<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Un'altro sbadato che dimentica il figlio in auto | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Un'altro sbadato che dimentica il figlio in auto

stefano_68 ha scritto:
L'amico forumista non vuole dire se ha figli, si limita a monostellare.

Va beh che sei il moderatore me vedi di calmarti e sparare cazzate da un'altra parte, io lavoro e non sempre posso rispondere, non mi trastullo davanti al computer come diversi qui dentro. Inoltre caro mio io le stellette tamarre non le ho mai date mai a nessuno, anzi sono tra quelli che le vuole togliere. Non ti preoccupare stasera quando ho finito i miei impegni familiari rispoderò a tutti te compreso. Il codardo lo dai a qualcun altro.
 
E pure qui tira una brutta aria...stavo leggendo un'altro post (roba di segmenti D e E) e tirava pure la una brutta aria....non andiamo da nessuna parte così, quindi capisco chi diserta il forum, e se anche io sto scrivendo queste quattro righe, sto realizzando ciò.
La colpa?
E' di tutti, me compreso.

Perchè abbiamo palle di stare a "sparare" con la tastiera...mentre giriamo la testa altrove per tutte quelle cose che "ci" fanno sotto al naso, magari rovinando una cosa bella che è questo spazio che Quattroruote ci da.
Detto questo, ho finito il mio pippone di saggio temporaneo.
:|
 
Ilopan il problema è quando si piglia fischi per fiaschi confondendo domande e/o opinioni con offese.
Se si cerca la rissa è buono anche il pretesto di un buongiorno.
Chi ha la passione di condividere delle cose su un forum non è detto che sia un fancazzista o un provocatore. Non puoi giudicare le opinioni in base al tempo impiegato ne in base al mezzo usato.
Le opinioni sono li, opinabili.
Le persone invece vanno rispettate e quando si sbaglia si chiarisce.
 
ilopan ha scritto:
La trovi inaccettabile per quella che è la tua intelligenza, il suo stato di sorveglianza, il tuo stare attento a tutto e magari anche al tuo star bene.

Scusami ma chi trova accettabili i motivi che ti portano a dimenticarti un figlio in un'auto. Ovviamente se non saltano fuori problemi patologici.
 
modus72 ha scritto:
Giustificare no, ma tentare di capire sì, il che però non implica il dover per forza condannare come stai facendo te.

Come fai a capire e non esprimere un giudizio ? Inoltre a condannarlo non sono certo io ci penserà la legge a stabilire la sua posizione. Ho detto che per me una dimenticanza simile è inaccettabile e non ci sono scusanti, l'unica a cui potrei trovare una ragione è ad una malattia dell'uomo come depressione conclamata e accertata, o malattie neurologiche.
 
ilopan ha scritto:
La trovi inaccettabile per quella che è la tua intelligenza, il suo stato di sorveglianza, il tuo stare attento a tutto e magari anche al tuo star bene.

No siamo tutti uguali, c'è gente che ogni gorno non sa vedere cosa gli succede attorno, non è dotata di sensibilità e/o di lungimiranza, che corre per 50 euro, che ha l'assegno che sta dal notaio, che ha mille problemi.
C'è gente che non vede.... i figli drogarsi, mogli che tradiscono, colleghi che deridono...e per fortuna che il mondo è vario...se no avremmo fatto tutti i manager...e chi avrebbe fatto allora "il popolino", ll cipputi, il fracchia della vita?

Il dolore sarà la condanna più dura che questo padre possa avere. Bisogna usare il cuore in questi ragionamenti (se non c'è intenzionalità)...il bastone non ha mai proliferato correzioni creative....ma solo contromisure immediate e devastazioni per la vita.

Ci tengo particolarmente a quotarti.
 
stefano_68 ha scritto:
hpx ha scritto:
Io non dico di essere infallibile, di vaccate ne ho fatte anch'io, ma trovo assurdo che per voi perdita di una vita sia giustificata e compresa per motivi sociali.
Tu hai figli?

No si legge bene? se ti fa piacere ti do anche 5 stelle.

Sono curioso di sapere cosa presuppone la mia risposta.
Forse mi vuoi dire che chi non ha figli non tira la cinghia? non fà sacrifici? non ha problemi in famiglia? non piange? Beh ho perso mio padre a 16 anni, ho dovuto affondare i miei sogni e andare in fabbrica a lavorare per portare a casa la pagnotta visto che non c'era nessuno che si prendeva cura di noi.

