ZioLord ha scritto:
Dato che sia nell'evaporatore che nel condensatore avvengono dei passaggi di stato liquido- vapore e viceversa, le pressioni dipendono dalle temperature.
Semplificando un po' le cose funzionano così.
In sostanza la pressione di evaporazione che fra le due è chiaramente sempre la più bassa di pende da quanto calore stà cedendo l'aria al gas e quindi è tanto più alta quanto più:
- è calda l'aria che attraversa l'evap, in genere quella dell'abitacolo
- è grande la portata di aria sull'evap.
- è basso il numero di giri del compressore che è proporzionale a quello del motore.
La pressione di condensazione è che è quella a cui ti tifrivi è tanto più alta quanto:
- è elevato il calore da smaltire
- è alta la temperatura dell'aria esterna
- è bassa la velocità dell'aria che attraversa il condensatore.
Poi ci sono i compressori a cilindrata variabile e i transitori che complicano ulteriormente le cose e inoltre chiaramente tutte le grandezze sono interconnesse e quindi è piuttosto complicato.
Comunque in linea di massima, a parità di condizioni è meglio che la pressione di condensazione sia bassa; in genere una pressione di condensazione alta è segno di cattivo dimensionamento (in genere scambiatori troppo piccoli.
In genera i climatizzatori automobilistici sono sempre dimensionati male sugli scambiatori causa carenza di spazio.
Questo si paga con un maggiore assorbimento di potenza e quindi maggiore consumo di carburante, in pratica il compressore fà più fatica a girare.
Uhm!!
sìsìsììs alquanto complicata la faccenda, piuttosto e anzichènò...
:!: :?
quindi, riassumendo, non mi e' di nessuna utilità, riguardo l'efficienza del mio climatizzatore, il sapere che la pressione di funzionamento segnalata dal macchinario e' di 14-15 bar. Giusto?
A sto punto, volevo domandarti, da cosa si capisce quando e' necessaria la ricarica?
P.S. non mi rispondere "quando non rinfresca più" perchè quello puo' essere molto soggettivo(vedi deb che viaggia a 16 gradi...) [/quote]
In effetti non è un parametro significativo, di pende da come è stato progettato.
Per controllare la carica:
- Individua il filtro dell'impianto di refrigerazione: è un barilotto in genre di colore nero posto sul tubo che esce dal condensatore. Sulla parte alta del filtro c'è una spcie di oblò del diametro di qualche millimetro che ti permette di vedere dentro al tubo.
- accendi il motore
- metti il clima al massimo
- porta il motore a circa 2000 gir, se ti aiuta qualcuno fai meno fatica
- fai stabilizzare un po', magari aspetta che parta la ventola del condensatore
- a questo punto guarda dentro l'oblò: se non vedi niente l'impianto è carico, se invece vedi delle bolle bisogna rabboccare un po' di fluido refrigerante.
Per ricaricare o vai dall'elettrauto oppure se conosci qualcuno che ha la centralina di ricarica, dopo avere ripetuto la procedura precedente, con il clima acceso, collega la bombola, con il rubinetto chiuso, alla valvola posta sull'aspirazione del compressore (quella con il raccordo di diametro maggiore) e apri il rubinetto del gas facendone scendere qualche decina di grammi alla volte fino a quando scompaiono le bolle.
Stacca tutto e sei a posto.
Chiaramente accertati che il gas sia lo stesso ,prima di fare tutto.