<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Un'altro sbadato che dimentica il figlio in auto | Page 8 | Il Forum di Quattroruote

Un'altro sbadato che dimentica il figlio in auto

air.angelo ha scritto:
è vero che siamo "multitasking"

Purtroppo col cavolo che siamo multitasking. Al contrario, il nostro cervello è proprio monotasking, tanto che è pressochè impossibile fare contemporaneamente due cose una delle quali non sia praticamente automatica.

http://www.italiasalute.it/news.asp?ID=10366

E' lo stesso meccanismo per cui telefonare in auto col vivavoce è pericoloso tanto quanto tenendo il telefono in mano.

Per il resto, sono d'accordo con pi-greco e posizioni similari
 
a_gricolo ha scritto:
air.angelo ha scritto:
è vero che siamo "multitasking"

Purtroppo col cavolo che siamo multitasking. Al contrario, il nostro cervello è proprio monotasking, tanto che è pressochè impossibile fare contemporaneamente due cose una delle quali non sia praticamente automatica.

http://www.italiasalute.it/news.asp?ID=10366

E' lo stesso meccanismo per cui telefonare in auto col vivavoce è pericoloso tanto quanto tenendo il telefono in mano.

Per il resto, sono d'accordo con pi-greco e posizioni similari
in realtà i processi cerebrali possono procedere per "iter paralleli" ma la soglia di attenzione è una e difficilmente può swappare tra tante priorità non definibili come quelle informatiche.

Ci vorrebbe un approccio scientifico, più neuro/psichia/psico, ma non ho trovato nulla in letteratura medica.
 
hpx ha scritto:
per come sei fatto, per le abitudini che hai ecc.ecc. riusciresti o ci sarebbe anche una anche lieve possibilità che ti dimentichi tuo figlio in auto, e tu ne vai al lavoro?

Proprio questo potrebbe essere il punto (la mia è solo una supposizione senza nessuna prova concreta a supporto), cioè mi riesce difficile pensare che abitualmente fosse il padre a portare il bimbo all'asilo. Proprio questa eccezione, il fatto che magari quel giorno dovesse essere il padre a doverlo portare all'asilo ma sovrappensiero abbia fatto le solite identiche cose che si fanno ogni mattina, potrebbe essere la causa del tragico evento. Nessuno lo giustifica, si cerca solo di capire. Solo tu mi pare di aver capito escludi a priori che a te possa succedere una cosa simile
 
Suby01 ha scritto:
hpx ha scritto:
per come sei fatto, per le abitudini che hai ecc.ecc. riusciresti o ci sarebbe anche una anche lieve possibilità che ti dimentichi tuo figlio in auto, e tu ne vai al lavoro?

Proprio questo potrebbe essere il punto (la mia è solo una supposizione senza nessuna prova concreta a supporto), cioè mi riesce difficile pensare che abitualmente fosse il padre a portare il bimbo all'asilo. Proprio questa eccezione, il fatto che magari quel giorno dovesse essere il padre a doverlo portare all'asilo ma sovrappensiero abbia fatto le solite identiche cose che si fanno ogni mattina, potrebbe essere la causa del tragico evento. Nessuno lo giustifica, si cerca solo di capire. Solo tu mi pare di aver capito escludi a priori che a te possa succedere una cosa simile
altra riflessione, le dimentianze sono solo al mattino con la mente rivolta alle preoccupzioni della giornata, non mai pare succedano in orari pomeridiani...
 
hpx ha scritto:
era un modo come un'altro per chiedere che differenza ci possa essere tra il fatto di essere genitore o no, per commentare e giudicare (il fatto non l'uomo) questo dramma. Per me nessuna.
Ed è da questo che emerge l'incapacità di comprendere dovuta al non essere genitore.

hpx ha scritto:
Mi pare che la mia fosse una domanda non una affermazione, bastava rispondere si o no
Una domanda non pertinente, da qui la risposta.

hpx ha scritto:
La morte rientra eccome nell'ordine naturale della vita
Non quella di un figlio PRIMA del genitore.

All'altra ci abituiamo, ci rassegnamo, ci conformiamo. A questa no. Qualunque sia la causa.

