<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La promessa di Marine: «Via da Europa e Nato se diventerò presidente» | Page 13 | Il Forum di Quattroruote

La promessa di Marine: «Via da Europa e Nato se diventerò presidente»

Sono talmente d'accordo che ti manderei -a spese mie beninteso- a spiegarlo a tutti coloro che, giocandoci per decenni, hanno rovinato il paese.
Siamo grassi e sfaticati, ci siamo iscritti alla maratona e adesso vorremmo farne una più corta per non soffrire del confronto coi magri e con gli atleti veri. Stiamo vanagloriosamente discutendo della puzza di piedi degli atleti e non sappiamo neanche camminare a passo svelto. Infatti ogni 3x2 diamo una craniata contro qualcosa.
Mettiamoci una volta per tutte a fare quello che oggi ci riesce meglio: discutere del nulla, vedi PD.
Troviamo il modo di farci pagare per questo e avremo risolto il problema.
Lamentandoci che non c'è (più) nessuno disposto a pagarci, non risolviamo di certo il problema. Dovremmo imparare un altro mestiere. Oppure dobbiamo cercarlo, questo qualcuno, in altro loco. Proverei con l'Africa, in Europa ormai ci conoscono anche da travestiti e in Asia faremmo una brutta fine.
Chi come la Le Pen chiede semplicemente di applicare le regole base dell'economia e i principi dell'economia viene tacciato come populista, mentre i moderati sono quelli che chiudono gli ospedali ammazzando le persone con il solo scopo di pagare quanti più interessi possibili sul debito agli amici delle élite finanziaria, prima che tutto questo giochino salti, perché salterà, questo è certo.
 
Sono talmente d'accordo che ti manderei -a spese mie beninteso- a spiegarlo a tutti coloro che, giocandoci per decenni, hanno rovinato il paese.
Siamo grassi e sfaticati, ci siamo iscritti alla maratona e adesso vorremmo farne una più corta per non soffrire del confronto coi magri e con gli atleti veri. Stiamo vanagloriosamente discutendo della puzza di piedi degli atleti e non sappiamo neanche camminare a passo svelto. Infatti ogni 3x2 diamo una craniata contro qualcosa.
Mettiamoci una volta per tutte a fare quello che oggi ci riesce meglio: discutere del nulla, vedi PD
Troviamo il modo di farci pagare per questo e avremo risolto il problema.
Lamentandoci che non c'è (più) nessuno disposto a pagarci, non risolviamo di certo il problema. Dovremmo imparare un altro mestiere. Oppure dobbiamo cercarlo, questo qualcuno, in altro loco. Proverei con l'Africa, in Europa ormai ci conoscono anche da travestiti e in Asia faremmo una brutta fine.


Pero', come vedi, anzi come leggi....
Siamo bravissimi ad addossare cause e colpevoli....
Che son sempre gli altri, cattivoni, ai nostri danni, povere vittime innocenti del destino.
 
Ogni tanto ascoltiamo anche il parere di qualcuno "fuori dal coro" (degli anti-europeisti, che ormai sembra siano la maggioranza).
Alessandro Volpi, docente di Storia contemporanea e geografia politica all'Università di Pisa.

https://altreconomia.it/uscire-euro...OjjDb0lalKyPjTotTREY2Umsp2G4UI_C3caAn2i8P8HAQ

Interessante soprattutto quando si chiede chi comprerebbe i titoli pubblici italiani in caso di uscita dall'Euro dell'Italia.

"..............In simili condizioni, senza una moneta credibile, il costo del collocamento dei titoli di tali debiti, solo in termini di “manutenzione”, sarebbe difficilmente sostenibile per i conti delle varie realtà nazionali perché per attrarre i compratori sarebbero necessari tassi di interesse stellari. Per effetto del combinato disposto della stabilità dell’euro e della politica espansiva della Banca centrale europea, resa possibile proprio dalla forza della moneta unica e dal pericolo di deflazione, invece, il collocamento di tali debiti avviene in molti casi a tassi negativi che permettono, di fatto, una loro ristrutturazione gratuita................"

Ok, è Sindaco di Massa e quindi esponente di un partito. ma la stessa cosa la si legge qui:

http://www.economyup.it/blog/5089_uscire-dall-euro-ecco-perche-e-la--fine-del-mondo-.htm

Qui invece il parere del premio Nobel 2001 per l'Economia Joseph Stiglitz.

http://www.ilfattoquotidiano.it/201...arlo-o-crearne-uno-per-il-sud-europa/2980000/
 
Ultima modifica:
Da allora, ovvero il 1981, abbiamo pagato TREMILA miliardi di soli interessi sul debito.[/QUOTE]




Beh, se compri una macchina a rate, non é che si puo dare colpa al venditore se non si ha i soldi per contanti. Pagare interessi in questi casi é normale. Se continui a farlo per 35 anni ogni 3-5 anni di comprare nuova macchina sempre a rate,vedi alla fine quanti interessi hai pagato.
Sicuramente ti sei divertito pur non avendo avuto soldi abbastanza per comprarti una macchina in contanti.

Resta sempre da vedere, se era davvero necessario farlo?
 
Ultima modifica:
Ogni tanto ascoltiamo anche il parere di qualcuno "fuori dal coro" (degli anti-europeisti, che ormai sembra siano la maggioranza).
Alessandro Volpi, docente di Storia contemporanea e geografia politica all'Università di Pisa.

https://altreconomia.it/uscire-euro...OjjDb0lalKyPjTotTREY2Umsp2G4UI_C3caAn2i8P8HAQ

Interessante soprattutto quando si chiede chi comprerebbe i titoli pubblici italiani in caso di uscita dall'Euro dell'Italia.

