Delle vetture di segmento D ed E a marchio Alfa Romeo privi di trazione posteriore, se fatte male sono destinate all'oblio. O a rimanere stabilmente in una fascia di mercato che nel migliore dei casi si potrebbe definire pre-premuim, se fatte bene. La vetta in ogni caso se la scordano... e già prima di cominciare.
Farle a TA, a mio parere, non vuol dire che sarebbe un errore commerciale in senso assoluto - se ne potrebbero vendere comunque un bel pò anche cosi se fatte bene, con una bella linea e tecnologicamente adeguate ai tempi - ma se si ha la pretesa di posizionarle stabilmente in vetta, anche come prezzi, nella fascia di mercato del loro segmento, allora secondo me sarebbe una pretesa ancora una volta presuntuosa... sullo stile 159, a dir poco.
Ancora di più, s'é possibile, volendo venderle come auto di fascia premium anche agli americani. Perché mai, mi chiedo anch'io, un americano appassionato di auto sportive, o comunque a caratterizzazione sportiva, dovrebbe acquistare un'Alfa a trazione anteriore?... Non è mica un'Audi! Un'Alfa non ha quel fine. Per definizione non ce l'ha.
Su motori e cambi, infine, secondo me non ci sarà un'evoluzione del C635, o almeno non a breve, come invece inizialmente dichiarato dai vertici di FPT; secondo i quali ci sarebbe stata un'evoluzione capace di sostenere coppie anche superiori ai 400Nm. I livelli di coppia superiori a 350Nm verranno supportati con quanto si sono ritrovati in Chrysler... che per la verità non è poco.
Ma secondo me anche il mancato utilizzo della tecnologia TST sul 2.0 litri MultiJet ha subito questa colpevole mancanza; che non giustifica comunque il marketing dell'Alfa, visto che l'M40 viene ancora utilizzato sulla 159 accoppiato proprio al 2.0 litri MultiJet: capace, infatti, di 360Nm in questa versione. Non è un doppia frizione, ma meglio di niente pur di avere un'Alfa che seppur turbodiesel sia caratterizzata come tale. Anzi, a mio avviso solo un'Alfa con prestazioni da vera Alfa potrebbe ancora permettersi di commercalizzarne una priva di cambio a doppia frizione con successo... e poche critiche.
In ogni caso, esclusivamente per l'Alfa siamo ancora costantemente con un lustro di ritardo riguardo ai motori: 170cv e 360Nm in un 2.0 litri turbodiesel montato su una segmento D dovevano infilarceli già nel 2005... non nel 2010. Nel 2010, un 2.0 litri turbodiesel per l'Alfa avrebbe già dovuto avere intorno ai 185cv e 380Nm per stare dove gli competerebbe. E il condizionale non è casuale.
I motori sarebbero stati più importanti della stessa TP. Avessero fatto questo, infatti, io stesso nel 2006 avrei comprato una 159, non una pur ottima Croma. Anche se la 159 mi sarebbe costata 10.000 euri in più. Ma con la stessa cavalleria, e prestazioni velocistiche anche un pò più scarse, perché avrei dovuto?
E non parliamo dei motori a benzina.
Per vedere un motore a benzina italiano degno di questo nome dentro il cofano di un'Alfa, per inciso il TBi, anche in questo caso si è dovuto aspettare il 2010. Fermo restando che la rivoluzionaria tecnologia MultiAir adottata solo sulla cilindrata 1.4, per le Alfa dal segmento D in su non fà testo. Vedremo per le cilindrate maggiori, ma un 1.4cc in questi segmenti obiettivamente non fà testo.
Tutto questo è andato e va bene per i segmenti B e C, ma per andare oltre con un'Alfa ci vuole ben altro.
Con questo non voglio dire che di questi ritardi non ne capisco i motivi, sia chiaro, io stesso li ho giustificati e li giustifico ancora appassionatamente, ma allo stesso tempo credo che sia ormai maturo il tempo per smetterla di rincorrere i migliori... almeno con l'Alfa Romeo.
Se il 2013 dev'essere l'anno fatidico della svolta, se la stessa Giulia deve rappresentare la svolta, da lì in poi non ce ne sarà più per nessuno... almeno per quanto mi riguarda, almeno per i motori, almeno per le prestazioni.