<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> ZERO prodotti Fiat all'orizzonte | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

ZERO prodotti Fiat all'orizzonte

Diapo27 ha scritto:
Fiat ha dissipato negli anni tutto un patrimonio di immagine, varietà di prodotti e posizioni di mercato. E' mancata continuità, passione, e il fondamento del toyotismo: il miglioramento continuo; che sembra invece essere straordinariamente stato recepito da gruppo Wag, BMW, Mercedes (Opel e Ford mi paiono su lunghezze d'onda differenti)
Sono d'accordo con chi afferma che non è più possibile (e neppure è molto furbo) seguitare ad impostare il confronto sui segmenti tradizionali. Già il tentativo con Alfa Romeo, mi pare un'impresa difficile.
Dunque, è una una strategia sensata - certamente assoggettabile a dibattiti - quella di cercare delle nicchie comunque di massa e un'identità univoca riconducibile all'Ipod viaggiante (così mi pare che Lapo definì la 500)

La 500 l'anno scorso ha venduto 158.000 auto in Europa, di cui 40.000 in Italia e 38.000 in Gran Bretagna.
Mi chiedo come si possa scrivere con tanta ariosità che vende solo in Italia. Credo che mai nella storia del gruppo ci sia stato un prodotto tanto internazionale.

Il piano industriale è comunque poco ambizioso e sembra teso a mantenere le posizioni attuali (molto basse) magari in un'ottica di maggiore redditività. Se ci fosse stata l'intenzione e la possibilità di apportare un'offensiva nel mercato europeo, quel piano si sarebbe dovuto concretizzare in uno spazio temporale più breve; diciamo entro il 2016, perchè il prossimo anno la GPunto venderà solo dietro ingenti promozioni, e la Panda è in declino commerciale già ora (e questa in effetti ha il suo mercato di elezione nei confini nostrani)
Purtroppo quell'intenzione di portare un'offensiva concreta nel mercato europeo non c'è, mettiamoci il cuore in pace, ormai c'è solo il nordamerica nei loro piani.
 
Diapo27 ha scritto:
Fiat ha dissipato negli anni tutto un patrimonio di immagine, varietà di prodotti e posizioni di mercato. E' mancata continuità, passione, e il fondamento del toyotismo: il miglioramento continuo; che sembra invece essere straordinariamente stato recepito da gruppo Wag, BMW, Mercedes (Opel e Ford mi paiono su lunghezze d'onda differenti)
Sono d'accordo con chi afferma che non è più possibile (e neppure è molto furbo) seguitare ad impostare il confronto sui segmenti tradizionali. Già il tentativo con Alfa Romeo, mi pare un'impresa difficile.
Dunque, è una una strategia sensata - certamente assoggettabile a dibattiti - quella di cercare delle nicchie comunque di massa e un'identità univoca riconducibile all'Ipod viaggiante (così mi pare che Lapo definì la 500)

La 500 l'anno scorso ha venduto 158.000 auto in Europa, di cui 40.000 in Italia e 38.000 in Gran Bretagna.
Mi chiedo come si possa scrivere con tanta ariosità che vende solo in Italia. Credo che mai nella storia del gruppo ci sia stato un prodotto tanto internazionale.

Il piano industriale è comunque poco ambizioso e sembra teso a mantenere le posizioni attuali (molto basse) magari in un'ottica di maggiore redditività. Se ci fosse stata l'intenzione e la possibilità di apportare un'offensiva nel mercato europeo, quel piano si sarebbe dovuto concretizzare in uno spazio temporale più breve; diciamo entro il 2016, perchè il prossimo anno la GPunto venderà solo dietro ingenti promozioni, e la Panda è in declino commerciale già ora (e questa in effetti ha il suo mercato di elezione nei confini nostrani)

Permettimi di quotarti: la tua analisi è lucida, sensata e veritiera. Ovviamente, condivido.
 
