<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Un'altro sbadato che dimentica il figlio in auto | Page 7 | Il Forum di Quattroruote

Un'altro sbadato che dimentica il figlio in auto

hpx ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
hpx ha scritto:
Se uno è incasinato, pieno di beghe, disperato può agire come meglio crede ma non ha il diritto decidere di cosa fare della vita degli altri.
Ma il punto è proprio questo: non si sbaglia per trascuratezza o noncuranza, o almeno, di solito non per quello; si sbaglia per overdose di impegni in conseguenza dei quali il cervello va in tilt.
ALtro è lasciare il figlio in auto per giocare alle slot, ovviamente. Ma in circostanze come quelle del fatto in questione, non pare trattarsi di trascuratezza.

Quindi per te allora come si dovrebbe inquadrare la questione ? Che per la vita che stiamo facendo la perdita di una vita in questo modo è accettabile ?, comprensibile ? Tipo danno collaterale ? Non penso proprio.

Non ho capito una cosa: tu giudichi inaccettabile quello che è successo, ma quello che voglio sapere è se tu ritieni di aveer la certezza che a te non potrà mai accadere una cosa simile
 
mi pare che le posizioni di tutti siano state chiaramente espresse, e che la prosecuzione della discussione non abbia nessuna utilità.

il che, in sé, non sarebbe nemmeno da far notare; però continuare ad accapigliarsi su dettagli (che poi, in riassunto, la differenza è tra chi pur non giustificando il fatto considera la cosa come un evento tragico che può in astratto anche accadere per un complesso di disgraziate circostanze concomitanti, e chi senza condannare l'autore ritiene che la cosa vada invece oltre il comprensibile) di fronte ad una tragedia di questa portata mi pare inopportuno.

non nei confronti dei forumisti, ma proprio nei confronti della tragedia umana di questo bambino e della sua mamma (a non voler contare il babbo, così nessuno deve abdicare alle proprie considerazioni).

ringrazio tutti quelli che vorranno riportarsi a toni più adatti alla vicenda; in questo caso, credo che le "aspettative" del regolamento passino in secondo piano.
 
Vediamo se riesco finalmente a farmi capire.
Io ho commentato la notizia di un padre che per quello che è dato sapere è sano di mente, onesto e circondato come tutti noi da problemi quotidiani che la vita ci riserva, ha semplicemente, e per semplicemente intendo nel gesto, dimenticato suo figlio in auto nel recarsi al lavoro. Ma se questi problemi sono qualcosa di più di quello che viene riportato è inutile stare qua a discutere e il mio discorso non è più attuale.
Io per il modo in cui è successa e per le condizioni descritte lo trovo inaccettabile. Ci devono essere per forza altre forze in campo perchè se le cose stanno veramente così, la risultante è che una vita umana è stata trattata, nel gesto di essere stata dimenticata, sullo stesso piano di come qualsiasi banale oggetto che tutti noi potremmo lasciare per strada o da qualche parte come uno zaino, una borsa, un cappello gli occhiali ecc.ecc. Quindi con queste condizioni così come sono state descritte e riportate io ti posso dire che a me in questo modo non capiterebbe. Perche a questo punto se un uomo/padre che sia, sano di mente, onesto, attento e con sani principi morali come ad esempio molti di quelli che ho potuto leggere in questi pagine, non ha la forza, il coraggio, ma sopratutto la presunzione di essere in grado di difendere la vita di un figlio a tutti costi davanti ad una semplice dimenticanza (ripeto per come viene raccontata), mi spiace ma a questo punto lui stesso rappresenta una minaccia e un potenziale pericolo per la sicurezza delle persone di cui è responsabile. Non sto parlando di fatalità o azioni esterne di altre persone che in quel caso nonostante il tuo sbattimento non puoi controllare e decidere ma del dramma specifico che viene riportato.
 
pi_greco ha scritto:
hpx ha scritto:
a me in questo modo non capiterebbe
ne siamo sollevati, grazie!

Tu aspettavi e ti interessava solo questo, se lo chiedevi prima te lo dicevo visto che te ne freghi delle opinioni altrui senza ribattere con opinioni concrete e plausibili considerando che chi non è sulla tua stessa linea e vola alla tua altezza è un incompetente.
Bravo, pensa quello che ti pare non sarà la tua opinione a cambiare le cose.
 
hpx ha scritto:
pi_greco ha scritto:
hpx ha scritto:
a me in questo modo non capiterebbe
ne siamo sollevati, grazie!

