Poi non lamentiamoci e non diamo dei venduti a chi non sappiamo dare lavoro.
75TURBO-TP ha scritto:Venduto? :shock:MultiJet150 ha scritto:Si lo so, l'ha disegnata quel venduto di Giorgetto, il pianale è boh ? Forse Opel ?? Ma il mio motore è originale MJ ! He he he, la mia è un'auto international !8)
Deve dar da mangiare ad oltre 900 dipendenti e se gli facevano disegnare le croma oltre a morire di fame miriva anche il suo genio....perche' le piu' belle Alfa le ha disegnate lui a partire dalla Giulia GT quando lavorava da Bertone....e non solo Alfa le piu' belle auto del mondo....a parte la croma senza offesa ma e' veramente brutta credo che Giugiaro l'abbia firmata con una mano al naso ed una agli occhi.
fpaol68 ha scritto:Continuano le notizie dell'interessamento VW per Arese. Questa volta è la stampa tedesca, la rivista AutoBild, che è andata a visitare quello che rimane della fabbrica Alfa Romeo. Ecco la notizia tratta dalla cronaca locale di Rho del quotidiano Il Giorno:
"Arese, 22 gennaio 2011 - La stampa tedesca sbarca all?Alfa Romeo di Arese. Ieri mattina tre giornalisti della rivista automobilistica tedesca Auto Bild hanno visitato e fotografato quel che resta dello stabilimento aresino: capannoni dismessi, cumuli di macerie, uffici vuoti e il Museo storico. A fare da cicerone c?erano alcuni delegati sindacali della Flm Uniti Cub e un gruppo di cassintegrati del centro stile. Sono stati loro a raccontare ai giornalisti teutonici il glorioso passato del marchio Alfa Romeo con l?auspicio che l?interesse dimostrato in questi mesi della casa tedesca Volkwagen sul marchio e sulla fabbrica di Arese diventi realtà.
Nei giorni scorsi a rilanciare l?argomento era stato il quotidiano tedesco «Sueddeutsche Zeitung», secondo cui Volkswagen sarebbe a un passo dall?acquisto di Alfa e mancherebbero addirittura poche settimane alla chiusura della trattativa. Secondo le voci raccolte dal quotidiano, la famiglia Agnelli sarebbe arrivata a questa decisione perché i costi della scalata Fiat a Chrysler sarebbero molto alti e non lascerebbero nulla per un piano di rilancio di Alfa. La visita di ieri della stampa tedesca specializzata per molti è l?ennesima prova di un interesse concreto. Ad Arese, del resto, nessuno crede alle parole di Sergio Marchionne che da Detroit ribadisce i grandi progetti di investimento del Lingotto su Alfa Romeo.
Tra voci e smentite si inserisce il viaggio nello stabilimento aresino dei tre giornalisti di Auto Bild, un viaggio nato proprio dal desiderio di capire come mai sindacato di base e i lavoratori siano così propensi alla cessione del marchio Alfa ai tedeschi. "Abbiamo letto gli articoli di stampa relativi all?iniziativa della Cub che a dicembre ha consegnato una lettera al console tedesco a Milano con scritto che anziché morire i lavoratori preferivano passare ai tedeschi. Chiaramente si è trattato di una provocazione, ma noi siamo venuti ad Arese per capire da dove nasce questo appello dei lavoratori - spiega Stefania Cucina, giornalista di Auto Bild -. Faremo un reportage sulla gloriosa storia di questa fabbrica». , davanti alla portineria centrale ad aspettare il gruppo di giornalisti, c?erano sindacalisti e cassintegrati che hanno rispolverato cimeli della fabbrica per testimoniare il glorioso passato del marchio.
Accanto, anche le bandiere del sindacato e decine di pannelli con la storia delle lotte fatte negli ultimi anni per difendere produzione e posti di lavoro. «Il fatto che una rivista autorevole come Auto Bild mandi giornalisti ad Arese dimostra che l?interesse del gruppo tedesco per il marchio Alfa è concreto - dice Carlo Pariani, delegato sindacale Cub -. Siamo convinti che Arese debba avere una chance e la Volkswagen è un?ottima opportunità. Quando a dicembre abbiamo consegnato una lettera al console la nostra era una richiesta seria: se vogliamo che l?Alfa continui a vivere è necessario che Fiat la venda». Da ieri mattina, sotto il Biscione aresino alla rabbia per il declino dello stabilimento si aggiunge una timida speranza che un «nuovo padrone», come qualcuno lo chiama, anche se straniero, possa dare un futuro al marchio Alfa.
