<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Alitalia: 2 considerazioni oggettive | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Alitalia: 2 considerazioni oggettive

Dipende... il rischio è una valutazione indicizzata dal acarico di lavoro e dalla esposizione delle singole attività che lo compongono... è un rischio, non un valore deterministico. Sarebbe lungo fare un minimo di radiobiologia per effetti stocastici e deterministici... io farei il pilota senza troppi problemi...

Appunto, il rischio è dato da pericolo intrinseco per esposizione, vedi risposta al post precedente ma partita successivamente: se le cose vengono fatte come si deve (e non è così scontato), in radiologia l'esposizione non accidentale è praticamente nulla.
 
Sempre meglio che giocare al taglio dello stipendio altrui, e qui l'autostrada è più che in discesa per te.


?
Hai sbagliato autostrada.
Io sono disoccupato dal 2007 e vivo scalando dai soldi che avevo fatto nei tempi buoni....
e di qualche causa di lavoro vinta....
....In attesa della pensione che arrivera' a ottobre 2018.
E devo dire che sono contento di me.
in quanto ho fatto bene i calcoli nello scialacquio del mio piccolo malloppo.
 
in radiologia l'esposizione non accidentale è praticamente nulla.
eh, dipende, in radiologia interventistica non è eliminabile, ma solo riducibile, tra lìaltro difficile avere abbastanza personale specialista nelle procedure per una turnazione frequente... in genere sono i medici i più carichi... ma ci sono anche le procedure da medicina nucleare, non solo a scopo diagnostico ma anche di terapia radio-metabolica... ribadisco ogni caso va valutato a sè, per i piloti credo sia più statisticamente fattibile moltiplicando le ore in quota per l'esposizione di quella quota, al netto delle schermature intrinseche ed aggiuntive delle fusoliere...
 
eh, dipende, in radiologia interventistica non è eliminabile, ma solo riducibile, tra lìaltro difficile avere abbastanza personale specialista nelle procedure per una turnazione frequente... in genere sono i medici i più carichi... ma ci sono anche le procedure da medicina nucleare, non solo a scopo diagnostico ma anche di terapia radio-metabolica...

Su questo argomento non posso andare oltre, il professionista del settore sei tu e ne sai più di noi. Tra parentesi, mi dicono i parenti che recentemente hanno anche tolto i dosimetri a molti infermieri di radiologia perchè non erano necessari...... sai, risparmiare su dirigenti e burocrati vari costa, bisogna tagliare sui dosimetri....... ma mi sa che anche tu forse ne sai qualcosa.
 
risparmiare su dirigenti e burocrati vari costa, bisogna tagliare sui dosimetri....... ma mi sa che anche tu forse ne sai qualcosa.
non svolgo mansioni di esperto qualificato in radioprotezione per scelta, venendo pesantemente penalizzato in termini economici e ciarrieristici... ogni EQ però è responsabile delle proprie valutazioni, non conosco i casi ed evito di dire cose probabilmente inesatte... però la radioprotezione in Italia è un business, farcito di conflitti di interessi (il controllato sceglie e paga il controllore)... in genere ci sono (salvo omissioni importanti di protezione preventiva) solo cause civili...

Io mi occupo di ottimizzazione del rapporto dose/beneficio a pazienti oncologici, guadagno meno e rischio la pelle o l'integrità del paziente cercando l'effetto curativo, senza alcuna remunerazione supplementare in caso di approccio troppo "arrembante", rischiando la querela (penale) su cui fare leva per un risarcimento a parte civile, I colleghi che non rischiano? Di sicuro non hanno più guarigioni, ma del resto mica sono loro ad avere dato la malattia neoplastica al paziente... pace ed amen... ah, dimenticavo sono aspetti fondamentali nei casi di enti sanitari privati, che piuttosto che doversi difendere in giudizio, cercano di minimizzare i rischi con terapie meno aggressive alla malattia... meditate sull'efficienza privata...
 
ma ci si chiede il perchè di questa differenza?

il perché di questa differenza non lo so, ma dirigenza e sindacati ( perché questi ultimi ne hanno di colpe)
lo sanno di sicuro e ce lo dovrebbero spiegare.

le differenze sono molte, qui un assaggio: http://www.ilpost.it/2016/06/26/voli-low-cost/

Ma la differenza principale credo sia il fatto che le low cost non siano "di bandiera": vanno dove c'è business senza alcun obbligo, in più sono compagnie giovani con flotte giovani e più efficienti, specificatamente composte da aerei fatti apposta sul loro modello d'impresa. Insomma è il business del trasporto aereo efficientato al massimo, una compagnia di bandiera non può farlo.
 
le differenze sono molte, qui un assaggio: http://www.ilpost.it/2016/06/26/voli-low-cost/

non avevo elencato tutte le differenze ma concordo in toto su quanto hai specificato tu.
Purtroppo però chi è esterno all'ambiente non ha molta visibilità di queste cose e riduce i discorsi su pochissimi temi, che spesso sono i soliti nostrani, politica incapace, ruberei e via dicendo, invece il problema principale è proprio quello che descrivi tu nelle tue ultime righe,<< Insomma è il business del trasporto aereo efficientato al massimo, una compagnia di bandiera non può farlo.>>

Faccio un altro esempio , molto spesso soprattutto i voli charter, ancora meno regolarizzati nel servizio rispetto ai low cost, sopprimono voli improvvisamente, questo lasciando passeggeri ad esempio nei luoghi di villeggiatura. A questo punto deve intervenire una compagnia come ad esempio Alitlia per noi che si incarica di riportare a casa questi passeggeri, il tutto sempre in perdita. Non sono situazioni poco frequenti, soprattutto in estate capita spesso.
 
le differenze sono molte, qui un assaggio: http://www.ilpost.it/2016/06/26/voli-low-cost/

Ma la differenza principale credo sia il fatto che le low cost non siano "di bandiera": vanno dove c'è business senza alcun obbligo, in più sono compagnie giovani con flotte giovani e più efficienti, specificatamente composte da aerei fatti apposta sul loro modello d'impresa. Insomma è il business del trasporto aereo efficientato al massimo, una compagnia di bandiera non può farlo.

concordo...ma la differenza di costi é eccessiva. Stanno in piedi molte compagnie di bandiera che non hanno certo i prezzi delle low cost per cui mi vien da pensare che Alitalia sia piuttosto marcia e che per raddrizzarla ci voglia una cura da cavallo.
Imho.
 
concordo...ma la differenza di costi é eccessiva. Stanno in piedi molte compagnie di bandiera che non hanno certo i prezzi delle low cost per cui mi vien da pensare che Alitalia sia piuttosto marcia e che per raddrizzarla ci voglia una cura da cavallo.
Imho.


Su che basi qualcuno potrebbe rilanciarla ora
diversamente da
8,7,6,5,4,3,2 anni fa??????????????????????????
 
Su che basi qualcuno potrebbe rilanciarla ora
diversamente da
8,7,6,5,4,3,2 anni fa??????????????????????????

non lo so...non seguo piú il problema perché mi sono rotto. Ogni tot salta fuori il problema alitalia ed ogni volta non si fa nulla. O meglio si fa qualcosa che finisce male.
Tanti bla bla bla e pochi o niente fatti.
 
Back
Alto