<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Tecnica di guida: l'uso della frizione. | Il Forum di Quattroruote

Tecnica di guida: l'uso della frizione.

Salve a tutti,
una domanda sul corretto uso della frizione, soprattutto per far sì che la frizione duri il più possibile senza intoppi. Voi come la usate?
Mi spiego:
Partenza da fermo in piano: io stacco lentamente la frizione, attendo di arrivare a fine corsa e a quel punto premo l'acceleratore: le partenze al semaforo non sono sprint ma credo che i dischi non si sfreghino troppo. Faccio bene o faccio male?
Cambio in corsa: quando devo cambiare premo a fondo la frizione, cambio la marcia, rilascio non troppo velocemente e solo a frizione staccata vado di acceleratore. Anche qui, bene o male?
Ovviamente in salita è necessario andare un po' di bilancino per evitare di arretrare quando si parte da fermi o di decelerare troppo se si è in marcia;
in discesa invece dell'acceleratore doso il freno ma in sostanza con la frizione vado sempre dolcemente.

Voi come la usate?
E se la frizione al cambio di marcia un po' cigola? Che significa? Cambio a frizione idraulica, non a filo, per la precisione.
Grazie.
 
francescomcenroe ha scritto:
Salve a tutti,
una domanda sul corretto uso della frizione, soprattutto per far sì che la frizione duri il più possibile senza intoppi. Voi come la usate?
Mi spiego:
Partenza da fermo in piano: io stacco lentamente la frizione, attendo di arrivare a fine corsa e a quel punto premo l'acceleratore: le partenze al semaforo non sono sprint ma credo che i dischi non si sfreghino troppo. Faccio bene o faccio male?
Cambio in corsa: quando devo cambiare premo a fondo la frizione, cambio la marcia, rilascio non troppo velocemente e solo a frizione staccata vado di acceleratore. Anche qui, bene o male?
Ovviamente in salita è necessario andare un po' di bilancino per evitare di arretrare quando si parte da fermi o di decelerare troppo se si è in marcia;
in discesa invece dell'acceleratore doso il freno ma in sostanza con la frizione vado sempre dolcemente.

Voi come la usate?
E se la frizione al cambio di marcia un po' cigola? Che significa? Cambio a frizione idraulica, non a filo, per la precisione.
Grazie.

da solo o con passeggeri? :shock:
 
Per far durare la frizione, l'unico "trucco" è farla pattinare il meno possibile, magari autando le scalate con il punta-tacco. Ed evitando gli spari al semaforo, ovviamente.

Se la frizione cigola andrei per prima cosa a controllare che lo snodo del pedale sia ben ingrassato.
 
dipende molto dal tipo di motorizzazione dell'auto, io passando dalla Lybra 1,9jtd sw alla Volvo S60 bifuel a metano per il primo mese facevo spegnere spesso l'auto in partenza perchè il 2,4 a metano in basso è assolutamente vuoto di coppia e quindi ho dovuto abituarmi a lavorare molto di più di gas prima di rialzare la frizione rispetto a prima. Ora aspetto con impazienza la prox auto (diesel) perchè dover accelerare tanto prima di rilasciare la frizione non mi è proprio piaciuto
 
io sotto i 1500 giri metto in folle senza passare dalla frizione, ovvio quando mi devo fermare :D

cmq in città si consuma mooolto più velocemente anche se si fa attenzione, le partenze da fermo sono inevitabili e vincere la forza d'inerzia non è da tutti :lol:
 
MotoriFumanti ha scritto:
francescomcenroe ha scritto:
Salve a tutti,
una domanda sul corretto uso della frizione, soprattutto per far sì che la frizione duri il più possibile senza intoppi. Voi come la usate?
Mi spiego:
Partenza da fermo in piano: io stacco lentamente la frizione, attendo di arrivare a fine corsa e a quel punto premo l'acceleratore: le partenze al semaforo non sono sprint ma credo che i dischi non si sfreghino troppo. Faccio bene o faccio male?
Cambio in corsa: quando devo cambiare premo a fondo la frizione, cambio la marcia, rilascio non troppo velocemente e solo a frizione staccata vado di acceleratore. Anche qui, bene o male?
Ovviamente in salita è necessario andare un po' di bilancino per evitare di arretrare quando si parte da fermi o di decelerare troppo se si è in marcia;
in discesa invece dell'acceleratore doso il freno ma in sostanza con la frizione vado sempre dolcemente.

