<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Tucker Torpedo | Il Forum di Quattroruote

Tucker Torpedo

Ieri ho recuperato, su Amazon Prime Video, un gioiellino cinematografico di uno dei più grandi registi di tutti i tempi, Francis Ford Coppola

locandina.jpg


Tucker: The Man and His Dream, tradotto in italiano alla lettera in Tucker: Un uomo e il suo sogno.

Film del 1988 che ripercorre la storia di Preston Tucker (interpretato da un ispiratissimo Jeff Bridges: probabilmente lo ricorderete per il suo ruolo più famoso in Il grande Lebowksi, ma ha fatto anche altri grandi film come Una calibro 20 per lo specialista, Crazy Heart etc.)

Che dire.......... storia che colpevolmente non conoscevo e che mi ha davvero rapito e colpito.
Esteticamente mozzafiato grazie alla fotografia del mostro sacro Vittorio Storaro

Francis Ford Coppola mette in scena una storia - mai pesante, mai pedante, mai didascalica e al contempo mai sguaiata, mai falsa, mai retorica - che racchiude l'amara bellezza illusoria del sogno americano. Un sogno che viene elogiato a parole da politici e imprenditori che poi - in modi più o meno subdoli, più o meno legali - fanno di tutto per evitare che idee oggettivamente brillanti ed avveniristiche possano mettere in crisi i propri affari ed interessi.

La vicenda dell'ingegnere ed imprenditore Preston Tucker è l'incarnazione del doppio volto del sogno americano: anche in un'epoca - come il secondo dopoguerra nordamericano - scevra dai disastri che si sarebbero poi abbattuti (dalla guerra in Vietnam al Watergate) e quindi potenzialmente culla di progresso e benessere, i sogni di un visionario - per quanto oggettivamente concretizzabili - si devono scontrare con una realtà che fa di tutto per mettere i bastoni tra le ruote (letteralmente) per meri interessi individualistici.

Non voglio rivelare nulla sulla trama e sui risvolti. Vi invito caldamente a recuperarlo e/o a scrivere qui i vostri pensieri tanto sul film quanto sull'importanza, nel mondo delle automotive del secondo dopoguerra, della Tucker Torpedo.

Qui trovate qualche informazione aggiuntiva:

https://it.wikipedia.org/wiki/Tucker_-_Un_uomo_e_il_suo_sogno
 
La Tucker Torpedo.... secondo me, in realtà non fu solo boicottaggio dei grandi costruttori, l'auto aveva soluzioni interessanti e innovative, ma nel complesso era un credenzone.....
 
La Tucker Torpedo.... secondo me, in realtà non fu solo boicottaggio dei grandi costruttori, l'auto aveva soluzioni interessanti e innovative, ma nel complesso era un credenzone.....

Mah insomma............. non poi così tanto maggiormente tetragona rispetto ai rivali.

Se, invece di soli 51 esemplari, fosse stata autorizzata una regolare produzione di massa, sarebbe stato davvero interessante saggiare la reazione dei consumatori.

Il padre del regista del film era fortemente interessato all'acquisto, per esempio.
 
Ieri ho recuperato, su Amazon Prime Video, un gioiellino cinematografico di uno dei più grandi registi di tutti i tempi, Francis Ford Coppola

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Tucker: The Man and His Dream, tradotto in italiano alla lettera in Tucker: Un uomo e il suo sogno.

Film del 1988 che ripercorre la storia di Preston Tucker (interpretato da un ispiratissimo Jeff Bridges: probabilmente lo ricorderete per il suo ruolo più famoso in Il grande Lebowksi, ma ha fatto anche altri grandi film come Una calibro 20 per lo specialista, Crazy Heart etc.)

Che dire.......... storia che colpevolmente non conoscevo e che mi ha davvero rapito e colpito.
Esteticamente mozzafiato grazie alla fotografia del mostro sacro Vittorio Storaro

Francis Ford Coppola mette in scena una storia - mai pesante, mai pedante, mai didascalica e al contempo mai sguaiata, mai falsa, mai retorica - che racchiude l'amara bellezza illusoria del sogno americano. Un sogno che viene elogiato a parole da politici e imprenditori che poi - in modi più o meno subdoli, più o meno legali - fanno di tutto per evitare che idee oggettivamente brillanti ed avveniristiche possano mettere in crisi i propri affari ed interessi.