Tu aspettavi e ti interessava solo questo, se lo chiedevi prima te lo dicevo visto che te ne freghi delle opinioni altrui senza ribattere con opinioni concrete e plausibili considerando che chi non è sulla tua stessa linea e vola alla tua altezza è un incompetente.
Bravo, pensa quello che ti pare non sarà la tua opinione a cambiare le cose.
chapeau
 
hpx ha scritto:
Vediamo se riesco finalmente a farmi capire.
Io ho commentato la notizia di un padre che per quello che è dato sapere è sano di mente, onesto e circondato come tutti noi da problemi quotidiani che la vita ci riserva, ha semplicemente, e per semplicemente intendo nel gesto, dimenticato suo figlio in auto nel recarsi al lavoro. Ma se questi problemi sono qualcosa di più di quello che viene riportato è inutile stare qua a discutere e il mio discorso non è più attuale.
Io per il modo in cui è successa e per le condizioni descritte lo trovo inaccettabile. Ci devono essere per forza altre forze in campo perchè se le cose stanno veramente così, la risultante è che una vita umana è stata trattata, nel gesto di essere stata dimenticata, sullo stesso piano di come qualsiasi banale oggetto che tutti noi potremmo lasciare per strada o da qualche parte come uno zaino, una borsa, un cappello gli occhiali ecc.ecc. Quindi con queste condizioni così come sono state descritte e riportate io ti posso dire che a me in questo modo non capiterebbe. Perche a questo punto se un uomo/padre che sia, sano di mente, onesto, attento e con sani principi morali come ad esempio molti di quelli che ho potuto leggere in questi pagine, non ha la forza, il coraggio, ma sopratutto la presunzione di essere in grado di difendere la vita di un figlio a tutti costi davanti ad una semplice dimenticanza (ripeto per come viene raccontata), mi spiace ma a questo punto lui stesso rappresenta una minaccia e un potenziale pericolo per la sicurezza delle persone di cui è responsabile. Non sto parlando di fatalità o azioni esterne di altre persone che in quel caso nonostante il tuo sbattimento non puoi controllare e decidere ma del dramma specifico che viene riportato.

Come ho già scritto prima io sono papà di un bimbo di 20 mesi, e mi sono sentito molto partecipe del dramma; però come ho provato a spiegare non si tratta di una semplice dimenticanza o distrazione, della serie "dovevo prendere anche il latte e mi sono scordato" ma di un fenomeno psicologico, di un problema che capita a tutti, perchè é insito nel nostro stesso cervello.

Succede che ci siano dei momenti di "buco della memoria" in cui crediamo di aver fatto delle cose, ed invece non le abbiamo fatte, o viceversa le abbiamo fatte e non ce lo ricordiamo; spesso succede con cose banali, tipo mettere le chiavi dell'auto in un posto insolito, o telefonare a qualcuno e credere di parlare con un'altro eccetera..purtroppo questa persona è arrivata davanti all'ufficio e, invece di prendere il bimbo e portarlo all'asilo, che era lì vicino, dicono 20 metri, ha fatto come se l'avesse già fatto, ha chiuso l'auto ed è salito su.
In rete ci sono degli articoli medici che spiegano meglio di quanto possa aver fatto io il fenomeno; purtroppo succede quando parte del nostro cervello è impegnato a fare più cose contemporaneamente; faccio un esempio stupido: sto preparando la cena, mio figlio gioca in cucina ed io sto parlando con mia moglie, che magari è sotto la doccia..è matematico che o brucio qualcosa o il piccolo si infila da qualche parte a far danni, o che lei mi chieda qualcosa ed io poi non mi ricordi..questo perchè è vero che siamo "multitasking" però è anche vero che il cervello dedica una parte maggiore dell'attenzione al compito in quel momento ritenuto prioritario, ed il resto rimane sullo sfondo, finché qualcosa non richiama l'attenzione (nello specifico mia moglie che mi fa "dov'é Marco?? ;) )

Questo per dire che è vero, sembra impossibile ed inaccettabile dimenticarsi un figlio in auto, ma per una serie di sfortunate circostanze e complicazioni si è verificata una tragedia che segnerà per sempre una famiglia; di fronte a questo non c'è discussione che tenga, solo silenzio e rispetto.

Ciao
Angelo
 
air.angelo ha scritto:
Come ho già scritto prima io sono papà di un bimbo di 20 mesi, e mi sono sentito molto partecipe del dramma; però come ho provato a spiegare non si tratta di una semplice dimenticanza o distrazione, della serie "dovevo prendere anche il latte e mi sono scordato" ma di un fenomeno psicologico, di un problema che capita a tutti, perchè é insito nel nostro stesso cervello.