O forse mi vuoi dire che perdere un figlio è più frustrante che perdere un padre, un fratello, una moglie ?
O e' più frustrante di chi deve rispondere del perché per una piccola distrazione in una serata tra amici ne ha spediti 2 sulla sedia a rotelle e uno direttamente sotto un metro di terra?

La vita è un bene prezioso che nessuno, ripeto nessuno, ha il diritto di toccarti, manipolarti, programmarti e ancora di più di toglierti. Sopratutto per una banale, nel gesto, dimenticanza lasciandoti morire legato su un seggiolino rinchiuso in un'auto.

Mi spiace ma la superficialità con cui si conduce alcuni aspetti e valori fondamentali delle propria vita è semplicemente disarmante.
Apri un Poll 3D con una domanda che potrebbe essere simile a questa : Quanti di voi hanno dimenticato il/i figli nell'auto ?
Voglio vedere quanti sani di mente diranno di aver scordato il/i figli in auto mentre erano al lavoro, palestra, stadio, bar, ecc.ecc.
Poi non mi stupirei se dopo gli accertamenti giudiziari si scopre che sotto c'erano problemi ben più gravi di quelli scaturiti della normale quotidianità.
 
hpx ha scritto:
ilopan ha scritto:
La trovi inaccettabile per quella che è la tua intelligenza, il suo stato di sorveglianza, il tuo stare attento a tutto e magari anche al tuo star bene.

Scusami ma chi trova accettabili i motivi che ti portano a dimenticarti un figlio in un'auto. Ovviamente se non saltano fuori problemi patologici.

Beato te che hai tutte ste certezze...
 
Suby01 ha scritto:
hpx ha scritto:
ilopan ha scritto:
La trovi inaccettabile per quella che è la tua intelligenza, il suo stato di sorveglianza, il tuo stare attento a tutto e magari anche al tuo star bene.

Scusami ma chi trova accettabili i motivi che ti portano a dimenticarti un figlio in un'auto. Ovviamente se non saltano fuori problemi patologici.

Beato te che hai tutte ste certezze...

Non è questione di avere certezze, non so neanche se il destino mi fà arrivare a domani se è per quello. Tu troveresti accettabili delle motivazioni, ovvio sempre che non abbia delle patologie perchè lì cambia tutto, di tua moglie che si è dimenticata il figlio in auto ed è andata al lavoro?
 
ilopan ha scritto:
No siamo tutti uguali, c'è gente che ogni gorno non sa vedere cosa gli succede attorno....
C'è gente che non vede.... i figli drogarsi .....

E' vero tutto può succedere a sto mondo nonostante le tue attenzioni e preoccupazioni, sopratutto se sei un genitore con figli piccoli. E' proprio per quello che devi essere più consapevole e responsabile, certo che se ti ci metti anche tu con il tuo comportamento a minare questo equilibrio precario è finita. Infatti è successo.
 
@hpx: sei un po' nervoso, mi pare.
La domanda sull'avere figli deriva dal fatto che l'intransigenza e lo stupore nella tua reazione sono tipici di chi non ha vissuto la situazione; soprattutto nei primi anni di vita la sopravvivenza del bambino dipende proprio dai genitori. Non avendo ancora modo di esprimersi e di agire a dovere, eventi anche banali possono trasformarsi in drammi se anche una cosa sola viene trascurata.
IL tutto va condito dal fatto che la vita continua, e che gli impegni devono essere mantenuti anche in altri ambiti, ad esempio quello lavorativo.
 
stefano_68 ha scritto:
IL tutto va condito dal fatto che la vita continua, e che gli impegni devono essere mantenuti anche in altri ambiti, ad esempio quello lavorativo.
anzi, aumentati per l'accresciuta respossabilità anche economica verso il nuovo arrivato
 
stefano_68 ha scritto:
@hpx: sei un po' nervoso, mi pare.
La domanda sull'avere figli deriva dal fatto che l'intransigenza e lo stupore nella tua reazione sono tipici di chi non ha vissuto la situazione; soprattutto nei primi anni di vita la sopravvivenza del bambino dipende proprio dai genitori. Non avendo ancora modo di esprimersi e di agire a dovere, eventi anche banali possono trasformarsi in drammi se anche una cosa sola viene trascurata.
IL tutto va condito dal fatto che la vita continua, e che gli impegni devono essere mantenuti anche in altri ambiti, ad esempio quello lavorativo.

