tolo52meo ha scritto:
key-one ha scritto:
GIOVA59 ha scritto:
Grazie!! Leggerò
Si ok WIKIPEDIA dice questo e fino li e a tutta la storia dell'IRI ci siamo [I debiti e la crisi
All'IRI vennero richiesti ingentissimi investimenti anche in periodi di crisi, quando i privati riducevano i loro investimenti. Lo Stato erogava i cosiddetti "fondi di dotazione" all'IRI, che poi li allocava alle sue caposettore sotto forma di capitale; tali fondi però non erano mai sufficienti per finanziare gli enormi investimenti e spesso venivano erogati con ritardo. L'Istituto e le sue aziende dovevano quindi finanziarsi con l'indebitamento bancario, che negli anni Settanta crebbe a livelli vertiginosi: gli investimenti del gruppo IRI erano coperti da mezzi propri solo per il 14%; il caso più estremo era la Finsider dove nel 1981 questo rapporto scendeva al 5%[9]. Gli oneri finanziari portarono in rosso i conti dell'IRI e delle sue controllate: nel 1976 si verificò che tutte le aziende del settore pubblico chiusero in perdita[10]. In particolare, la siderurgia e la cantieristica riportarono perdite fino agli anni '80, così come erano pessimi i risultati economici dell'Alfa Romeo. La gestione anti-economica delle aziende IRI portò gli azionisti privati ad uscire progressivamente dal loro capitale. All'inizio degli anni '80 i governi iniziarono un ripensamento sulla funzione e sulla gestione delle aziende pubbliche.
Ma io mi domando e vi domando perchè erano pessimi i risultati economici dell'Alfa Romeo se era tutto sto gran successo di vendite ed era così apprezzata?
Saluti
Perchè la gestione Iri , come si vede dal link da te riportato era sottocapitalizzata e troppo legata al finanziamento tramite le banche e quando i tassi d'interesse esplosero , per effetto della crisi petrolifera dei primi '70 , gli oneri finanziari diventarono insostenibili . L'Alfa Romeo era quindi in perdita perchè legata al capitalismo di stato e alla sua crisi e non per insuccesso nelle vendite dei suoi modelli .
il fatto è che oggettivamente era in crisi, e non è certo l'unica Casa automobilistica ad essere in crisi con buoni prodotti
Questo ha portato alla chiusura... è la storia di tutte le case inglesi.
Poi il mondo è andato avanti, oggi l'FCA cerca di usare il brand per rilanciassi con un po' di made in italy ( possibilmente non diretto soltanto agli emigrati italiani in germania e australia)
dov'è il torto o la colpa di marchiane??
Il fatto che l'Alfa Romeo fosse in crisi nessuno l'ha negato , anzi sia i Link di Pier Ugo , sia le mie considerazioni hanno posto in evidenza come il deficit della casa di Arese fosse da inquadrare nella più generale eclissi dell'Iri e delle partecipazioni statali .
Più o meno stessa sorte toccò alle industrie automobilistiche inglesi , statali anch'esse almeno la galassia British Leyland , e per gli stessi motivi .
"Il mondo è andato avanti "è vero . Dopo l'era del capitalismo di stato - che caratterizzò in particolare l'Italia , ma anche la già citata Gran Bretagna e l'Europa tutta - venne , anni '80, quella del liberismo , in seguito alla quale , sulla spinta pure delle pressioni internazionali , l'Italia , in ritardo su altre nazioni europee , iniziò negli anni '90 , sotto l'egida terminatoria dei tecnici , fra cui si distinse il...Prodi , il processo di liberalizzazione del colosso Iri.
Il problema non è tanto che questa dismissione delle partecipazioni statali sia avvenuta , in quanto era inevitabile : ciò che è razionale è -o diventa- reale diceva Hegel il grande , bensì come è stata realizzata questa cessione .
Per rimanere all'Alfa Romeo , la vendita a Fiat oggettivamente non
si è rivelata foriera di grandi sviluppi per un brand , come s'usa dire oggi , ricco di storia e di successi che ancora - e questa sessione del forum è qui a dimostrarlo - raccoglie grandi consensi , aspettative e grandi passioni e non solo in Italia .
Che oggi la speranza di un rilancio del marchio sia comunque legata al piano Fca , mi sembra innegabile e i fans stanno aspettando i fatti dopo anni di promesse...
Mi dicono però che in Inghilterra , dove non c'era una famiglia Agnelli impegnata nel settore , sia andata pure peggio per le gloriose Austin , Morris , Rover , Healey, MG, Jaguar, Daimler, Wolseley, Riley e Vanden Plas ecc., almeno sino all'intervento degli indiani e solo per alcuni marchi ...