Succede che ci siano dei momenti di "buco della memoria" in cui crediamo di aver fatto delle cose, ed invece non le abbiamo fatte, o viceversa le abbiamo fatte e non ce lo ricordiamo; spesso succede con cose banali, tipo mettere le chiavi dell'auto in un posto insolito, o telefonare a qualcuno e credere di parlare con un'altro eccetera..purtroppo questa persona è arrivata davanti all'ufficio e, invece di prendere il bimbo e portarlo all'asilo, che era lì vicino, dicono 20 metri, ha fatto come se l'avesse già fatto, ha chiuso l'auto ed è salito su.
In rete ci sono degli articoli medici che spiegano meglio di quanto possa aver fatto io il fenomeno; purtroppo succede quando parte del nostro cervello è impegnato a fare più cose contemporaneamente; faccio un esempio stupido: sto preparando la cena, mio figlio gioca in cucina ed io sto parlando con mia moglie, che magari è sotto la doccia..è matematico che o brucio qualcosa o il piccolo si infila da qualche parte a far danni, o che lei mi chieda qualcosa ed io poi non mi ricordi..questo perchè è vero che siamo "multitasking" però è anche vero che il cervello dedica una parte maggiore dell'attenzione al compito in quel momento ritenuto prioritario, ed il resto rimane sullo sfondo, finché qualcosa non richiama l'attenzione (nello specifico mia moglie che mi fa "dov'é Marco?? ;) )

Questo per dire che è vero, sembra impossibile ed inaccettabile dimenticarsi un figlio in auto, ma per una serie di sfortunate circostanze e complicazioni si è verificata una tragedia che segnerà per sempre una famiglia; di fronte a questo non c'è discussione che tenga, solo silenzio e rispetto.

Ciao
Angelo

Giustissimo il tuo punto di vista detto da te che hai un bimbo più o meno della stessa età, ma ti voglio fare una domanda a cui puoi anche non rispondere.
Tu nel tuo stato attuale delle cose, per come sei fatto, per le abitudini che hai ecc.ecc. riusciresti o ci sarebbe anche una anche lieve possibilità che ti dimentichi tuo figlio in auto, e tu ne vai al lavoro?
 
hpx ha scritto:
air.angelo ha scritto:
Come ho già scritto prima io sono papà di un bimbo di 20 mesi, e mi sono sentito molto partecipe del dramma; però come ho provato a spiegare non si tratta di una semplice dimenticanza o distrazione, della serie "dovevo prendere anche il latte e mi sono scordato" ma di un fenomeno psicologico, di un problema che capita a tutti, perchè é insito nel nostro stesso cervello.

Succede che ci siano dei momenti di "buco della memoria" in cui crediamo di aver fatto delle cose, ed invece non le abbiamo fatte, o viceversa le abbiamo fatte e non ce lo ricordiamo; spesso succede con cose banali, tipo mettere le chiavi dell'auto in un posto insolito, o telefonare a qualcuno e credere di parlare con un'altro eccetera..purtroppo questa persona è arrivata davanti all'ufficio e, invece di prendere il bimbo e portarlo all'asilo, che era lì vicino, dicono 20 metri, ha fatto come se l'avesse già fatto, ha chiuso l'auto ed è salito su.
In rete ci sono degli articoli medici che spiegano meglio di quanto possa aver fatto io il fenomeno; purtroppo succede quando parte del nostro cervello è impegnato a fare più cose contemporaneamente; faccio un esempio stupido: sto preparando la cena, mio figlio gioca in cucina ed io sto parlando con mia moglie, che magari è sotto la doccia..è matematico che o brucio qualcosa o il piccolo si infila da qualche parte a far danni, o che lei mi chieda qualcosa ed io poi non mi ricordi..questo perchè è vero che siamo "multitasking" però è anche vero che il cervello dedica una parte maggiore dell'attenzione al compito in quel momento ritenuto prioritario, ed il resto rimane sullo sfondo, finché qualcosa non richiama l'attenzione (nello specifico mia moglie che mi fa "dov'é Marco?? ;) )

Questo per dire che è vero, sembra impossibile ed inaccettabile dimenticarsi un figlio in auto, ma per una serie di sfortunate circostanze e complicazioni si è verificata una tragedia che segnerà per sempre una famiglia; di fronte a questo non c'è discussione che tenga, solo silenzio e rispetto.