I più fortunati al massimo riescono a seppellirla in un angolo dell'anima, sperando di non inciamparci mai più, ma ogni volta che il ricordo riaffiora il cuore si spezza, il cervello sragiona, in attesa che il tempo sbiadisca di nuovo e smorzi quel dolore e quel senso di impotenza insopportabili.

Inoltre come puoi avere la pretesa di saper misurare e stabilire la grandezza del dolore dovuta a una mancanza ? Ho visto persone trascinate a spalla grondanti di lacrime al cospetto di loro amici deceduti, e padri non versare nemmeno una lacrima per un figlio. Questo non mi da l'autorità di dire che è più doloroso perdere un amico piuttosto che un figlio, o un figlio rispetto ad una moglie.
Nessuna pretesa. Solo esperienza, purtroppo.

hpx ha scritto:
Tra fare e sbagliare la distanza è minima, è umano, ma tra sbagliare e togliere una vita se permetti ce ne passa e tanto, A quest'ora sto pianeta era deserto.
Fammi capire: tu scegli PRIMA quando, di quanto e come sbagliare? E lo fai sapendo PRIMA quali saranno la portata e le conseguenze del tuo sbaglio?

Essù...

hpx ha scritto:
Il discorso era generale, non puoi prendere le frasi che ti interessano togliendole dal filo del discorso e ricamarci sopra le tue errate considerazioni.
Comunque mi riferivo a quello che vedo tutti i giorni, bambini che vagano tra i sedili dell'auto, genitori che portano i figli in bicicletta in strade trafficate pur avendo a disposizione le piste ciclabili, o l'ultimo sport portare i figli ad un centro commerciale lasciandoli scorrazzare in lungo e in largo come se fossero animali da portare al pascolo per poi recuperali alla fine dello shopping. Vuol dire andarsele a cercare.
Doppio errore, allora. Il primo è generalizzare basandosi su un caso specifico, il secondo è attribuire volontarietà ("andarsele a cercare") a quello che è fuori di ogni discussione un evento fortuito e non riconducibile a una cattiva condotta dell'uomo.

hpx ha scritto:
Mi sa che che non hai letto bene il titolo del poll : dice dimenticato non perso.
Quindi Assente perchè la differenza mi sembra lampante, nel tuo caso o ti sei distratto o tua figlia te la fatta sotto il naso, nell'altro avresti dovuto andartene lasciando tua figlia li a scuola dimenticandotela. Il che, mi pare, a quanto mi racconti impossibile.
Per un genitore, come ti è già stato detto, non c'è differenza. Tuo figlio dipende da te. Sempre. Non importa se ti scordi, ti distrai, ti addormenti, ritardi, sbagli valutazione o qualunque altra cosa, l'effetto su di lui è il medesimo: è solo, esposto e inerme. E la portata delle conseguenze che ricadranno su di lui dipende solo dal caso.

hpx ha scritto:
Dai racconti e dalle mentalità dei padri qui dentro uno sbaglio così plateale e disastroso, ripeto per questa specifica tragedia dalla dinamica banale ovvero per dimenticanza, mi pare impossibile da poter essere concepita e attuata. Comunque sempre e se, nel vostro subconscio avete e date spazio concreto che possa capitare anche a voi una eventualità del genere io mi preoccuperei.
Al contrario io mi preoccuperei se mi ritenessi sicuro di non poter sbagliare...
 
PanDemonio ha scritto:
I più fortunati al massimo riescono a seppellirla in un angolo dell'anima, sperando di non inciamparci mai più, ma ogni volta che il ricordo riaffiora il cuore si spezza, il cervello sragiona, in attesa che il tempo sbiadisca di nuovo e smorzi quel dolore e quel senso di impotenza insopportabili.
...
come non commuversi, grazie per aver interpretato qualcosa di non descrivibile a parole
 
Suby01 ha scritto:
hpx ha scritto:
per come sei fatto, per le abitudini che hai ecc.ecc. riusciresti o ci sarebbe anche una anche lieve possibilità che ti dimentichi tuo figlio in auto, e tu ne vai al lavoro?

