<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Vendite Alfa Romeo in Italia (e non solo) dal 1967 a oggi | Page 18 | Il Forum di Quattroruote

Vendite Alfa Romeo in Italia (e non solo) dal 1967 a oggi

Cronache di un disastro non annunciato.
In 9 anni sono state vendute la misera cifra di 150.000 Giulia. Nel mondo, non nella sola Italia.
Il grandissimo successo Stelvio ha invece totalizzato...200.000 unità, sempre nel mondo.
Con numeri sconsolanti come questi, forse appare meno ingiustificata la strategia francese di darsi alla condivisione spinta: il marchio non funziona.
 
Quella che mi meraviglia di più non è la Giulia ma lo Stelvio. Pensavo che fossero di più.

Se infatti facciamo un paragone della Giulia con le segmento D Alfa del passato dobbiamo aggiungere lo Stelvio, perché allora i Suv Alfa non esistevano.
Se consideriamo che le 159 vendute (in 6 anni) sono state circa 250.000 siamo su valori abbastanza vicini alla somma Giulia-Stelvio, ma la 159 era anche una SW.

Ovviamente non sono le oltre 680.000 156 (in 8 anni circa), ma erano altri tempi per le sedan e la 156 fu veramente un grande successo, oltre che un capolavoro (pur a trazione anteriore). Anche della 156 poi c’era la versione SW, tanto richiesta anche in affiancamento alla Giulia, ma mai prodotta.

Peraltro nessuna segmento D al mondo ha mai scalfito a livello europeo e planetario il dominio della triade tedesca, a mia memoria.

In definitiva più che di un disastro parlerei di un segno dei tempi, di una realtà inserita in un certo contesto.
 
Ultima modifica:
Giulia non mi meraviglia
( solo berlina, segmento fiacchissimo )

Stelvio....
Non avrei mai pensato solo 200.000.
Probabilmente vende " solo " in Italia

Che poi e' una caratteristica storica,
fatti salvi rari singoli periodi,
di Alfa e Lancia
 
In definitiva più che di un disastro parlerei di un segno dei tempi, di una realtà inserita in un certo contesto.
E' un segno dei tempi per Alfa, non per le berline in se. In 9 anni BMW ha venduto circa 22,5 milioni di auto, Mercedes 18 milioni, Audi 14,5; parlo dei totali, ma in questi le segmento D, berline o SUV che siano, hanno un peso enorme.
Siccome tutto si puo' dire tranne che Giulia e Stelvio non fossero delle ottime auto (con lacune, certamente, lacune che pero' alle tedesche sarebbero state perdonate), se ne puo' trarre solo una conclusione: la bella meccanica non ci salvera', cosi' come non ci salvera' il bel design. Se un marchio non va, o lo fai acquisire da un marchio che va oppure non funzionera' a prescindere. Il marchio che va potra' poi anche limitarsi a fare cloni, i risultati arriveranno anche (soprattutto) senza nessuna originalita' e specificita'. Tradotto: finche' Alfa non sara' in mano ad una tedesca (e non lo sara') ogni investimento fatto da italiani o francesi saranno soldi buttati. Jaguar insegna: ha chiuso i battenti - e non ritornera' certo in vita elettrica e incipriata di rosa.
 
Quella che mi meraviglia di più non è la Giulia ma lo Stelvio. Pensavo che fossero di più.

Se infatti facciamo un paragone della Giulia con le segmento D Alfa del passato dobbiamo aggiungere lo Stelvio, perché allora i Suv Alfa non esistevano.
Se consideriamo che le 159 vendute (in 6 anni) sono state circa 250.000 siamo su valori abbastanza vicini alla somma Giulia-Stelvio, ma la 159 era anche una SW.

Ovviamente non sono le oltre 600.000 156, ma erano altri tempi per le sedan e la 156 fu veramente un grande successo, oltre che un capolavoro (pur a trazione anteriore). Anche della 156 poi c’era la versione SW, tanto richiesta anche in affiancamento alla Giulia, ma mai prodotta.

Peraltro nessuna segmento D al mondo ha mai scalfito a livello europeo e planetario il dominio della triade tedesca, a mia memoria.

In definitiva più che di un disastro parlerei di un segno dei tempi, di una realtà inserita in un certo contesto.
Tutto frutto della pessima gestione fiat/fga/fca da fine anni 90 in poi....le altre sono esplose come premiumm...questi si sono ridotti alla marginalità.
Stelvio in rapporto al segmento ha venduto benissimo in Italia per anni la D più venduta, vedere invece cosa ha fatto nel 2022/24 tonale ora già morta, ma Italia per D è un mercato piccolissimo....nel resto del mondo invece è andata in rapporto meno peggio giulia...che alla fine però da quel che si capisce avrà come erede tutt'altro tipo di auto.
Con dazi Usa al 25% per auto importate e coi numeri cmq bassi italiane di auto dal D in su...alla fine Alfa sopra il C vedremo che senso avranno se non come "stra nicchia"
 
E' un segno dei tempi per Alfa, non per le berline in se. In 9 anni BMW ha venduto circa 22,5 milioni di auto, Mercedes 18 milioni, Audi 14,5; parlo dei totali, ma in questi le segmento D, berline o SUV che siano, hanno un peso enorme.
Siccome tutto si puo' dire tranne che Giulia e Stelvio non fossero delle ottime auto (con lacune, certamente, lacune che pero' alle tedesche sarebbero state perdonate), se ne puo' trarre solo una conclusione: la bella meccanica non ci salvera', cosi' come non ci salvera' il bel design. Se un marchio non va, o lo fai acquisire da un marchio che va oppure non funzionera' a prescindere. Il marchio che va potra' poi anche limitarsi a fare cloni, i risultati arriveranno anche (soprattutto) senza nessuna originalita' e specificita'. Tradotto: finche' Alfa non sara' in mano ad una tedesca (e non lo sara') ogni investimento fatto da italiani o francesi saranno soldi buttati. Jaguar insegna: ha chiuso i battenti - e non ritornera' certo in vita elettrica e incipriata di rosa.