No, non sono nervoso ho solo risposto in modo deciso a una tua supposizione falsa espressa a priori in modo gratuito, oltretutto su un argomento che per me è basilare : la vita come espressione di libertà che nessuno ha il diritto di toccare.

Non serve avere figli, anche se ho nipoti piccoli, per essere responsabili di una o più vite. Basta, come ho già riportato, una banale uscita tra amici che per una banale distrazione si possa finire tutti in ospedale, su una sedia a rotelle o finire direttamente sotto un metro di terra. Questo accade ogni giorno sopratutto sul lavoro, ma quello che mi fa incazzare come una bestia è questa scarsa attenzione per un dono quale è la vita sopratutto se non è la tua, sopratutto quando il fattaccio accade per cose banali. Non so te ma arrivare in auto, scendere, chiudere l'auto e andare al lavoro di per se è banale, ma non è quello di terminare una vita non tua in questo modo qualunque essa sia : figlio, nipote, amico, conoscente, il primo che passa. Se uno è incasinato, pieno di beghe, disperato può agire come meglio crede ma non ha il diritto decidere di cosa fare della vita degli altri. Quindi non vedo la differenza, una vita è una vita comunque. Inoltre per i motivi e le situazioni che hai descritto lo trovo ancora più allucinante.
 
Quando una disgrazia è accaduta e non si può più mutare, non ci si dovrebbe permettere neanche il pensiero che le cose potevano andare diversamente o addirittura essere evitate: esso infatti aumenta il dolore fino a renderlo intollerabile. (Arthur Schopenhauer)
Quante disgrazie ci sono state negli ultimi anni in cui durante una manovra un figlio è rimasto schiacciato? E quanti fra questi padri, magari erano anche prudenti al limite dell'impossibile?
In questo caso, dagli elementi che la stampa ci ha dato, insistere a girare il coltello nella piaga per me è istigazione al suicidio.
 
hpx ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
@hpx: sei un po' nervoso, mi pare.
La domanda sull'avere figli deriva dal fatto che l'intransigenza e lo stupore nella tua reazione sono tipici di chi non ha vissuto la situazione; soprattutto nei primi anni di vita la sopravvivenza del bambino dipende proprio dai genitori. Non avendo ancora modo di esprimersi e di agire a dovere, eventi anche banali possono trasformarsi in drammi se anche una cosa sola viene trascurata.
IL tutto va condito dal fatto che la vita continua, e che gli impegni devono essere mantenuti anche in altri ambiti, ad esempio quello lavorativo.

No, non sono nervoso ho solo risposto in modo deciso a una tua supposizione falsa espressa a priori in modo gratuito, oltretutto su un argomento che per me è basilare : la vita come espressione di libertà che nessuno ha il diritto di toccare.

Non serve avere figli, anche se ho nipoti piccoli, per essere responsabili di una o più vite. Basta, come ho già riportato, una banale uscita tra amici che per una banale distrazione si possa finire tutti in ospedale, su una sedia a rotelle o finire direttamente sotto un metro di terra. Questo accade ogni giorno sopratutto sul lavoro, ma quello che mi fa incazzare come una bestia è questa scarsa attenzione per un dono quale è la vita sopratutto se non è la tua, sopratutto quando il fattaccio accade per cose banali. Non so te ma arrivare in auto, scendere, chiudere l'auto e andare al lavoro di per se è banale, ma non è quello di terminare una vita non tua in questo modo qualunque essa sia : figlio, nipote, amico, conoscente, il primo che passa. Se uno è incasinato, pieno di beghe, disperato può agire come meglio crede ma non ha il diritto decidere di cosa fare della vita degli altri. Quindi non vedo la differenza, una vita è una vita comunque. Inoltre per i motivi e le situazioni che hai descritto lo trovo ancora più allucinante.
ho fatto il baby sitter per nipoti dall'età di 15 anni sinora, anche per intere settimane in vacanza, sono diventato padre quasi un quarto di secolo dopo

nel frattempo ho fatto volontariato con mbambini disabili, e altri varie forme di volontariato con persone "non autosufficienti"

è un'altra cosa, essere genitori è una responsabilità inderogabile ed imparagonabile, è una forma imperativa del senso del dovere, che non termina MAI, per tutti gli 86400 secondi che dura un singolo giorno, con il contemporaneo dovere di essere dei genitori che diano esempio in ogni atto, compreso come ci si lavano le mani, e soprattutto assicurare il futuro e delle certezze ai piccoli

mi spiace ma bisogna essere genitori e consapevoli per capirlo
 
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