E' strano. Rileggendo tutte d'un fiato e nello stesso pezzo le successive vicende interconnesse di Arese, dell'imposizione del vincolo culturale - ed a strettissimo giro di posta - la chiusura del museo da parte di Fiat, ricavo quasi la sensazione di un' escalation, di un vero botta e risposta fra parti che si riconoscono avversarie.
Ovvero.... se si è sempre detto che da tanto tempo gli alfisti vengono trascurati, quale target commerciale forse poco appetibile alla casa madre, qui invece mi sembra di capire che ci sia un vero e proprio dialogo: Marchionne reagisce cioè agli alfisti come ad un gruppo antagonista ben individuato e riconoscibile, manco si trattasse di un partito: non l'avevo mai capito!
In sostanza noi abbiamo nel mirino lui, e lo critichiamo per ciò che non fa. Lui ha nel mirino noi, e ci fa i dispetti! Spettacolo!

A questo punto - se questa è l'antifona - per quanti soldi possa mai ritrovarsi in cassa, credo che Marchionne si taglierà il pisello con le proprie mani, prima e piuttosto che deliberare un'Alfa che in qualche modo possa correre anche solo il rischio di riscuotere simpatia presso quegli antipaticoni di alfisti!
Sa chi siamo e gli stiamo sulle balle... :shock:
FICO! 8)