Proprio questo potrebbe essere il punto (la mia è solo una supposizione senza nessuna prova concreta a supporto), cioè mi riesce difficile pensare che abitualmente fosse il padre a portare il bimbo all'asilo. Proprio questa eccezione, il fatto che magari quel giorno dovesse essere il padre a doverlo portare all'asilo ma sovrappensiero abbia fatto le solite identiche cose che si fanno ogni mattina, potrebbe essere la causa del tragico evento. Nessuno lo giustifica, si cerca solo di capire. Solo tu mi pare di aver capito escludi a priori che a te possa succedere una cosa simile

Si, ma non perchè come sostiene qualcuno mi senta Superman o un infallibile, perchè anche se fosse stata la prima volta a portare all'asilo il bimbo non è un'estraneo ma tuo figlio, e il rapporto che hai di costante osservazione (2 anni) controllo ecc.ecc. avviene indipendentemente da dove e cosa stai facendo. Anche se con lui fai una cosa nuova non giustifica il fatto di dimenticarlo perchè è come dire che per quel tragitto, che mi sembra un tempo sufficiente, non sapevi neanche di averlo senza dagli quelle attenzioni che comunque devi dare. Io non giudico l'uomo, ma un padre non può commettere quello che ha fatto, dimenticare un figlio in auto, se è onesto e sano di mente come riportato.
Ovviamente ci deve essere qualcosa che va al di là dell'ordinario tram tram, una depressione non rilevata, una disfunzione chissà....
 
pi_greco ha scritto:
PanDemonio ha scritto:
I più fortunati al massimo riescono a seppellirla in un angolo dell'anima, sperando di non inciamparci mai più, ma ogni volta che il ricordo riaffiora il cuore si spezza, il cervello sragiona, in attesa che il tempo sbiadisca di nuovo e smorzi quel dolore e quel senso di impotenza insopportabili.
...
come non commuversi, grazie per aver interpretato qualcosa di non descrivibile a parole
Lascia perdere. Sono sicuro che immagini quanto vorrei non sapere di cosa sto parlando.
 
hpx ha scritto:
ivanpg ha scritto:
hpx ha scritto:
air.angelo ha scritto:
Come ho già scritto prima io sono papà di un bimbo di 20 mesi, e mi sono sentito molto partecipe del dramma; però come ho provato a spiegare non si tratta di una semplice dimenticanza o distrazione, della serie "dovevo prendere anche il latte e mi sono scordato" ma di un fenomeno psicologico, di un problema che capita a tutti, perchè é insito nel nostro stesso cervello.

Succede che ci siano dei momenti di "buco della memoria" in cui crediamo di aver fatto delle cose, ed invece non le abbiamo fatte, o viceversa le abbiamo fatte e non ce lo ricordiamo; spesso succede con cose banali, tipo mettere le chiavi dell'auto in un posto insolito, o telefonare a qualcuno e credere di parlare con un'altro eccetera..purtroppo questa persona è arrivata davanti all'ufficio e, invece di prendere il bimbo e portarlo all'asilo, che era lì vicino, dicono 20 metri, ha fatto come se l'avesse già fatto, ha chiuso l'auto ed è salito su.
In rete ci sono degli articoli medici che spiegano meglio di quanto possa aver fatto io il fenomeno; purtroppo succede quando parte del nostro cervello è impegnato a fare più cose contemporaneamente; faccio un esempio stupido: sto preparando la cena, mio figlio gioca in cucina ed io sto parlando con mia moglie, che magari è sotto la doccia..è matematico che o brucio qualcosa o il piccolo si infila da qualche parte a far danni, o che lei mi chieda qualcosa ed io poi non mi ricordi..questo perchè è vero che siamo "multitasking" però è anche vero che il cervello dedica una parte maggiore dell'attenzione al compito in quel momento ritenuto prioritario, ed il resto rimane sullo sfondo, finché qualcosa non richiama l'attenzione (nello specifico mia moglie che mi fa "dov'é Marco?? ;) )

Questo per dire che è vero, sembra impossibile ed inaccettabile dimenticarsi un figlio in auto, ma per una serie di sfortunate circostanze e complicazioni si è verificata una tragedia che segnerà per sempre una famiglia; di fronte a questo non c'è discussione che tenga, solo silenzio e rispetto.