Overlandman ha scritto:
Diapo27 ha scritto:
Fiat ha dissipato negli anni tutto un patrimonio di immagine, varietà di prodotti e posizioni di mercato. E' mancata continuità, passione, e il fondamento del toyotismo: il miglioramento continuo; che sembra invece essere straordinariamente stato recepito da gruppo Wag, BMW, Mercedes (Opel e Ford mi paiono su lunghezze d'onda differenti)
Sono d'accordo con chi afferma che non è più possibile (e neppure è molto furbo) seguitare ad impostare il confronto sui segmenti tradizionali. Già il tentativo con Alfa Romeo, mi pare un'impresa difficile.
Dunque, è una una strategia sensata - certamente assoggettabile a dibattiti - quella di cercare delle nicchie comunque di massa e un'identità univoca riconducibile all'Ipod viaggiante (così mi pare che Lapo definì la 500)

La 500 l'anno scorso ha venduto 158.000 auto in Europa, di cui 40.000 in Italia e 38.000 in Gran Bretagna.
Mi chiedo come si possa scrivere con tanta ariosità che vende solo in Italia. Credo che mai nella storia del gruppo ci sia stato un prodotto tanto internazionale.

Il piano industriale è comunque poco ambizioso e sembra teso a mantenere le posizioni attuali (molto basse) magari in un'ottica di maggiore redditività. Se ci fosse stata l'intenzione e la possibilità di apportare un'offensiva nel mercato europeo, quel piano si sarebbe dovuto concretizzare in uno spazio temporale più breve; diciamo entro il 2016, perchè il prossimo anno la GPunto venderà solo dietro ingenti promozioni, e la Panda è in declino commerciale già ora (e questa in effetti ha il suo mercato di elezione nei confini nostrani)
Purtroppo quell'intenzione di portare un'offensiva concreta nel mercato europeo non c'è, mettiamoci il cuore in pace, ormai c'è solo il nordamerica nei loro piani.

E' ovvio: il mercato Europeo ha dimezzato le vendite e non si vedono segni di ripresa, anzi...Al contrario, in altri "lidi" (Americhe e Asia) le cose vanno decisamente meglio. Avendo poche risorse da investire che, quindi, obbligano a delle scelte...
 
Ma se Alfa punta a competere con le tedesche e Fiat alle "auto di nicchia", chi farà le auto generaliste?

Come ci si può pensare di abbandonare il segmento B che è stato sempre il cavallo di battaglia di Fiat?

La Punto, auto azzeccatissima, che dopo 10 anni ancora vende e non sfigura rispetto a concorrenti più moderne, chi la rimpiazzerà?
La Punto è un'auto per un neopatentato, per una mamma, per un papà, per il pensionato. Può essere un'ottima aziendale, una van...

La 500 non coprirà sicuramente tutte queste fasce di mercato.
Poi se la fanno sgraziata come hanno fatto la 500L siamo a posto!
 
Rick.2000 ha scritto:
Ma se Alfa punta a competere con le tedesche e Fiat alle "auto di nicchia", chi farà le auto generaliste?

Come ci si può pensare di abbandonare il segmento B che è stato sempre il cavallo di battaglia di Fiat?

La Punto, auto azzeccatissima, che dopo 10 anni ancora vende e non sfigura rispetto a concorrenti più moderne, chi la rimpiazzerà?
La Punto è un'auto per un neopatentato, per una mamma, per un papà, per il pensionato. Può essere un'ottima aziendale, una van...

La 500 non coprirà sicuramente tutte queste fasce di mercato.
Poi se la fanno sgraziata come hanno fatto la 500L siamo a posto!

La nuova Punto era già pronta e poteva debuttare nel 2013. E' stata una scelta precisa di Marchionne quella di bloccare tutto. A suo dire, non ha senso investire per fare una vettura bella e nuova per poi doverla subito svendere, come è successo (da esempio portato da lui) alla Peugeot 208. In un mercato che sembra essere attento solo al prezzo (B Europeo), va bene (sempre secondo M.) ancora la punto attuale. Sempre per motivare le sue scelte, ha parlato anche di Panda ribadendo la qualità del prodotto e gli investimenti fatti che, però, non hanno portato i frutti sperati per via dell'attuale situazione di mercato.
Per farla breve, alla luce di tutto ciò, il "signore col maglione" ha deciso che l'unica soluzione è uscire dai brand generalisti perché si perdono solo soldi.
Da qui, nasce il progetto "500 family" e, con ogni probabilità, la sostituta della punto sarà una 500 a 5 porte. L'obbiettivo non è incrementare quote e numeri, ma la marginalità.
Dopo di che, si può condividere o meno, ognuno ha le sue opinioni, certo...ma il discorso ha un suo senso e si può capire...scelte!
Staremo a vedere...
 