"..............In simili condizioni, senza una moneta credibile, il costo del collocamento dei titoli di tali debiti, solo in termini di “manutenzione”, sarebbe difficilmente sostenibile per i conti delle varie realtà nazionali perché per attrarre i compratori sarebbero necessari tassi di interesse stellari. Per effetto del combinato disposto della stabilità dell’euro e della politica espansiva della Banca centrale europea, resa possibile proprio dalla forza della moneta unica e dal pericolo di deflazione, invece, il collocamento di tali debiti avviene in molti casi a tassi negativi che permettono, di fatto, una loro ristrutturazione gratuita................"



Al riguardo, ho pure sentito dire:
" Pero' dopo, basta stampare "
( le nostre belle lire NDR )
:):D:p
 
Potrei scrivere un libro, ma non lo leggerebbe nessuno, nemmeno qui, pertanto mi limito a una estrema sintesi:

E' facile dire "usciamo dall'Euro" ma tra il dire e il fare davvero c'è di mezzo il mare. Per me il fatto è che non dovevamo entrarci. Ora a mio umilissimo parere è troppo tardi.
 
Potrei scrivere un libro, ma non lo leggerebbe nessuno, nemmeno qui, pertanto mi limito a una estrema sintesi:

E' facile dire "usciamo dall'Euro" ma tra il dire e il fare davvero c'è di mezzo il mare. Per me il fatto è che non dovevamo entrarci. Ora a mio umilissimo parere è troppo tardi.
Come dire, per noi italiani é tutto facile ma sempre dopo che le cose sono successe, purtroppo!
 
Potrei scrivere un libro, ma non lo leggerebbe nessuno, nemmeno qui, pertanto mi limito a una estrema sintesi:

E' facile dire "usciamo dall'Euro" ma tra il dire e il fare davvero c'è di mezzo il mare. Per me il fatto è che non dovevamo entrarci. Ora a mio umilissimo parere è troppo tardi.


....Anche perche' ce ne sarebbe un altro che direbbe l' esatto opposto.

Aggiungo alla perla dello stampaggio che ripotavo sopra;
quella dei tanti che dicono che lo spread basso e' un falso problema
( che pero', negli ultimi anni, ci ha fatto risparmiare una settantina di miliardi )

Non dovevamo entrarci:
" bisogna vedere cosa si son detti i capoccioni nelle segrete stanze quando siamo entrati / ci han preso
 
Ultima modifica:
capisco che ognuno scrive quello che vuole e crede...
Peró non so se voi ci avete fatto caso, abbiamo 13 pagine di spegazioni e lamentele ma, nessuno cerca di esponere o cercare di dire ok,restando dentro EUro come si potrebbe migliorare per stare meglio?
 
Gli squilibri dei conti pubblici - che non sono il nostro problema - è iniziato con il divorzio fra Tesoro e BdI, ovvero il primo passo importante verso la cessione della Sovranità. Dopo questa operazione il debito pubblico raddoppiò in soli 10 anni a causa della spesa per gli interessi, finiti in pasto ai mercati e non più controllabili tramite l'obbligo della BdI di acquistare i titoli invenduti, ovvero monetizzando il debito.
Da allora, ovvero il 1981, abbiamo pagato TREMILA miliardi di soli interessi sul debito.
Quando si parla dell'Italia queste dinamiche storiche si devono conoscere. L'economia è una scienza, non uno sport.
Uscire dall'euro non sarà una passeggiata per nessuno, Germania compresa, che dovrà fare i conti con l'esercito di schiavi che si ritroveranno a non avere più un lavoro sostenuto dalla logica mercantilistica dei crucchi, e sarà così che dovranno decidere cosa fare, ovvero puntare sulla domanda interna adeguando i salari ed accettando un po' di sana inflazione o combattere con il nuovo marcone che renderà tutti i loro prodotti improvvisamente e poco appetibili per il resto del mondo.
Per l'Italia si dovrà ripartire dubito da moneta sovrana con BdI dipendente, ripristino della scala mobile e poi sì che si potranno attuare le giuste politiche economiche e fiscali per rilanciare il grande paese che è l'Italia.
Se voi siete per il partito T.I.N.A. mi fa piacere, io sono per le cose concrete, quindi niente peste bubbonica e cavallette.
perdonami, ma lo squilibrio nei conti pubblici è iniziato circa dieci anni prima, quando la crescita economica degli anni precedenti si è arrestata mentre la spesa pubblica è addirittura cresciuta per sostenere il welfare (pensioni, sanità, cassa integrazione e via dicendo). La sostanziale differenza è che negli anni Settanta il debito è rimasto su livelli medio-bassi in quanto si è scelto di monetizzare il deficit generando inflazione - in pratica, è stato pagato dai contribuenti, in particolare dai lavoratori subordinati - mentre con il divorzio tra Tesoro e Bankitalia la zavorra è andata a gravare sulle generazioni future.
Se non c'è alcuno squilibrio nei conti pubblici, bisogna spiegare come mai abbiamo un debito tra i più elevati al mondo e che supera il 130% del Pil. In Europa siamo secondi solo alla Grecia, il cui squilibrio è innegabile. Poi bisognerebbe spiegare per quale ragione dopo il divorzio del 1981 i mercati abbiano preteso tassi elevati sui titoli del debito emanati dal Tesoro e per quale motivo le tempeste valutarie del 1992 e 2011 abbiano colpito l'Italia
 
Aggiungo alla perla dello stampaggio che ripotavo sopra;
quella dei tanti che dicono che lo spraed e' un falso problema
( che pero', negli ultimi anni, ci ha fatto risparmiare una settantina di miliardi )

Esatto, anche se bisognerebbe dire lo "spread basso", ma si capisce lo stesso.
 
Back
Alto