<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Usa: sgozzata prete donna. E' stata crocefissa | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Usa: sgozzata prete donna. E' stata crocefissa

DareAvere(exTDI89) ha scritto:
dukeiiktm ha scritto:
birillo21 ha scritto:
In USA c'è un profondo malessere che nasce da una mancanza di solidarietà ... un paese in cui tutti hanno il diritto di portare armi e di usarle
non è l'ideale ... un paese in cui la possibilità di essere curati sanitariamente non può essere estesa a tutti non è l'ideale ... un paese in cui viene messa in dubbio anche l'istruzione per tutti non è l'ideale.

E quale sarebbe sinceramente il tuo stato ideale per curiosità?sanità gratis a tutti, scuole gratis a tutti, tutti disarmati e tutti solidali.....Cuba?
Per Birillo non so, per me quasi tutti quelli della vecchia Europa e i loro modelli economico-sociali, compresa l'Italia naturalmente.

Apprezzo molto i modelli Scandinavi.
In Italia mi ci trovo bene, ma non ho armi per poter eseguire un confronto approfondito, per cui mi baso su esperienze altrui e compagnia cantante.
 
sghescio ha scritto:
alkiap ha scritto:
Sbaglio o le discussioni politiche sono state bandite? Mi pare che questo thread stia degenerando, se si viene a dire che negli USA si insegna la vendetta.

negli Usa attori famosi pubblicizzano armi.

Anche se fosse, non vedo che cosa mai dovrebbe esserci di male.
Ma il punto e' che non hai capito nulla della cosa.
Negli USA attori famosi pubblicizzano il diritto dei cittadini a POSSEDERE armi, ossia ad autodeterminarsi, a difendere la propria incolumita' e la vita propria e dei propri cari, che e' un concetto assai diverso e meno superficiale.
 
99octane ha scritto:
sghescio ha scritto:
alkiap ha scritto:
Sbaglio o le discussioni politiche sono state bandite? Mi pare che questo thread stia degenerando, se si viene a dire che negli USA si insegna la vendetta.

negli Usa attori famosi pubblicizzano armi.

Anche se fosse, non vedo che cosa mai dovrebbe esserci di male.
Ma il punto e' che non hai capito nulla della cosa.
Negli USA attori famosi pubblicizzano il diritto dei cittadini a POSSEDERE armi, ossia ad autodeterminarsi, a difendere la propria incolumita' e la vita propria e dei propri cari, che e' un concetto assai diverso e meno superficiale.

Gli USA sono un ampio paese continentale, con vaste zone quasi spopolate i cui abitanti non possono permettersi di pagare uno straccio di sceriffo.
 
birillo21 ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
dukeiiktm ha scritto:
birillo21 ha scritto:
In USA c'è un profondo malessere che nasce da una mancanza di solidarietà ... un paese in cui tutti hanno il diritto di portare armi e di usarle
non è l'ideale ... un paese in cui la possibilità di essere curati sanitariamente non può essere estesa a tutti non è l'ideale ... un paese in cui viene messa in dubbio anche l'istruzione per tutti non è l'ideale.

E quale sarebbe sinceramente il tuo stato ideale per curiosità?sanità gratis a tutti, scuole gratis a tutti, tutti disarmati e tutti solidali.....Cuba?
Per Birillo non so, per me quasi tutti quelli della vecchia Europa e i loro modelli economico-sociali, compresa l'Italia naturalmente.

Apprezzo molto i modelli Scandinavi.
In Italia mi ci trovo bene, ma non ho armi per poter eseguire un confronto approfondito, per cui mi baso su esperienze altrui e compagnia cantante.

Io ne ho, diverse e parecchie. E sono discretamente bravo piu' o meno con tutte.
Vado spesso a tirare in poligono.
Gioco a videogiochi violenti o violentissimi.
Ho visto tutta la serie dell'Ispettore Callaghan, del Giustiziere della Notte, i western di Clint Eastwood fino a saperli citare a memoria e tutte le opere maggiori di John Woo (tra le centinaia di film che ho visto).
Eppure, stranamente, fin'ora impugnando una Smith & Wesson non ho ancora provato l'irrefrenabile desiderio di uccidere nessuno, non mi e' mai capitato di confondere un videogioco con la realta' imbracciando l'AK-47 per fare una strage, ne' ho mai confuso un bersaglio di carta con una persona.
E, francamente, mi sorgono spontanee domande piuttosto inquiete sulla sanita' mentale di chi sostiene certe teorie...
 
birillo21 ha scritto:
99octane ha scritto:
sghescio ha scritto:
alkiap ha scritto:
Sbaglio o le discussioni politiche sono state bandite? Mi pare che questo thread stia degenerando, se si viene a dire che negli USA si insegna la vendetta.

negli Usa attori famosi pubblicizzano armi.

