Scherzi a parte, sinceramente certi discorsi non li capisco: mai come oggi c'è stata un'offerta così valida, interessante, variegata di supercar: ognuna con la sua personalità, la sua storia, le sue caratteristiche peculiari e le sue sfumature che la rendono unica.
Ce n'è per tutti i gusti: Ferrari, Lamborghini, McLaren, Porsche, Aston Martin, la NSX di cui stiamo parlando, oltre alle GT-R e alle Corvette che pur non essendo proprio nello stesso identico segmento di mercato, competono comunque per prestazioni. E non so se le ho citate tutte, non mi metto a far liste esaustive.
L'attuale mercato delle automobili ad altissime prestazioni sembra un meraviglioso negozio di balocchi, dove un appassionato fortunato può davvero ritagliarsi la macchina che meglio si addice alla sua personalità ed alle sue esigenze. Ed è una scelta squisitamente emozionale.
Perché bisogna ridurre tutto sempre ad un concetto di mercato che sarebbe composto solo da pecoroni che comprerebbero con le fette di prosciutto sugli occhi solo in base al marchietto? Sicuramente ci sono molti clienti che agiscono così anche tra gli acquirenti di supercar, così come ce ne sono altri molto competenti. Forse ben più di una volta, vista la quantità di informazioni reperibili oggi, le prove che mettono al microscopio ogni aspetto di queste vetture, i trackdays e i corsi di guida che fanno sì che in molti oggi frequentino le piste.
Insomma, non riduciamo il mondo ad una massa di pecoroni.