EdoMC
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gallongi ha scritto:EdoMC ha scritto:Secondo me c'è anche un'altra cosa fondamentale che manca: il cliente. Siamo in un periodo non proprio florido, sarebbe antieconomico progettare adesso delle auto che non si vendono. Anche perchè, quando ci sarà la ripresa, questi modelli sviluppati e lanciati ora, inizieranno a essere obsoleti e, soprattutto, non ammortizzati. A mio parere è giusta la strategia, pochi modelli fatti a costi ragionevoli, venduti a prezzi onesti, alcune serie limitate (vedi la 4C) per tenere a galla l'immagine del marchio e far sperare nel futuro. Allo stato attuale delle cose, secondo me, è la srada migliore. Fiat non è coe VW, Opel e Ford, che hanno un buon bacino d'utenza nche fuori dall'Europa, o meglio, dei mercati che potrebbero apprezzare anche i modelli "europei" (le nostre auto sono invendibili in Brasile e le auto brasiliane invendibili da noi, salvo eccezioni). Opel può sviluppare un modello che, se non vendo col marchio Opel, venderà col marchio Buick in altri mercati, VW può condividere pianali e motori, Ford può fare dei modelli che vanno bene negli USA come da noi. Per Fiat è più difficile. Secondo me Marchionne aspetta il momento propizio per lanciare i nuovi modelli, soprattutto di Alfa Romeo. La scissione di "SRT" da Dodge mi fa ben sperare, nel senso che c'è la voglia di creare un marchio con vocazioni prettamente sportive, cosa di cui potrebbe giovare anche Alfa Romeo: leggevo, tempo fa, che sono allo studio due pianali, uno denominato E-Evo, basato sull'attuale LX, e un nuovo D-RWD, a trazione posteriore per auto più compatte.
quoto,pero' il cliente manca anche perche' non c'e' il prodotto..la mercedes,sta avendo un successone con la classe A,specialmente la motorizzata renaultalla fiat,non solo manca il cliente,vero,ma anche una gamma base adeguata...non serve niente di piu' che una berlina degna,una sw medio/grande,una segmento b competitiva e basta,marchiata come si vuole ma serve..levando la 500 e la panda ( anche se non va benissimo) non c'e' niente di competitivo,quindi anche chi vorrebbe si rivolge altrove..
Il problema è che ilmercato italiano, quello chiave per Fiat, è diminuito del 20 e rotti percento rispetto all'anno scorso. E il cliente della Classe A (che è quello che ancora può permettersi di comprare) di certo non è interessato a Fiat. Piuttoto che ragionare sui clienti persi, è opportuno fare un'altra domanda: vale la pena di effettuare un grossoinvestimento per attrarre questi clienti, oppure è più economico, o meglio, non antieconomico, lasciarli pure agli altri. Sviluppare un nuovo modello costa, e questi costi vanno ripartiti sul venduto: se adesso vendi poco, rischi di vendere in perdita, quindi meglio perdere i (pochi) clienti interessati a comprare in questo momento, e sfruttare l'effetto novità quando il bacino sarà più ampio, conservando nel frattempo liquidità da investire in futuro.