a una media sulla tipologia familiare - tenendosi tutto il resto, senza passare per doppio contatore, scambio sul posto, mutuo in banca, bonus fiscale e tutti gli ammenicoli del caso, accetterei subito....)
 
è totalmente dipendente dagli incentivi
forse non mi sono spiegato... il costo dell` energia dipende COMPLETAMENTE da costi fittizi e sottostimati. Se si ponderasse il costo d ell` energia da fonti fossili per il danno ambientale procurato e per la depauperazione ambientale perenne (le fonti fossili risalgono a milioni di anni addietro e finiranno definitivamente in un tempo finito), nessuno potrebbe gestire trasporti e manifattura con i costi attuali, ma con ordini di grandezza maggiori.
 
forse non mi sono spiegato... il costo dell` energia dipende COMPLETAMENTE da costi fittizi e sottostimati. Se si ponderasse il costo d ell` energia da fonti fossili per il danno ambientale procurato e per la depauperazione ambientale perenne (le fonti fossili risalgono a milioni di anni addietro e finiranno definitivamente in un tempo finito), nessuno potrebbe gestire trasporti e manifattura con i costi attuali, ma con ordini di grandezza maggiori.

Il che non è in disaccordo con quello che dicevo: ci vorrebbe più incisività della mano pubblica nella generazione diffusa
 
Il che non è in disaccordo con quello che dicevo: ci vorrebbe più incisività della mano pubblica nella generazione diffusa
pensavo chiedessi una minore incentivazione... la produzione locale, per tutte le tipologie di utenza, consentirebbe minori inquinamento anche elettromagnetico e costi di realizzazione e manutenzione della rete di distribuzione che poi si ripercuotono sulla efficienza globale e sui costi...
 
Il mio timore (che ha poche probabilità di verificarsi, IMHO) è che un forte incremento in tempi brevi della quota di auto elettriche finirebbe per aggravare il problema invece di circoscriverlo
potrebbe, dipende dall`efficacia dei provvedimenti locali, nazionali ed internazionali, mancano visioni organiche...
 
pensavo chiedessi una minore incentivazione... la produzione locale, per tutte le tipologie di utenza, consentirebbe minori inquinamento anche elettromagnetico e costi di realizzazione e manutenzione della rete di distribuzione che poi si ripercuotono sulla efficienza globale e sui costi...

Più che minore incentivazione, chiedevo maggiori investimenti diretti. Nell'ipotesi che ho fatto nel post precedente, se io volessi farmi l'impianto sul tetto con le modalità attuali dovrei spendere una barca di soldi per l'impianto, accendere un mutuo in banca per poi vendere la corrente all'Enel; magari nel tempo ci guadagnerei pure, ma non è questa la filosofia che ho in mente per la politica energetica. I cittadini non sono produttori e commercianti di energia elettrica, a loro serve quella che usano per la casa (ed eventualmente per l'auto). Allora, se Enel sul mio tetto costruisse in proprio l'impianto, spenderebbe immensamente meno (ha già la manodopera pagata e i pannelli a un'ente che ne ordina milioni di pezzi costerebbero una frazione di quanto li paga il privato), e salterebbe un sacco di passaggi intermedi. A me - ripeto - basterebbe l'energia che consuma in media una famiglia come la mia in cambio del "disturbo" (in fin dei conti l'Enel paga già le servitù di elettrodotto ai proprietari dei terreni su cui impianta i tralicci). Costa? Certo, ma anche costruire una centrale termoelettrica costa.....
 
la filosofia che ho in mente per la politica energetica
L' scritto millamila volte... di qualunque filosofia si tratti, è madatorio avere UNA politica energetica, o meglio un piano energetico nazionale, coordinato a livello continentale (come le altre merci scambiate) con indicazioni chiare a livello locale e sulla PRIMA FONTE RINNOVABILE... IL RISPARMIO. Un piano di questo tipo in Italia non è mai stato varato neppure con semplice orizzonte quinquennale, ogni governo mette delle pezze che spesso sono (come si dice dalle mie parti) peggio del buco.

Non la metto in politica, nel senso partitico, sia ben chiaro.
 
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