Al di là del titolo quanto mai profetico, siccome ho notato che spesso noi appassionati del Biscione amiamo viaggiare non solo con le nostre vetture ma anche con la fantasia, vorrei fare un breve punto della situazione sulla REALTA' INDUSTRIALE di Alfa Romeo. Leggete di seguito così potrete farmi un'idea PRECISA di quello che ci aspetta nel prossimo quinquennio (alias fino al 2014).
1) nel segmento ?piccole? la Mi.To è artefice di un buon successo commerciale. In Italia infatti la sportivetta di Arese si classifica prima tra le piccole premium battendo, addirittura, la concorrenza di prodotti del calibro di Mini. Proprio per questo la Mi.To vedrà estesa la propria commercializzazione fino al 2014 con un processo di refreshing atteso per il 2012. Le novità per Mi.To non si esauriscono qui. Infatti, nella seconda metà del 2013, verrà presentata una nuova versione a cinque porte destinata a essere commercializzata anche nell?area NAFTA. Quindi, l?operazione-Mi.To sarà destinata a perdurare per tutto il prossimo quinquennio con risultati, ad oggi, definibili incoraggianti.
2) Il segmento ?compatte?, strategico anche per Alfa Romeo, vede, alla fine del 2010, la definitiva uscita di scena della 147. Nello stesso anno è stata presentata proprio la sue erede: Giulietta. La nuova compatta del Marchio sportivo di Casa FIAT sta facendo registrare ottime prestazioni sul mercato italiano riuscendo ad impensierire, in termini di immatricolazioni assolute, la Volkswagen Golf. Inoltre, Giulietta è destinata ad essere commercializzata almeno fino all?anno 2014 periodo in cui subirà un aggiornamento di ordine sia stilistico che qualitativo per poi essere introdotta nel mercato NAFTA. Infine, per quanto riguarda il segmento compatte, va ricordata l?uscita di scena anche della coupé sportiva GT.
3) Nel segmento D, quello delle berline medie, la sfida per il Marchio del Biscione si fa ancora più complessa. La 159 è vittima, non solo in Italia, di immatricolazioni molto distanti da quelle soprattutto di Audi A4 e, in parte, di BMW Serie 3. Per questo, nel 2012, verrà rimpiazzata da un nuovo modello: l?Alfa Romeo Giulia. L?auto simbolo della rinascita del Marchio. La nuova berlina di segmento D appena citata sarà interamente sviluppata dal Gruppo FIAT e, in aggiunta, sarà distribuita sin da subito anche sul mercato NAFTA. La Giulia verrà poi resa disponibile, sempre nel 2012, anche in versione sport wagon. Le aspettative sul prodotto Giulia sono molto alte. Infatti, al successo della futura berlina di Casa Alfa è legato gran parte del destino del Marchio.
4) Brera e Spider, auto dal cuore sportivo, non hanno riscontrato il successo che ci si attendeva. In Italia esse si fermano alla conquista di un misero 4% del mercato. Se si confrontano questi dati con il 30% delle vendite fatte registrare, sempre in Italia, dalla concorrente Audi A5, si intuisce il perché sia stato deciso di mettere fuori produzione, già a partire dalla prima metà del 2011, entrambi i modelli. Come è facile dedurre dall?analisi effettuata, le errate politiche di prodotto implementate sia con 159 che con Brera e Spider hanno pesato non poco sullo status di crisi in cui versa tuttora il Marchio. La risposta, almeno parziale, al flop di mercato fatto registrare dal duo Brera-Spider dovrebbe essere data dalla ?New Spider? che, nel 2013, Alfa Romeo presenterà sul mercato. Tale prodotto, sviluppato da FIAT in collaborazione con Chrysler, sarà commercializzato anche nel mercato Nord-Americano.
5) Buone notizie arrivano invece dal fronte SUV. Alfa Romeo, già a partire dalla seconda metà del 2012 vedrà fare ingresso all?interno della propria gamma un SUV compatto basato su meccanica Chrysler. Tale prodotto sarà, proprio come la maggior parte di quelli già analizzati, distribuito anche nell?area NAFTA. La stessa sorte toccherà ad un ulteriore SUV di segmento D che sarà presentato nel 2014. Anche questo prodotto sarà interamente basato su meccanica del Gruppo Chrysler, forte del know how derivante dal marchio Jeep. Entrambi i prodotti citati riempiono un vuoto di cui Alfa Romeo ha sofferto per oltre dieci anni. Infatti, durante il periodo menzionato, non è mai stato possibile per il Marchio sportivo di Casa FIAT competere con rivali del calibro di Audi, BMW o Mercedes all?interno di un?importante nicchia di mercato come quella dei SUV di fascia premium. Dal 2012, grazie a Chrysler, questo trend è destinato ad essere invertito con risultati attesi più che positivi.
Conclusione: oggi Alfa Romeo è addirittura sotto il target 100.000 unità annue. Fa perdere denaro al Gruppo FIAT e, prima del 2013, non tornerà a correre dal punto di vista commerciale.
Al di là di tutte le storie e storielle che ci raccontano in giro e che, spesso, ci raccontiamo anche noi, bisogna solo sperare che i piani sopra citati vengano:
a) realizzati;
b) apprezzati;
c) non distrutti dalla voracità del Gruppo VW che, giustamente, vuole acquisire Alfa Romeo per fare concorrenza a BMW.
