Riporto dal sito del Corriere della Sera
QUOTE
Sopralluogo dei tecnici. «Si rischiano 6 mesi di stop al traffico»
Lavori in via Gioia, code, disagi e proteste
Cede la copertura della Martesana che scorre sotto la strada. Traffico nel caos. «I vigili? Non ci sono»
MILANO - Conviene farsene una ragione: i lavori dureranno, e forse mesi (addirittura 6 come si vocifera?). Ma qual è la ragione della chiusura al traffico, da martedì, di via Melchiorre Gioia nel tratto (in uscita, cioè in direzione Greco) tra l?intersezione con viale Montegrappa e quella con viale della Liberazione? A uno sguardo superficiale, il problema è una buchetta dal diametro di 20 centimetri, invisibile. In realtà è crollata una soletta e sotto l?asfalto passa il Naviglio della Martesana, con acqua alta un metro e mezzo, il tutto in una struttura di contenimento (pilastri e argini) risalente agli anni ?60, dunque vecchia e, è stato scoperto nel corso dei sopralluoghi, da sistemare, rattoppare, rafforzare. In più c?è il discorso dei pesci, del quale parleremo dopo. Bisogna prima registrare gli ingorghi, il caos, gli incolonnamenti, con un?arteria così strategica e battuta, fuori uso per metà. E a sentire e leggere (molte le telefonate di protesta, altrettante le email, soprattutto ieri, lunedì di gran rientro a Milano) i cittadini-automobilisti, sul posto la gente si aspettava una «informazione migliore» e la «presenza dei vigili».
Partiamo dall?informazione: ci sono cartelli (soltanto frecce, non pannelli con spiegazione e indicazioni) che obbligano a deviare, prendendo viale Monte Grappa e proseguendo verso piazzale Principessa Clotilde. Veniamo ai vigili. Dal Comando spiegano che la valutazione dell?invio o meno di agenti a difesa di un cantiere o a presidio di un incrocio dipende da molteplici valutazioni. E nel nostro caso specifico, la valutazione è stata grosso modo la seguente: «Con una carreggiata totalmente chiusa, non serviamo». Insomma si dovrebbe star lì impalati davanti alle transenne che tanto non si può transitare? Gli automobilisti li vorrebbero ugualmente. Si dovranno accontentare della loro presenza notturna: forse già da oggi pattuglie vigileranno perché, appunto di notte, a ripetizione viene violato il divieto d?accesso.
Auto e scooter si intrufolano. Di scooter se ne vedono anche di giorno, nonostante un cartello consenta il transito unicamente alle biciclette. Tra giovedì e venerdì i tecnici di Metropolitane Milanesi, competenti per materia (parliamo di sottosuolo e acqua), effettueranno una prova tecnica dopo cui sarà meno incerta la data di riapertura al traffico. Dalle Metropolitane insistono su questo concetto: attenti, nel suo complesso sarà un intervento delicatissimo. Difatti il Consorzio Villoresi, che si occupa del Naviglio della Martesana, invita a non bruciare le tappe. I lavori implicheranno con larga probabilità la chiusura dei canali e la deviazione delle acque. Si studierà un piano per impedire un massacro dei pesci, anche considerando che, nell?eventualità di morte in massa, le ditte in circolazione attrezzate per la rimozione dei resti sono quasi estinte.
STOP QUOTE
La cosa pazzesca è che in zona non viene data la minima informazione. Uno arriva li e non capisce cosa sta succedendo. Io il 7 sera sono passato ed ho trovato tutto bloccato con le auto che facevano i numeri da circo per trovare strade alternative. Il giorno dopo sono ripassato (sempre alla sera) pensando che la situazione si fosse normalizzata (mai e poi mai avrei immaginato che si trattava di un cedimento così pericoloso) e mi sono trovato intruppato di nuovo. Se avessi saputo subito cos'era successo non mi sarei nemmeno avvicinato alla zona.
Ma perchè non hanno messo degli avvisi chiari e tempestivi? Che ci vuole?
Altra domanda: siccome sono molte le strade di Milano che passano sopra i navigli, quante altre situazioni di potenziale pericolo ci sono nella citta???