Credo che la 500 5p, che sostituirà nelle previsioni la punto, coprirà una vasta gamma di esigenze e prezzi.
Come da politica fiat, anche se sarà di natura più sfiziosa rispetto all'attuale punto, offrirà senz'altro una gamma molto articolata per versioni e motorizzazioni e pertanto prezzi.
Per cui il segmento b non sarà affatto abbandonato, semplicemente si cercherà di sfruttare le diverse disponibilità finanziarie caratterizzando il prodotto....famiglie a basso reddito = motorizzazioni e allestimenti semplificati, figli di papà = allestimenti di lusso e motorizzazioni evolute.
 
Le auto cd. generaliste non saranno più retaggio dei costruttori tradizionali; probabile che ne entreranno in scena nuovi, o che ci saranno degli accordi - come già oggi - tra varie Case per creare modelli "comuni", condividendo spese (e anche componenti, ovvio).
La vendita dell'auto del segmento A e B, nella quale tradizionalmente Fiat la faceva da padrone qui in Italia, è sempre stata poco remunerativa per le CAse, perché deve rispondere a esigenze molto elevate - abitabilità, economia, dotazioni complete, sicurezza, linea - e pure costare poco!
Il margine di guadagno delle CAse si è via via ridotto, e oggi vive agevolmente solo chi ha anche un alto di gamma che consente guadagni soddisfacenti: non Fiat, certo.
Quindi, generalismo addio: o riesci a crearle "sfiziose", per cui ti puoi permettere anche un prezzo un po' più elevato, o ... kaputt. 8)
 
hewie ha scritto:
La nuova Punto era già pronta e poteva debuttare nel 2013. E' stata una scelta precisa di Marchionne quella di bloccare tutto. A suo dire, non ha senso investire per fare una vettura bella e nuova per poi doverla subito svendere, come è successo (da esempio portato da lui) alla Peugeot 208.......
quando l'ho già sentita questa cosa....................?

ah, si, per la lancia lybra!

e se non ricordo male poco dopo anche per l'alfa 166!

bello, rincuora sapere che sostituiranno tra alcuni anni un'auto ormai vecchia con una già invecchiata :rolleyes:

cambiano i manager ma non le strategie, dunque?
 
hewie ha scritto:
E' ovvio: il mercato Europeo ha dimezzato le vendite e non si vedono segni di ripresa, anzi...Al contrario, in altri "lidi" (Americhe e Asia) le cose vanno decisamente meglio. Avendo poche risorse da investire che, quindi, obbligano a delle scelte...
Quindi dobbiamo desumere che in Vw, Ford, Opel, Psa, Renault ecc.. abbiamo maniche di imbecilli che insistono a buttare quattrini nel pozzo investendo nella ricerca e nel rinnovamento delle gamme, la verità è che da una parte abbiamo gruppi che credono in ciò che fanno, dall'altra abbiamo un uomo di finanza e banche (Marchionne) che pensa al solo profitto immediato, e i risultati si vedono tutti, e se non cambia registro anche in America le cose tra poco andranno malissimo.
Troppo comodo usare l'alibi del mercato in contrazione per disinvestire distruggendo posti di lavoro.
 
hewie ha scritto:
Overlandman ha scritto:
Diapo27 ha scritto:
Fiat ha dissipato negli anni tutto un patrimonio di immagine, varietà di prodotti e posizioni di mercato. E' mancata continuità, passione, e il fondamento del toyotismo: il miglioramento continuo; che sembra invece essere straordinariamente stato recepito da gruppo Wag, BMW, Mercedes (Opel e Ford mi paiono su lunghezze d'onda differenti)
Sono d'accordo con chi afferma che non è più possibile (e neppure è molto furbo) seguitare ad impostare il confronto sui segmenti tradizionali. Già il tentativo con Alfa Romeo, mi pare un'impresa difficile.
Dunque, è una una strategia sensata - certamente assoggettabile a dibattiti - quella di cercare delle nicchie comunque di massa e un'identità univoca riconducibile all'Ipod viaggiante (così mi pare che Lapo definì la 500)

La 500 l'anno scorso ha venduto 158.000 auto in Europa, di cui 40.000 in Italia e 38.000 in Gran Bretagna.
Mi chiedo come si possa scrivere con tanta ariosità che vende solo in Italia. Credo che mai nella storia del gruppo ci sia stato un prodotto tanto internazionale.

