Ciao a tutti.
Io, invece, sto
cercando.
Un articolo, per la precisione. E confesso che mi sono iscritto apposta al forum (visto che, ad oggi, la redazione non mi ha ancora risposto).
L'articolo (ma potrebbe anche darsi che fosse un'intervista) era del mai abbastanza compianto Michele Alboreto. Era una sorta di "
consigli per i vacanzieri che stanno partendo per l'esodo estivo", lunghezza più o meno una pagina (nella rivista occupava giusto una facciata), periodo di pubblicazione: estate (quindi, numero fra giugno e agosto), anno compreso fra il 1986 e il 1992. Sul limite inferiore sono quasi certo (avevo preso la patente giusto da un anno, e quell'articolo
mi ha cambiato. Ha letteralmente
rivoluzionato il mio modo di "stare al volante"): su quello superiore, invece, non del tutto... ma dubito che lo si possa collocare
molto più in qua del 1995 (al massimo).
Cosa diceva il sommo Alboreto nell'articolo? Beh... TUTTO. TUTTO quello che a scuola-guida non ti spiega(va)no: da
come si tengono le mani sul volante, a
qual è la corretta posizione di guida, a
la distanza di sicurezza: questa sconosciuta 
, a
atteggiamenti da evitare ad ogni costo... eccetera eccetera eccetera.
Insomma: il grande Maestro, che spezzava il pane della conoscenza "guidatoria" con gli allievi (potenziali), e diceva loro cose banali come: «
le posizioni "da ganassa" (mi ricordo il termine usato, come fosse ieri)
del tipo "una mano sul volante, braccio ben disteso davanti a sé, l'altra mano fuori dal finestrino, a mostrare catenine e orologi",
sono sconsigliatissime:
perché fanno aumentare i tempi di reazione, rendono più rigidi, riducono la possibilità di controllo completo del volante (e quindi del veicolo), prima ancora di essere antiestetiche.»
Dicevo che l'articolo ha rivoluzionato il mio modo di stare al volante. Questo, non tanto perché io, prima di leggerlo, adottassi una posizione di guida "da ganassa" (cosa che non ho mai fatto, proprio perché il mio primo maestro di guida, mio padre, era uno che si intendeva parecchio sia di prevenzione del rischio - essendo ufficiale di coperta sulle petroliere - sia di guida: e mi aveva già abbondantemente messo in guardia dai pericoli che si corrono a voler fare "i ganassa" al volante senza magari nemmeno saper fare un controsterzo). Ha rivoluzionato il mio modo di approcciare la guida proprio perché, per la prima volta, vedevo scritte, da un Esperto Assoluto, delle cose che assomigliavano molto ai consigli di mio padre: consigli che, però, come si suol fare a 18 anni, non sempre seguivo. Ad esempio, per parecchio tempo, subito dopo la patente, ho usato il volante con una mano sola (la sinistra, tenendo l'altra sul cambio), perchè era lo stile di guida di un mio compagno di liceo abbastanza "
cool", mi sembrava una tecnica "
cool", e così me n'ero invaghito: senza rendermi conto della sua limitatezza.
Ecco, per concludere: se qualcuno è in grado di reperire l'articolo e me ne può fare una scansione (.jpg o .pdf), gliene sarò grato in eterno. Sono alla vigilia dell'iscrizione (finalmente, dopo trentacinque e passa anni di guida) ad un corso - chiamiamolo così - di perfezionamento, e ci terrei a rileggere l'articolo, per vedere
quanto dell'insegnamento di Alboreto sia diventato per me senso comune...
Grazie in anticipo
\A_A/