Anche se fosse, non vedo che cosa mai dovrebbe esserci di male.
Ma il punto e' che non hai capito nulla della cosa.
Negli USA attori famosi pubblicizzano il diritto dei cittadini a POSSEDERE armi, ossia ad autodeterminarsi, a difendere la propria incolumita' e la vita propria e dei propri cari, che e' un concetto assai diverso e meno superficiale.

Gli USA sono un ampio paese continentale, con vaste zone quasi spopolate i cui abitanti non possono permettersi di pagare uno straccio di sceriffo.

Gli USA sono un'assieme di DIVERSI STATI, ciascuno con le sue leggi e le sue usanze, e in cui si trova la consueta proporzione di colti e ignoranti, savi e matti, violenti e pacifisti, intelligenti e stupidi.
E' sorprendente quanta gente che, accusata di essere razzista risponderebbe con sdegno e collera, poi si da' ai piu' beceri luoghi comuni.
Come se tutti gli italiani fossero bassi, ricci e suonassero il mandolino.
 
Gli americani hanno nella loro costituzione il diritto di possedere e portare armi, messo nero su bianco in modo inequivocabile quanto la liberta' di parola (checche' ne dicano certi politici). E c'e' perche' sanno bene cosa significa sottostare alla tirannide di un governo arbitrario e prevaricatore. Cosa che noi in Europa abbiamo dimenticato.
Infatti, l'Europa era in effetti PIU' LIBERALE degli Stati Uniti in quanto al porto d'armi dei cittadini: in molte citta' americane, gia' nel periodo del cosiddetto "far west" (che ai nostri giornalisti piace tanto citare completamente a sproposito) era proibito portare armi, mentre da noi e' una cosa nata poco piu' di mezzo secolo fa, negli anni '30, quando per prima una nazione impose dei severi limiti sul possesso di armi dei propri cittadini "per la sicurezza di tutti".
Il capo del governo dichiaro' trionfalmente che i cittadini sarebbero stati finalmente piu' sicuri grazie a questa iniziativa.
La nazione era la Germania e il capo del governo era Adolf Hitler.
Quel che e' successo dopo, come si suol dire, e' storia.

Messa molto piu' semplicemente: se il governo non si fida delle armi nelle mie mani, perche' mai io dovrei fidarmi delle armi nelle sue? :rolleyes:
E infatti...
 
99octane ha scritto:
sghescio ha scritto:
alkiap ha scritto:
Sbaglio o le discussioni politiche sono state bandite? Mi pare che questo thread stia degenerando, se si viene a dire che negli USA si insegna la vendetta.

negli Usa attori famosi pubblicizzano armi.

Anche se fosse, non vedo che cosa mai dovrebbe esserci di male.
Ma il punto e' che non hai capito nulla della cosa.
Negli USA attori famosi pubblicizzano il diritto dei cittadini a POSSEDERE armi, ossia ad autodeterminarsi, a difendere la propria incolumita' e la vita propria e dei propri cari, che e' un concetto assai diverso e meno superficiale.

ma che ne sai che ho capito, io intendevo proprio quello che hai detto tu
 
99octane ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
99octane ha scritto:
Certo, le influenze esterne hanno il loro peso.
Ma alla fine, ciascuno e' responsabile di quello che fa.
Per l'autore di un simile gesto, non esistono scuse "sociali".

Neanche per questi, IHMO....

http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo459185.shtml

:evil: :evil: :evil:

Sempre meglio di quelli che ieri han stuprato una handicappata 13enne.
:rolleyes:

Difficile trovare il "meglio" in mezzo al letame....
 
La stampa britannica li ha già ribattezzati «piccoli barbari»
Violenze e torture, ragazzini a processo

Due fratelli inglesi di 10 e 11 anni accusati di avere seviziato e quasi ucciso due coetanei

MILANO - A dieci e undici anni violentarono e torturarono quasi a morte due coetanei. Due fratelli inglesi, con precedenti penali per aggressione e rapina, nonostante la giovanissima età, sono sotto processo per aver attirato in trappola due bambini, rispettivamente di undici e nove anni, su cui hanno infierito con estremo sadismo.

LE VIOLENZE - Il fatto è successo lo scorso 4 aprile a Edlington, cittadina inglese con sacche di estremo degrado sociale. È stato ricostruito nei minimi particolari solo oggi, nell'ambito del processo ai «piccoli barbari», come li chiama la stampa britannica, i cui nomi non sono stati rivelati perchè minorenni. I due fratelli hanno avvicinato due bimbi loro coetanei e li hanno attirati con l'inganno in un luogo solitario. Una volta arrivati lì, i due hanno aggredito le loro vittime. Hanno picchiato con sassi e bastoni il bambino più grande, per poi costringerlo a subire abusi sessuali talmente atroci che lui ha implorato i suoi carnefici di lasciarlo morire. Alla vittima più piccola hanno spento sigarette sulle palpebre e su ferite profonde da loro stessi appositamente provocate.