di Roberta Rampini
156jtd. ha scritto:
fpaol68 ha scritto:Continuano le notizie dell'interessamento VW per Arese. Questa volta è la stampa tedesca, la rivista AutoBild, che è andata a visitare quello che rimane della fabbrica Alfa Romeo. Ecco la notizia tratta dalla cronaca locale di Rho del quotidiano Il Giorno:
"Arese, 22 gennaio 2011 - La stampa tedesca sbarca all?Alfa Romeo di Arese. Ieri mattina tre giornalisti della rivista automobilistica tedesca Auto Bild hanno visitato e fotografato quel che resta dello stabilimento aresino: capannoni dismessi, cumuli di macerie, uffici vuoti e il Museo storico. A fare da cicerone c?erano alcuni delegati sindacali della Flm Uniti Cub e un gruppo di cassintegrati del centro stile. Sono stati loro a raccontare ai giornalisti teutonici il glorioso passato del marchio Alfa Romeo con l?auspicio che l?interesse dimostrato in questi mesi della casa tedesca Volkwagen sul marchio e sulla fabbrica di Arese diventi realtà.
Nei giorni scorsi a rilanciare l?argomento era stato il quotidiano tedesco «Sueddeutsche Zeitung», secondo cui Volkswagen sarebbe a un passo dall?acquisto di Alfa e mancherebbero addirittura poche settimane alla chiusura della trattativa. Secondo le voci raccolte dal quotidiano, la famiglia Agnelli sarebbe arrivata a questa decisione perché i costi della scalata Fiat a Chrysler sarebbero molto alti e non lascerebbero nulla per un piano di rilancio di Alfa. La visita di ieri della stampa tedesca specializzata per molti è l?ennesima prova di un interesse concreto. Ad Arese, del resto, nessuno crede alle parole di Sergio Marchionne che da Detroit ribadisce i grandi progetti di investimento del Lingotto su Alfa Romeo.
Tra voci e smentite si inserisce il viaggio nello stabilimento aresino dei tre giornalisti di Auto Bild, un viaggio nato proprio dal desiderio di capire come mai sindacato di base e i lavoratori siano così propensi alla cessione del marchio Alfa ai tedeschi. "Abbiamo letto gli articoli di stampa relativi all?iniziativa della Cub che a dicembre ha consegnato una lettera al console tedesco a Milano con scritto che anziché morire i lavoratori preferivano passare ai tedeschi. Chiaramente si è trattato di una provocazione, ma noi siamo venuti ad Arese per capire da dove nasce questo appello dei lavoratori - spiega Stefania Cucina, giornalista di Auto Bild -. Faremo un reportage sulla gloriosa storia di questa fabbrica». , davanti alla portineria centrale ad aspettare il gruppo di giornalisti, c?erano sindacalisti e cassintegrati che hanno rispolverato cimeli della fabbrica per testimoniare il glorioso passato del marchio.
Accanto, anche le bandiere del sindacato e decine di pannelli con la storia delle lotte fatte negli ultimi anni per difendere produzione e posti di lavoro. «Il fatto che una rivista autorevole come Auto Bild mandi giornalisti ad Arese dimostra che l?interesse del gruppo tedesco per il marchio Alfa è concreto - dice Carlo Pariani, delegato sindacale Cub -. Siamo convinti che Arese debba avere una chance e la Volkswagen è un?ottima opportunità. Quando a dicembre abbiamo consegnato una lettera al console la nostra era una richiesta seria: se vogliamo che l?Alfa continui a vivere è necessario che Fiat la venda». Da ieri mattina, sotto il Biscione aresino alla rabbia per il declino dello stabilimento si aggiunge una timida speranza che un «nuovo padrone», come qualcuno lo chiama, anche se straniero, possa dare un futuro al marchio Alfa.
di Roberta Rampini
2 cose;
1) mi consolo con il fatto che Alfa Romeo rimarrà italiana nonostante quanto stiano cercando di fare Pierch, la stampa tedesca e qualche italiano.
2) Mi consola il fatto che adesso le veline le postano anche gli altri (questa non è l'unica); gli stessi che poi dicevano a me ai fiattari di non farlo.
