GuguLeo ha scritto:
L'obiezione che la libertà esiste ed è provata dal fatto che comunque se ne può parlare è ovviamente sostenibile, ma mi inquieta un po' il fatto che troppe voci dicono che certa stampa approfitta della propria libertà, con il logico corollario che l'utilizzo distorto deve essere perciò ovviamente regolamentato e ricondotto su binari diversi. A torto o a ragione sta alle idee di ognuno di noi, ma nel mio mondo ideale preferirei che ognuno fosse libero di dire/scrivere/leggere qualsiasi cosa, di centro così come di estrema destra o di estrema sinistra.
Questo step su ciò che si teme possa accadere nel futuro ha la sua ragionevolezza.
I media hanno evidentemente un enorme potere di influenza sulla pubblica opinione, quando non di condizionamento.
Uso ed abuso sono temi ricorrenti: noi tutti siamo autorizzati ad usare sostanze alcoliche, ma subiamo dei limiti per quanto concerne l'abuso delle stesse. In questo caso, discutibile o meno, abbiamo dei parametri oggettivi di riferimento.
Ma con la stampa? Quando l'uso della libertà diventa abuso? E, inoltre, ammesso e non concesso di poter "misurare" il superamento del limite, fa più danni impedire l'abuso o sopportare i danni dell'abuso?
Vi lascio questa riflessione e vado a pranzo