<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> ZERO prodotti Fiat all'orizzonte | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

ZERO prodotti Fiat all'orizzonte

Frankie71iceman ha scritto:
renexx ha scritto:
Ma anche no, il mercato è il giudice supremo ed il verdetto è stato chiaro.

Non sono molto d'accordo su questo. Il verdetto del mercato è stato che la Delta non è stata un'auto apprezzata, per una serie di motivi...ciò non toglie che di per sè il prodotto sia valido: è una macchina spaziosa, confortevole, rifinita adeguatamente (le concorrenti dell'epoca non erano tanto meglio), con un'ampia gamma di motori (all'inizio c'erano i 1.4 turbo da 120 e 140 cv, il 1.8 da 200 cv a benza, 1.4 120 GPL, 1.6 120 e poi anche 105, 2.0 165cv e 1.9 TST 190cv diesel), il cambio automatico disponibile sia su benzina che diesel (un mezzo miracolo, in casa Fiat...), con allestimenti all'altezza delle concorrenti, decisamente affidabile (come la cugina Bravo), abbastanza parca nei consumi...il tutto venduto a un prezzo inizialmente corretto, specialmente al netto degli sconti concessionario. Insomma, non certo l'auto perfetta, ma un modello onesto, il cui maggior difetto probabilmente è stato quello di essere pensato per un target di pubblico troppo specifico, cioè i mangiachilometri tipo agenti di commercio, rappresentanti di vendita ecc, gente che di solito gira con Mercedes, Audi e BMW...Insomma, gente che la vedeva come qualcosa di inferiore, mentre il padre di famiglia che avrebbe voluto una Bravo SW o monovolume la considerava qualcosa di "troppo"..Per conquistare la prima categoria si sarebbe dovuto puntare su contenuti migliori (pianali di derivazione 159 invece che Bravo, per esempio), mentre per conquistare la seconda si sarebbe dovuto pensare a una versione SW...invece, visti gli scarsi risultati, il modello è stato abbandonato.

Non discuto l'insuccesso della Delta, ma lo imputo più alla sciagurata gestione (non proprio una novità, oltretutto) del prodotto più che a gravi difetti insiti...

L'insuccesso della Delta è stato clamoroso, uno dei casi in cui il giudizio dei consumatori è stato impietoso. Le qualità che tu le attribuisci, nessuna di spicco nella categoria, possono ritrovarsi in tanta parte della concorrenza.
Il prodotto nel suo complesso non ha convinto, questo è un dato di fatto; ad oggi un'erede dovrebbe ripartire da zero, rendendo gli investimenti ancor più onerosi. E Marchionne ha detto, più e più volte a chiare lettere, che non ne vale la pena (ed una volta tanto, sono d'accordo).
 
stefano_68 ha scritto:
Overlandman ha scritto:
Il problema è sempre lo stesso, in Europa fuori dall'Italia con un mercato in recessione profonda, non vendono, e il trend non mi pare sovvertibile, l'innovazione non si vede, il "marchio" 500 non può reggere l'intero mercato Fiat, come l'Alfa non può sostenersi sulla sola Giulietta.
Le teorie di Marchionne, intrise di sola finanza e non di industria, hanno pagato all'inizio ma adesso iniziano a mostrare tutti i limiti.
Se i concessionari non hanno fiducia un motivo ci sarà.
A questo punto non è la pura innovazione che conterebbe, nemmeno se Fiat avesse la disponibilità economica per proporla (cosa che non è, direi). Potrebbe contare un prodotto azzeccato, faccio un esempio, come fece Nissan con Qashqai, che soprese tutti (Nissan stessa), fece decollare le vendite e creò un nuovo segmento. Ma è una cosa che accade spot, e cmq dovrebbe essere seguita da mosse altrettanto azzeccate, per non rimanere un successo a sè stante.
Il marchio 500 a mio avviso se gestito bene potrebbe reggere il mercato, anzi, dirò di più: potrebbe oscurare quello Fiat, perché no? NOn è blasfemia, è realismo, se ciò portasse lavoro e benessere.
Perdonami ma non sono d'accordo con la tua analisi, come dici giustamente Nissan ha azzeccato il prodotto con la Qashqai, e in questo caso il coraggio di un marchio generalista come Nissan, noto solo per la Micra, è stato premiato, ma dietro c'è stato un gran lavoro di ricerca e ingegnerizzazione del prodotto, Fiat invece vuole continuare a fare solo cassa e non riesce nemmeno a sfruttare ciò che di buono ha in casa, prendiamo la Bravo, cosa ci voleva a farne una versione sw, visto che la meccanica è uguale a quella della Stilo, che esisteva appunto anche sw e vendeva quasi solo in quella versione? Invece no, segmento lasciato sguarnito con le straniere, soprattutto Ford, Opel e Renault a fare man bassa.
Puntare poi solo sul marchio 500 mi sembra portare frutti solo in Italia, ma dimmi che lavoro porta in Italia visto che i modelli 500 sono prodotti in Polonia e Serbia?
 