Voi come la usate?
E se la frizione al cambio di marcia un po' cigola? Che significa? Cambio a frizione idraulica, non a filo, per la precisione.
Grazie.

da solo o con passeggeri? :shock:
ma cosi non la massacri?
 
lsdiff ha scritto:
Per far durare la frizione, l'unico "trucco" è farla pattinare il meno possibile...
Nonché, strategia ancora più semplice, usarla il meno possibile, ossia ridurre al minimo (compatibilmente con le circostanze e le necessità e le caratteristiche del motore) l'uso del cambio.
Cosa che oltre tutto va a vantaggio anche della durata dei meccanismi di azionamento (pistoncini ecc.), i cui costi di sostituzione sono tutt'altro che irrisori.
 
mi pare che con le frizioni odierne almeno 100 mila Km li fai senza troppi problemi, anche se sei amante delle partenze un pò brucianti.

fonte: esperienza personale con una fiat uno sx 1.3 ed una fiat multipla jtd 110 :D rispettivamente 150 mila e 130 mila Km con guida tutt'altro che tranquilla, nonostante la non elevata cavalleria :)
 
Una cosa importante qui a Genova e altrove dove la pianura praticamente non esiste, è saper partire correttamente in salita. Per non rovinare la frizione il sistema è quello che insegnano a scuola guida, cioè con l'uso del freno a mano, oppure (molto più pratico sopratutto per le auto col freno d'emergenza elettrico) usare il piede destro contemporaneamente su freno e acceleratore. Gli smanettoni che tengono l'auto ferma anche su forti pendenze usando acceleratore e frizione hanno il conto aperto dal meccanico.

(Ultima auto, diesel con forte coppia, 160.000 Km con la frizione originale).
 
Tralasciando il ridere dei vecchi (che se il buon Dio vuole ci arriveremo anche noi) besta non fare questo e sei a posto ....
http://www.youtube.com/watch?v=VE3Pm-7xQVY
 
Mi sembra tutto giusto, quel che hai scritto. Posso solo aggiungere che un pò di gas in fase di attacco (sollevamento pedale=attacco della frizione) consente di abbreviare la durata di quest'ultimo, rendendolo però leggermente più "stressante" per il disco. Insomma, un attacco più breve anche se più energico, non dovrebbe causare problemi, nel campo dei freni (che fanno un lavoro simile ma di segno contrario) spesso una frenata leggera e persistente si rivela più dannosa (per i componenti) di una potente ma breve, naturalmente a parità di risultati raggiunti con l'azione. Ai regimi bassi tipici di una partenza da fermo, siamo comunque ben lontani dai limiti meccanici della frizione, concordo con l'indubbia utilità di usarla meno possibile a prescindere.
 
nonnomaio ha scritto:
Una cosa importante qui a Genova e altrove dove la pianura praticamente non esiste, è saper partire correttamente in salita. Per non rovinare la frizione il sistema è quello che insegnano a scuola guida, cioè con l'uso del freno a mano, oppure (molto più pratico sopratutto per le auto col freno d'emergenza elettrico) usare il piede destro contemporaneamente su freno e acceleratore. Gli smanettoni che tengono l'auto ferma anche su forti pendenze usando acceleratore e frizione hanno il conto aperto dal meccanico.

(Ultima auto, diesel con forte coppia, 160.000 Km con la frizione originale).

Non sono molto d'accordo con la frase in grassetto. Nel senso che teoricamente è corretto, ma nella grande maggioranza dei casi inattuabile. Dipende tantissimo dalla pedaliera. L'Astra, ad esempio ha il pedale dell'acceleratore molto più basso rispetto al freno, piuttosto piccolo e anche distante. Col mio piede, non riesco a prenderli tutti e due. Su altre auto, tipo la Boxster, invece è possibile: il pedale è grande, incernierato in basso e abbastanza vicino al freno, riesco tranquillamente a fare anche il punta-tacco. Oltre alla Boxster, che abbiano il pedale a tavoletta, ricordo le Bmw, la Golf, la Passat, non me ne venono in mente altre. Quanto al freno di stazionamento elettrico, quasi tutte le auto che ne sono dotate hanno l'antiarretramento in salita.
 
Lasciando la parte più ardua a chi ha più anni di esperienza, io posso dirti soltanto ciò che ho imparato negli Stati Uniti quando presi la patente di guida.

