<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Un paese di poveracci | Page 28 | Il Forum di Quattroruote

Un paese di poveracci

Tornando in tema, se la percentuale del 47% degli Italiani non dichiara redditi non è automatico che sia povero e non contribuisca. Il risparmio degli italiani ammonta a 5.256 miliardi di euro (fonte sole24ore) e sapete una cosa? È tassato…(12,5%titoli di stato - 26% azioni - 0,12% tobin tax – 0,20% imposta di bollo sul deposito – etc..etc…). Per non parlare di doppia tassazione quando si opera su mercati esteri. Chi paga magari 20/50k € all'anno per questa tipologia di imposte, presumo che non dichiari nulla o quasi ai fini irpef. Quindi mi sembra una buona notizia che il 47% dichiari 0 ai fini irpef. la percentuale di evasori totali la vedo molto risicata rispetto a quelli che vivono di rendita o di investimenti in borsa.

Veramente, con quella aliquote, sono tassate le plusvalenze, nel momento in cui le incassi, non i capitali.
 
....Magari, oltre quel tempo di condanna,
magari non subito,
ma dopo il terzo livello di giudizio contro,
ci vanno...
Ad esempio, il gioielliere condannato a 17 anni ora ne ha 68, ora del terzo grado di giudizio passeranno 10-12 anni e ne avrà 80, non andrà in carcere ma vivrà con la spada di Damocle pronta a colpire.
 
Veramente, con quella aliquote, sono tassate le plusvalenze, nel momento in cui le incassi, non i capitali.
Già, ho dato per scontato che il capitale sia anche investito. Nel caso non si voglia investire in nulla ma tenere semplicemente i soldi in banca, si deve sempre però pagare l'imposta di bollo allo Stato per la giacenza. Il mio discorso, comunque, evidenziava che è fuorviante credere che chi denuncia zero ai fini Irpef non paghi in altro modo fior di tasse e che sia un poveraccio.
 
Oltre ad essere fuori regolamento, come tu stesso hai ammesso, è palesemente in contrasto con la realtà. Se la morale che citi fosse veramente la base della vita sociale, non esisterebbero non solo i reati fiscali, anzi i reati in genere, ma neppure la sperequazione sociale e relative tensioni e violenze. Che, invece esistono, invariantenente per traslazione, in qualsiasi coordinata del pianeta, da che mondo è mondo.
Teoricamente hai ragione, ma non generalizziamo. Chi sbaglia, per la religione fa peccato, per lo stato commette un reato. Siamo su due campi molto diversi, e diverse le modalità di espiazione o condanna. Ma chi dice che un peccato è anche un reato, può valere sempre questo binomio, oppure no?
I concetti " base" del cristianesimo (anzi per noi cattolicesimo), quelli predicati da Gesù tanto per intenderci, possiamo applicarli in generale ad una società (e parliamo di dottrina sociale della Chiesa ma anche di carte costituzionali ispirate ad essi) e quando toccano determinati aspetti (in primis sociali, etici, politici ed economici) la loro "traduzione pratica" non è di facile predisposizione e spesso l'applicazione nella vita reale è contradditoria, soprattutto quando ci si mette pure la morale.
Esempio: non pagare le tasse o evadere è immorale o no? Di certo è illegale.
Diversa invece è la loro applicazione per il singolo credente, e la loro efficacia dipende dalla sua sensibilità e dal suo livello di religiosità, con effetti diversi non solo sul suo comportamento, ma anche sul modo di pensare (e anche qui le contraddizioni non mancano, Santi a parte).
Ritornando all' esempio alla domanda se non pagare le tasse o evadere è immorale oppure no, un convinto credente non dovrebbe esitare un secondo e rispondere che lo è. In realtà tutti tendiamo a fare dei distinguo, a dare delle giustificazioni su quale sia il livello di tolleranza in funzione delle situazioni contingenti. Anche la legge "gradua" il livello di evasione con sanzioni via via crescenti, mentre moralmente nascondere un euro o un milione di euro è la stessa cosa.
Si ritorna quindi sempre al problema iniziale, alla differenza tra peccato e reato.
Tanto per fare un esempio delle contraddizioni, ad una donna che prende la pillola, secondo l’insegnamento morale della Humanae vitae, si deve dire che non può fare la comunione.
Una persona che possiede miliardi in banca mentre c’è gente che muore di fame, invece può fare la comunione perché quelli tanto sono soldi suoi e sentirsi tranquillamente in pace con Dio.
La prima pecca e per la religione va punita, il secondo non commette nessun reato ad essere ricco, quindi per lo stato non va condannato.
Imho.
 
Già, ho dato per scontato che il capitale sia anche investito. Nel caso non si voglia investire in nulla ma tenere semplicemente i soldi in banca, si deve sempre però pagare l'imposta di bollo allo Stato per la giacenza. Il mio discorso, comunque, evidenziava che è fuorviante credere che chi denuncia zero ai fini Irpef non paghi in altro modo fior di tasse e che sia un poveraccio.


Diciamo che....
....Le ha gia' pagate,

Come il sottoscritto.
E quel 26 aggiuntivo e' una bella botta....In piu'.
Ringraziando sempre lui....Mister Bocconi.

( Prima era il 12,5%, come per i titoli di Stato, Fortunatamente non hanno voluto/potuto mettere il 12,5 solo sugli Italiani )
 
Ultima modifica:
Bisogna vedere come ci si arriva
Col logorio della vita moderna ci si rischia di arrivare mentalmente non proprio in forma :D
la mia previsione ottimistica è di 40 anni da rincitrulliti che prendono una medicina ogni mezz'ora.
E l'altra metà della popolazione che gira il proprio stipendio a sostenere la spesa sanitaria.
 
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