renexx ha scritto:
mommotti ha scritto:
Ma porca miseria, il suv l'ha proposto Suzuki (e io l'ho comprato), con motorizzazione fiat, ma perchè hanno mollato pure lì? Quel poco di buono lo stanno abbandonando!!!! .

Veramente, è appena uscito il Renegade, e sta per uscire la 500X, quindi i suv compatti ci sono.

Si ma c'hanno messo secoli.....il segmento dei suv compatti è stato spolpato completamente da Nissan e altre, fiat si affaccia alla finestra nel 2014.....a fine 2014. Quando altre case hanno lautamente banchettato. Non si fanno grandi profitti quando ormai il segmento è presidiato da tutti!!!!
 
renexx ha scritto:
Frankie71iceman ha scritto:
renexx ha scritto:
Ma anche no, il mercato è il giudice supremo ed il verdetto è stato chiaro.

Non sono molto d'accordo su questo. Il verdetto del mercato è stato che la Delta non è stata un'auto apprezzata, per una serie di motivi...ciò non toglie che di per sè il prodotto sia valido: è una macchina spaziosa, confortevole, rifinita adeguatamente (le concorrenti dell'epoca non erano tanto meglio), con un'ampia gamma di motori (all'inizio c'erano i 1.4 turbo da 120 e 140 cv, il 1.8 da 200 cv a benza, 1.4 120 GPL, 1.6 120 e poi anche 105, 2.0 165cv e 1.9 TST 190cv diesel), il cambio automatico disponibile sia su benzina che diesel (un mezzo miracolo, in casa Fiat...), con allestimenti all'altezza delle concorrenti, decisamente affidabile (come la cugina Bravo), abbastanza parca nei consumi...il tutto venduto a un prezzo inizialmente corretto, specialmente al netto degli sconti concessionario. Insomma, non certo l'auto perfetta, ma un modello onesto, il cui maggior difetto probabilmente è stato quello di essere pensato per un target di pubblico troppo specifico, cioè i mangiachilometri tipo agenti di commercio, rappresentanti di vendita ecc, gente che di solito gira con Mercedes, Audi e BMW...Insomma, gente che la vedeva come qualcosa di inferiore, mentre il padre di famiglia che avrebbe voluto una Bravo SW o monovolume la considerava qualcosa di "troppo"..Per conquistare la prima categoria si sarebbe dovuto puntare su contenuti migliori (pianali di derivazione 159 invece che Bravo, per esempio), mentre per conquistare la seconda si sarebbe dovuto pensare a una versione SW...invece, visti gli scarsi risultati, il modello è stato abbandonato.

Non discuto l'insuccesso della Delta, ma lo imputo più alla sciagurata gestione (non proprio una novità, oltretutto) del prodotto più che a gravi difetti insiti...

