Non ho ben capito, ma in questo topic si vuol dire che la riforma Gelmini sia un bene per l'istruzione del paese?
Se così fosse non mi sorprenderei troppo, poiché sull'argomento vi è una disinformazione allarmante; la televisione, per esempio, non ha accennato affatto alle manifestazioni studentesche e non dice mai con chiarezza in cosa consiste quella che per loro è "un taglio agli sprechi" (chissà perché
)
Devo dire, comunque, che anche io stesso non ero informato correttamente di ciò che sta accadendo fin quando non mi ha, inevitabilmente, toccato direttamente.
Vi riporto ciò che è scritto su un volantino informativo distribuitoci in facoltà:
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Legge 133 e Ddl Gelmini: la riforma dell'assurdo
A seguito di accurate riflessioni circa il malfunzionamento del sistema dell'istruzione italiano, i Governo ha elaborato alcune efficientissime proposte:
Ridurre i fondi destinati all'Università.
Il rapporto tra l'investimento di ricerca e sviluppo e il PIL in Italia è dello 0,9% contro il 3,7% della Svezia (dati Eurostat 2009)
Da ignoranti si risolve meglio la crisi!
Tagliare su strutture e materiali.
Il Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) globae si riduce del 19,1% nel periodo 2009-2012 (L.133 e L. 1 /2009), causando il collasso delle università: sarà impossibile chiudere i bilanci di previsione 2011. I fondi non saranno sufficienti per pagare gli stipendi.
La "nuova" Università non ha nulla da offrire ai suoi studenti, nemmeno lo spazio per seguire le lezioni.
Abolire ogni possibilità di carriera nell'Università e in generale.
Reclutamenti e progressioni di carriera affidati solo a professori ordinari, unici componenti delle commissioni di concorso (L. 133 e L. 1 /2009)
Il blocco del turn-over, previsto al 50% per le università "virtuose" sotto il tetto del 90% del F.F.O. (D.L. 31/05/10, n. 78) provocherà una riduzione indiscriminata dell'organico attraverso i tagli: come rimanere altrimenti sotto il 90%?
I ricercatori a tempo indeterminato verranno sostituiti con ricercatori a tempo determinato con contratti da 8 anni non ulteriormente rinnovabili e senza diritto al ruolo di II fascia, dando luogo alla figura del ricercatore "usa e getta".
Dov'è finita la Meritocrazia?
Minimizzare gli sprechi, riducendo il numero dei docenti.
La spesa per il personale a tempo determinato e co-co-co si ridurrà del 50% rispetto al 2009.
Verranno sospesi i rinnovi contrattuali (personale Tecnico Amministrativo) e aboliti gli scatti biennali, connaturati con la progressione di carriera, degli stipendi dei ricercatori e professori per 2011-2012-2013, senza futuri recuperi(D.L. 31/05/10, n. 78).
Vantaggi per gli studenti? Meno spazi, meno stimoli, meno didattica di qualità.
Aumentare progressivamente le tasse
Questa riforma a costo zero e dal segno meno stronca le prospettive di carriera, investe poco nella ricerca e incentiva la fuga dei cervelli."
Se anche vi sono casi come quello di Siena, non vedo come si possa fare di tutta l'erba un fascio. :?