Il piano industriale è comunque poco ambizioso e sembra teso a mantenere le posizioni attuali (molto basse) magari in un'ottica di maggiore redditività. Se ci fosse stata l'intenzione e la possibilità di apportare un'offensiva nel mercato europeo, quel piano si sarebbe dovuto concretizzare in uno spazio temporale più breve; diciamo entro il 2016, perchè il prossimo anno la GPunto venderà solo dietro ingenti promozioni, e la Panda è in declino commerciale già ora (e questa in effetti ha il suo mercato di elezione nei confini nostrani)
Purtroppo quell'intenzione di portare un'offensiva concreta nel mercato europeo non c'è, mettiamoci il cuore in pace, ormai c'è solo il nordamerica nei loro piani.

E' ovvio: il mercato Europeo ha dimezzato le vendite e non si vedono segni di ripresa, anzi...Al contrario, in altri "lidi" (Americhe e Asia) le cose vanno decisamente meglio. Avendo poche risorse da investire che, quindi, obbligano a delle scelte...
Un uomo di finanza dovrebbe sapere che un mercato che continua a perdere prima o poi dovra' risalire (almeno in parte) e viceversa uno che continua a salire prima o poi si saturera'.
In buona sostanza ci sono pochi soldi e quei pochi li stanno investendo nell'Alfa Romeo. Le fabbriche Fiat in Europa non sono tante e quindi mirano a raggiungere un buon livello produttivo puntando su prodotti piu' remunerativi. Bisognera' vedere cosa ne pensera' la clientela.
A posteriori mi sembra di poter dire che e' stato un errore spostare a Pomigliano la produzione della Panda. Forse era meglio se fosse rimasta nella piu' economica Polonia, lasciando magari libero lo stabilimento italiano per la produzione di una nuova Punto/ 500 5 porte o della futura Bravo del 2016 che invece dovrebbe essere assemblata i Turchia.
Il quadro e' molto complesso, ma le scelte fatte non mi convincono.
 
Overlandman ha scritto:
hewie ha scritto:
E' ovvio: il mercato Europeo ha dimezzato le vendite e non si vedono segni di ripresa, anzi...Al contrario, in altri "lidi" (Americhe e Asia) le cose vanno decisamente meglio. Avendo poche risorse da investire che, quindi, obbligano a delle scelte...
Quindi dobbiamo desumere che in Vw, Ford, Opel, Psa, Renault ecc.. abbiamo maniche di imbecilli che insistono a buttare quattrini nel pozzo investendo nella ricerca e nel rinnovamento delle gamme, la verità è che da una parte abbiamo gruppi che credono in ciò che fanno, dall'altra abbiamo un uomo di finanza e banche (Marchionne) che pensa al solo profitto immediato, e i risultati si vedono tutti, e se non cambia registro anche in America le cose tra poco andranno malissimo.
Troppo comodo usare l'alibi del mercato in contrazione per disinvestire distruggendo posti di lavoro.

Sono scelte:
I marchi da te citati hanno preferito continuare ad investire nel prodotto anche in Europa, anche se, purtroppo per loro, qualcuno si sta leccando le ferite per questo (vedi PSA, per esempio). La Fiat ha investito nella scalata a Chrysler (ed è in utile).
Chi ha torto o ragione, ce lo diranno il tempo e il mercato...non si tratta di stabilire chi è imbecille o no, sono "semplicemente" scelte aziendali! Cosi è se vi pare...
 
