manuel46 ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
kanarino ha scritto:
fabersss ha scritto:
Salve in seguito ad un incidente con ragione al 100x100 con referto anche di p.s. dopo la visura del mezzo da parte del perito ho dovuto demolire l'auto dato che il costo della riparazione superava di molto il valore dell'auto come dal perito stesso valutato, quando e' successo l'incidente 4 mesi fa l'auto valeva da quotazione quattroruote 3200e. ad oggi Il liquidatore mi offre 1500e. Come valore dell'auto piu' 360e. come contributo per l'acquisto di un'auto in totale 2000e. scarsi, mi sembra poco, sono seguito anche da un legale e mi dice che e' giusto cosi', ma come e' possibile tutto cio' c'è qualche esperto che mi possa far capire? O consigliarmi? Grazie saluti
La quotazione che fa fede è quella assicurata per furto/incendio riportata sul tuo contratto assicurativo, non quella di 4R...ed in fase di liquidazione a quella cifra devi togliere una percentuale (la franchigia) che di solito è il 30% se non sbaglio.
Comunque massima solidarietà per l'accaduto.
Purtroppo non è come dici tu. Il risarcimento per distruzione del veicolo ha come massimale il valore commerciale del veicolo definito dalle pubblicazioni di riferimento (normalmente Eurotax giallo, un po' più alto del blu ma molto più basso di 4ruote) più si aggiungono tutti i costi aggiuntivi quali le spese di deposito, trasporto, demolizione, eventuale parte di bollo pagato e non rimborsabile, eccetera.
Il valore della polizza I/F non c'entra nulla perchè le due polizze, anche se collegate tra loro, sono indipendenti.
Saluti
Comunque questa "regola" è una grande ingiustizia, prendiamo il mio esempio,
ho un auto di 7 anni con nemmeno 70 k km, tenuta molto bene, non dico che è pari al nuovo ma poco ci manca, non ricordo quanto sia quotata ma poniamo 4000?, un deficente me la distrugge e magari me ne danno 2.500?,
morale della favola......in teoria ho un mezzo
che a me fa il servizio di un auto da 18.000?, nella pratica mi ritroverei con 2.500? in mano! :evil:
Capisco quel che dici ma la "regola", se la analizziamo asetticamente fuori dai nostri casi personali, un suo senso ce l'ha. E' quello di evitare, o perlomeno limitare, le frodi perpetrate da chi ha dei vecchi scassoni di valore zero o quasi, simula un incidente e poi chiede la rimessa a nuovo con un preventivo da alcune migliaia di euro (oggi basta un danno abbastanza piccolo per avere preventivi da migliaia di euro). Ricevuto il risarcimento demolisce l'auto e si tiene i soldi magari ricominciando la trafila con un altro scassone che paga qualche centinaio di euro e facendo ad ogni giro migliaia di euro di utile netto.
Se uno ha un'auto che vale 2000 euro e a causa di un incidente o di un altro evento la perde, il danno che ha subìto è pari al valore del veicolo ossia 2000 euro perchè con quel risarcimento dovrebbe potersi ricomprare un'auto analoga (modello e condizioni) a quella che aveva riportandosi quindi nelle condizioni ante incidente. Cinico ma ineccepibile. La teoria sta in quel condizionale, ed è lì che casca l'asino ma la colpa non è della regola ma delle quotazioni che spesse volte sono irreali.
Tu dici che la tua auto, del valore di 4000 euro, a te fa lo stesso servizio di una da 18.000, ma perchè non da 40.000? Ti porta da A a B con il confort e gli accessori che a te servono e bastano, come farebbe un'auto da 18.000 ma anche da 40.000. Il problema è che per il mercato quell'auto vale 4.000 euro.
Il valore che hai in mano è quello, quel che tu ne fai è ininfluente. Se qualcuno te ne causa la perdita, il risarcimento non potrà che essere pari al valore che hai perso.
Saluti