3) mi consola il fatto che non verrà cancellata in nome della libertà di parola!
secondo me volgiono comprare il call center dell'AlfaRomeo per farci il call center dell'Audi prrrrrrrrrrrrrrr XDfpaol68 ha scritto:156jtd. ha scritto:
fpaol68 ha scritto:Continuano le notizie dell'interessamento VW per Arese. Questa volta è la stampa tedesca, la rivista AutoBild, che è andata a visitare quello che rimane della fabbrica Alfa Romeo. Ecco la notizia tratta dalla cronaca locale di Rho del quotidiano Il Giorno:
"Arese, 22 gennaio 2011 - La stampa tedesca sbarca all?Alfa Romeo di Arese. Ieri mattina tre giornalisti della rivista automobilistica tedesca Auto Bild hanno visitato e fotografato quel che resta dello stabilimento aresino: capannoni dismessi, cumuli di macerie, uffici vuoti e il Museo storico. A fare da cicerone c?erano alcuni delegati sindacali della Flm Uniti Cub e un gruppo di cassintegrati del centro stile. Sono stati loro a raccontare ai giornalisti teutonici il glorioso passato del marchio Alfa Romeo con l?auspicio che l?interesse dimostrato in questi mesi della casa tedesca Volkwagen sul marchio e sulla fabbrica di Arese diventi realtà.
Nei giorni scorsi a rilanciare l?argomento era stato il quotidiano tedesco «Sueddeutsche Zeitung», secondo cui Volkswagen sarebbe a un passo dall?acquisto di Alfa e mancherebbero addirittura poche settimane alla chiusura della trattativa. Secondo le voci raccolte dal quotidiano, la famiglia Agnelli sarebbe arrivata a questa decisione perché i costi della scalata Fiat a Chrysler sarebbero molto alti e non lascerebbero nulla per un piano di rilancio di Alfa. La visita di ieri della stampa tedesca specializzata per molti è l?ennesima prova di un interesse concreto. Ad Arese, del resto, nessuno crede alle parole di Sergio Marchionne che da Detroit ribadisce i grandi progetti di investimento del Lingotto su Alfa Romeo.
Tra voci e smentite si inserisce il viaggio nello stabilimento aresino dei tre giornalisti di Auto Bild, un viaggio nato proprio dal desiderio di capire come mai sindacato di base e i lavoratori siano così propensi alla cessione del marchio Alfa ai tedeschi. "Abbiamo letto gli articoli di stampa relativi all?iniziativa della Cub che a dicembre ha consegnato una lettera al console tedesco a Milano con scritto che anziché morire i lavoratori preferivano passare ai tedeschi. Chiaramente si è trattato di una provocazione, ma noi siamo venuti ad Arese per capire da dove nasce questo appello dei lavoratori - spiega Stefania Cucina, giornalista di Auto Bild -. Faremo un reportage sulla gloriosa storia di questa fabbrica». , davanti alla portineria centrale ad aspettare il gruppo di giornalisti, c?erano sindacalisti e cassintegrati che hanno rispolverato cimeli della fabbrica per testimoniare il glorioso passato del marchio.
Accanto, anche le bandiere del sindacato e decine di pannelli con la storia delle lotte fatte negli ultimi anni per difendere produzione e posti di lavoro. «Il fatto che una rivista autorevole come Auto Bild mandi giornalisti ad Arese dimostra che l?interesse del gruppo tedesco per il marchio Alfa è concreto - dice Carlo Pariani, delegato sindacale Cub -. Siamo convinti che Arese debba avere una chance e la Volkswagen è un?ottima opportunità. Quando a dicembre abbiamo consegnato una lettera al console la nostra era una richiesta seria: se vogliamo che l?Alfa continui a vivere è necessario che Fiat la venda». Da ieri mattina, sotto il Biscione aresino alla rabbia per il declino dello stabilimento si aggiunge una timida speranza che un «nuovo padrone», come qualcuno lo chiama, anche se straniero, possa dare un futuro al marchio Alfa.
di Roberta Rampini
2 cose;
1) mi consolo con il fatto che Alfa Romeo rimarrà italiana nonostante quanto stiano cercando di fare Pierch, la stampa tedesca e qualche italiano.
2) Mi consola il fatto che adesso le veline le postano anche gli altri (questa non è l'unica); gli stessi che poi dicevano a me ai fiattari di non farlo.
