stefano_68 ha scritto:
Dunque.. c'erano 3 persone da inchiodare sulla croce; due erano ladri conclamati, uno era Gesù Cristo.
Pilato ha chiesto al popolo se volevano liberare Gesù o uno degli altri due. Come l'abbia chiesto, letteralmente, non lo sappiamo.
Nel mucchio della folla è possibile che qlcuno abbia scelto e urlato Gesù, altri abbiano taciuto. Magari qlcuno nn ha parlato x paura di mettersi contro a centinaia di persone esaltate e sempre + inferocite (forse anche contro Pilato inipendentemente dalla domanda che aveva fatto, ma per il ruolo che ricopriva).
Fatto sta che la parte "urlante" della folla ha manifestato la propria scelta senza il minimo dubbio.
Se Pilato voleva fare giochi di parole, non era quello il luogo ne' la situazione + adatta.
E poi non aveva le palle.
Questo e' quel che sostiene la Bibbia.
Che Pilato abbia voluto fare un gioco di parole e' una spiegazione sensata, in base a quanto sopra riportato, se si vuole mantenere per buona la Bibbia.
Ma non lo e' se si considera l'assieme dei fatti storici.
Prima di tutto, Pilato era tutt'altro che senza palle. L'evidenza storica ce lo mostra come uno dei migliori governatori che Roma abbia avuto, e ovviamente doveva essere cosi', perche' la Giudea era un territortio difficile, che richiedeva un uomo abile sia come politico che come amministratore.
Il famoso gesto di "lavarsi le mani", che la Bibbia propone come menefreghismo, ebbe in realta' ben altro significato e ben altra origine, ma non voglio divagare.
Pilato era un governatore accorto, sensibile agli umori del popolo e scaltro nel gestire i territori a lui assegnati. Non avrebbe mai e poi mai volto in burla con arroganza in maniera cosi' crassa e maldestra una questione tanto importante, che avrebbe potuto minare la stabilita' dell'intera regione.
La bibbia stessa presenta Pilato in diverse guise.
Secondo Luca, Pilato considerava Gesu' innocente delle accuse rivoltegli, e persino il tetrarca Erode Antipa lo considerava innocente.
In tre vangeli su quattro, Pilato e' riluttante a giustiziare Gesu', ma cede alle ire della folla, che vuole sulla croce Gesu' invece di Barabba.
Ma la cosa ha poco senso, quando i vangeli stessi ci dicono che Pilato era stato estremamente duro con la Galilea, al punto da essere richiamato a Roma per questo. E Pilato considerava inequivocabilmente Gesu' della Galilea
"Luca 23:5-7 (Conferenza Episcopale Italiana)
5Ma essi insistevano: «Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea fino a qui».
6Udito ciò, Pilato domandò se era Galileo 7e, saputo che apparteneva alla giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode che in quei giorni si trovava anch'egli a Gerusalemme."
Quindi, perche' mai avrebbe dovuto mostrargli clemenza o difenderlo?
Perche' un governatore romano avrebbe dovuto essere riluttante a giustiziare un evidente sovversivo che si dichiarava, tra le altre cose "Re dei Giudei" (e sappiamo che ci sono validissimi motivi per considerare tale appellativo letterale, e non metaforico)?