L'insuccesso della Delta è stato clamoroso, uno dei casi in cui il giudizio dei consumatori è stato impietoso. Le qualità che tu le attribuisci, nessuna di spicco nella categoria, possono ritrovarsi in tanta parte della concorrenza.
Il prodotto nel suo complesso non ha convinto, questo è un dato di fatto; ad oggi un'erede dovrebbe ripartire da zero, rendendo gli investimenti ancor più onerosi. E Marchionne ha detto, più e più volte a chiare lettere, che non ne vale la pena (ed una volta tanto, sono d'accordo).
E' ovvio che Fiat si trova in una situazione un po' Kafkiana, con una penetrazione nel mercato europeo del gruppo, Italia esclusa, quasi a livello di Volvo, che però è un marchio premium con maggiore redditività, pertanto è chiaro che qualsiasi investimento per rinnovare la gamma venga vista da Marchionne come una spesa inutile ed insostenibile, ma così facendo Fiat rischia di scomparire del tutto, in quanto fra qualche anno la gamma sarà obsoleta e non concorrenziale neppure in Italia.
 
mommotti ha scritto:
renexx ha scritto:
mommotti ha scritto:
Ma porca miseria, il suv l'ha proposto Suzuki (e io l'ho comprato), con motorizzazione fiat, ma perchè hanno mollato pure lì? Quel poco di buono lo stanno abbandonando!!!! .

Veramente, è appena uscito il Renegade, e sta per uscire la 500X, quindi i suv compatti ci sono.

Si ma c'hanno messo secoli.....il segmento dei suv compatti è stato spolpato completamente da Nissan e altre, fiat si affaccia alla finestra nel 2014.....a fine 2014. Quando altre case hanno lautamente banchettato. Non si fanno grandi profitti quando ormai il segmento è presidiato da tutti!!!!

Colpevole ritardo, ovvio, ma ora c'è l'onda lunga della 500L che è possibile sfruttare. Inoltre, alcune best-seller come Mokka, 2008, Captur si sono affacciate sul mercato da breve, dimostrando che il settore dei suv è ancora in espansione (a discapito di altre tipologie, va da sè).
 
renexx ha scritto:
L'insuccesso della Delta è stato clamoroso, uno dei casi in cui il giudizio dei consumatori è stato impietoso. Le qualità che tu le attribuisci, nessuna di spicco nella categoria, possono ritrovarsi in tanta parte della concorrenza.
Il prodotto nel suo complesso non ha convinto, questo è un dato di fatto; ad oggi un'erede dovrebbe ripartire da zero, rendendo gli investimenti ancor più onerosi. E Marchionne ha detto, più e più volte a chiare lettere, che non ne vale la pena (ed una volta tanto, sono d'accordo).
sono d'accordo con te su delta e bravo, che alla fine non eccellono in niente, ma rientrano nella media della categoria.
(la delta non potrà mai essere intesa come una sw, a partire dalla soglia di carico alta 20 cm più della concorrenza e parecchio stretta in basso, occasione persa, bastava riprendere la ribaltina di stilo e mareasw... :rolleyes: )

non sono però d'accordo sulla "ripartenza da zero".
ormai tutte le auto FCA del segmento sono basate sulla giulietta, quindi il punto di partenza esiste.
anche la viaggio non è venuta fuori dal nulla.

manca la volontà e soprattutto l'intenzione di fare questo tipo di investimento.
 
Overlandman ha scritto:
E' ovvio che Fiat si trova in una situazione un po' Kafkiana, con una penetrazione nel mercato europeo del gruppo, Italia esclusa, quasi a livello di Volvo, che però è un marchio premium con maggiore redditività, pertanto è chiaro che qualsiasi investimento per rinnovare la gamma venga vista da Marchionne come una spesa inutile ed insostenibile, ma così facendo Fiat rischia di scomparire del tutto, in quanto fra qualche anno la gamma sarà obsoleta e non concorrenziale neppure in Italia.

