PanDemonio ha scritto:
L'incapacità di comprendere appieno di cosa si sta parlando, ad esempio.
Veramente si stava parlando del dramma di un padre che semplicemente ha dimenticato il proprio figlio in un'auto, dato che a parte l'essere incasinato è risultato sano di mente e un uomo onesto L'affermazione "Sono curioso di sapere cosa presuppone la mia risposta." era un modo come un'altro per chiedere che differenza ci possa essere tra il fatto di essere genitore o no, per commentare e giudicare (il fatto non l'uomo) questo dramma. Per me nessuno visto che la differenza tra essere o non essere genitori per la chiara dinamica dell'accaduto è solo una questione emotiva.
PanDemonio ha scritto:
hpx ha scritto:
Forse mi vuoi dire che chi non ha figli non tira la cinghia? non fà sacrifici? non ha problemi in famiglia? non piange? Beh ho perso mio padre a 16 anni, ho dovuto affondare i miei sogni e andare in fabbrica a lavorare per portare a casa la pagnotta visto che non c'era nessuno che si prendeva cura di noi.
Mi pare che nessuno abbia detto una cosa simile.
Mi pare che la mia fosse una domanda non una affermazione, bastava rispondere si o no
PanDemonio ha scritto:
hpx ha scritto:
O forse mi vuoi dire che perdere un figlio è più frustrante che perdere un padre, un fratello, una moglie ?
Frustrante non è la parola adatta, io userei "doloroso". E cmq sì, lo è. Per i mille motivi che puoi immaginare più uno: non rientra nell'ordine naturale della vita.
Ah, parlo con cognizione di causa, avendolo già provato sulla mia pelle.
La morte rientra eccome nell'ordine naturale della vita, è l'uomo che ne ha paura e non riesce ad accettarla, e per questo in tutta la sua esistenza ha tentato di ingannarla ma con scarsissimi risultati. Quello che non rientra e che reputo inaccettabile è una morte prematura come in questo specifico caso dovuta ad una "banale" dimenticanza, non una fatalità o quant'altro. Inoltre come puoi avere la pretesa di saper misurare e stabilire la grandezza del dolore dovuta a una mancanza ? Ho visto persone trascinate a spalla grondanti di lacrime al cospetto di loro amici deceduti, e padri non versare nemmeno una lacrima per un figlio. Questo non mi da l'autorità di dire che è più doloroso perdere un amico piuttosto che un figlio, o un figlio rispetto ad una moglie.
PanDemonio ha scritto:
hpx ha scritto:
La vita è un bene prezioso che nessuno, ripeto nessuno, ha il diritto di toccarti, manipolarti, programmarti
Se fossi un genitore sapresti che, entro certi limiti, quelli sono DOVERI verso i propri figli. Ma non stiamo parlando di questo.
Allora perché l'hai commentato
Comunque non serve essere genitori per sapere che quelli sono DOVERI, non so se te ne ricordi ma prima di diventare uomo sarai stato, come tutti, un figlio e sperimentato sulla propria pelle cosa vuol dire quello si, questo no. E ancora più banalmente come può un bambino di pochi anni essere indipendente, qui siamo al livello elementare.
PanDemonio ha scritto:
hpx ha scritto:
e ancora di più di toglierti. Sopratutto per una banale, nel gesto, dimenticanza lasciandoti morire legato su un seggiolino rinchiuso in un'auto.
Non era certamente quella l'intenzione del padre. E solo chi non fa non sbaglia.
Nessuno a detto che ha fatto apposta se no la notizia di uomo sano e serio risulterebbe una copertura. Tra fare e sbagliare la distanza è minima, è umano, ma tra sbagliare e togliere una vita se permetti ce ne passa e tanto, A quest'ora sto pianeta era deserto.
PanDemonio ha scritto:
hpx ha scritto:
Mi spiace ma la superficialità con cui si conduce alcuni aspetti e valori fondamentali delle propria vita è semplicemente disarmante.
E che ne sai, tu, di quale attenzione usi quell'uomo e di quali valori siano fondamentali per lui? Hai la cronaca di un'ora della sua vita e lo conosci abbastanza da poter giudicare?
Il discorso era generale, non puoi prendere le frasi che ti interessano togliendole dal filo del discorso e ricamarci sopra le tue errate considerazioni.
Comunque mi riferivo a quello che vedo tutti i giorni, bambini che vagano tra i sedili dell'auto, genitori che portano i figli in bicicletta in strade trafficate pur avendo a disposizione le piste ciclabili, o l'ultimo sport portare i figli ad un centro commerciale lasciandoli scorrazzare in lungo e in largo come se fossero animali da portare al pascolo per poi recuperali alla fine dello shopping. Vuol dire andarsele a cercare.
PanDemonio ha scritto:
hpx ha scritto:
Apri un Poll 3D con una domanda che potrebbe essere simile a questa : Quanti di voi hanno dimenticato il/i figli nell'auto ?
Voglio vedere quanti sani di mente diranno di aver scordato il/i figli in auto mentre erano al lavoro, palestra, stadio, bar, ecc.ecc.
Presente. Vengo ora dalla festa della scuola del più grande, dove mi è sparita per dieci minuti la più piccola, persa di vista mentre ero impegnato a fare altro.
Sono stati i dieci minuti più lunghi della mia vita, ma non per questo mi ritengo una brutta persona o un pessimo genitore.
Mi sa che che non hai letto bene il titolo del poll : dice dimenticato non perso.
Quindi Assente perchè la differenza mi sembra lampante, nel tuo caso o ti sei distratto o tua figlia te la fatta sotto il naso, nell'altro avresti dovuto andartene lasciando tua figlia li a scuola dimenticandotela. Il che, mi pare, a quanto mi racconti impossibile.
PanDemonio ha scritto:
hpx ha scritto:
Poi non mi stupirei se dopo gli accertamenti giudiziari si scopre che sotto c'erano problemi ben più gravi di quelli scaturiti della normale quotidianità.
Non necessariamente. Basta veramente poco, a volte.
Con questo non sto "giustificando", ma solo dicendo che comprendo come anche al migliore degli uomini possa accadere di fare un piccolo sbaglio dalle conseguenze enormi.
Dai racconti e dalle mentalità dei padri qui dentro uno sbaglio così plateale e disastroso, ripeto per questa specifica tragedia dalla dinamica banale ovvero per dimenticanza, mi pare impossibile da poter essere concepita e attuata. Comunque sempre e se, nel vostro subconscio avete e date spazio concreto che possa capitare anche a voi una eventualità del genere io mi preoccuperei.