Ciao
Angelo

Giustissimo il tuo punto di vista detto da te che hai un bimbo più o meno della stessa età, ma ti voglio fare una domanda a cui puoi anche non rispondere.
Tu nel tuo stato attuale delle cose, per come sei fatto, per le abitudini che hai ecc.ecc. riusciresti o ci sarebbe anche una anche lieve possibilità che ti dimentichi tuo figlio in auto, e tu ne vai al lavoro?

Scusa, ma che domanda è?

Se tu hai un figlio di 2 anni, che non è assolutamente indipendente e come dice angelo va seguito, controllato, assistito, accudito, il tuo controllo come riferito da altri nel forum è totale a quella età, come fai a trasportare lo stesso figlio nel tragitto casa lavoro saltando l'asilo o i nonni dipende, arrivare al posto di lavoro, parcheggiare, chiudere l'auto, e andartene con tuo figli sul sedile ?
Ma stai scherzando ? In tutto quel tempo non gli hai neanche dedicato uno sguardo per farti ricordare che era lì ? E tu saresti in grado di fare una cosa del genere con un bimbo che continuamente deve essere accudito ?

Forse più che prendere solo la prima riga di quello che ho scritto, dovresti prendere l'ultima.
Penso che qui nessuno abbia il verbo della verità.
Io avuto due figlie che hanno avuto 2 anni, ora ne hanno di più e non mi è mai successo una cosa del genere, grazie al cielo.
Torno a ripeterlo, non lo giustifico, ma come padre cerco di capirlo e come padre penso che passerà il resto della sua vita con un rimorso immenso, peggio che essere rinchiuso nella peggior prigione che esista sulla faccia della terra.
Pensa solo quando sarà a casa e guarderà in faccia la moglie, come pensi si sentirà?
E quando andrà sulla tomba di suo figlio, cosa penserà?
Quando vedrà altri bambini crescere e pensare che il suo poteva essere così?
Bastano queste cose per fare una vita da cani, ci mancherebbe anche che qualcuno gli dia del delinquente perchè ha combinato questo casino.
Insomma tu giustifichi quello che a Milano ha ammazzato 3 persone con un piccone, perchè molto probabilmente non è sano di mente e condanni questo padre perchè ha avuto un black out nella testa. Almeno se non ho capito male è questa la tua idea.
 
pi_greco ha scritto:
hpx ha scritto:
ivanpg ha scritto:
hpx ha scritto:
air.angelo ha scritto:
Come ho già scritto prima io sono papà di un bimbo di 20 mesi, e mi sono sentito molto partecipe del dramma; però come ho provato a spiegare non si tratta di una semplice dimenticanza o distrazione, della serie "dovevo prendere anche il latte e mi sono scordato" ma di un fenomeno psicologico, di un problema che capita a tutti, perchè é insito nel nostro stesso cervello.

Succede che ci siano dei momenti di "buco della memoria" in cui crediamo di aver fatto delle cose, ed invece non le abbiamo fatte, o viceversa le abbiamo fatte e non ce lo ricordiamo; spesso succede con cose banali, tipo mettere le chiavi dell'auto in un posto insolito, o telefonare a qualcuno e credere di parlare con un'altro eccetera..purtroppo questa persona è arrivata davanti all'ufficio e, invece di prendere il bimbo e portarlo all'asilo, che era lì vicino, dicono 20 metri, ha fatto come se l'avesse già fatto, ha chiuso l'auto ed è salito su.
In rete ci sono degli articoli medici che spiegano meglio di quanto possa aver fatto io il fenomeno; purtroppo succede quando parte del nostro cervello è impegnato a fare più cose contemporaneamente; faccio un esempio stupido: sto preparando la cena, mio figlio gioca in cucina ed io sto parlando con mia moglie, che magari è sotto la doccia..è matematico che o brucio qualcosa o il piccolo si infila da qualche parte a far danni, o che lei mi chieda qualcosa ed io poi non mi ricordi..questo perchè è vero che siamo "multitasking" però è anche vero che il cervello dedica una parte maggiore dell'attenzione al compito in quel momento ritenuto prioritario, ed il resto rimane sullo sfondo, finché qualcosa non richiama l'attenzione (nello specifico mia moglie che mi fa "dov'é Marco?? ;) )

Questo per dire che è vero, sembra impossibile ed inaccettabile dimenticarsi un figlio in auto, ma per una serie di sfortunate circostanze e complicazioni si è verificata una tragedia che segnerà per sempre una famiglia; di fronte a questo non c'è discussione che tenga, solo silenzio e rispetto.