3) mi consola il fatto che non verrà cancellata in nome della libertà di parola!
Si chiama Piech
E che rimanga italiana non sono così sicuro, staremo a vedere........
Le veline, come tu ben sai sono un altra cosa![]()
fpaol68 ha scritto:156jtd. ha scritto:
fpaol68 ha scritto:Continuano le notizie dell'interessamento VW per Arese. Questa volta è la stampa tedesca, la rivista AutoBild, che è andata a visitare quello che rimane della fabbrica Alfa Romeo. Ecco la notizia tratta dalla cronaca locale di Rho del quotidiano Il Giorno:
"Arese, 22 gennaio 2011 - La stampa tedesca sbarca all?Alfa Romeo di Arese. Ieri mattina tre giornalisti della rivista automobilistica tedesca Auto Bild hanno visitato e fotografato quel che resta dello stabilimento aresino: capannoni dismessi, cumuli di macerie, uffici vuoti e il Museo storico. A fare da cicerone c?erano alcuni delegati sindacali della Flm Uniti Cub e un gruppo di cassintegrati del centro stile. Sono stati loro a raccontare ai giornalisti teutonici il glorioso passato del marchio Alfa Romeo con l?auspicio che l?interesse dimostrato in questi mesi della casa tedesca Volkwagen sul marchio e sulla fabbrica di Arese diventi realtà.
Nei giorni scorsi a rilanciare l?argomento era stato il quotidiano tedesco «Sueddeutsche Zeitung», secondo cui Volkswagen sarebbe a un passo dall?acquisto di Alfa e mancherebbero addirittura poche settimane alla chiusura della trattativa. Secondo le voci raccolte dal quotidiano, la famiglia Agnelli sarebbe arrivata a questa decisione perché i costi della scalata Fiat a Chrysler sarebbero molto alti e non lascerebbero nulla per un piano di rilancio di Alfa. La visita di ieri della stampa tedesca specializzata per molti è l?ennesima prova di un interesse concreto. Ad Arese, del resto, nessuno crede alle parole di Sergio Marchionne che da Detroit ribadisce i grandi progetti di investimento del Lingotto su Alfa Romeo.
Tra voci e smentite si inserisce il viaggio nello stabilimento aresino dei tre giornalisti di Auto Bild, un viaggio nato proprio dal desiderio di capire come mai sindacato di base e i lavoratori siano così propensi alla cessione del marchio Alfa ai tedeschi. "Abbiamo letto gli articoli di stampa relativi all?iniziativa della Cub che a dicembre ha consegnato una lettera al console tedesco a Milano con scritto che anziché morire i lavoratori preferivano passare ai tedeschi. Chiaramente si è trattato di una provocazione, ma noi siamo venuti ad Arese per capire da dove nasce questo appello dei lavoratori - spiega Stefania Cucina, giornalista di Auto Bild -. Faremo un reportage sulla gloriosa storia di questa fabbrica». , davanti alla portineria centrale ad aspettare il gruppo di giornalisti, c?erano sindacalisti e cassintegrati che hanno rispolverato cimeli della fabbrica per testimoniare il glorioso passato del marchio.
Accanto, anche le bandiere del sindacato e decine di pannelli con la storia delle lotte fatte negli ultimi anni per difendere produzione e posti di lavoro. «Il fatto che una rivista autorevole come Auto Bild mandi giornalisti ad Arese dimostra che l?interesse del gruppo tedesco per il marchio Alfa è concreto - dice Carlo Pariani, delegato sindacale Cub -. Siamo convinti che Arese debba avere una chance e la Volkswagen è un?ottima opportunità. Quando a dicembre abbiamo consegnato una lettera al console la nostra era una richiesta seria: se vogliamo che l?Alfa continui a vivere è necessario che Fiat la venda». Da ieri mattina, sotto il Biscione aresino alla rabbia per il declino dello stabilimento si aggiunge una timida speranza che un «nuovo padrone», come qualcuno lo chiama, anche se straniero, possa dare un futuro al marchio Alfa.
di Roberta Rampini
2 cose;
1) mi consolo con il fatto che Alfa Romeo rimarrà italiana nonostante quanto stiano cercando di fare Pierch, la stampa tedesca e qualche italiano.
2) Mi consola il fatto che adesso le veline le postano anche gli altri (questa non è l'unica); gli stessi che poi dicevano a me ai fiattari di non farlo.