SALVATO IN EXTREMIS - Quando il bambino più grande è crollato a terra svenuto, i piccoli carnefici se ne sono andati credendolo morto. Ma il bimbo più piccolo, pur essendo sotto shock e ricoperto di sangue, è riuscito a raggiungere il paese e a chiamare aiuto, salvando l'altro - che è suo zio nonostante l'età ravvicinata - da morte certa

04 settembre 2009
 
Io da piccolo sezionavo Lucertole, con bisturi ricavati dagli stecchi del Mottarello, però da grande non ho fatto il Chirurgo e nemmeno il Medico.
 
99octane ha scritto:
Gli americani hanno nella loro costituzione il diritto di possedere e portare armi, messo nero su bianco in modo inequivocabile quanto la liberta' di parola (checche' ne dicano certi politici). E c'e' perche' sanno bene cosa significa sottostare alla tirannide di un governo arbitrario e prevaricatore. Cosa che noi in Europa abbiamo dimenticato.
[...]
Messa molto piu' semplicemente: se il governo non si fida delle armi nelle mie mani, perche' mai io dovrei fidarmi delle armi nelle sue? :rolleyes:
E infatti...
Infatti alla base del 2do emmendamento della costituzione degli Stati Uniti, il "diritto" a portare armi comprende la difesa del popolo dal suo stesso governo. Un approccio certamente molto liberale .... impossibile da questa parte della pozzanghera, direi ;)
 
sghescio ha scritto:
99octane ha scritto:
sghescio ha scritto:
alkiap ha scritto:
Sbaglio o le discussioni politiche sono state bandite? Mi pare che questo thread stia degenerando, se si viene a dire che negli USA si insegna la vendetta.

negli Usa attori famosi pubblicizzano armi.

Anche se fosse, non vedo che cosa mai dovrebbe esserci di male.
Ma il punto e' che non hai capito nulla della cosa.
Negli USA attori famosi pubblicizzano il diritto dei cittadini a POSSEDERE armi, ossia ad autodeterminarsi, a difendere la propria incolumita' e la vita propria e dei propri cari, che e' un concetto assai diverso e meno superficiale.

ma che ne sai che ho capito, io intendevo proprio quello che hai detto tu
Allora bastava esprimerlo in modo chiaro, no? ;)
 
birillo21 ha scritto:
Io da piccolo sezionavo Lucertole, con bisturi ricavati dagli stecchi del Mottarello, però da grande non ho fatto il Chirurgo e nemmeno il Medico.

Oggi infatti sezioni persone con i bisturi ricavati dal mottarello! :D :D :D
 
Sono abbastanza d'accordo con Brillo e con quanti hanno affermato che i delitti sono in qualche modo espressione dell'ambiente in cui sono maturati.
I più recenti studi criminologici sono infatti concordi nell'indicare come le patologie individuali e i vuoti di identità,alla base del comportamento delinquenziale siano frutto dell'interazione dell' "io" con gli altri che lo circondano e quindi prima la famiglia e poi la società.
Per una serie di azioni e di reazioni di cause ed effetti che producono altre cause si forma e si consolida l'identità criminale.Ciò vale per i piccoli delinquenti ,ma in certa misura anche per i grandi delitti e gli omicidi.
Un individuo che compia delitti così efferati come questo di cui stiamo parlando ha sicuramente una personalità distorta e sarebbe molto difficile individuarne la causa da un articolo di cronaca nera. Anche gli psichiatri e i periti a volte stentano a stabilire con certezza se un criminale è capace di intendere e di volere o no e anche nel caso si stabilisca che è pazzo se lo è per questioni genetiche ,oppure per il rapporto disturbato con le figure genitoriali nella fase neonatale od altro.
Sicuramente lo stesso tipo di omicida parla un "linguaggio diverso" se esprime il suo delitto a Bagdad o se è un americano ,perchè è appunto l'interazione della sua "devianza" con l'ambiente circostante a stabilire il "linguaggio" con cui si esprimerà.Sicuramente questo della povera donna pastore è un delitto "americano".
 
Il che vuol dire tutto e niente.
Essendo ovviamente impossibile impedire certi delitti, l'unica cosa rilevante che resta da fare e' assicurare che chi l'ha commesso non possa piu' nuocere a nessuno, e c'e' un solo modo.
Il resto son pietismi che vanno solo a mettere in pericolo altre persone innocenti.
 
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