Si aspettano commenti (educati e rispettosi).
Buona serata Alfisti!
1) nel segmento ?piccole? la Mi.To è artefice di un buon successo commerciale. In Italia infatti la sportivetta di Arese si classifica prima tra le piccole premium battendo, addirittura, la concorrenza di prodotti del calibro di Mini. Proprio per questo la Mi.To vedrà estesa la propria commercializzazione fino al 2014 con un processo di refreshing atteso per il 2012. Le novità per Mi.To non si esauriscono qui. Infatti, nella seconda metà del 2013, verrà presentata una nuova versione a cinque porte destinata a essere commercializzata anche nell?area NAFTA. Quindi, l?operazione-Mi.To sarà destinata a perdurare per tutto il prossimo quinquennio con risultati, ad oggi, definibili incoraggianti.
2) Il segmento ?compatte?, strategico anche per Alfa Romeo, vede, alla fine del 2010, la definitiva uscita di scena della 147. Nello stesso anno è stata presentata proprio la sue erede: Giulietta. La nuova compatta del Marchio sportivo di Casa FIAT sta facendo registrare ottime prestazioni sul mercato italiano riuscendo ad impensierire, in termini di immatricolazioni assolute, la Volkswagen Golf. Inoltre, Giulietta è destinata ad essere commercializzata almeno fino all?anno 2014 periodo in cui subirà un aggiornamento di ordine sia stilistico che qualitativo per poi essere introdotta nel mercato NAFTA. Infine, per quanto riguarda il segmento compatte, va ricordata l?uscita di scena anche della coupé sportiva GT.
3) Nel segmento D, quello delle berline medie, la sfida per il Marchio del Biscione si fa ancora più complessa. La 159 è vittima, non solo in Italia, di immatricolazioni molto distanti da quelle soprattutto di Audi A4 e, in parte, di BMW Serie 3. Per questo, nel 2012, verrà rimpiazzata da un nuovo modello: l?Alfa Romeo Giulia. L?auto simbolo della rinascita del Marchio. La nuova berlina di segmento D appena citata sarà interamente sviluppata dal Gruppo FIAT e, in aggiunta, sarà distribuita sin da subito anche sul mercato NAFTA. La Giulia verrà poi resa disponibile, sempre nel 2012, anche in versione sport wagon. Le aspettative sul prodotto Giulia sono molto alte. Infatti, al successo della futura berlina di Casa Alfa è legato gran parte del destino del Marchio.
4) Brera e Spider, auto dal cuore sportivo, non hanno riscontrato il successo che ci si attendeva. In Italia esse si fermano alla conquista di un misero 4% del mercato. Se si confrontano questi dati con il 30% delle vendite fatte registrare, sempre in Italia, dalla concorrente Audi A5, si intuisce il perché sia stato deciso di mettere fuori produzione, già a partire dalla prima metà del 2011, entrambi i modelli. Come è facile dedurre dall?analisi effettuata, le errate politiche di prodotto implementate sia con 159 che con Brera e Spider hanno pesato non poco sullo status di crisi in cui versa tuttora il Marchio. La risposta, almeno parziale, al flop di mercato fatto registrare dal duo Brera-Spider dovrebbe essere data dalla ?New Spider? che, nel 2013, Alfa Romeo presenterà sul mercato. Tale prodotto, sviluppato da FIAT in collaborazione con Chrysler, sarà commercializzato anche nel mercato Nord-Americano.
5) Buone notizie arrivano invece dal fronte SUV. Alfa Romeo, già a partire dalla seconda metà del 2012 vedrà fare ingresso all?interno della propria gamma un SUV compatto basato su meccanica Chrysler. Tale prodotto sarà, proprio come la maggior parte di quelli già analizzati, distribuito anche nell?area NAFTA. La stessa sorte toccherà ad un ulteriore SUV di segmento D che sarà presentato nel 2014. Anche questo prodotto sarà interamente basato su meccanica del Gruppo Chrysler, forte del know how derivante dal marchio Jeep. Entrambi i prodotti citati riempiono un vuoto di cui Alfa Romeo ha sofferto per oltre dieci anni. Infatti, durante il periodo menzionato, non è mai stato possibile per il Marchio sportivo di Casa FIAT competere con rivali del calibro di Audi, BMW o Mercedes all?interno di un?importante nicchia di mercato come quella dei SUV di fascia premium. Dal 2012, grazie a Chrysler, questo trend è destinato ad essere invertito con risultati attesi più che positivi.
Conclusione: oggi Alfa Romeo è addirittura sotto il target 100.000 unità annue. Fa perdere denaro al Gruppo FIAT e, prima del 2013, non tornerà a correre dal punto di vista commerciale.
Al di là di tutte le storie e storielle che ci raccontano in giro e che, spesso, ci raccontiamo anche noi, bisogna solo sperare che i piani sopra citati vengano:
a) realizzati;
b) apprezzati;
c) non distrutti dalla voracità del Gruppo VW che, giustamente, vuole acquisire Alfa Romeo per fare concorrenza a BMW.
Si aspettano commenti (educati e rispettosi).
Buona serata Alfisti!