3) mi consola il fatto che non verrà cancellata in nome della libertà di parola!
Si chiama Piech
E che rimanga italiana non sono così sicuro, staremo a vedere........
Le veline, come tu ben sai sono un altra cosa![]()
SediciValvole ha scritto:l'AnonimaLombardaFabbricaAutomobili è nata in francia sotto nome di Darraq,poi s'è trasferita a Napoli,poi è stata comprata dall'ing. Nicola Romeo e dopo qualche anno s'è trasferita a Milano,poi è fallita ed è stata rifondata come AnonimaLombardaFabbricaAutomobili,è una storia ciclica fatta di continui fallimenti e spostamenti di sede,la storia bisogna ricordarla TUTTA non solo quello che ci fa comodo,l'Alfa è stato un continuo fallimento e cessione di proprietari,un continuo salvataggio,e anche quando aveva una grossa produzione andava in perdita,le macchine erano ottime (sotto SOLO alcuni aspetti) ma i conti erano in rosso semplicemente perchè mentre Ford che si toglieva il cappello di fronte ad un'Alfa produceva le macchine con la testa gli italiani producevano quelle col cuore. Questo insegna che produrre le macchine col cuore porta guadagni solo se si chiama Pagani. E NON DITEMI CHE LE BMW SONO MACCHINE FATTE COL CUORE!!!
Quando Fiat comunicherà ufficialmente la notizia della vendita ci crederò.fpaol68 ha scritto:Continuano le notizie dell'interessamento VW per Arese. Questa volta è la stampa tedesca, la rivista AutoBild, che è andata a visitare quello che rimane della fabbrica Alfa Romeo. Ecco la notizia tratta dalla cronaca locale di Rho del quotidiano Il Giorno:
"Arese, 22 gennaio 2011 - La stampa tedesca sbarca all?Alfa Romeo di Arese. Ieri mattina tre giornalisti della rivista automobilistica tedesca Auto Bild hanno visitato e fotografato quel che resta dello stabilimento aresino: capannoni dismessi, cumuli di macerie, uffici vuoti e il Museo storico. A fare da cicerone c?erano alcuni delegati sindacali della Flm Uniti Cub e un gruppo di cassintegrati del centro stile. Sono stati loro a raccontare ai giornalisti teutonici il glorioso passato del marchio Alfa Romeo con l?auspicio che l?interesse dimostrato in questi mesi della casa tedesca Volkwagen sul marchio e sulla fabbrica di Arese diventi realtà.
Nei giorni scorsi a rilanciare l?argomento era stato il quotidiano tedesco «Sueddeutsche Zeitung», secondo cui Volkswagen sarebbe a un passo dall?acquisto di Alfa e mancherebbero addirittura poche settimane alla chiusura della trattativa. Secondo le voci raccolte dal quotidiano, la famiglia Agnelli sarebbe arrivata a questa decisione perché i costi della scalata Fiat a Chrysler sarebbero molto alti e non lascerebbero nulla per un piano di rilancio di Alfa. La visita di ieri della stampa tedesca specializzata per molti è l?ennesima prova di un interesse concreto. Ad Arese, del resto, nessuno crede alle parole di Sergio Marchionne che da Detroit ribadisce i grandi progetti di investimento del Lingotto su Alfa Romeo.
Tra voci e smentite si inserisce il viaggio nello stabilimento aresino dei tre giornalisti di Auto Bild, un viaggio nato proprio dal desiderio di capire come mai sindacato di base e i lavoratori siano così propensi alla cessione del marchio Alfa ai tedeschi. "Abbiamo letto gli articoli di stampa relativi all?iniziativa della Cub che a dicembre ha consegnato una lettera al console tedesco a Milano con scritto che anziché morire i lavoratori preferivano passare ai tedeschi. Chiaramente si è trattato di una provocazione, ma noi siamo venuti ad Arese per capire da dove nasce questo appello dei lavoratori - spiega Stefania Cucina, giornalista di Auto Bild -. Faremo un reportage sulla gloriosa storia di questa fabbrica». , davanti alla portineria centrale ad aspettare il gruppo di giornalisti, c?erano sindacalisti e cassintegrati che hanno rispolverato cimeli della fabbrica per testimoniare il glorioso passato del marchio.