Una spesa "inutile ed insostenibile" sarebbe quella di cercare un rilancio di un marchio (come Lancia) o anche solo di alcuni prodotti ormai decotti.
Per cui, la scommessa, meno rischiosa, di Marchionne, è quella di puntare su prodotti più accattivanti e meno generalisti, per non patire la diretta concorrenza dei competitors. Prodotti come la 500, la 500L e la prossima 500X in qualche modo si sottraggono al confronto diretto, puntando sullo stile e sull'unicità della proposta (con tutta la parzialità e i distinguo che si vogliono); una berlina seg. C, progettata con i canoni "tradizionali", per esempio, avrebbe da scannarsi con la miglior produzione europea, con esiti, come Delta e Bravo hanno appena finito di dimostrare, tutt'altro che certi.
 
NEWsuper5 ha scritto:
non sono però d'accordo sulla "ripartenza da zero".
ormai tutte le auto FCA del segmento sono basate sulla giulietta, quindi il punto di partenza esiste.
anche la viaggio non è venuta fuori dal nulla.
.

Da zero in quanto non esiste un "patrimonio" di qualità, immagine, prodotto e clientela da trasferire su un nuovo modello. Bisognerebbe rubare tutti i nuovi acquirenti alla concorrenza, che propone prodotti anche di alto livello (penso alla 308, ma non solo), con qualcosa di superiore, e sai quanti soldi...

P.S. Marchionne non ha reputato nemmeno conveniente importarla, la Viaggio, figurati...
 
renexx ha scritto:
NEWsuper5 ha scritto:
non sono però d'accordo sulla "ripartenza da zero".
ormai tutte le auto FCA del segmento sono basate sulla giulietta, quindi il punto di partenza esiste.
anche la viaggio non è venuta fuori dal nulla.
.
Da zero in quanto non esiste un "patrimonio" di qualità, immagine, prodotto e clientela da trasferire su un nuovo modello. Bisognerebbe rubare tutti i nuovi acquirenti alla concorrenza, che propone prodotti anche di alto livello (penso alla 308, ma non solo), con qualcosa di superiore, e sai quanti soldi...

P.S. Marchionne non ha reputato nemmeno conveniente importarla, la Viaggio, figurati...
non avevo capito che ti stavi riferendo all'immagine del modello,in questo caso si, concordo.
la viaggio non è adeguata per il nostro mercato (Italia), come non lo è la C4 4 porte, sua diretta rivale ;)
 
stefano_68 ha scritto:
.....
E difatti Delta, così come Bravo, una erede diretta non la avranno più. Piuttosto che perderci, insisto :? &#55357;&#56841;
In realta' nel nuovo piano FCA la nuova Bravo e' prevista per il 2016.
Mentre la Delta e' destinata a rimanere senza erede.
 
renexx ha scritto:
Overlandman ha scritto:
E' ovvio che Fiat si trova in una situazione un po' Kafkiana, con una penetrazione nel mercato europeo del gruppo, Italia esclusa, quasi a livello di Volvo, che però è un marchio premium con maggiore redditività, pertanto è chiaro che qualsiasi investimento per rinnovare la gamma venga vista da Marchionne come una spesa inutile ed insostenibile, ma così facendo Fiat rischia di scomparire del tutto, in quanto fra qualche anno la gamma sarà obsoleta e non concorrenziale neppure in Italia.

Una spesa "inutile ed insostenibile" sarebbe quella di cercare un rilancio di un marchio (come Lancia) o anche solo di alcuni prodotti ormai decotti.
Per cui, la scommessa, meno rischiosa, di Marchionne, è quella di puntare su prodotti più accattivanti e meno generalisti, per non patire la diretta concorrenza dei competitors. Prodotti come la 500, la 500L e la prossima 500X in qualche modo si sottraggono al confronto diretto, puntando sullo stile e sull'unicità della proposta (con tutta la parzialità e i distinguo che si vogliono); una berlina seg. C, progettata con i canoni "tradizionali", per esempio, avrebbe da scannarsi con la miglior produzione europea, con esiti, come Delta e Bravo hanno appena finito di dimostrare, tutt'altro che certi.

Il ragionamento non fa una piega. Però mi chiedo può bastare a sostenere un intero Marchio solo "specializzarsi" in 500?
 