Ciao
Angelo

Giustissimo il tuo punto di vista detto da te che hai un bimbo più o meno della stessa età, ma ti voglio fare una domanda a cui puoi anche non rispondere.
Tu nel tuo stato attuale delle cose, per come sei fatto, per le abitudini che hai ecc.ecc. riusciresti o ci sarebbe anche una anche lieve possibilità che ti dimentichi tuo figlio in auto, e tu ne vai al lavoro?

Scusa, ma che domanda è?

Se tu hai un figlio di 2 anni, che non è assolutamente indipendente e come dice angelo va seguito, controllato, assistito, accudito, il tuo controllo come riferito da altri nel forum è totale a quella età, come fai a trasportare lo stesso figlio nel tragitto casa lavoro saltando l'asilo o i nonni dipende, arrivare al posto di lavoro, parcheggiare, chiudere l'auto, e andartene con tuo figli sul sedile ?
Ma stai scherzando ? In tutto quel tempo non gli hai neanche dedicato uno sguardo per farti ricordare che era lì ? E tu saresti in grado di fare una cosa del genere con un bimbo che continuamente deve essere accudito ?
Ivan, poverino, ha solo quasi l'età di un nonno ed è padre da diversi anni (non me ne volere una volta era così lo sai meglio di me caro Ivan) ed ha passato la vita lavorando con ed in mezzo a bambini più o meno cresciuti, aveva proprio bisogno di una lezioncina teorica...

Grazie per avermi dato del vecchio :D :D
 
ivanpg ha scritto:
pi_greco ha scritto:
hpx ha scritto:
ivanpg ha scritto:
hpx ha scritto:
air.angelo ha scritto:
Come ho già scritto prima io sono papà di un bimbo di 20 mesi, e mi sono sentito molto partecipe del dramma; però come ho provato a spiegare non si tratta di una semplice dimenticanza o distrazione, della serie "dovevo prendere anche il latte e mi sono scordato" ma di un fenomeno psicologico, di un problema che capita a tutti, perchè é insito nel nostro stesso cervello.

Succede che ci siano dei momenti di "buco della memoria" in cui crediamo di aver fatto delle cose, ed invece non le abbiamo fatte, o viceversa le abbiamo fatte e non ce lo ricordiamo; spesso succede con cose banali, tipo mettere le chiavi dell'auto in un posto insolito, o telefonare a qualcuno e credere di parlare con un'altro eccetera..purtroppo questa persona è arrivata davanti all'ufficio e, invece di prendere il bimbo e portarlo all'asilo, che era lì vicino, dicono 20 metri, ha fatto come se l'avesse già fatto, ha chiuso l'auto ed è salito su.
In rete ci sono degli articoli medici che spiegano meglio di quanto possa aver fatto io il fenomeno; purtroppo succede quando parte del nostro cervello è impegnato a fare più cose contemporaneamente; faccio un esempio stupido: sto preparando la cena, mio figlio gioca in cucina ed io sto parlando con mia moglie, che magari è sotto la doccia..è matematico che o brucio qualcosa o il piccolo si infila da qualche parte a far danni, o che lei mi chieda qualcosa ed io poi non mi ricordi..questo perchè è vero che siamo "multitasking" però è anche vero che il cervello dedica una parte maggiore dell'attenzione al compito in quel momento ritenuto prioritario, ed il resto rimane sullo sfondo, finché qualcosa non richiama l'attenzione (nello specifico mia moglie che mi fa "dov'é Marco?? ;) )

Questo per dire che è vero, sembra impossibile ed inaccettabile dimenticarsi un figlio in auto, ma per una serie di sfortunate circostanze e complicazioni si è verificata una tragedia che segnerà per sempre una famiglia; di fronte a questo non c'è discussione che tenga, solo silenzio e rispetto.