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Sopralluogo dei tecnici. «Si rischiano 6 mesi di stop al traffico»
Lavori in via Gioia, code, disagi e proteste
Cede la copertura della Martesana che scorre sotto la strada. Traffico nel caos. «I vigili? Non ci sono»
MILANO - Conviene farsene una ragione: i lavori dureranno, e forse mesi (addirittura 6 come si vocifera?). Ma qual è la ragione della chiusura al traffico, da martedì, di via Melchiorre Gioia nel tratto (in uscita, cioè in direzione Greco) tra l?intersezione con viale Montegrappa e quella con viale della Liberazione? A uno sguardo superficiale, il problema è una buchetta dal diametro di 20 centimetri, invisibile. In realtà è crollata una soletta e sotto l?asfalto passa il Naviglio della Martesana, con acqua alta un metro e mezzo, il tutto in una struttura di contenimento (pilastri e argini) risalente agli anni ?60, dunque vecchia e, è stato scoperto nel corso dei sopralluoghi, da sistemare, rattoppare, rafforzare. In più c?è il discorso dei pesci, del quale parleremo dopo. Bisogna prima registrare gli ingorghi, il caos, gli incolonnamenti, con un?arteria così strategica e battuta, fuori uso per metà. E a sentire e leggere (molte le telefonate di protesta, altrettante le email, soprattutto ieri, lunedì di gran rientro a Milano) i cittadini-automobilisti, sul posto la gente si aspettava una «informazione migliore» e la «presenza dei vigili».
Partiamo dall?informazione: ci sono cartelli (soltanto frecce, non pannelli con spiegazione e indicazioni) che obbligano a deviare, prendendo viale Monte Grappa e proseguendo verso piazzale Principessa Clotilde. Veniamo ai vigili. Dal Comando spiegano che la valutazione dell?invio o meno di agenti a difesa di un cantiere o a presidio di un incrocio dipende da molteplici valutazioni. E nel nostro caso specifico, la valutazione è stata grosso modo la seguente: «Con una carreggiata totalmente chiusa, non serviamo». Insomma si dovrebbe star lì impalati davanti alle transenne che tanto non si può transitare? Gli automobilisti li vorrebbero ugualmente. Si dovranno accontentare della loro presenza notturna: forse già da oggi pattuglie vigileranno perché, appunto di notte, a ripetizione viene violato il divieto d?accesso.
Auto e scooter si intrufolano. Di scooter se ne vedono anche di giorno, nonostante un cartello consenta il transito unicamente alle biciclette. Tra giovedì e venerdì i tecnici di Metropolitane Milanesi, competenti per materia (parliamo di sottosuolo e acqua), effettueranno una prova tecnica dopo cui sarà meno incerta la data di riapertura al traffico. Dalle Metropolitane insistono su questo concetto: attenti, nel suo complesso sarà un intervento delicatissimo. Difatti il Consorzio Villoresi, che si occupa del Naviglio della Martesana, invita a non bruciare le tappe. I lavori implicheranno con larga probabilità la chiusura dei canali e la deviazione delle acque. Si studierà un piano per impedire un massacro dei pesci, anche considerando che, nell?eventualità di morte in massa, le ditte in circolazione attrezzate per la rimozione dei resti sono quasi estinte.
STOP QUOTE
La cosa pazzesca è che in zona non viene data la minima informazione. Uno arriva li e non capisce cosa sta succedendo. Io il 7 sera sono passato ed ho trovato tutto bloccato con le auto che facevano i numeri da circo per trovare strade alternative. Il giorno dopo sono ripassato (sempre alla sera) pensando che la situazione si fosse normalizzata (mai e poi mai avrei immaginato che si trattava di un cedimento così pericoloso) e mi sono trovato intruppato di nuovo. Se avessi saputo subito cos'era successo non mi sarei nemmeno avvicinato alla zona.
Ma perchè non hanno messo degli avvisi chiari e tempestivi? Che ci vuole?
Altra domanda: siccome sono molte le strade di Milano che passano sopra i navigli, quante altre situazioni di potenziale pericolo ci sono nella citta???