Prima di prendere la patente a tutti gli effetti mi insegnarono molti trucchi per far durare più a lungo le parti sempre in movimento, e nel caso della frizione mi è stato insegnato:

-Partenza fluida (parcheggi o code di traffico): Sollevare semplicemente la frizione per usare il "crawling" ed accelerare solo a frizione sollevata (accompagnandola per evitare di far singhiozzare l'auto).

-Partenza al semaforo in pianura: Fare "crawling" ossia lasciare dolcemente la frizione col freno premuto, e non appena si sente un tremolio lasciare il freno ed accelerare dolcemente a frizione sollevata (si fa così per non partire lenti). Ricordarsi di mettere in folle a semaforo rosso, ed inserire la marcia non appena scatta il "giallo" per gli altri che incrociano in modo da esserne pronti ed evitare di tenere la prima per tutto il tempo a semaforo rosso.

-Partenza in discesa: Da fermi premere la frizione, inserire la seconda marcia ed alzare la frizione non appena l'auto è a velocità favorevole, quindi accelerare o meglio passare alla marcia successiva per usare freno motore a seconda del traffico.

-Partenza in salita: Frizione e freno premuti, inserire la prima marcia, sollevare dolcemente la frizione sempre a freno premuto, non appena l'auto vuole partire lasci il freno velocemente per accelerare gradualmente (simile al partire in pianura). In caso di pendenze ripide si usa il freno "a mano" ma tirandolo poco altrimenti solleciti i collegamenti posteriori.

-Sulla neve: vale il concetto di freno motore se in discesa, usare il meno possibile la frizione usando marce basse e frenare a "carezza" altrimenti si slitta. Altra cosa, se nevica in strade pianeggianti usare soltanto il "crawling" ed usare l'acceleratore esclusivamente per non far spegnere il motore cioè per esempio, lasciare inserita la terza senza accelerare troppo, tanto l'auto cammina senza che la ruota giri a vuoto, restando incollata a terra.

N.B. La frizione se usata va premuta più a fondo possibile ed usare movimenti coordinati.

Beh ho dato giusto qualche consiglio che ho imparato come da norma, visto che la tua domanda è "tecnica di guida".

Ciao!
 
.....cioè il forumista non sa usare la frizione e alcuni se ne escono con tecniche di guida sportivo/avanzate..... :lol: ma finitela :twisted:
 
EdoMC ha scritto:
nonnomaio ha scritto:
Una cosa importante qui a Genova e altrove dove la pianura praticamente non esiste, è saper partire correttamente in salita. Per non rovinare la frizione il sistema è quello che insegnano a scuola guida, cioè con l'uso del freno a mano, oppure (molto più pratico sopratutto per le auto col freno d'emergenza elettrico) usare il piede destro contemporaneamente su freno e acceleratore. Gli smanettoni che tengono l'auto ferma anche su forti pendenze usando acceleratore e frizione hanno il conto aperto dal meccanico.

(Ultima auto, diesel con forte coppia, 160.000 Km con la frizione originale).

Non sono molto d'accordo con la frase in grassetto. Nel senso che teoricamente è corretto, ma nella grande maggioranza dei casi inattuabile. Dipende tantissimo dalla pedaliera. L'Astra, ad esempio ha il pedale dell'acceleratore molto più basso rispetto al freno, piuttosto piccolo e anche distante. Col mio piede, non riesco a prenderli tutti e due. Su altre auto, tipo la Boxster, invece è possibile: il pedale è grande, incernierato in basso e abbastanza vicino al freno, riesco tranquillamente a fare anche il punta-tacco. Oltre alla Boxster, che abbiano il pedale a tavoletta, ricordo le Bmw, la Golf, la Passat, non me ne venono in mente altre. Quanto al freno di stazionamento elettrico, quasi tutte le auto che ne sono dotate hanno l'antiarretramento in salita.

Può darsi, io non pretendo di aver guidato tutti i modelli di auto, ti posso dire che in tutte quelle che ho guidato sinora ( dalla fiat 600 del '63 alla subaru di oggi attraverso almeno una trentina di altre tra mie e a noleggio) col tacco punta, punta tacco, o suola tomaia (magari le scarpe non erano contente) ci riuscivo bene.
Quanto all'antiarretramento, ce l'ho, lo trovo scomodo da usare con un pulsante seminascosto e mi viene molto più naturale e fluido farlo coi pedali in qualsiasi situazione.
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