<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Vino, passione in declino? | Page 17 | Il Forum di Quattroruote

Vino, passione in declino?

Ricordiamo a tutti che DOC non vuol dire migliore di non DOC.
Ci sono vini DOC pessimi e ottimi vini non DOC.
La certificazione si ottiene grazie al rispetto di determinati processi produttivi e il rispetto di determinate regole. Tutto qua. Una volta serviva per distinguere il vino bevibile dal veleno prodotto da vinaioli improvvisati.
Oggi per fortuna non è più così e la certificazione la si prende soprattutto per questioni di marketing.
 
Oppure semplicemente si è in una determinata zona....doc....
doc non è una zona. Puoi anche coltivare nella zona barolo e vendere vino non DOC perché per qualche motivo pensi che sia più vantaggioso così. Ripeto: è solo questione di marketing, non ha niente a che vedere con la qualità del vino.
 
Si ma se hai il vigneto doc...
se hai il vigneto doc ma non rispetti il processo il vino non è doc; oppure: se hai il vigneto doc e NON vuoi la certificazione della bottiglia non paghi per la certificazione, ma il vino è sempre quello.
Qualcuno ha scritto prima che molti produttori vendono vino docg, ma siccome per la certificazione non puoi superare un certo livello di produzione, ma il produttore chiaramente non butta via il vino, decide di certificare solo un certo numero di bottiglie e altre invece no, che venderà a prezzo inferiore, ma il vino è esattamente lo stesso.
 
Ultima modifica:
Torno ancora un attimo al discorso di prima della damigiana: se un produttore di Barolo decidesse (non so perché, ma facciamo un esempio) di vendere quel vino anche in damigiane da 52 litri, chiaramente non potrebbe certificare la "damigiana DOC" e ovviamente quel vino non avrà il medesimo affinamento in bottiglia destinato al vino certificato, ma il vino è sempre quello: non puoi chiamarlo barolo, non puoi dire che è docg, ma parliamo di burocrazia: se mio zio dicesse che ha preso una damigiana di Barolo e mi spiega questa cosa che ho scritto, di certo non vado a dirgli che si sbaglia e che non ha comprato un barolo. Ci siamo capiti e va bene così. Mio zio non è scemo e sa benissimo cos'è l'affinamento in bottiglia.
Si imbottiglierà il vino da sé e se è un consumatore attento, lo conserverà in maniera adeguata e il vino finale non sarà ugualeugualeuguale al Barolo DOCG, ma sicuro ci andrà molto vicino.
 
Ci siamo capiti e va bene così.
Lo so, ma, mentre in passato il vino era un elemento importante per accompagnare le pietanze o da degustare in compagnia o meditazione, adesso è diventato uno status symbol, quell'etichetta, ma di quell'anno e non dell'altro, che sennò si capisce che non ne sai niente e/o non te lo puoi permettere... perchè, voi girate tutti in Rolls e Pagani? Io no.
 
sa benissimo cos'è l'affinamento in bottiglia
Guai, ci sono i talebani della barrique, ci affinanno pure il cortese, poi solo metodo Champenoise, guai ai tappi che non sono così e cosà, per non parlare delle autoclavi in aiaio o in emento vetrificato... fighettume e basta... gli metti davanti un vinello chiaro e glielo tingi artificialmente e sentono subito i sentori del barolo barricato...
 
Il concetto di affinamento in legno in Italia purtroppo è totalmente stravolto e vittima di una ignoranza (sia tra consumatori che tra divulgatori) senza paragoni nel resto del mondo, il che crea enormi pregiudizi e riduce anche potenzialmente alcune fette di mercato, che restano appannaggio di altre nazioni produttrici di vino.
 
Non e' una novita'


Era gia' cosi' una cinquantina di anni fa.
L' esperto, o ritenuto tale, non e' di oggi.

Niente pero' vieta che qualcuno abbia davvero dei sistemi papillari tali da poter
apprezzare differenze anche minimali fra vino e vino
( che sulla carta sono uguali: lo stesso vino, lo stesso anno, ecc. ) che ai comuni consumatori sfugge....
 
Ultima modifica:
Non e' una novita'


Era gia' cosi' una cinquantina di anni fa.
L' esperto, o ritenuto tale, non e' di oggi.

Niente pero' vieta che qualcuno abbia davvero dei sistemi papillari tali da poter
apprezzare differenze anche minimali fra vino e vino
( che sulla carta sono uguali: lo stesso vino, lo stesso anno, ecc. ) che ai comuni consumatori sfugge....
Questione di allenamento. Come tutte le cose....
 
Back
Alto