Giusto, ma considera che l’aumento dell’età media grazie ai progressi della medicina e alla loro applicazione alla generalità della popolazione ha fatto e sta facendo emergere malattie e sindromi un tempo rare (perché generalmente si moriva prima della loro insorgenza o poco dopo), ma che assorbono moltissime energie.
Una demenza non è assolutamente gestibile in famiglia, ma anche un allettato permanentemente è molto complesso. Quando a novembre si era rotta il collo del femore, avevo osservato con attenzione il PS e una delle aree temporanee dove era stata sistemata in attesa del ricovero in reparto. Almeno tre quarti dei pazienti erano anziani o grandi anziani e più di qualcuno con “problemi cognitivi” più o meno gravi. Il vecchietto a fianco di mia mamma, ad esempio, con pressione massima a 60 e evidente stato confusionale, appena era lasciato un attimo solo si alzava per rivestirsi ed andare a casa, il personale correva su e giù per fermarlo e rimetterlo a letto, ma c’erano tanti altri casi seri o gravi da seguire.
Sono problemi grossi e complessi che aumenteranno e si aggraveranno nel tempo.