Accanto, anche le bandiere del sindacato e decine di pannelli con la storia delle lotte fatte negli ultimi anni per difendere produzione e posti di lavoro. «Il fatto che una rivista autorevole come Auto Bild mandi giornalisti ad Arese dimostra che l?interesse del gruppo tedesco per il marchio Alfa è concreto - dice Carlo Pariani, delegato sindacale Cub -. Siamo convinti che Arese debba avere una chance e la Volkswagen è un?ottima opportunità. Quando a dicembre abbiamo consegnato una lettera al console la nostra era una richiesta seria: se vogliamo che l?Alfa continui a vivere è necessario che Fiat la venda». Da ieri mattina, sotto il Biscione aresino alla rabbia per il declino dello stabilimento si aggiunge una timida speranza che un «nuovo padrone», come qualcuno lo chiama, anche se straniero, possa dare un futuro al marchio Alfa.
di Roberta Rampini
Sub 1) quello che stanno facendo i tedeschi e "qualche italiano" è puramente legittimo e degno. Di certo questi italiani (se potessi mi ci metterei anch'io) non meritano una razione di piombo alla schiena.156jtd. ha scritto:
fpaol68 ha scritto:Continuano le notizie dell'interessamento VW per Arese. Questa volta è la stampa tedesca, la rivista AutoBild, che è andata a visitare quello che rimane della fabbrica Alfa Romeo. Ecco la notizia tratta dalla cronaca locale di Rho del quotidiano Il Giorno:
"Arese, 22 gennaio 2011 - La stampa tedesca sbarca all?Alfa Romeo di Arese. Ieri mattina tre giornalisti della rivista automobilistica tedesca Auto Bild hanno visitato e fotografato quel che resta dello stabilimento aresino: capannoni dismessi, cumuli di macerie, uffici vuoti e il Museo storico. A fare da cicerone c?erano alcuni delegati sindacali della Flm Uniti Cub e un gruppo di cassintegrati del centro stile. Sono stati loro a raccontare ai giornalisti teutonici il glorioso passato del marchio Alfa Romeo con l?auspicio che l?interesse dimostrato in questi mesi della casa tedesca Volkwagen sul marchio e sulla fabbrica di Arese diventi realtà.
Nei giorni scorsi a rilanciare l?argomento era stato il quotidiano tedesco «Sueddeutsche Zeitung», secondo cui Volkswagen sarebbe a un passo dall?acquisto di Alfa e mancherebbero addirittura poche settimane alla chiusura della trattativa. Secondo le voci raccolte dal quotidiano, la famiglia Agnelli sarebbe arrivata a questa decisione perché i costi della scalata Fiat a Chrysler sarebbero molto alti e non lascerebbero nulla per un piano di rilancio di Alfa. La visita di ieri della stampa tedesca specializzata per molti è l?ennesima prova di un interesse concreto. Ad Arese, del resto, nessuno crede alle parole di Sergio Marchionne che da Detroit ribadisce i grandi progetti di investimento del Lingotto su Alfa Romeo.
Tra voci e smentite si inserisce il viaggio nello stabilimento aresino dei tre giornalisti di Auto Bild, un viaggio nato proprio dal desiderio di capire come mai sindacato di base e i lavoratori siano così propensi alla cessione del marchio Alfa ai tedeschi. "Abbiamo letto gli articoli di stampa relativi all?iniziativa della Cub che a dicembre ha consegnato una lettera al console tedesco a Milano con scritto che anziché morire i lavoratori preferivano passare ai tedeschi. Chiaramente si è trattato di una provocazione, ma noi siamo venuti ad Arese per capire da dove nasce questo appello dei lavoratori - spiega Stefania Cucina, giornalista di Auto Bild -. Faremo un reportage sulla gloriosa storia di questa fabbrica». , davanti alla portineria centrale ad aspettare il gruppo di giornalisti, c?erano sindacalisti e cassintegrati che hanno rispolverato cimeli della fabbrica per testimoniare il glorioso passato del marchio.