Loro vendono un po' di tutto....
Hanno, in piu', dalla loro un listino sterminato.
Qualsiasi genere di auto uno desideri, la trova

NON concordo col " sarebbero state perdonate "
Se non nella misura " da qualcuno si', da qualcuno no "

Temo, paro paro, come Maserati
Anche se resta l' ultimo tentativo.
L' orbita Ferrari
 
Cronache di un disastro non annunciato.
In 9 anni sono state vendute la misera cifra di 150.000 Giulia. Nel mondo, non nella sola Italia.
Il grandissimo successo Stelvio ha invece totalizzato...200.000 unità, sempre nel mondo.
Con numeri sconsolanti come questi, forse appare meno ingiustificata la strategia francese di darsi alla condivisione spinta: il marchio non funziona.
LA condivisione spinta sul medio funziona?
 
E' un segno dei tempi per Alfa, non per le berline in se. In 9 anni BMW ha venduto circa 22,5 milioni di auto, Mercedes 18 milioni, Audi 14,5; parlo dei totali, ma in questi le segmento D, berline o SUV che siano, hanno un peso enorme.
Siccome tutto si puo' dire tranne che Giulia e Stelvio non fossero delle ottime auto (con lacune, certamente, lacune che pero' alle tedesche sarebbero state perdonate), se ne puo' trarre solo una conclusione: la bella meccanica non ci salvera', cosi' come non ci salvera' il bel design. Se un marchio non va, o lo fai acquisire da un marchio che va oppure non funzionera' a prescindere. Il marchio che va potra' poi anche limitarsi a fare cloni, i risultati arriveranno anche (soprattutto) senza nessuna originalita' e specificita'. Tradotto: finche' Alfa non sara' in mano ad una tedesca (e non lo sara') ogni investimento fatto da italiani o francesi saranno soldi buttati. Jaguar insegna: ha chiuso i battenti - e non ritornera' certo in vita elettrica e incipriata di rosa.

Io ho paragonato Giulia/Stelvio alle Alfa del passato, inutile paragonarle alla triade per me. Sappiamo che da sempre non c’è comunque confronto numerico. Ma anche con altre segmento D di altri marchi non tedeschi (o giapponesi).
 
Io ho paragonato Giulia/Stelvio alle Alfa del passato, inutile paragonarle alla triade per me. Sappiamo che da sempre non c’è comunque confronto numerico. Ma anche con altre segmento D di altri marchi non tedeschi (o giapponesi).
Le altre Alfa erano vendute a sconto già di listino; coi prezzi veri, poi, non c'era paragone. Insomma, erano low cost se paragonate alle concorrenti che Alfa pretende di avere.
Giulia e Stelvio sono la sveglia per un sonno/sogno durato mezzo secolo; anche se, è inutile che facciamo finta, la conosciamo benissimo la reputazione di cui godono le italiane
 
Ok, torniamo a fare qui soltanto statistiche di vendita (e grazie a chi le posta), se no rifacciamo sempre discorsi triti e ritriti ripetuti N volte.
 
Si, però le considerazioni trite e ritrite sono la conseguenza diretta dei numeri di vendita, direi la principale.
Le interviste in cui Tavares parlava dell'importanza della condivisione andrebbero riviste alla luce di questi dati. Aveva qualche argomento sostanzioso dalla sua
 
Io chiedo solo quanti concessionari nel mondo ci sono per Audi, Mercedes o BMW e quanti ce ne sono per Alfa. Girando il mondo ho constatato che la triade tedesca è un poco come la coca cola, le trovi in vendita ovunque, anche nelle città dei più poveri paesi del meridione mondiale, vorrà pure significare qualcosa nei numeri,poi certo non è che questo spiega tutto ovviamente, però i numeri sono influenzati da questo
 
Alfa
( lasciamo stare il mondo; ieri li aveva. E sempre poco vendeva. Basterebbero solo l' Europa e le Americhe ).
E'....Adesso che non li ha piu', perche' quelli costretti a chiudere non sono stati sostituiti;
e Lancia e' pure peggio....
Dall' Inghilterra fu proprio buttata fuori
 
Alfa
( lasciamo stare il mondo; ieri li aveva. E sempre poco vendeva. Basterebbero solo l' Europa e le Americhe ).
E'....Adesso che non li ha piu', perche' quelli costretti a chiudere non sono stati sostituiti;
e Lancia e' pure peggio....
Dall' Inghilterra fu proprio buttata fuori

Ma si certo anche a parità di saloni i numeri non sarebbero stati quelli della triade, però c'è anche da tenerne conto quando si buttano sul tavolo
 
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