renatom
0
pietrogambadilegno ha scritto:Eppure la risposta è semplice; i motori sono progettati per raggiungere rapidamente un equilibrio termico, grazie ad applicazioni esterne che sono i radiatori, progettati per dissipare il calore prodotto, modulando la dissipazione coi termostati.
Un motore impiegherà uguale tempo a raffreddarsi dopo un'ora di funzionamento o dopo una intera giornata di cammino.
Quando il motore ha raggiunto la temperatura di funzionamento (cioè l'equilibrio termico) si trova nella situazione ideale; infatti i motori da applicazioni fisse (pompe, generatori et similia) hanno durate fino a dieci volte lo stesso motore applicato ad un'auto (che è soggetto a troppi cicli di riscaldamento/raffreddamento).
Addirittura nei motori a turbina per l'aeronautica la quasi totalità delle rotture avviene in fase di riscaldamento mentre in esercizio i guasti sono statisticamente irrilevanti.
Magari stiamo guardando il pelo nell'uovo però, secondo me, per raggiungere l'equilibrio termico ci vuole un po' di tempo. Non devi guardare solo la temperatura del liquido di raffreddamento, che si stabilizza velocemente, ma anche il calore che viene trasmesso, per esempio a tutta la trasmissione, ai supporti del motore, alla carrozzeria.
Ora non so se dopo un'ora l'equilibrio termico si è creato; potrebbe essere, ma anche no, dipende molto dalla massa del motore e di quello che gli sta attaccato.