stefano_68 ha scritto:
Le auto cd. generaliste non saranno più retaggio dei costruttori tradizionali; probabile che ne entreranno in scena nuovi, o che ci saranno degli accordi - come già oggi - tra varie Case per creare modelli "comuni", condividendo spese (e anche componenti, ovvio).
La vendita dell'auto del segmento A e B, nella quale tradizionalmente Fiat la faceva da padrone qui in Italia, è sempre stata poco remunerativa per le CAse, perché deve rispondere a esigenze molto elevate - abitabilità, economia, dotazioni complete, sicurezza, linea - e pure costare poco!
Il margine di guadagno delle CAse si è via via ridotto, e oggi vive agevolmente solo chi ha anche un alto di gamma che consente guadagni soddisfacenti: non Fiat, certo.
Quindi, generalismo addio: o riesci a crearle "sfiziose", per cui ti puoi permettere anche un prezzo un po' più elevato, o ... kaputt. 8)

Esatto: le cose stanno proprio cosi. Con buona pace di chi non lo vuol capire... :rolleyes:
 
hewie ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
Le auto cd. generaliste non saranno più retaggio dei costruttori tradizionali; probabile che ne entreranno in scena nuovi, o che ci saranno degli accordi - come già oggi - tra varie Case per creare modelli "comuni", condividendo spese (e anche componenti, ovvio).
La vendita dell'auto del segmento A e B, nella quale tradizionalmente Fiat la faceva da padrone qui in Italia, è sempre stata poco remunerativa per le CAse, perché deve rispondere a esigenze molto elevate - abitabilità, economia, dotazioni complete, sicurezza, linea - e pure costare poco!
Il margine di guadagno delle CAse si è via via ridotto, e oggi vive agevolmente solo chi ha anche un alto di gamma che consente guadagni soddisfacenti: non Fiat, certo.
Quindi, generalismo addio: o riesci a crearle "sfiziose", per cui ti puoi permettere anche un prezzo un po' più elevato, o ... kaputt. 8)
Esatto: le cose stanno proprio cosi. Con buona pace di chi non lo vuol capire... :rolleyes:
Concordo anch'io.
Tra i generalisti il gruppo Vw e' quello che ha impostato le migliori sinergie e direi che ha preso spunto dalla Fiat degli ultimi anni 80, che fu una delle prime a capire che era necessario distribuire su piu' marchi e modelli i costi di sviluppo e industrializzazione.
 
danilorse ha scritto:
Tra i generalisti il gruppo Vw e' quello che ha impostato le migliori sinergie e direi che ha preso spunto dalla Fiat degli ultimi anni 80, che fu una delle prime a capire che era necessario distribuire su piu' marchi e modelli i costi di sviluppo e industrializzazione.
Sì, alla luce delle nuove tecnologie, gruppo Vw riesce a condividere la piattaforma MQB su vari modelli, variandone però le misure a seconda delle esigenze. In tal modo, i vantaggi sono costi ridotti, pur a fronte di auto non gemelle omozigote, cui al massimo veniva cambiata l'acconciatura :?
 
stefano_68 ha scritto:
Le auto cd. generaliste non saranno più retaggio dei costruttori tradizionali; probabile che ne entreranno in scena nuovi, o che ci saranno degli accordi - come già oggi - tra varie Case per creare modelli "comuni", condividendo spese (e anche componenti, ovvio).
La vendita dell'auto del segmento A e B, nella quale tradizionalmente Fiat la faceva da padrone qui in Italia, è sempre stata poco remunerativa per le CAse, perché deve rispondere a esigenze molto elevate - abitabilità, economia, dotazioni complete, sicurezza, linea - e pure costare poco!
Il margine di guadagno delle CAse si è via via ridotto, e oggi vive agevolmente solo chi ha anche un alto di gamma che consente guadagni soddisfacenti: non Fiat, certo.
Quindi, generalismo addio: o riesci a crearle "sfiziose", per cui ti puoi permettere anche un prezzo un po' più elevato, o ... kaputt. 8)

Dobbiamo ancora verificare la validità di questa politica che in teoria è "giusta".
Io noto che altri Costruttori generalisti, fanno delle politiche diverse ma per certi versi convergenti.
Puntano sulla diversificazione dei modelli presentandoli in versione berlina, suv, wagon, etc. Fanno anche accordi con altre Case per condividere e produrre nuovi modelli: penso soprattutto ai francesi.
 
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