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TEST officine .... soliti furbi !!!

chepallerossi! ha scritto:
...spesso riparazioni semplici richiedono interventi lunghi e complessi...
Beh, se una riparazione richiede interventi lunghi e complessi, allora non è una riparazione semplice.
Ci sono invece molti casi in cui le riparazioni o manutenzioni sono proprio semplici (specie agli occhi di chi è del mestiere).
Nessuno, mi pare, mette in dubbio il fatto di pagare il lavoro delle persone.

...ormai i riparatori - in tutti i settori - sono spesso poco più che dei "cambia pezzi".
Questa è un'osservazione assai interessante, che aprirebbe un altro argomento di estrema rilevanza, anche in relazione alla effettiva "bravura" e competenza che serve oggi, in molti contesti (non tutti ma molti), per fare le "riparazioni".
 
marimasse ha scritto:
PanDemonio ha scritto:
...è una domanda alla quale puoi rispondere solo tu:
- quanto ci hai messo a individuare il guasto e a ripararlo?
- quanto vale un'ora del tuo tempo?
- quanto ti è costato in energia e materiali riparare il guasto?
Fai gli opportuni calcoli e risponditi.
Io mi sono già risposto, come ho cercato di spiegare, ma non mi ritengo così infallibile da pensare che il valore (soggettivo) che io posso dare al mio tempo debba essere automaticamente corretto e onesto agli occhi del prossimo.
Io potrei dire che una mia ora vale 5mila euro; nessuno me lo impedisce, ma praticamente tutti, giustamente, mi riderebbero dietro, così come accadrebbe se ne chiedessi 4mila o 3mila... Di certo il proprietario di quel computer non me li avrebbe dati e avrebbe avuto tutte le ragioni.
Il tempo è il tuo, e quindi tu sei l'unico che gli può dare un valore realistico. Qualunque sia quel valore, E' automaticamente corretto ed onesto per il prossimo (a patto che gli venga dichiarato PRIMA di fatturarglielo, ovviamente) che poi detto prossimo lo trovi anche CONVENIENTE questo è tutto un altro paio di maniche.
Nel caso specifico della riparazione "estemporanea" del pc di un amico, se tu sei un pensionato nullafacente spendere un'ora per trovare il guasto e ripararlo può essere un passatempo piacevole e non comportare per te costi tali da dover chiedere un corrispettivo; se invece sei un neurochirurgo ultraspecializzato di fama mondiale, sprecare un'ora in un'attività assolutamente meno importante (e remunerata) di quella a te confacente può comportare per te una perdita economica tale che i 5000 euro citati pocanzi potrebbero perfino non bastare a coprirla...

Proprio per questo chiedevo un parere concreto (una cifra, un importo) a qualcuno che, come te, sembra avere opinioni talmente lontane dalle mie da farmi passare, con più o meno sottile ironia, da persona poco sensata. Peccato che alla fine, quel parere concreto, quell'importo, non si sia potuto conoscere.
Quella "cifra" dipende da troppi fattori, per poterla definire in maniera assoluta.

Le stesse pesche possono avere prezzi diversi a seconda di dove vengono vendute (città o paese), da chi (fruttivendolo o grande ipermercato), in quale periodo dell'anno (di stagione o primizie), ecc.. ecc... Alla fine il prezzo lo fa il mercato.

Nel tuo caso, ribadisco: se lo fai di mestiere devi mettere in conto le spese per tenere in piedi l'esercizio, la percentuale di guadagno necessaria per farti mettere il pasto in tavola e proporre una tariffa oraria in linea con la media di mercato; se invece si è trattato di un intervento estemporaneo in amicizia, va considerato cosa ti è costato in termini di tempo e risorse e quanto (e se) ti sembra giusto guadagnarci, indi sommare i due valori. Punto.

In fin dei conti ho semplicemente posto un problema che ritengo assai concreto e che interessa moltissime persone. Una certa ben precisa operazione, specie se non richiede chissà quali tirocini o attrezzature costose, dovrebbe avere un valore più o meno oggettivo, indipendentemente da chi la compie.
Ti ho appena spiegato che non è così.

Non credo proprio di essere il solo a considerare ingiusto e anche disonesto, ad esempio, che un'officina applichi, per i tagliandi olio/filtri, una tariffa oraria proporzionale alla cilindrata o al prezzo di listino delle vetture. La questione, in effetti, è tutta lì.
Non sei assolutamente il solo, e infatti non è così: nelle officine con cui ho avuto a che fare finora (Peugeot, Renault/Dacia e Mercedes) la tariffa oraria è fissa ed è indicata chiaramente su un cartello nei pressi del box accettazione, e sospetto che sia lo stesso per la stragrande maggioranza degli altri marchi.

Certo, in determinati e particolari casi, è possibile che esigenze particolari legate all'efficienza di un apparato rendano conveniente pagare cifre tali da apparire spropositate in condizioni normali, ma si tratta dell'eccezione e non della regola.
 
PanDemonio ha scritto:
...nelle officine con cui ho avuto a che fare finora ... la tariffa oraria è fissa ed è indicata chiaramente su un cartello nei pressi del box accettazione, e sospetto che sia lo stesso per la stragrande maggioranza degli altri marchi...
Infatti nell'officina di cui parlo io la tariffa differenziata era chiaramente indicata sul cartello all'accettazione; il che non toglie che a mio avviso si trattasse di una tariffa inaccettabile e anche assai disonesta.

...Certo, in determinati e particolari casi, è possibile...
Ho capito che invece, a tuo parere, non esistono valori oggettivi delle cose e dei lavori (anche se ordinari e semplici) e quindi non esistono prezzi troppo alti o irragionevoli o inaccettabili. Qualsiasi prezzo, stabilito in base alle più varie personali convinzioni ed esigenze, è "corretto", a patto che lo si dichiari esplicitamente e preventivamente; si può accettare o meno di pagarlo, ma non si ha il diritto di definirlo ingiusto o esagerato.

In effetti su questo aspetto (che è poi il perno di tutta la faccenda) i nostri punti di vista si differenziano profondamente.
A tuo vantaggio, direi: questa tua visione delle cose, infatti, ti fa senz'altro vivere più serenamente di me.
 
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