Ciao
Angelo

Giustissimo il tuo punto di vista detto da te che hai un bimbo più o meno della stessa età, ma ti voglio fare una domanda a cui puoi anche non rispondere.
Tu nel tuo stato attuale delle cose, per come sei fatto, per le abitudini che hai ecc.ecc. riusciresti o ci sarebbe anche una anche lieve possibilità che ti dimentichi tuo figlio in auto, e tu ne vai al lavoro?

Scusa, ma che domanda è?
Se l'avresti fatta a quel padre qualche giorno fa pensi che t'avrebbe rispostoi sì?
Mi sembra ovvio che a mente fredda nessuno compia una cosa del genere, ma cosa ne sappiamo cosa passa nella mente umana in certi momenti?
Nessuno qui, mi pare di capire, giustifica il gesto, ma si cerca di comprenderlo.
Ci fosse qualche psicologo nel forum potrebbe spiegare le cose, ma finche ne parliamo noi, possiamo fare solo supposizione e come tali devono essere lette.
Penso che qui nessuno abbia il verbo della verità.
 
Proverei ad uscire dal pantano di questa penosa diatriba "uno contro tutti", basata su questioni teoretiche ed ipotetiche.

Vorrei cogliere l'invito del belpi.

Questi fatti succedono solo all'inizio dell'estate, mi pare, almeno se pensiamo a quelli alla ribalta delle cronache... perchè?

Perchè simili avvenimenti non hanno conseguienze in altri periodi dell'anno e passano sotto silenzio, pur avvenendo con cadenza costante?

O forse avvengono solo all'inizio dell'estate dopo nove/dieci/undici mesi di trantran (gesti abituali e frenetici), o perchè i primi caldi sono deleteri (chiedete ad oaspizi , hospice e a chi si occupa di malati cronici e terminali vari, se non credete a me) o perchè ci sono i conti e gli obiettivi o le procedure da terminare prima che arrivino le sarabande di ferie/vacanze?

Come si può fare per "assicurarsi" che queste cose accadano? sensori di occupazione dei sedili o volumetrici che impediscano la chiusura centralizzata?

Perchè io sono un "maniaco ossessivo" (definizione di un amico psicologo) controllo e ricontrollo, ma talvolta mi succede di non poterci fare nulla e mi obnubilo...
 
ivanpg ha scritto:
hpx ha scritto:
air.angelo ha scritto:
Come ho già scritto prima io sono papà di un bimbo di 20 mesi, e mi sono sentito molto partecipe del dramma; però come ho provato a spiegare non si tratta di una semplice dimenticanza o distrazione, della serie "dovevo prendere anche il latte e mi sono scordato" ma di un fenomeno psicologico, di un problema che capita a tutti, perchè é insito nel nostro stesso cervello.

Succede che ci siano dei momenti di "buco della memoria" in cui crediamo di aver fatto delle cose, ed invece non le abbiamo fatte, o viceversa le abbiamo fatte e non ce lo ricordiamo; spesso succede con cose banali, tipo mettere le chiavi dell'auto in un posto insolito, o telefonare a qualcuno e credere di parlare con un'altro eccetera..purtroppo questa persona è arrivata davanti all'ufficio e, invece di prendere il bimbo e portarlo all'asilo, che era lì vicino, dicono 20 metri, ha fatto come se l'avesse già fatto, ha chiuso l'auto ed è salito su.
In rete ci sono degli articoli medici che spiegano meglio di quanto possa aver fatto io il fenomeno; purtroppo succede quando parte del nostro cervello è impegnato a fare più cose contemporaneamente; faccio un esempio stupido: sto preparando la cena, mio figlio gioca in cucina ed io sto parlando con mia moglie, che magari è sotto la doccia..è matematico che o brucio qualcosa o il piccolo si infila da qualche parte a far danni, o che lei mi chieda qualcosa ed io poi non mi ricordi..questo perchè è vero che siamo "multitasking" però è anche vero che il cervello dedica una parte maggiore dell'attenzione al compito in quel momento ritenuto prioritario, ed il resto rimane sullo sfondo, finché qualcosa non richiama l'attenzione (nello specifico mia moglie che mi fa "dov'é Marco?? ;) )

Questo per dire che è vero, sembra impossibile ed inaccettabile dimenticarsi un figlio in auto, ma per una serie di sfortunate circostanze e complicazioni si è verificata una tragedia che segnerà per sempre una famiglia; di fronte a questo non c'è discussione che tenga, solo silenzio e rispetto.

Ciao
Angelo

Giustissimo il tuo punto di vista detto da te che hai un bimbo più o meno della stessa età, ma ti voglio fare una domanda a cui puoi anche non rispondere.
Tu nel tuo stato attuale delle cose, per come sei fatto, per le abitudini che hai ecc.ecc. riusciresti o ci sarebbe anche una anche lieve possibilità che ti dimentichi tuo figlio in auto, e tu ne vai al lavoro?