GenLee ha scritto:
renexx ha scritto:
Overlandman ha scritto:
E' ovvio che Fiat si trova in una situazione un po' Kafkiana, con una penetrazione nel mercato europeo del gruppo, Italia esclusa, quasi a livello di Volvo, che però è un marchio premium con maggiore redditività, pertanto è chiaro che qualsiasi investimento per rinnovare la gamma venga vista da Marchionne come una spesa inutile ed insostenibile, ma così facendo Fiat rischia di scomparire del tutto, in quanto fra qualche anno la gamma sarà obsoleta e non concorrenziale neppure in Italia.

Una spesa "inutile ed insostenibile" sarebbe quella di cercare un rilancio di un marchio (come Lancia) o anche solo di alcuni prodotti ormai decotti.
Per cui, la scommessa, meno rischiosa, di Marchionne, è quella di puntare su prodotti più accattivanti e meno generalisti, per non patire la diretta concorrenza dei competitors. Prodotti come la 500, la 500L e la prossima 500X in qualche modo si sottraggono al confronto diretto, puntando sullo stile e sull'unicità della proposta (con tutta la parzialità e i distinguo che si vogliono); una berlina seg. C, progettata con i canoni "tradizionali", per esempio, avrebbe da scannarsi con la miglior produzione europea, con esiti, come Delta e Bravo hanno appena finito di dimostrare, tutt'altro che certi.

Il ragionamento non fa una piega. Però mi chiedo può bastare a sostenere un intero Marchio solo "specializzarsi" in 500?

Lo sapremo solo vivendo.
FCA ormai ha sede all'estero, il grosso della produzione e dei mercati li ha in America (sia del sud che del nord), per cui il rischio (per la proprietà) è relativo.
Nelle intenzioni, la Fiat dovrebbe essere non più da grandi volumi, meno generalista, quindi, ma dovrebbe diventare un po' più modaiola e redditizia, in una fascia di mercato (una nicchia) un po' più al riparo dai venti della crisi europea.
 
renexx ha scritto:
Overlandman ha scritto:
E' ovvio che Fiat si trova in una situazione un po' Kafkiana, con una penetrazione nel mercato europeo del gruppo, Italia esclusa, quasi a livello di Volvo, che però è un marchio premium con maggiore redditività, pertanto è chiaro che qualsiasi investimento per rinnovare la gamma venga vista da Marchionne come una spesa inutile ed insostenibile, ma così facendo Fiat rischia di scomparire del tutto, in quanto fra qualche anno la gamma sarà obsoleta e non concorrenziale neppure in Italia.

Una spesa "inutile ed insostenibile" sarebbe quella di cercare un rilancio di un marchio (come Lancia) o anche solo di alcuni prodotti ormai decotti.
Per cui, la scommessa, meno rischiosa, di Marchionne, è quella di puntare su prodotti più accattivanti e meno generalisti, per non patire la diretta concorrenza dei competitors. Prodotti come la 500, la 500L e la prossima 500X in qualche modo si sottraggono al confronto diretto, puntando sullo stile e sull'unicità della proposta (con tutta la parzialità e i distinguo che si vogliono); una berlina seg. C, progettata con i canoni "tradizionali", per esempio, avrebbe da scannarsi con la miglior produzione europea, con esiti, come Delta e Bravo hanno appena finito di dimostrare, tutt'altro che certi.
Come la giri la giri, le 500 le vendi solo in Italia e vengono prodotte in Polonia e Serbia, in Germania te le tirano letteralmente dietro, ma ne vendono pochissime, Jeep e Chrysler idem con patate, nessuno compera una Jeep Cherokee al prezzo di una porsche macan o di un Bmw X3, il rilancio Alfa è sempre più una chimera, ormai il re (Marchionne) è nudo, deve solo avere il coraggio di dire che se ne vanno dall'Europa o, meglio, dall'Italia
 
Overlandman ha scritto:
renexx ha scritto:
Overlandman ha scritto:
E' ovvio che Fiat si trova in una situazione un po' Kafkiana, con una penetrazione nel mercato europeo del gruppo, Italia esclusa, quasi a livello di Volvo, che però è un marchio premium con maggiore redditività, pertanto è chiaro che qualsiasi investimento per rinnovare la gamma venga vista da Marchionne come una spesa inutile ed insostenibile, ma così facendo Fiat rischia di scomparire del tutto, in quanto fra qualche anno la gamma sarà obsoleta e non concorrenziale neppure in Italia.