Accanto, anche le bandiere del sindacato e decine di pannelli con la storia delle lotte fatte negli ultimi anni per difendere produzione e posti di lavoro. «Il fatto che una rivista autorevole come Auto Bild mandi giornalisti ad Arese dimostra che l?interesse del gruppo tedesco per il marchio Alfa è concreto - dice Carlo Pariani, delegato sindacale Cub -. Siamo convinti che Arese debba avere una chance e la Volkswagen è un?ottima opportunità. Quando a dicembre abbiamo consegnato una lettera al console la nostra era una richiesta seria: se vogliamo che l?Alfa continui a vivere è necessario che Fiat la venda». Da ieri mattina, sotto il Biscione aresino alla rabbia per il declino dello stabilimento si aggiunge una timida speranza che un «nuovo padrone», come qualcuno lo chiama, anche se straniero, possa dare un futuro al marchio Alfa.
di Roberta Rampini
2 cose;
1) mi consolo con il fatto che Alfa Romeo rimarrà italiana nonostante quanto stiano cercando di fare Pierch, la stampa tedesca e qualche italiano.
2) Mi consola il fatto che adesso le veline le postano anche gli altri (questa non è l'unica); gli stessi che poi dicevano a me ai fiattari di non farlo.
3) mi consola il fatto che non verrà cancellata in nome della libertà di parola!
SediciValvole ha scritto:l'AnonimaLombardaFabbricaAutomobili è nata in francia sotto nome di Darraq,poi s'è trasferita a Napoli,poi è stata comprata dall'ing. Nicola Romeo e dopo qualche anno s'è trasferita a Milano,poi è fallita ed è stata rifondata come AnonimaLombardaFabbricaAutomobili,è una storia ciclica fatta di continui fallimenti e spostamenti di sede,la storia bisogna ricordarla TUTTA non solo quello che ci fa comodo,l'Alfa è stato un continuo fallimento e cessione di proprietari,un continuo salvataggio,e anche quando aveva una grossa produzione andava in perdita,le macchine erano ottime (sotto SOLO alcuni aspetti) ma i conti erano in rosso semplicemente perchè mentre Ford che si toglieva il cappello di fronte ad un'Alfa produceva le macchine con la testa gli italiani producevano quelle col cuore. Questo insegna che produrre le macchine col cuore porta guadagni solo se si chiama Pagani. E NON DITEMI CHE LE BMW SONO MACCHINE FATTE COL CUORE!!!
Kren ha scritto:Sub 1) quello che stanno facendo i tedeschi e "qualche italiano" è puramente legittimo e degno. Di certo questi italiani (se potessi mi ci metterei anch'io) non meritano una razione di piombo alla schiena.156jtd. ha scritto:
fpaol68 ha scritto:Continuano le notizie dell'interessamento VW per Arese. Questa volta è la stampa tedesca, la rivista AutoBild, che è andata a visitare quello che rimane della fabbrica Alfa Romeo. Ecco la notizia tratta dalla cronaca locale di Rho del quotidiano Il Giorno:
"Arese, 22 gennaio 2011 - La stampa tedesca sbarca all?Alfa Romeo di Arese. Ieri mattina tre giornalisti della rivista automobilistica tedesca Auto Bild hanno visitato e fotografato quel che resta dello stabilimento aresino: capannoni dismessi, cumuli di macerie, uffici vuoti e il Museo storico. A fare da cicerone c?erano alcuni delegati sindacali della Flm Uniti Cub e un gruppo di cassintegrati del centro stile. Sono stati loro a raccontare ai giornalisti teutonici il glorioso passato del marchio Alfa Romeo con l?auspicio che l?interesse dimostrato in questi mesi della casa tedesca Volkwagen sul marchio e sulla fabbrica di Arese diventi realtà.
Nei giorni scorsi a rilanciare l?argomento era stato il quotidiano tedesco «Sueddeutsche Zeitung», secondo cui Volkswagen sarebbe a un passo dall?acquisto di Alfa e mancherebbero addirittura poche settimane alla chiusura della trattativa. Secondo le voci raccolte dal quotidiano, la famiglia Agnelli sarebbe arrivata a questa decisione perché i costi della scalata Fiat a Chrysler sarebbero molto alti e non lascerebbero nulla per un piano di rilancio di Alfa. La visita di ieri della stampa tedesca specializzata per molti è l?ennesima prova di un interesse concreto. Ad Arese, del resto, nessuno crede alle parole di Sergio Marchionne che da Detroit ribadisce i grandi progetti di investimento del Lingotto su Alfa Romeo.
