Ancora in disaccordo, oggi va così!Però il fatto di lasciare il posto a qualcuno che ne ha più necessità non significa dover stare a casa a fare la maglia.
Credo che esistano altri modi per realizzarsi,uno a caso il volontariato.
Io se fossi un insegnante che ambisce a una cattedra come docente di storia dell'arte e vedessi che il posto a cui ambivo viene assegnato a Sgarbi (sto estremizzando ovviamente) qualche pensiero sul senso che una persona che non ha bisogno dello stipendio si metta in graduatoria lo farei.
Ripeto in una situazione di penuria di posti o di sovrabbondanza di candidati.
Se Sgarbi è bravo, preparato e interessa gli allievi va benissimo così! Il problema è quello degli "scaldasedie" svogliati e demotivati (e vale per una cattedra, per un ufficio privato, per un banco di scuola, quel che volete)!
Bisognerebbe allontanare chi ruba, chi è assenteista, chi lavora male e danneggia anche chi ha attorno, quelli sono "posti da recuperare" che, se sul privato sono un problema del datore di lavoro o dei colleghi, nel pubblico sono un problema di tutta la collettività che li paga senza che facciano il proprio!