Ciao
Angelo

Giustissimo il tuo punto di vista detto da te che hai un bimbo più o meno della stessa età, ma ti voglio fare una domanda a cui puoi anche non rispondere.
Tu nel tuo stato attuale delle cose, per come sei fatto, per le abitudini che hai ecc.ecc. riusciresti o ci sarebbe anche una anche lieve possibilità che ti dimentichi tuo figlio in auto, e tu ne vai al lavoro?

Scusa, ma che domanda è?

Se tu hai un figlio di 2 anni, che non è assolutamente indipendente e come dice angelo va seguito, controllato, assistito, accudito, il tuo controllo come riferito da altri nel forum è totale a quella età, come fai a trasportare lo stesso figlio nel tragitto casa lavoro saltando l'asilo o i nonni dipende, arrivare al posto di lavoro, parcheggiare, chiudere l'auto, e andartene con tuo figli sul sedile ?
Ma stai scherzando ? In tutto quel tempo non gli hai neanche dedicato uno sguardo per farti ricordare che era lì ? E tu saresti in grado di fare una cosa del genere con un bimbo che continuamente deve essere accudito ?
Ivan, poverino, ha solo quasi l'età di un nonno ed è padre da diversi anni (non me ne volere una volta era così lo sai meglio di me caro Ivan) ed ha passato la vita lavorando con ed in mezzo a bambini più o meno cresciuti, aveva proprio bisogno di una lezioncina teorica...

Grazie per avermi dato del vecchio :D :D
figurati, sempre disposto a mettere una parola buona
 
hpx ha scritto:
Si, ma non perchè come sostiene qualcuno mi senta Superman o un infallibile,

io invece più o meno mi sento infallibile (non è bello da dire, ma sono abbastanza presuntuoso e qualche volta lo devo riconoscere);
non mi è mai capitato di dimenticare i mei figli nemmeno dai nonni, figuriamoci in situazioni insicure.

questo dipende dal fatto che sto attento a quello che faccio, dal fatto che ai miei figli ci tengo molto, e anche dal fatto che non ho mai avuto un corto circuito mentale in quelle condizioni.
io non so se quel tizio, rispetto a me, sia stato meno attento, o ci tenesse di meno a suo figlio, oppure semplicemente è stato meno fortunato perché ha avuto un fenomeno di blocco mentale nel momento più disgraziato immaginabile.

se anche io fossi infallibile, non sarei comunque infrangibile: a me, per esempio, non è mai capitato un blocco mentale ma è capitato di avere una sincope improvvisa; ero seduto in casa (di amici, che non hanno apprezzato).
mi fosse successo alla guida con mio figlio in auto, forse avrei rischiato la sua vita.
che posso dire? che sono stato un cattivo padre perché ho avuto un malore, o che sono stato un buon padre perché l'ho avuto da fermo? non direi proprio ne l'una né l'altra cosa.

siccome nessuno di noi sa se quel tizio sia stato vittima di una disgrazia mentale (che accade), o fosse uno disattento, o abbia prestato poca attenzione al bambino, trovo improprio farne una questione di "responsabilità"
 
Pensa che io a 2 anni sono andato in coma dopo aver bevuto quattro pastiglie di sonnifero di mio nonno (i pratica ho dormito dal venerdì, alla domenica). In casa c'era solo mia madre e mio nonno, ma in questura hanno chiamato mio padre perchè non mi aveva curato :shock:
 
ivanpg ha scritto:
Pensa che io a 2 anni sono andato in coma dopo aver bevuto quattro pastiglie di sonnifero di mio nonno (i pratica ho dormito dal venerdì, alla domenica). In casa c'era solo mia madre e mio nonno, ma in questura hanno chiamato mio padre perchè non mi aveva curato :shock:
Ivan poetvi dirlo prima, adesso capisco, pensavo fossi diversamente sveglio conegnito come me, invece...

Comunque è giusto, anche se firmano col sangue l'assunzione di responsabilità sei comunque responabile dei figli affidati a chicchessia, ivi compresi parenti e docenti
 
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