Una spesa "inutile ed insostenibile" sarebbe quella di cercare un rilancio di un marchio (come Lancia) o anche solo di alcuni prodotti ormai decotti.
Per cui, la scommessa, meno rischiosa, di Marchionne, è quella di puntare su prodotti più accattivanti e meno generalisti, per non patire la diretta concorrenza dei competitors. Prodotti come la 500, la 500L e la prossima 500X in qualche modo si sottraggono al confronto diretto, puntando sullo stile e sull'unicità della proposta (con tutta la parzialità e i distinguo che si vogliono); una berlina seg. C, progettata con i canoni "tradizionali", per esempio, avrebbe da scannarsi con la miglior produzione europea, con esiti, come Delta e Bravo hanno appena finito di dimostrare, tutt'altro che certi.
Come la giri la giri, le 500 le vendi solo in Italia e vengono prodotte in Polonia e Serbia, in Germania te le tirano letteralmente dietro, ma ne vendono pochissime, Jeep e Chrysler idem con patate, nessuno compera una Jeep Cherokee al prezzo di una porsche macan o di un Bmw X3, il rilancio Alfa è sempre più una chimera, ormai il re (Marchionne) è nudo, deve solo avere il coraggio di dire che se ne vanno dall'Europa o, meglio, dall'Italia
Mettiamo un po' di ordine.
Prima di tutto l'Italia assorbe solo il 25% della produzione europea della 500, il restante 75% e' venduto nel resto dell'unione.
Sul discorso Alfa hanno deciso di giocarsi tutte le disponibilita' economiche. Se falliscono rischia di saltare tutto.
In questo momento sembra che gli affari li riescono a fare solo in nord america, perche' anche in sud america, nonostante gli alti livelli di vendite, i guadagni sono molto scarsi, anzi nel 2013 hanno avuto perdite.
Tra poco piu' di un anno ne sapremo di piu'.
 
Fiat ha dissipato negli anni tutto un patrimonio di immagine, varietà di prodotti e posizioni di mercato. E' mancata continuità, passione, e il fondamento del toyotismo: il miglioramento continuo; che sembra invece essere straordinariamente stato recepito da gruppo Wag, BMW, Mercedes (Opel e Ford mi paiono su lunghezze d'onda differenti)
Sono d'accordo con chi afferma che non è più possibile (e neppure è molto furbo) seguitare ad impostare il confronto sui segmenti tradizionali. Già il tentativo con Alfa Romeo, mi pare un'impresa difficile.
Dunque, è una una strategia sensata - certamente assoggettabile a dibattiti - quella di cercare delle nicchie comunque di massa e un'identità univoca riconducibile all'Ipod viaggiante (così mi pare che Lapo definì la 500)

La 500 l'anno scorso ha venduto 158.000 auto in Europa, di cui 40.000 in Italia e 38.000 in Gran Bretagna.
Mi chiedo come si possa scrivere con tanta ariosità che vende solo in Italia. Credo che mai nella storia del gruppo ci sia stato un prodotto tanto internazionale.

Il piano industriale è comunque poco ambizioso e sembra teso a mantenere le posizioni attuali (molto basse) magari in un'ottica di maggiore redditività. Se ci fosse stata l'intenzione e la possibilità di apportare un'offensiva nel mercato europeo, quel piano si sarebbe dovuto concretizzare in uno spazio temporale più breve; diciamo entro il 2016, perchè il prossimo anno la GPunto venderà solo dietro ingenti promozioni, e la Panda è in declino commerciale già ora (e questa in effetti ha il suo mercato di elezione nei confini nostrani)
 
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