Scusa, ma che domanda è?

Se tu hai un figlio di 2 anni, che non è assolutamente indipendente e come dice angelo va seguito, controllato, assistito, accudito, il tuo controllo come riferito da altri nel forum è totale a quella età, come fai a trasportare lo stesso figlio nel tragitto casa lavoro saltando l'asilo o i nonni dipende, arrivare al posto di lavoro, parcheggiare, chiudere l'auto, e andartene con tuo figli sul sedile ?
Ma stai scherzando ? In tutto quel tempo non gli hai neanche dedicato uno sguardo per farti ricordare che era lì ? E tu saresti in grado di fare una cosa del genere con un bimbo che continuamente deve essere accudito ?
 
hpx ha scritto:
ivanpg ha scritto:
hpx ha scritto:
air.angelo ha scritto:
Come ho già scritto prima io sono papà di un bimbo di 20 mesi, e mi sono sentito molto partecipe del dramma; però come ho provato a spiegare non si tratta di una semplice dimenticanza o distrazione, della serie "dovevo prendere anche il latte e mi sono scordato" ma di un fenomeno psicologico, di un problema che capita a tutti, perchè é insito nel nostro stesso cervello.

Succede che ci siano dei momenti di "buco della memoria" in cui crediamo di aver fatto delle cose, ed invece non le abbiamo fatte, o viceversa le abbiamo fatte e non ce lo ricordiamo; spesso succede con cose banali, tipo mettere le chiavi dell'auto in un posto insolito, o telefonare a qualcuno e credere di parlare con un'altro eccetera..purtroppo questa persona è arrivata davanti all'ufficio e, invece di prendere il bimbo e portarlo all'asilo, che era lì vicino, dicono 20 metri, ha fatto come se l'avesse già fatto, ha chiuso l'auto ed è salito su.
In rete ci sono degli articoli medici che spiegano meglio di quanto possa aver fatto io il fenomeno; purtroppo succede quando parte del nostro cervello è impegnato a fare più cose contemporaneamente; faccio un esempio stupido: sto preparando la cena, mio figlio gioca in cucina ed io sto parlando con mia moglie, che magari è sotto la doccia..è matematico che o brucio qualcosa o il piccolo si infila da qualche parte a far danni, o che lei mi chieda qualcosa ed io poi non mi ricordi..questo perchè è vero che siamo "multitasking" però è anche vero che il cervello dedica una parte maggiore dell'attenzione al compito in quel momento ritenuto prioritario, ed il resto rimane sullo sfondo, finché qualcosa non richiama l'attenzione (nello specifico mia moglie che mi fa "dov'é Marco?? ;) )

Questo per dire che è vero, sembra impossibile ed inaccettabile dimenticarsi un figlio in auto, ma per una serie di sfortunate circostanze e complicazioni si è verificata una tragedia che segnerà per sempre una famiglia; di fronte a questo non c'è discussione che tenga, solo silenzio e rispetto.

Ciao
Angelo

Giustissimo il tuo punto di vista detto da te che hai un bimbo più o meno della stessa età, ma ti voglio fare una domanda a cui puoi anche non rispondere.
Tu nel tuo stato attuale delle cose, per come sei fatto, per le abitudini che hai ecc.ecc. riusciresti o ci sarebbe anche una anche lieve possibilità che ti dimentichi tuo figlio in auto, e tu ne vai al lavoro?

Scusa, ma che domanda è?

Se tu hai un figlio di 2 anni, che non è assolutamente indipendente e come dice angelo va seguito, controllato, assistito, accudito, il tuo controllo come riferito da altri nel forum è totale a quella età, come fai a trasportare lo stesso figlio nel tragitto casa lavoro saltando l'asilo o i nonni dipende, arrivare al posto di lavoro, parcheggiare, chiudere l'auto, e andartene con tuo figli sul sedile ?
Ma stai scherzando ? In tutto quel tempo non gli hai neanche dedicato uno sguardo per farti ricordare che era lì ? E tu saresti in grado di fare una cosa del genere con un bimbo che continuamente deve essere accudito ?
Ivan, poverino, ha solo quasi l'età di un nonno ed è padre da diversi anni (non me ne volere una volta era così lo sai meglio di me caro Ivan) ed ha passato la vita lavorando con ed in mezzo a bambini più o meno cresciuti, aveva proprio bisogno di una lezioncina teorica...
 
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