Tra voci e smentite si inserisce il viaggio nello stabilimento aresino dei tre giornalisti di Auto Bild, un viaggio nato proprio dal desiderio di capire come mai sindacato di base e i lavoratori siano così propensi alla cessione del marchio Alfa ai tedeschi. "Abbiamo letto gli articoli di stampa relativi all?iniziativa della Cub che a dicembre ha consegnato una lettera al console tedesco a Milano con scritto che anziché morire i lavoratori preferivano passare ai tedeschi. Chiaramente si è trattato di una provocazione, ma noi siamo venuti ad Arese per capire da dove nasce questo appello dei lavoratori - spiega Stefania Cucina, giornalista di Auto Bild -. Faremo un reportage sulla gloriosa storia di questa fabbrica». , davanti alla portineria centrale ad aspettare il gruppo di giornalisti, c?erano sindacalisti e cassintegrati che hanno rispolverato cimeli della fabbrica per testimoniare il glorioso passato del marchio.
Accanto, anche le bandiere del sindacato e decine di pannelli con la storia delle lotte fatte negli ultimi anni per difendere produzione e posti di lavoro. «Il fatto che una rivista autorevole come Auto Bild mandi giornalisti ad Arese dimostra che l?interesse del gruppo tedesco per il marchio Alfa è concreto - dice Carlo Pariani, delegato sindacale Cub -. Siamo convinti che Arese debba avere una chance e la Volkswagen è un?ottima opportunità. Quando a dicembre abbiamo consegnato una lettera al console la nostra era una richiesta seria: se vogliamo che l?Alfa continui a vivere è necessario che Fiat la venda». Da ieri mattina, sotto il Biscione aresino alla rabbia per il declino dello stabilimento si aggiunge una timida speranza che un «nuovo padrone», come qualcuno lo chiama, anche se straniero, possa dare un futuro al marchio Alfa.
di Roberta Rampini
2 cose;
1) mi consolo con il fatto che Alfa Romeo rimarrà italiana nonostante quanto stiano cercando di fare Pierch, la stampa tedesca e qualche italiano.
2) Mi consola il fatto che adesso le veline le postano anche gli altri (questa non è l'unica); gli stessi che poi dicevano a me ai fiattari di non farlo.
3) mi consola il fatto che non verrà cancellata in nome della libertà di parola!
Sub 2) Le veline, come le chiami tu e solo tu in questo caso, sono state inserite in un post vecchio senza intasare il forum di nuovi thread che trattano la stessa cosa.
Non ho altro da aggiungere.
Nel merito: la notizia per come la vedo io è molto positiva!
Quoto.fpaol68 ha scritto:SediciValvole ha scritto:l'AnonimaLombardaFabbricaAutomobili è nata in francia sotto nome di Darraq,poi s'è trasferita a Napoli,poi è stata comprata dall'ing. Nicola Romeo e dopo qualche anno s'è trasferita a Milano,poi è fallita ed è stata rifondata come AnonimaLombardaFabbricaAutomobili,è una storia ciclica fatta di continui fallimenti e spostamenti di sede,la storia bisogna ricordarla TUTTA non solo quello che ci fa comodo,l'Alfa è stato un continuo fallimento e cessione di proprietari,un continuo salvataggio,e anche quando aveva una grossa produzione andava in perdita,le macchine erano ottime (sotto SOLO alcuni aspetti) ma i conti erano in rosso semplicemente perchè mentre Ford che si toglieva il cappello di fronte ad un'Alfa produceva le macchine con la testa gli italiani producevano quelle col cuore. Questo insegna che produrre le macchine col cuore porta guadagni solo se si chiama Pagani. E NON DITEMI CHE LE BMW SONO MACCHINE FATTE COL CUORE!!!
Hai ragione la storia va saputa, cosa che tu hai appena dimostrato di non sapere.
La Darraq, costrutture francese, con sede prima a napoli e poi a milano, con Alfa ha a che fare solo perchè le officine milanesi del Portello furono rilevata dalla Anonima Lombarda Fabbrica Automobili. L'Alfa non è mai fallita, si è trovata 2 volte in crisi, la prima in concomitanza col la grande guerra e fu rilevata dall'Ing. Nicola Romeo, e rimase a Milano, e la seconda in occasione delle grande depressione del 29. In quel caso fu l'IRI voluta da Mussolini, e la sua passione per le Alfa a salvarla. I bilanci della gestione IRI sono stati in attivo fino al 1972. L'ultimo bilancio attivo fu nel 1983. Vogliamo smetterla una volta per tutte con questa storia dell'Alfa sempre in perdita. Grazie.
agricolo - 2 ore fa
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Suby01 - 2 mesi fa