La vicenda dell'ingegnere ed imprenditore Preston Tucker è l'incarnazione del doppio volto del sogno americano: anche in un'epoca - come il secondo dopoguerra nordamericano - scevra dai disastri che si sarebbero poi abbattuti (dalla guerra in Vietnam al Watergate) e quindi potenzialmente culla di progresso e benessere, i sogni di un visionario - per quanto oggettivamente concretizzabili - si devono scontrare con una realtà che fa di tutto per mettere i bastoni tra le ruote (letteralmente) per meri interessi individualistici.

Non voglio rivelare nulla sulla trama e sui risvolti. Vi invito caldamente a recuperarlo e/o a scrivere qui i vostri pensieri tanto sul film quanto sull'importanza, nel mondo delle automotive del secondo dopoguerra, della Tucker Torpedo.

Qui trovate qualche informazione aggiuntiva:

https://it.wikipedia.org/wiki/Tucker_-_Un_uomo_e_il_suo_sogno
Gran bel film che avrò visto almeno 4 volte. Realizzato bene, raccontato bene, interpretato bene. Ultimamente mi ha ricordato la vicenda di Massimo Di Risio (DR Automobili) che voleva prendere l'ex stabilimento Fiat a Termini Imerese per costruire le sue auto ed ha incontrato mille difficoltà perché qualcuno non voleva ed infatti non se n'è fatto nulla.
 
Già il cambio manuale l'avrebbe stroncata.

Ma anche no... la Tucker è del 1948, la diffusione di massa degli automatici inizava veramente allora dopo le prime applicazioni di anteguerra, ed ebbe luogo soprattutto dai primi anni 50. Leggo che Chrysler, per esempio, introdusse il primo automatico a convertitore (a due marce) nel 1952, ed il primo automatico a tre marce nel '56.
E poi chi ti dice che se fosse continuata la produzione (ne sono state costruite solo una cinquantina) non sarebbe stato introdotto l'automatico? Penso che certamente sarebbe arrivato anche sulla Tucker.

EDIT:

infatti...

"a direct-drive torque converter transmission were all evaluated or tested, but were dropped on the final prototype due to cost, engineering complexity, and lack of time to develop.[18]"

addirittura era allo studio questo:

"This unique engine was designed to idle at 100 rpm and cruise at 250-1200 rpm through the use of direct-drive torque converters on each driving wheel instead of a transmission.
(!!!) It was designed to produce almost 200 hp (150 kW; 200 PS)1 and 450 lb⋅ft (610 N⋅m) of torque at only 1800 RPM. When cruising at 60 mph (97 km/h), it would only turn at approximately 1000 rpm.[19] These features would have been auto industry firsts in 1948, but as engine development proceeded, problems appeared. Six prototypes of the 589 engine were built, but it was installed only in the test chassis and the first prototype.[15]"

https://en.wikipedia.org/wiki/Tucker_48
 
Ultima modifica:
chi ti dice che se fosse continuata la produzione (ne sono state costruite solo una cinquantina) non sarebbe stato introdotto l'automatico? Penso che certamente sarebbe arrivato anche sulla Tucker.

Era previsto, ma la trasmissione nata per i powertrain tradizionali non funzionava bene con il motore posteriore (che in origine era un V8 da 9650 cc, ridimensionato perchè dava problemi). Diciamo che le idee c'erano, ma sono state buttate insieme in fretta e si è dovuto rimediare, tirando fuori un lavoro fatto a metà.
 
La Tucker Torpedo.... secondo me, in realtà non fu solo boicottaggio dei grandi costruttori, l'auto aveva soluzioni interessanti e innovative, ma nel complesso era un credenzone.....



Ache me non stupi',
idea a parte
( in positivo ),
per niente
E le macchine USA di allora erano in generale ben piu' belle
( IMO )
di quelle che sarebbero arrivate nei decenni successivi
 
Secondo me, su un catafalco di cinque metri e sessanta, un motore posteriore da nove litri e mezzo era un'idea bislacca in partenza....
 
Era previsto, ma la trasmissione nata per i powertrain tradizionali non funzionava bene con il motore posteriore (che in origine era un V8 da 9650 cc, ridimensionato perchè dava problemi). Diciamo che le idee c'erano, ma sono state buttate insieme in fretta e si è dovuto rimediare, tirando fuori un lavoro fatto a metà.

Non capisco cosa pretendi da un'auto che è praticamente rimasta allo stato di pre-produzione, e di prototipo per quanto riguarda le varianti automatiche...
 
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